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HaDEA – Salute e Digitale: aperto il bando per la creazione del sistema informatico ATHINA

IL BANDO ATHINA

L’Agenzia esecutiva per la salute e il digitale (HaDEA) promuove il bando per la creazione, lo sviluppo e la manutenzione del sistema informatico Advanced Technology for Health Intelligence and Action (ATHINA) dell’European Health Emergency Preparedness and Response Authority (HERA).

Il bando è rivolto principalmente a:

• Società informatiche;
• servizi di soluzioni informatiche;
• organizzazioni di analisi dei dati e università attive nel campo della salute pubblica, delle contromisure mediche e della preparazione alle crisi.

FINALITà ED OBIETTIVI:

Attuare azioni che rafforzino l’Europa nei settori della salute, della sicurezza alimentare, delle tecnologie e delle reti digitali, delle capacità industriali e dello spazio. Il bando mira a fornire supporto con l’obiettivo di consentire alla società europea di diventare più sana, resiliente ed equa e all’industria europea di diventare più competitiva.

Cosa prevede il bando?

• Sviluppare e mantenere la piattaforma, compreso un modulo di indagine e moduli di gestione dei casi nei settori della sanità pubblica e delle contromisure mediche;
• Condurre l’analisi funzionale degli altri moduli ATHINA sul collegamento dei sistemi informativi, la valutazione delle minacce, la simulazione e l’analisi e la risposta alle emergenze;
• Fornire analisi di mercato su contromisure mediche e informazioni sulla salute pubblica.

Lo stanziamento complessivo è di € 23.900.000.

TERMINI DI PARTECIPAZIONE

Le candidature devono essere presentate entro il 23 giugno 2023, registrandosi al seguente LINK.

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La transizione digitale che migliora la salute: l’organizzazione di ProMIS e le buone pratiche venete

Il 9 maggio scorso, l’ ULSS 8 Berica, ha accolto in visita una delegazione di tecnici dell’Agenzia Regionale per la Salute della Bassa Austria – Health Across – Landesgesundheitsagentur.

L’incontro, svoltosi nell’ambito del ProMIS – Programma Mattone Internazionale Salute di cui la Regione del Veneto è coordinatrice, è stata un’occasione per trattare il tema delle frontiere digitali nell’ambito della sanità, e per lo scambio di buone pratiche da parte dell’ ULSS 8 Berica, all’Agenzia Regionale per la Salute della Bassa Austria che in questa maniera potrà replicarle poi in patria.

Nel dettaglio, si è approfondita la gestione delle prenotazioni dei pazienti con sistemi online e la gestione delle attività sul web e sui social media, che hanno permesso la razionalizzazione e l’efficientamento dei servizi erogati all’utenza dall’ULSS 8.

All’incontro hanno partecipato la Dott.ssa Melania Caruso, Referente amministrativa dell’Ospedale S. Bortolo e il Dott. Matteo De Marchi, Coordinatore delle Segreterie della Direzione Strategica.

Infine, proprio per l’esperienza e il lavoro svolto nell’ambito della progettazione EU, la delegazione è rimasta impressionata dalla capacità organizzativa del ProMIS il quale, nato per rispondere all’esigenza di portare la sanità delle Regioni in Europa e l’Europa nei Sistemi Sanitari delle Regioni, è diventato un esempio di gestione di buone pratiche e uno strumento di formazione ed informazione, che l’Agenzia regionale per la salute della Bassa Austria vorrebbe prendere come esempio.

L’incontro è stato dunque un’occasione ricca di stimoli e di nuove opportunità e collaborazioni per nuovi progetti europei inerenti la sanità austriaca e quella veneta attraverso il mondo della trasformazione digitale, una delle principali sfide del futuro.

ALCUNE BUONE PRATICHE NEL VENETO

NeroSuBianco, è stata la società italiana (che lavora tra Mantova e Mestre (VE)) che ha accompagnato la delegazione dell’Agenzia regionale per la salute della Bassa Austria a scoprire alcune delle buone pratiche che il Veneto propone.

Oltre all’Ulss 8 Berica di Vicenza, si è presa in considerazione Padova invece, con la sede di Uqido, società specializzata nello sviluppo di applicazioni digitali, che utilizza la realtà aumentata per evolvere, attraverso l’utilizzo di occhiali 3d, l’ambito della medicina di intervento.

Mentre a Venezia, si è approfondito il progetto di ricerca sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale sui pazienti del reparto riabilitativo dell’Ospedale San Camillo del Lido, verificando anche i benefici che sta portando il progetto europeo Hosmartai all’ospedale, con la «remotizzazione» del flusso dei dati.

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Medicina personalizzata: pubblicata la nuova Agenda strategica – SRIA – di ICPerMed

L’agenda strategica di ricerca e innovazione (SRIA)

Il consorzio ICPerMed ha pubblicato l’agenda strategica di ricerca e innovazione (SRIA) per la medicina personalizzata (PM).

Il documento è uno strumento di supporto ad ampio raggio per tutti gli stakeholder ed esperti per aiutarli nello sviluppo di futuri programmi, attività e ricerca verso la PM e la cura e la prevenzione. L’obiettivo è quindi quello di sostenere la visione a lungo termine e complementare la proposta per il nuovo partenariato europeo per la medicina personalizzata EP PerMed, presentata di recente dalla Commissione europea.

