Cerca
Categorie
digital health

Commissione Europea: Istituito l’Ufficio per l’IA

All’interno della Commissione sarà istituito un Ufficio europeo per l’intelligenza artificiale nell’ambito della struttura amministrativa della Direzione generale per le reti di comunicazione, i contenuti e la tecnologia.

L’Ufficio avrà il compito principale di supportare l’attuazione della normativa sull’intelligenza artificiale, in particolare in relazione ai modelli di IA per finalità generali. Promuoverà inoltre la ricerca e l’innovazione per una IA affidabile e per permettere all’UE di avere un ruolo di leader nelle discussioni internazionali.

Le Unità di cui si compone l’Ufficio sono:

  • Unità di regolamentazione e conformità che coordina l’approccio normativo per facilitare l’applicazione e l’esecuzione uniforme della legge sull’IA in tutta l’Unione, lavorando a stretto contatto con gli Stati membri. L’unità contribuirà alle indagini e alle eventuali infrazioni, amministrando le sanzioni.
  • Unità sulla sicurezza dell’IA, che si concentra sull’identificazione dei rischi sistemici, sulle possibili misure di mitigazione e sugli approcci di valutazione e test.
  • Unità per l’eccellenza nell’IA e nella robotica, che sostiene e finanzia la ricerca e lo sviluppo per promuovere un ecosistema di eccellenza. Coordina l’iniziativa GenAI4EU, stimolando lo sviluppo di modelli e la loro integrazione in applicazioni innovative.
  • Unità AI for Societal Good che progetta e implementa l’impegno internazionale dell’Ufficio IA nell’ambito dell'”AI for good”, come la modellazione meteorologica, la diagnosi del cancro e i gemelli digitali per la ricostruzione.
  • Unità di coordinamento delle politiche e dell’innovazione in materia di IA, che supervisiona l’esecuzione della strategia dell’UE in materia di IA, monitorando le tendenze e gli investimenti, stimolando l’adozione dell’IA attraverso una rete di hub europei per l’innovazione digitale e la creazione di fabbriche di IA, e promuovendo un ecosistema innovativo sostenendo sandbox normativi e test sul mondo reale.

 

L’Ufficio IA, che conterà circa 140 risorse, sarà guidato da un Head Office e lavorerà sotto la guida di un Lead Scientific Adviser per garantire l’eccellenza scientifica nella valutazione dei modelli e degli approcci innovativi, e di un Adviser for International Affairs per garantire un lavoro sinergico con i partner internazionali per una AI affidabile.

L’Ufficio garantirà l’attuazione coerente della legge sull’ Intelligenza Artificiale (AI ACT), e per questo scopo sosterrà gli organi di governance degli Stati Membri, e collaborerà con gli sviluppatori di IA, la comunità scientifica e le parti interessate.

Per assicurare un processo decisionale corretto, l’Ufficio IA collaborerà con gli Stati Membri e con la più ampia comunità di esperti attraverso forum e gruppi di esperti dedicati. E sarà garantita uno stretto coordinamento con il Consiglio Europeo per l’Intelligenza Artificiale.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Lanciato l’Hub Euromediterraneo per la ricerca e l’innovazione

L’Unione per il Mediterraneo (UFM) e la Commissione Europea hanno lanciato lo scorso 18 Aprile a Bruxelles il nuovo Euro-Mediterranean Hub for R&I (Hub Euromediterraneo per la ricerca e l’innovazione). Questo nuovo strumento fungerà da piattaforma di apprendimento e collaborazione per la cooperazione mediterranea, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo politico regionale sulla ricerca e innovazione facilitandone l’attuazione su tematiche quali salute, energie rinnovabili e cambiamento climatico.

Il portale è uno sportello unico ed offre una fonte centralizzata di informazioni che comprende risultati della ricerca, migliori pratiche, documenti politici e altre pubblicazioni pertinenti. Inoltre, fornisce un portafoglio di opportunità per la collaborazione in materia di ricerca e innovazione, che va dalle opportunità di finanziamento alle iniziative a sostegno degli ecosistemi collaborativi mediterranei di ricerca e innovazione, come reti e organizzazioni di cluster.