SRIA IN PILLOLE

La SRIA è stata sviluppata da un apposito gruppo di redazione, composto da rappresentanti degli Stati membri e in stretta collaborazione con la CE. Il gruppo di redazione è stato istituito nel 2021 per supportare la prima fase dei preparativi del PE PerMed , ovvero lo sviluppo di una bozza di proposta per il PE PerMed, che è stata pubblicata dalla CE nel febbraio 2022, e la SRIA per il PM.

La struttura e il contenuto della SRIA si basano sulle conoscenze dei membri del gruppo di redazione, sui documenti strategici esistenti e su ulteriori informazioni disponibili.

Presenta i risultati di numerose attività ed eventi, alcuni dei quali sono stati organizzati con il supporto della CE, del Consorzio internazionale per la medicina personalizzata (ICPerMed) e di consorzi collegati come la Rete dello Spazio europeo della ricerca per la medicina personalizzata (ERA PerMed).

Tra queste attività c’erano interviste con più di 70 esperti e parti interessate per raccogliere idee generali, raccomandazioni e informazioni relative al PM. In particolare, sono state identificate le cosiddette “Triplets of Action” – ToA, diventate glie elementi base della SRIA stessa, le quali definiscono le sfide concrete, gli obiettivi e l’esito atteso delle azioni volte a promuovere la ricerca sul PM e l’implementazione di approcci innovativi al PM.

La prima serie di 47 ToA identificate è stata convalidata in una consultazione online (novembre-dicembre 2022), supportata da ICPerMed. I risultati sono stati pubblicati come rapporto sul sito web dell’ICPerMed e sul sito web dell’ERA PerMed nel marzo 2023.

Inoltre, assieme ad ICPerMed, nel gennaio 2023 è stato organizzato a Pamplona un workshop di esperti dedicato a temi e aree cruciali per lo sviluppo e l’implementazione di approcci PM basati sui risultati della ricerca interdisciplinare. Quest’occasione ha significato molto per l’implementazione della SRIA.

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Mese europeo della diversità: assegnato il Premio Capitali europee 2023

Il Premio Capitali europee dell’inclusione e della diversità 2023

La Direzione Generale DG-JUST della Commissione europea ha lanciato la seconda edizione del Premio Capitali europee dell’inclusione e della diversità. Questo premio è stato uno dei risultati del piano d’azione contro il razzismo dell’UE e della strategia per l’uguaglianza LGBTIQ 2020-2025. Un’occasione questa per porre sotto i riflettori l’importanza della diversità e dell’inclusione sul posto di lavoro e nella società organizzando eventi e attività che perdureranno comunque durante l’intero mese di maggio.

L’obiettivo del Premio Capitali Europee 2023

L’azione mirava a costruire un’Unione dell’uguaglianza con premio che poteva essere assegnato a tutte le autorità locali dell’UE che stanno costruendo società più eque promuovendo la diversità e l’inclusione.

Ogni città o regione ha potuto concorrere per ottenere il riconoscimento che merita per aver creato un ambiente che consente a tutti di sentirsi al sicuro e realizzare il proprio potenziale. Ci sono state due categorie principali di premi:

  • Enti locali con meno di 50.000 abitanti
  • Enti locali con più di 50.000 abitanti

Oltre ad un premio speciale per le iniziative sull’uguaglianza LGBTIQ.

il tema 2023 e la mappa delle attività per il mese EUROPEO

La parità e la diversità sono una priorità fondamentale per la Commissione europea. Per combattere la discriminazione e promuovere società più paritarie, la Commissione ha adottato un approccio proattivo, con piani d’azione e misure mirati.

Helena Dalli, commissaria per l’Uguaglianza © Commissione europea“Dobbiamo lavorare insieme per superare questo periodo difficile. La diversità e l’inclusione promuovono l’affermarsi di comunità coese e si avvalgono di innovazione e crescita. Per raggiungere questo obiettivo, occorre sfruttare tutti i talenti in modo da non escludere nessuna persona. Si rivela quindi importante valutare la nostra situazione effettiva e se le politiche in materia di diversità stanno dando i loro frutti. Invito ogni singola azienda a partecipare a maggio 2023 alla celebrazione del Mese europeo della diversità e di schierarsi dalla parte di posti di lavoro improntati sulla diversità, sull’inclusività e sulla parità.” –  Helena Dalli, commissaria per l’Uguaglianza, Commissione europea.

Il tema di quest’anno è “costruire ponti”, ovvero, costruire ponti tra le aziende e gli ambiti della politica in materia di inclusione e diversità (razza, genere, età, ecc.).

L’impegno sarà quindi quello di instaurare partenariati con ONG, istituzioni governative, altre aziende o la società civile per collaborare assieme al fine di promuovere la diversità, coinvolgendo diversi aspetti della questa, affinché le politiche e le attività dimostrino un carattere più intersettoriale. A tal proposito, è stata creata una mappa interattiva per avere un quadro completo sulle attività in atto per il mese europeo 2023. La mappa è consultabile al seguente LINK.

Per maggiori informazioni sul mese europeo della diversità 2023, si prega di cliccare il seguente LINK.

REGGIO EMILIA SI AGGIUDICA LA MEDAGLIA DI BRONZO 2023

Reggio Emilia è stata una delle quattro italiane selezionate per le ‘finali’ della seconda edizione del Premio, su 74 candidature provenienti da tutta l’Unione europea.

Le città di Reggio Emilia e Novellara, così come il Comune di Marano Vicentino e il Comune di Fontaniva (Padova) sono stati selezionati insieme ad altre 25 regioni e città di nove Paesi europei: Croazia, Finlandia, Polonia, Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Spagna e Belgio.

Le vincitrici 2023 sono state annunciate durante la cerimonia di alto livello tenutasi a Bruxelles il 27 aprile 2023, dalla commissaria per l’Uguaglianza Helena Dalli, affiancata dalla vicepresidente Věra Jourová e dalla rappresentante del Comitato delle regioni Kate Feeney.

Sono state nove le amministrazioni locali di sette paesi che si sono aggiudicate le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo in tre categorie diverse.

Nello specifico:

  •  Reggio Emilia ha vinto il bronzo nella categoria speciale a promozione dell’uguaglianza LGBTIQ per le iniziative e gli investimenti finalizzati all’attuazione di strategie a favore della comunità LBGTIQ.  Il documento unico di programmazione della città comprende una normativa e un piano d’azione locale in materia di discriminazione per sostenere le iniziative. Due vicesindaci, due dipartimenti dedicati e un comitato del consiglio comunale si occupano di trainare il progresso. La città polacca di Danzica ha conquistato la medaglia d’oro, mentre il governo regionale della Catalogna, in Spagna, si è guadagnato la medaglia d’argento.
  • Nella categoria delle amministrazioni locali con oltre 50 000 abitanti, la città spagnola Terrassa ha ricevuto la medaglia d’oro. Le vincitrici dell’argento e del bronzo sono rispettivamente Bruxelles e Helsinki.
  • La medaglia d’oro nella categoria delle amministrazioni locali con meno di 50 000 abitanti è stata assegnata alla città spagnola di La Zarza.  Albona, in Croazia, ha ottenuto l’argento, mentre il comune portoghese di Fundão si è meritato il bronzo.

La Commissaria Helena Dalli, ha dichiarato: «Oggi omaggiamo le città e le amministrazioni locali europee che si impegnano a coltivare un senso di appartenenza e la condivisione di valori comuni. Quando la diversità e l’inclusione assumono una valenza prioritaria, diventano inoltre una fonte di ricchezza e innovazione. Mi complimento con tutte le vincitrici e con le città e regioni che si sono candidate al Premio. La vostra dedizione, i vostri sforzi e il vostro straordinario lavoro sono una preziosa fonte di ispirazione per le altre città e regioni.»

 

Věra Jourová, Vicepresidente della Commissione europea, che ha partecipato alla cerimonia, ha asserito: «Ringrazio tutte le amministrazioni locali che si sono candidate. In un periodo in cui decenni di progressi volti a proteggere alcuni dei gruppi più vulnerabili nella società sono messi a repentaglio, queste amministrazioni locali hanno dimostrato di spingersi ben oltre per tutelare e promuovere la dignità e la libertà di tutte le persone nelle proprie comunità. La celebrazione delle vincitrici offre l’occasione per ricordarci l’importanza di questo genere di iniziative a sostegno dei valori che rappresentano l’Unione, a qualunque livello.»

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DIGITAL EUROPE WORK PROGRAMME – quarta tornata di bandi gestiti dall’Agenzia HaDEA

DIGITAL EUROPE WORK PROGRAMME 2023-2024

La Commissione europea, lo scorso 11 maggio 2023, ha annunciato la quarta tornata di inviti a presentare proposte per Europa Digitale, il programma che sostiene e accelera la trasformazione digitale dell’economia, dell’industria e della società europee per permettere ai cittadini, alle PA e alle imprese di beneficiare dei vantaggi della digitalizzazione.

La 4th Call del Digital Europe Work Programme 2023-2024 è ora attiva all’interno del “Funding and Tender Portal” della Commissione europea. Gestita dalla Digital Executive Agency – HaDEA, prevede un budget di 48,2 milioni.

GLI OBIETTIVI SPECIFICI TRATTATI DA HaDEA

Gli inviti saranno 6, e comprenderanno 14 topic. Nel dettaglio, HaDEA ne gestirà 3 che tratteranno i seguenti 5 topic:

  • Specific Objective 2 “Cloud, Data and Artificial Intelligence”: 

Topic 1. Passaporto digitale dei prodotti (DPP) (ID: DIGITAL-2023-CLOUD-DATA-04-DIGIPASS). Sostenere un’azione pilota che dimostri il funzionamento del DPP in un contesto, e su scala reale, in almeno due catene del valore (categorie di prodotti), con una preferenza per quelli con una catena di fornitura lunga e complessa e/o con problemi di riparazione, ricondizionamento e riciclaggio, come l’elettronica. Proponenti: Consorzi di enti pubblici, enti privati, compresi gli attori economici rilevanti, un minimo di 2 piccole e medie imprese (PMI), associazioni e associazioni rilevanti, ONG e organizzazioni di ricerca – 6 milioni;

  • Specific Objective 4 “Advanced Digital Skills”:

Topic 1. Rafforzare le competenze nei semiconduttori (ID: DIGITAL-2023-SKILLS-04-SEMICONDUCTORS). Questo topic ha l’obiettivo di incrementare il numero di studenti che scelgono discipline relative ai semiconduttori, al momento troppo ridotto per soddisfare la domanda del mercato del lavoro, aumentando così la visibilità e l’attrattiva degli studi e dei posti di lavoro in questo settore.
Le azioni possono riguardare la Rete di istruzione superiore o la Rete di formazione professionale.
I Proponenti dovrebbero realizzare:
– Campagne di comunicazione rivolte al pubblico;
– Eventi rivolti agli studenti delle scuole secondarie;
– Azioni per affrontare lo squilibrio di genere;
– Formazione per gli insegnanti di scuola secondaria;
Proponenti: consorzi con un buon equilibrio tra le imprese del settore e gli istituti di istruzione superiore o i fornitori di formazione professionale in Europa; possono farne parte organizzazioni di ricerca e tecnologia, centri di ricerca o fondazioni e qualsiasi altra istituzione attiva nel settore dei semiconduttori; devono inoltre comprendere organizzazioni in grado di organizzare eventi di comunicazione alle scuole pubbliche e secondarie – 10 milioni;