Per maggiori informazioni sul portale si prega di consultare il seguente LINK.

Per accedere al nuovo Hub si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
digital health

Evento “Converging technologies-Towards healthcare of the future”

Le tecnologie convergenti, come le biotecnologie e le nanotecnologie, l’ingegneria, la digitalizzazione e i big data, hanno il potere di trasformare profondamente la sanità del futuro. Relatori provenienti sia dal mondo accademico che da quello politico approfondiranno questi temi ed il loro potenziale impatto durante la Conferenza “La convergenza delle tecnologie che abilitano la ricerca e l’innovazione per l’assistenza sanitaria del futuro”, che si terrà i prossimi 28 e 29 maggio 2024 presso The EGG, Bruxelles.

Il programma sarà quindi un’opportunità per ottenere maggiori informazioni sul potenziale delle tecnologie e degli approcci innovativi per un migliore benessere e salute.

L’evento è promosso dalla Presidenza belga del Consiglio Europeo in collaborazione con la DG RTD della Commissione Europea, ed è coordinata dal Dipartimento per l’Economia, la Scienza e l’Innovazione del governo fiammingo, il Dipartimento di ricerca del servizio pubblico della Vallonia, il Dipartimento per la cura del governo fiammingo e Sciensano.

Per  maggiori informazioni sull’evento, l’agenda e la registrazione, si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Unione Europea: investimenti strategici nel settore della Ricerca e Innovazione

In un’intervista a Science Business, la Commissaria europea per la Ricerca, Iliana Ivanova, ha delineato gli obiettivi che l’Unione europea dovrà raggiungere nel campo della Ricerca e Innovazione – R&I, in vista del Next Framework Programme (FP10).

In particolare, è stata sottolineata l’importanza di avviare discussioni aperte riguardo alle priorità strategiche dell’UE e la necessità di aumentare gli investimenti nel settore della Ricerca e Innovazione per garantire la competitività europea nel panorama globale.

Ivanova, che ha assunto l’incarico di commissaria lo scorso settembre, ha stabilito le sue priorità per il mandato rimanente, concentrando gli sforzi su una solida programmazione finanziaria per la ricerca. Tuttavia, la situazione economica attuale, influenzata da eventi come l’invasione russa dell’Ucraina, ha portato a tagli di bilancio significativi, complicando ulteriormente il finanziamento per la ricerca.

L’Unione europea è, infatti, ancora lontana dall’obiettivo del 3% del PIL destinato alla ricerca e all’innovazione, con l’ultimo dato del 2022 che mostra una media del 2,24%. Come risposta a questa situazione l’UE ha proposto di:

  • semplificare l’accesso ai finanziamenti di Horizon Europe, soprattutto per le piccole imprese e i ricercatori alle prime armi;
  • aumentare il finanziamento “lump sum” come alternativa alla rendicontazione dei costi, con l’obiettivo di rendere i finanziamenti più accessibili e meno burocratici;
  • tradurre e commercializzare in modo più efficace i risultati della ricerca europea per rendere l’UE più competitiva sul mercato globale, specialmente in settori cruciali come l’intelligenza artificiale, le tecnologie quantistiche e i semiconduttori.

Un ruolo importante in questo contesto lo gioca il programma Widening, progettato per sostenere la ricerca nei paesi con sistemi di ricerca meno sviluppati, anche se il programma necessiterà comunque di un impegno maggiore da parte degli Stati membri a livello nazionale.

Infine, la Commissaria Ivanova ha menzionato la possibile integrazione della ricerca a doppio uso (militare/civile) nei futuri programmi di finanziamento e ha espresso l’auspicio che gli Stati membri riconoscano l’importanza strategica degli investimenti in ricerca e innovazione, indipendentemente dalle loro applicazioni potenziali nel settore militare.

 

Per maggiori informazioni sull’intervista rilasciata dalla Commissaria europea per la Ricerca Iliana Ivanova, si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Horizon Europe: via libera al piano strategico 2025-2027

In occasione della Giornata della Ricerca e dell’Innovazione “R&IDays”, tenutasi lo scorso marzo, la Commissione europea ha adottato il secondo piano strategico di Horizon Europe. Il documento traccia la strada per gli ultimi tre anni del programma, definendo gli orientamenti strategici fondamentali dell’Unione per gli investimenti in ricerca e innovazione per il periodo 2025-2027.