Topic 2. Rafforzare le competenze digitali dei giovani studenti, in particolare delle ragazze (ID: DIGITAL-2023-SKILLS-04-BOOSTINGDIGIT). Sarà finanziato un progetto che preveda:
1) la diffusione dell’iniziativa EU Code week in tutti gli Stati membri dell’UE, nei Paesi dell’EFTA e nei Paesi candidati.
2) l’incremento del numero di giovani, e in particolare ragazze, interessati a studiare le materie STEM e le TIC e/o a intraprendere una carriera digitale, attraverso iniziative strategiche
Partecipanti: il consorzio proponente deve essere composto da un minimo di 4 candidati stabiliti in quattro diversi paesi ammissibili, ciascuno dei quali assumerà il ruolo di leader in uno dei seguenti pilastri: Educazione, pedagogia e costruzione della comunità; Canali di comunicazione e social media; Sviluppo e gestione del sistema informativo – 6 milioni;

  • Specific Objective 5 “Accelerating the best use of technologies”:

Topic 1. Rete dei centri Internet più sicuro (SICs) (ID: DIGITAL-2023-DEPLOY-04-NETWORK-OF-SICs). I SIC forniscono informazioni sulla sicurezza online, risorse educative, strumenti di sensibilizzazione del pubblico e servizi di consulenza e segnalazione, attraverso linee telefoniche dedicate e hotline per bambini e ragazzi, genitori/accompagnatori, insegnanti ed educatori e altri professionisti che lavorano con i bambini.
Al fine di contribuire a creare fiducia nella trasformazione digitale questo bando sostiene l’attuazione della strategia Better Internet for Kids (BIK+); ciò comprende il sostegno alle priorità della Commissione, come il codice di condotta, il toolkit per la verifica dell’età e l’attuazione degli obblighi previsti dal Digital Services Act (DSA) – 10 milioni;

Topic 2. Osservatorio europeo dei media digitali (EDMO) – Hub nazionali e multinazionali (ID: DIGITAL-2023-DEPLOY-04-EDMO-HUBS). Questo bando mira a sostenere il lavoro degli hub nazionali e multinazionali indipendenti di EDMO (una delle iniziative dell’UE per arginare la disinformazione online), creati in parte nel quadro del Meccanismo per collegare l’Europa e in parte nel quadro di Europa Digitale, per i quali i finanziamenti termineranno alla fine del 2023 e nel 2024 – 10 milioni.

La scadenza per la presentazione delle proposte di progetto è fissata per il prossimo 26 settembre 2023.

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Relazione sugli esiti della programmazione della politica di coesione 2021-2027

Un’Europa più intelligente e più competitiva

La Commissione europea ha pubblicato il documento di lavoro dei servizi della Commissione “Coesione 2021-2027: forgiare un’Unione sempre più forte – Relazione sui risultati della programmazione della politica di coesione 2021-2027.

IL RAPPORTO

Il rapporto mostra come la politica sosterrà investimenti per un totale di 545 miliardi di euro, di cui  378 miliardi di euro finanziati dall’UE, che favoriranno:

  • convergenza socioeconomica duratura
  • coesione territoriale
  • un’Europa sociale e inclusiva
  • una transizione verde e digitale fluida ed equa, assicurandosi che nessuno venga lasciato indietro

Nel complesso, i fondi della politica di coesione:

  • aumenteranno il  PIL dell’UE dello 0,5% entro la fine del periodo di attuazione;
  • sosterranno la creazione di 1,3 milioni di posti di lavoro;
  • forniranno molti più vantaggi alle regioni e ai cittadini dell’UE.

Pertanto, si contribuirà notevolmente a promuovere la ricerca e l’innovazione affrontando il divario digitale. 83.000 ricercatori  avranno accesso a strutture migliorate e 725.000 aziende saranno supportate nella loro crescita intelligente. 

La politica, inoltre, sosterrà la modernizzazione dei servizi pubblici, delle competenze e delle infrastrutture digitali, la digitalizzazione dei servizi pubblici e la trasformazione digitale delle imprese.

Una transizione più verde per un’economia a zero emissioni di carbonio e un’Europa resiliente

Gli investimenti verdi nelle azioni di mitigazione e adattamento del clima contribuiranno direttamente agli obiettivi del Green Deal europeo riducendo le emissioni nell’UE di almeno il 55%, entro il 2030, raggiungendo la neutralità climatica dell’UE entro il 2050.

Verrà inoltre fornito sostegno a progetti nei settori  dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili. Ciò svolgerà un ruolo particolarmente importante nell’attuazione di diverse azioni chiave nell’ambito del  piano REPowerEU. Ad esempio, si prevede che 32 milioni di m2 di edifici pubblici e 723.000 abitazioni miglioreranno le proprie prestazioni energetiche e verranno installati 9.555 MW di capacità aggiuntiva di energia rinnovabile. Anche l’acqua pulita e il miglioramento delle infrastrutture per le acque reflue raggiungeranno 16,4 milioni di persone in più.

In ultimo verrà sostenuta anche la mobilità urbana, installando 1.230 km di linee di tram e metropolitana nuove e modernizzate e 12.200 km di infrastrutture ciclabili, mentre 3.900 km di linee ferroviarie TEN-T saranno di nuova costruzione, potenziate, ricostruite o modernizzate.

Un’Europa più sociale e inclusiva

I fondi di coesione sono uno strumento per investire nelle persone per una crescita sociale e inclusiva, in linea con il  pilastro europeo dei diritti sociali.

Pertanto, i fondi di coesione miglioreranno anche l’integrazione e l’inclusione di oltre 3 milioni di persone, tra cui 600.000 appartenenti a gruppi emarginati come i Rom.

 Saranno sostenuti  1,7 milioni di alunni dell’istruzione primaria e secondaria e si prevede che quasi 3,5 milioni di persone studieranno in  strutture educative nuove o modernizzate.

Infine, la sanità e l’assistenza a lungo termine, comprese le infrastrutture e le attrezzature, beneficeranno di importanti anch’esse dei miglioramenti, mentre si prevede che 60 milioni di pazienti riceveranno consulenza medica o cure in strutture sanitarie nuove o modernizzate.

L’ambito Interreg

Infine, nell’ambito i fondi della cooperazione territoriale europea saranno investiti in progetti congiunti che coinvolgono più di 2 milioni di persone, 40.299 organizzazioni e 25.456 PMI.

Incanalata attraverso un approccio unico basato sul territorio , la politica aiuta tutte le regioni a sviluppare la propria competitività e migliorare il benessere sociale in tutto il territorio dell’UE, sostenendo anche la fornitura di servizi di base nelle aree meno sviluppate. Nei prossimi anni, più di 379 programmi su misura daranno forma al panorama socioeconomico delle nostre regioni. I lavori per la loro implementazione di successo sono già iniziati.

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13 maggio: giornata per la prevenzione del cancro orale

Più informazione ed efficienza nella diagnosi precoce del cancro della bocca

Si rinnova l’appuntamento con l’Oral Cancer Day, giornata di prevenzione del cancro orale, che si svolgerà il 13 maggio 2023. La campagna della Fondazione Andi, Associazione Nazionale Dentisti Italiani, consentirà di prenotare una visita gratuita negli studi dentistici aderenti dal 15 maggio al 16 giugno. La visita prevede un controllo accurato di tutta la mucosa orale, allo scopo di rilevare la presenza di eventuali lesioni.

L’iniziativa

Nelle piazze delle principali città italiane, il 13 maggio, saranno allestiti info point dedicati a fornire ai cittadini tutte le informazioni sull’importanza di un controllo periodico della bocca, non soltanto per la salute dei denti. L’obiettivo di Fondazione Andi è “ridimensionare ulteriormente, attraverso una intercettazione precoce, i circa 9.000 casi di tumore del distretto cervico – facciale di cui oltre 4.000 del solo cavo orale che ogni anno colpiscono gli italiani”. Lo scenario epidemiologico è stabile ma con troppi casi diagnosticati in fase tardiva, quando le possibilità di trattamento sono minori e più invasive e la sopravvivenza a cinque anni è ridotta.

I FATTORI CHE CONTRIBUISCONO ALLO SVILUPPO DEL CANCRO ORALE

Tra i fattori che contribuiscono a peggiorare lo scenario, i cittadini si recano meno frequentemente dal dentista, rinunciando ai controlli e non solo alle cure sia nell’ambito pubblico che in quello privato per effetto della minore capacità di spesa.

Inoltre, in aggiunta al fumo e all’alcol si fa strada prepotentemente il ruolo del Papilloma Virus (HPV) non solo negli adulti ma soprattutto nei giovani: più del 20% dei casi di cancro orale originano da questo.
L’odontoiatra sentinella deve essere non solo uno slogan…ma il ruolo professionale portante della nostra attività clinica”, conclude il presidente della Fondazione Andi Onlus, Evangelista Giovanni Mancini.

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La festa della mamma e il calo di nascite tra infertilità e divario di genere

Il calo di nascite

Il problema del calo delle nascite è ormai di strettissima attualità e solleva timori sul ricambio generazionale, ma anche su risvolti socio economici, poiché spesso il primogenito, arriva in età sempre più tardiva.

Per quanto riguarda il panorama italiano, il 2022 ha sancito il minimo storico delle nascite in Italia, -1,9% per 392.598 registrazioni all’anagrafe.

L’ INFERTILITà, IL RAPPORTO DELL’OMS

Una persona su sei nel mondo è affetta da infertilità nel corso della vita, lo dice un nuovo rapporto pubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

“Questo rapporto, il primo del suo genere in un decennio, rivela un’importante verità: l’infertilità non discrimina. Per milioni di persone in tutto il mondo, il percorso verso la genitorialità può essere difficile, se non impossibile… indipendentemente da dove vivono e dalle risorse di cui dispongono”

“L’enorme percentuale di persone colpite – aggiunge – mostra la necessità di ampliare l’accesso alle cure per la fertilità e garantire che questo problema non sia più messo da parte nella ricerca e nella politica sanitaria”. Direttore generale Tedros Ghebreyesus.