Gli orientamenti strategici del Piano Horizon Europe 2025-2027

Il Piano definisce tre orientamenti strategici fondamentali (KSO – Key strategic orientation) per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione dell’UE:

  • Transizione verde;
  • Transizione digitale;
  • Europa più resiliente, competitiva, inclusiva e democratica.

Questi orientamenti mirano ad affrontare le principali sfide globali, quali: il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la transizione digitale e l’invecchiamento della popolazione. L’autonomia strategica e la garanzia del ruolo guida dell’Europa nello sviluppo e nella diffusione di tecnologie critiche sono principi generali che si applicheranno a tutti e tre gli orientamenti strategici chiave.

Le novità del Piano

Il piano strategico aumenta l’ambizione di Horizon Europe sul tema della biodiversità, destinando il 10 % del bilancio totale di Horizon Europe per il periodo 2025-2027 a temi connessi alla biodiversità. Questo nuovo impegno integra gli obiettivi già esistenti relativi alla spesa per il clima (35%) e le principali attività digitali (13 miliardi nello stesso periodo).

Il piano strategico individua inoltre nove nuovi partenariati europei cofinanziati e co-programmatiBrain Health, Forests and Forestry for a Sustainable Future, Innovative Materials for EU, Raw Materials for the Green and Digital Transition, Resilient Cultural Heritage, Social Transformations and Resilience, Solar Photovoltaics, Textiles of the Future e Virtual Worlds; fornisce una panoramica dei risultati ottenuti dalle Missioni UE nei primi anni di attività e introduce lo Strumento New European Bauhaus (NEB).

Il NEB vuole in tal senso rappresentare un movimento pionieristico che riunisce cittadini, comuni, esperti, imprese, università e istituzioni per re-immaginare e realizzare insieme una vita sostenibile e inclusiva in tutto il mondo. Grazie alla natura trasversale del NEB e del suo contenuto di R&I, il nuovo Bauhaus europeo sarà trasversale nei programmi di lavoro di Horizon Europe per il periodo 2025-2027.

Infine, il piano affronta anche una serie di questioni specifiche, come l’equilibrio tra ricerca e innovazione e l’integrazione delle scienze sociali e umanistiche. Per quanto riguarda il primo aspetto, il documento si impegna a fornire un sostegno equilibrato alle attività adottando diversi livelli di maturità tecnologica, che vanno dalla creazione di conoscenze e dalla ricerca iniziale all’innovazione, alle attività di dimostrazione e di prima diffusione, ad esempio nelle regioni modello. Per quanto riguarda invece il secondo aspetto, le scienze sociali e umane saranno integrate nei progetti pertinenti, dalla loro elaborazione fino alla loro selezione e valutazione.

Next stepS

Gli orientamenti strategici saranno attuati attraverso i Programmi di lavoro, i quali definiranno le opportunità di finanziamento per le attività di R&I dell’ultimo triennio del Programma attraverso il lancio dei nuovi bandi tematici.

Il Work Programme 2025 di Horizon Europe sarà sviluppato seguendo gli orientamenti del piano strategico appena adottato. Nell’aprile 2024, la Commissione lancerà una call di feedback per il Programma di lavoro 2025 aperta a tutte le parti interessate.

 

Per ulteriori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
digital health

Accordo preliminare sullo Spazio europeo dei dati sanitari EHDS

Il 15 marzo 2024 il Consiglio dell’UE e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sull’EHDS. L’accordo stabilisce regole chiare per l’utilizzo dei dati sanitari ai fini di una migliore erogazione dell’assistenza sanitaria, della ricerca, dell’innovazione e della definizione delle politiche. Le nuove norme sfrutteranno il potenziale offerto dallo scambio, dall’uso e dal riutilizzo sicuro e protetto dei dati sanitari, garantendo al contempo la piena conformità agli elevati standard di protezione dei dati dell’UE.