Secondo le stime dello studio, circa il 17,5% della popolazione adulta soffre di infertilità, con una variazione limitata nella prevalenza tra le regioni, stimata al 17,8% nei paesi ad alto reddito e al 16,5% nei paesi a basso e medio reddito. Per l’Oms, l’infertilità è una malattia del sistema riproduttivo maschile o femminile e “può causare un disagio significativo, stigma e difficoltà finanziarie, influenzando il benessere mentale e psicosociale delle persone”. Nonostante l’entità del problema, le soluzioni per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dell’infertilità, comprese le tecnologie di riproduzione assistita come la fecondazione in vitro, rimangono sotto finanziate e inaccessibili per molte persone a causa dei costi elevati, dello stigma sociale e della disponibilità limitata.

Attualmente, nella maggior parte dei paesi, i trattamenti per la fertilità sono in gran parte finanziati dalle persone colpite, spesso con costi finanziari devastanti. “Migliori politiche e finanziamenti pubblici possono migliorare significativamente l’accesso alle cure e proteggere le famiglie più povere dal cadere in ulteriore povertà”, afferma l’Oms. Il rapporto evidenzia inoltre una mancanza di dati in molti paesi ed esorta una maggiore disponibilità di dati nazionali sull’infertilità.

A tal proposito, lo scorso aprile a Roma, si è tenuto il VI° Congresso nazionale per la medicina della riproduzione, che ha trattato questo tema come fulcro del dibattito e del confronto, servendosi di tutte le figure professionali che ogni giorno lavorano con le coppie infertili per garantire la realizzazione del desiderio genitoriale. Inoltre, questo Congresso è stato anche un’occasione per ribadire l’importanza di una nuova legge, che superi l’ormai obsoleta legge 40/2004, che garantisca non solo la tutela degli operatori e dei pazienti della medicina e della biologia della riproduzione, ma anche la sicurezza delle pratiche cliniche e la loro umanizzazione.

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IL PUNTO DI VISTA DELLE “EQUILIBRISTE” AFFRONTA IL TEMA DEL DIVARIO DI GENERE E DELLE DIFFICOLTà DELLE FAMIGLIE

Save the Children, per l’8°anno consecutivo, pubblica in prossimità della Festa della Mamma, il rapporto intitolato “Le Equilibriste: la maternità in Italia 2023”, che raccoglie dati importanti, tracciando un bilancio aggiornato delle molte sfide che le donne in Italia devono affrontare quando diventano mamme.

Dai dati emerge che il 12,1% delle famiglie con minori nel nostro Paese (762mila famiglie) sono in condizione di povertà assoluta, e 1 coppia con figli su 4 è a rischio povertà.

Anche il mercato del lavoro sconta ancora un gap di genere fortissimo. Nel 2022, pur segnando una leggera decrescita, il divario lavorativo tra uomini e donne si è attestato al 17,5%, ma è ben più ampio in presenza di bambini, oppure in situazioni di monogenitorialità.

Lo studio affrontato da Save the Children include anche l”’Indice delle Madri, elaborato dall’ISTAT, che raccoglie una classifica delle Regioni italiane stilata in base alle condizioni più o meno favorevoli per le mamme. L’Indice prende in considerazione la sfera del lavoro, della demografia e della scuola, della salute (mortalità infantile e consultori), della violenza sulle donne, della partecipazione politica a livello locale, oltre al grado di soddisfazione personale.

  • 1. La dimensione della Demografia: l’indice vede tra le regioni più virtuose la Provincia Autonoma di Bolzano (138,5), nettamente sopra valore di riferimento fissato a 100 e quella di Trento (114,5), seguite da Sicilia (112,8), Campania (111,1) e Calabria (106,8). Al contrario, Sardegna (78,5) e Basilicata, registrano tassi molto al di sotto del valore nazionale, occupando gli ultimi posti dell’Indice.
  • 2. La dimensione del Lavoro: l’Emilia-Romagna (109,1) e il Piemonte (108,9), la Valle d’Aosta (107,9) e la Lombardia (106,2), occupano i primi due posti nell’area Lavoro. Di contro, Sicilia (81), Basilicata (82,2) non forniscono dati incoraggianti sull’occupazione delle mamme e si trovano nella zona più bassa dell’Indice.
  • 3. La dimensione della Rappresentanza: per la percentuale di donne in organi politici a livello locale per regione, Umbria (128,4) e Veneto (123,4) occupano i primi due posti. In Basilicata (68,4) e Valle d’Aosta (80,3), invece, la rappresentanza femminile è ben al di sotto del valore di riferimento nazionale.
  • 4. La dimensione della Salute: spiccano regioni come Valle d’Aosta (140,9) con ben 40 punti in più valore di riferimento nazionale e la Provincia Autonoma di Bolzano (117,6), mentre Calabria (88,6) e Campania (91,4) si posizionano agli ultimi posti con valori al di ben sotto di quello di riferimento.
  • 5. La dimensione dei Servizi: le Province Autonome di Trento (131,3) e Bolzano (126,3), rispettivamente al primo e secondo posto nell’area Servizi, sono le regioni più virtuose per i servizi offerti alle mamme e ai loro bambini (asili nido, mense scolastiche, tempo pieno). Per quest’area, è la Sicilia (75,8) a posizionarsi all’ultimo posto preceduta da Campania (78,3), Calabria (80,4) e Puglia (82), regioni dove l’offerta di servizi è discontinua o assente.
  • 6. La dimensione della Soddisfazione soggettiva: nuovamente le Province Autonome di Bolzano (132,4) e Trento (125,7). Le regioni, invece, dove le mamme sono decisamente meno soddisfatte sono Calabria (82,1) e Sicilia (82,4).
  • 7. La Dimensione della Violenza: Basilicata (71,7) e Provincia Autonoma di Trento (84,2) si posizionano agli ultimi posti nell’area Violenza, precedute a stretto giro da Campania (84,8), Sicilia (85,9), Puglia (90,1) e Lazio (91,3). Le regioni più virtuose per quanto riguarda la presenza di centri antiviolenza e case rifugio sono invece Friuli-Venezia Giulia (131,7) e Provincia Autonoma di Bolzano (130,3).