In base alle nuove norme, i cittadini avranno accesso immediato e facile ai loro dati sanitari digitali ovunque si trovino nell’UE. Gli operatori sanitari potranno accedere alle cartelle cliniche di un paziente se necessario per un trattamento in un altro Stato membro, consentendo un processo decisionale basato su dati concreti, nel pieno rispetto delle norme UE sulla protezione dei dati. L’EHDS crea inoltre un solido quadro giuridico per il riutilizzo dei dati sanitari a fini di ricerca, innovazione e salute pubblica.

I dati contribuiranno a sviluppare trattamenti salvavita e farmaci personalizzati, ma anche a migliorare la preparazione alle crisi, nel rispetto di rigorose condizioni di sicurezza e accesso ai dati e dei diritti fondamentali.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

STEP PRECEDENTI

35 importanti organizzazioni sanitarie rappresentanti pazienti, professionisti della salute, ricercatori e attori industriali dell’Unione Europea esprimono preoccupazioni condivise riguardo le attuali trattative sulla proposta di Regolamento dello Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS). Sottolineano come le questioni chiave non siano state affrontate in modo sufficiente nelle posizioni legislative. Tra queste la necessità di: chiarificazione dell’interazione con altri documenti legali (GDPR, Data Governance Act, Data Act, Medical Devices Regulation), armonizzazione delle regole, specificazione delle categorie di dati sanitari elettronici, attenta considerazione dei meccanismi di opt-in e opt-out, protezione e incentivazione della ricerca e innovazione in campo sanitario, sfruttamento delle infrastrutture esistenti di dati sanitari, evitare eccessive limitazioni alla localizzazione dei dati e restrizioni internazionali al trasferimento.

Gli stakeholder sottolineano l’importanza di affrontare queste problematiche per garantire che l’EHDS contribuisca all’efficienza dei sistemi sanitari europei e sostenga la sanità pubblica, la ricerca e l’innovazione.

In conclusione, lo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS) dovrebbe coinvolgere attivamente gli attori rilevanti nel settore della salute incorporandoli nella sua struttura di governance. Risorse adeguate e incentivi sono cruciali per un’implementazione di successo, e politiche che promuovono competenze digitali in sanità per professionisti, pazienti e cittadini dovrebbero accompagnare l’EHDS. Un robusto quadro di governance dei dati sanitari è ritenuto essenziale per garantire privacy e sicurezza, mirando a costruire e mantenere la fiducia pubblica nell’EHDS.

Si esortano quindi le istituzioni dell’UE a sfruttare l’esperienza dell’ecosistema sanitario e a prendersi il tempo necessario per creare un EHDS che massimizzi il potenziale della salute digitale per fornire assistenza sanitaria di alta qualità in tutta l’Unione Europea.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Online gli esiti dell’evento annuale del PON Ricerca e Innovazione

Il 13 dicembre scorso si è svolto l’Evento annuale del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione – PON “La ricerca per costruire il futuro”, presso Palazzo Brancaccio a Roma. L’evento ha rappresentato l’ultima tappa della Programmazione 2014-2020.

L’obiettivo dell’evento è stato quello di mostrare i risultati della Programmazione 2014-20 anticipando il ciclo di quella 2021-27. Inoltre, nelle sessioni della mattina, sono state presentate le attività di valutazione condotte nel corso dell’ultimo anno, che hanno restituito un feedback sul lavoro svolto, illustrando i risultati ottenuti in termini di impatto e sviluppo dei territori delle Regioni coinvolte (Abruzzo, Molise e Sardegna oltre a Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia ), mettendo in luce le storie di successo, i punti di forza e gli elementi di miglioramento per il futuro.

Infine, nel pomeriggio, sono state illustrate le attività condotte per il contrasto al fenomeno della falsificazione dei titoli di studio e per il rafforzamento degli strumenti volti a facilitare la mobilità dei ricercatori e degli studenti internazionali.

La giornata si è conclusa con la consegna ufficiale dei digital badge per tutte le attività di formazione e rafforzamento delle competenze amministrative condotte a supporto dei beneficiari degli interventi finanziati.