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ALCUNE INIZIATIVE PER LA FESTA DELLA MAMMA

  • In occasione del ventennale della nascita del Centro di fisiopatologia della riproduzione ex Asl To2, ora Fivet Asl Città di Torino, domenica 14 maggio terrà la giornata Check-up fertilità, che dalle 10 alle 16 dedicherà un incontro a donne, uomini e giovani coppie, per informare e formare riguardo al tema della fertilità.

Il Centro Fivet ASL Città di Torino intende in questo modo essere al fianco dei cittadini per tutti coloro che vorranno approfondire le tematiche della fertilità. Il personale Medico, Ostetrico, Biologo e Psicologico terrà i vari colloqui informativi. ( Per ulteriori informazioni si prega di cliccare il seguente LINK. )

  • La Fondazione AMI Prato assieme all’ASL Toscana Centro, con il patrocinio della Provincia e del Comune, e in collaborazione con molte altre realtà del territorio, promuoverà il “MAMIday” a Prato, evento ormai giunto alla sua 12esima edizione. L’evento vedrà una serie di iniziative che andranno in scena presso l’Ospedale Santo Stefano, fra incontri, laboratori, attività creative, alle quali possono partecipare le donne in gravidanza, le neo famiglie con bambini neonati e con bimbi più grandi fino a 10 anni. (Per ulteriori informazioni si prega di consultare il seguente LINK).
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lotta contro il cancro

TRANSCAN-3: lanciato il terzo bando traslazionale sull’epigenetica del cancro – 9 maggio 2023

La call sulla ricerca traslazionale sull’epigenetica del cancro

TRANSCAN-3 JTC 2023 ha lanciato la terza call per finanziare progetti di ricerca traslazionale sull’epigenetica del cancro uscita il 9 maggio 2023 e con due scadenze: la prima, per la presentazione delle proposte preliminari, nel luglio 2023, mentre la seconda, per la presentazione delle proposte complete, nel dicembre 2023.

I progetti dovranno migliorare l’efficacia dell’attuale rilevamento, diagnosi, prognosi e trattamento dei tumori attraverso lo sviluppo di nuovi approcci basati su una migliore comprensione dell’epigenetica del cancro.

gli OBIETTIVI CHE VUOLE RAGGIUNGERE Il BANDO

Nel contesto della ricerca traslazionale sul cancro, questo invito a presentare proposte comprende due obiettivi generali. Le proposte quindi, dovranno riguardare almeno uno degli obiettivi o sotto-obiettivi sotto indicati. Particolare attenzione dovrebbe essere data all’inclusione dell’equilibrio di genere al fine di intercettare le differenze di sesso/genere e considerare il ruolo di queste differenze nelle questioni affrontate.

Obiettivo 1) Il ruolo dell’epigenetica nell’insorgenza e nella progressione del cancro.

Questi studi possono mirare a convalidare nuovi biomarcatori basati sull’epigenetica per migliorare il rilevamento, la diagnosi, la prognosi dei tumori o la risposta alle terapie (utilizzando approcci innovativi sviluppati di recente, approcci multiomici, analisi unicellulari, organoidi derivati ​​dal paziente, xenotrapianti derivati ​​dal paziente, tumori campioni raccolti da coorti retrospettive e/o prospettiche di pazienti o studi clinici).

Obiettivo 2) Validazione di nuove strategie terapeutiche basate sull’epigenetica per limitare la progressione del cancro, prevenire ricadute/recidive o aumentare l’efficienza o ridurre la tossicità delle terapie antitumorali esistenti.

Atto a convalidare nuovi bersagli terapeutici (valutati negli studi traslazionali per quanto riguarda il loro impatto sull’efficacia del trattamento, la sicurezza e gli esiti riportati dai pazienti),studiando il potenziale utilizzo di modulatori epigenetici per superare la resistenza alle terapie antitumorali.

TRANSCAN-3 JTC 2023 finanzierà solo i progetti transnazionali presentati da consorzi di ricerca che coinvolgano un minimo di tre e un massimo di sei partner ammissibili provenienti da almeno tre paesi diversi. Ciascun consorzio deve coinvolgere almeno un team di ricerca di base o preclinica e un team clinico. Si raccomanda di includere un team di esperti in metodologia, biostatistica o bioinformatica. Inoltre, si incoraggia l’inclusione di gruppi di ricerca con sede in Ungheria, Lettonia, Slovacchia e Turchia. Se un consorzio include uno di questi paesi, il numero massimo di partner può essere portato a sette.

Il risultato atteso

L’esito atteso dell’invito TRANSCAN-3 è quello di migliorare l’efficacia dell’attuale rilevamento, diagnosi, prognosi e trattamento dei tumori stimolando soprattutto nuove collaborazioni tra ricercatori e clinici per sostenere progetti originali, di alta qualità, con un impatto clinico significativo.