L’Evento Annuale 2023 è stato un’occasione di confronto e un’opportunità per condividere indicazioni essenziali per la  Programmazione 2021-2027 che mirerà a perseguire quanto è stato creato sinora, continuando a tessere reti e relazioni unendo competenze, infrastrutture ed idee. Il PON ha creato capitale umano con oltre 2 mila relazioni tra università, centri di ricerca e imprese portando innovazione e rafforzando i sistemi economici territoriali.

ALCUNE INFORMAZIONI SUL PON

Il PON Ricerca e Innovazione è lo strumento con il quale l’Italia contribuisce al miglioramento della qualità dell’istruzione superiore e al rafforzamento della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione, realizzando gli obiettivi della politica di coesione dell’Unione europea a favore delle proprie aree territoriali più svantaggiate.

La Programmazione 2014-20 è stata gestita dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) con una dotazione finanziaria complessiva di 1.189 milioni di euro. 

Il PON si sviluppa in coerenza con gli obiettivi strategici dei programmi europei Horizon 2020 e Cosme, in sinergia con la Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) e con i programmi operativi e le strategie regionali di specializzazione intelligente.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

DOCUMENTI UTILI

Agenda

Sintesi dell’Evento a cura dello staff del ProMIS

Categorie
Altro

La commissaria I. Ivanova definisce le priorità per il prossimo programma R&I dell’UE

Iliana Ivanova è la nuova commissaria EU per la ricerca, l’innovazione, la cultura, l’istruzione e la gioventù, a fronte dell’approvazione del Parlamento Europeo del 12 settembre 2023.

Con le elezioni europee previste per giugno 2024, i gruppi di interesse a Bruxelles chiedono di porre l’attenzione sulle prime fasi di definizione del prossimo programma quadro di ricerca dell’UE, che dovrebbe iniziare nel 2028.

Rispondendo alle domande dei deputati sulle sue ambizioni europee, Ivanova ha individuato tra le priorità principali la preservazione del bilancio per la ricerca e l’innovazione, la semplificazione del programma di ricerca Horizon Europe da 95,5 miliardi di euro e la chiusura del divario innovativo tra est e ovest.

Bisognerà definire gli ultimi anni di Horizon Europe, con l’adozione del piano strategico per la seconda metà del programma e l’avvio su scala più ampia della progettazione del prossimo quadro di ricerca, il 10° PQ.

IL CONTESTO POLITICO Europeo

Stabilire la direzione strategica per i futuri programmi di ricerca e innovazione non sarà un compito facile, poiché l’UE è alle prese con una nuova realtà geopolitica e deve affrontare la necessità di proteggere la propria autonomia strategica.

In questo contesto, la tecnologia svolgerà un ruolo chiave e gli investimenti si dovranno concentrare su R&I. Un’altra questione complessa saranno le misure di ampliamento di Horizon Europe, intese a colmare il divario di prestazioni in R&I che esiste principalmente tra gli stati dell’UE orientale e occidentale.

Per maggiori informazioni, si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Disponibile il report sull’implementazione di Horizon Europe nel biennio 2021-2022

La Direzione Generale per la Ricerca e l’Innovazione della Commissione europea ha pubblicato il report sull’implementazione dei progetti di Horizon Europe nel biennio 2021-2022. 

Il programma Horizon Europe è stato lanciato nell’Aprile 2021 con un budget totale di € 95.5 miliardi, includendo € 5.4 miliardi dallo strumento Next Generation EU, in particolare per il supporto alla ripresa verde e digitale post COVID-19.

La pubblicazione rileva che sono stati assegnati Є 16.300 milioni​​​, 5.509 accordi di sovvenzione firmati di importo medio pari a Є 3 milioni e un tasso di successo delle proposte del 15.9% in crescita rispetto a Horizon 2020. 7 proposte su 10 sono le proposte valutate sopra la soglia che non hanno potuto ottenere un finanziamento, 82% dei finanziamenti sono stati erogati per progetti collaborativi, con una media di 12 partner per progetto. Sono state presentate circa 45.000 proposte per 236 call for proposal.

Il contributo EU per gli accordi di sovvenzione per il Pillar 2 di Horizon Europe è di € 10.770 milioni, di cui circa il 15% è stato assegnato al Cluster 1 Health.

Per consultare la pagina ufficiale si prega di consultare il seguente LINK.