I candidati avranno anche l’opportunità di aggiungere una sezione aggiuntiva per le attività di sviluppo delle capacità (con un budget separato associato, in conformità con le regole delle rispettive organizzazioni di finanziamento nazionali/regionali). Queste attività dovranno essere coerenti con gli obiettivi del progetto di ricerca e mirare a rafforzare la capacità del/i gruppo/i partecipante/i di eseguire il lavoro dettagliato nel piano di progetto nonché a migliorare, a lungo termine, la qualità e il potenziale della ricerca traslazionale eseguita dal/dai team.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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lotta contro il cancro

Il progetto UE – REBECCA: un supporto per la ricerca clinica nella lotta contro il cancro al seno.

LA PIATTAFORMA REBECCA

REBECCA è una piattaforma progettata per supportare il monitoraggio dettagliato e continuo dei malati di cancro al seno.

La piattaforma ha il compito di registrare i dati sul paziente, in particolare:

  • comportamento, compresa la dieta, l’attività fisica, il sonno e le tempistiche comportamentali quotidiane;
  • interazioni online che trasmettono lo stato cognitivo ed emotivo dei malati di cancro;
  • indicatori dell’ambiente di vita, compreso l’ambiente domestico e il contesto socio-economico;
  • anamnesi ed esiti medici dettagliati da cartelle cliniche elettroniche (EHR);
  • Misure di esito riferite dal paziente (PROM);

REBECCA – acronimo di “REsearch on BrEast Cancer induced chronic conditions supported by Causal Analysis of multi-source data”, è un progetto che mira quindi a sfruttare il potenziale dei dati del mondo reale per supportare la ricerca clinica e migliorare i flussi di lavoro clinici già esistenti.

In sostanza, i dati clinici esistenti sommati ai dati raccolti, tramite dispositivi mobili e indossabili che raccoglieranno la complessa gamma di comorbilità croniche sviluppate durante il recupero del cancro al seno, produrranno nuovi indici funzionali ed emotivi per ogni individuo e utilizzabili per esaminare lo stato del paziente stesso e la qualità della vita. REBECCA poi, utilizzerà questi indici per ottimizzare la cura del paziente e come risultati complementari durante la ricerca clinica.

La piattaforma sarà implementata nell’ambito di 7 studi clinici in 3 paesi, Norvegia, Spagna e Svezia, coinvolgendo oltre 650 persone, e contribuirà a definire le linee guida e le pratiche future per il trattamento post-tumorale. Le migliori pratiche risultanti dagli studi saranno divulgate a ricercatori, sanità pubblica e organismi di regolamentazione in tutta Europa.

L’impatto della ricerca clinica sui malati di cancro al seno

Università cliniche e tecnologiche, leader del settore, esperti di salute pubblica e associazioni di pazienti lavoreranno insieme per definire linee guida e pratiche per il trattamento post-cancro. REBECCA fornirà un’infrastruttura per il continuo progresso nell’uso della RWD al di là del progetto, facilitando l’adozione di massa della RWD come prezioso strumento di ricerca clinica e gestione dei pazienti.

Obiettivi:

REBECCA mira a sfruttare il potenziale dei dati del mondo reale (RWD), combinandoli con una piattaforma avanzata di gestione dei dati e metodologie innovative di modellazione dei dati causali, per migliorare la ricerca clinica sulle condizioni croniche complesse (CCC) e migliorare i risultati sanitari per i pazienti che hanno subito o sono ancora in trattamento primario per il cancro. Per realizzare la sua missione di Ricerca e Innovazione, nel corso di 4 anni REBECCA perseguirà diversi obiettivi, tra i quali:

  • Diffondere le metodologie del progetto, la tecnologia e i risultati dello studio a ricercatori, medici, enti sanitari pubblici e parti interessate dei settori farmaceutico e delle assicurazioni sanitarie in tutta Europa;
  • Sviluppare e attuare un piano per la sostenibilità e l’adozione dei risultati tecnici e metodologici del progetto da parte di medici e responsabili politici della sanità pubblica.

Applicazione REBECCA

Per raccogliere i dati, la piattaforma ha sviluppato un’applicazione che supporterà lo sviluppo di programmi di trattamento e piani di assistenza su misura da parte degli operatori sanitari.

L’app Paziente è un semplice sistema che registra il comportamento del paziente che può segnalare i propri sintomi tra cui affaticamento, dolore, memoria e perdita di concentrazione, nonché sintomi emotivi correlati a depressione, ansia e paura del ripetersi.

L’app Paziente è abbinata a un’app Companion appositamente progettata che consente anche alle persone vicine al paziente, come familiari e amici, di partecipare al processo di monitoraggio fornendo anch’essi dati sullo stato fisico ed emotivo del paziente. Ad ogni modo, il paziente può scegliere di non coinvolgere i propri compagni di vita nel processo di monitoraggio.

La protezione della privacy è una priorità assoluta per REBECCA che possiede a tal proposito funzionalità specifiche che garantiscono la protezione della privacy degli utenti finali come l’edge processing per la privacy e la protezione dei dati, il supporto per i filtri della privacy, l’apprendimento federato e gli scambi di dati sicuri tra paesi. Inoltre, REBECCA offre ai pazienti il ​​pieno controllo sulla tipologia e sui dettagli dei dati che verranno forniti.

Per maggiori informazioni su REBECCA, si prega di consultare il seguente LINK.

Per visualizzare la piattaforma del ProMIS dedicata alla “lotta contro il cancro” cliccare il seguente LINK.