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Bilancio UE: il Comitato europeo delle Regioni invita a rivedere la proposta post-2027

Il Comitato europeo delle Regioni (CdR) ha adottato una risoluzione relativa al futuro Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’Unione europea per il periodo successivo al 2027. Il documento sottolinea la necessità di garantire che il bilancio a lungo termine dell’UE continui a sostenere in modo equilibrato le politiche di coesione, agricoltura e pesca, salvaguardandone la complementarità e il valore aggiunto per i territori.

Il CdR ribadisce il ruolo della politica di coesione quale principale strumento dell’Unione per promuovere competitività regionale, sviluppo sostenibile e inclusione sociale, evidenziando l’importanza di mantenerla accessibile a tutte le regioni europee e di assicurarne la gestione in partenariato con gli enti locali e regionali.

Sulla base della risoluzione adottata, il Comitato sta elaborando un parere sul futuro QFP, che sarà presentato nel marzo 2026 dal relatore Sari Rautio (FI/PPE). Tale parere sarà accompagnato da ulteriori contributi sui regolamenti settoriali collegati al prossimo bilancio pluriennale, la cui adozione è prevista nella prima metà del 2026.

 

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Commissione europea: presentata la proposta per il Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2028-2034

La Commissione europea ha presentato una proposta trasformativa per il prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP) di quasi 2.000 miliardi di euro per il periodo 2028-2034 per rafforzare la resilienza, la sicurezza, la competitività e l’inclusione sociale dell’UE. Finanziato da nuove fonti di reddito, pone l’accento su flessibilità, innovazione e preparazione alle crisi.

IL NUOVO QFP IN DETTAGLIO

La proposta per il prossimo QFP da parte della Commissione europea ammonta a quasi 2.000 miliardi di euro, pari all’1,26% del reddito nazionale lordo dell’UE. Progettato per rispondere alle crescenti sfide geopolitiche ed economiche, il nuovo bilancio mira a rafforzare l’indipendenza, la resilienza e la prosperità dell’UE attraverso investimenti strategici.

Tra le priorità principali di questo QFP figurano: il rafforzamento della sicurezza, della difesa, della gestione della migrazione, dell’azione per il clima e della competitività. Una struttura di bilancio ridisegnata porterà maggiore flessibilità, strumenti finanziari più semplici e un sostegno mirato agli Stati membri attraverso piani di partenariato nazionali e regionali su misura.

Il bilancio propone anche fonti di nuove entrate. All’interno del QFP troviamo cinque nuove risorse proprie – tra cui i proventi dello scambio di emissioni (sia tramite le ETS che il CBAM), dei rifiuti elettronici e dei contributi delle imprese – che dovrebbero generare 58,5 miliardi di euro all’anno, riducendo la pressione sulle finanze nazionali.

Un nuovo Fondo europeo per la competitività (409 miliardi di euro) e un Horizon Europe (dal valore di 175 miliardi di euro) sosterranno le tecnologie pulite, la transizione digitale, la salute, le biotecnologie, la difesa e l’innovazione. Per rafforzare la preparazione alle crisi, sarà introdotto un meccanismo (di supporto se necessario) da 400 miliardi di euro, oltre a un maggiore sostegno all’agricoltura e alle aree rurali.

L’equità e l’inclusione sociale rimangono valori fondamentali, con il 14% degli stanziamenti nazionali destinati alla riduzione della povertà, all’occupazione e allo sviluppo delle competenze. I programmi Erasmus+ e AgoraEU sosterranno l’istruzione, i valori democratici e la diversità culturale.

Questo QFP mira a stanziare 200 miliardi di euro per le external action dell’UE, di cui 100 miliardi per l’Ucraina. Il bilancio triplica inoltre i finanziamenti per la migrazione e la gestione delle frontiere, portandoli a 74 miliardi di euro.

 

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Consiglio dell’UE: approvata la posizione sul bilancio annuale per il 2025

Il Consiglio dell’Unione europea ha raggiunto un accordo sulla posizione relativa al progetto di bilancio per l’anno 2025.

Il bilancio complessivo ammonta a €191,53 miliardi in impegni (contro i 199,7 miliardi di € proposti dalla Commissione) e €146,21 miliardi in pagamenti, escludendo gli stanziamenti previsti per strumenti speciali al di fuori del quadro finanziario pluriennale (QFP).

la posizione del Consiglio sul bilancio 2025

Il Consiglio ha adottato un approccio prudente, evidenziando l’importanza di mantenere la solidarietà dell’UE con il popolo ucraino e di rispondere alle crisi correlate. La dotazione finanziaria per il 2025 deve essere realistica, in linea con le esigenze effettive, garantire una gestione oculata e lasciare margini sufficienti sotto i tetti del QFP per affrontare circostanze impreviste e le sfide dell’Unione.

Allo stesso tempo, il bilancio per il 2025 deve fornire risorse adeguate per garantire l’attuazione delle politiche e dei programmi dell’UE e consentire il pagamento degli impegni già presi nei tempi dovuti. Il Consiglio accoglie con favore il fatto che il progetto di bilancio per il 2025 sia allineato con l’accordo sulla revisione del QFP 2021-2027, come delineato nelle conclusioni del Consiglio Europeo del 1 febbraio 2024.

 

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Commissione UE: Proposta la bozza di bilancio UE 2025

La Commissione ha proposto un bilancio annuale dell’UE di 199,7 miliardi di euro per il 2025. Il bilancio sarà integrato da una stima di 72 miliardi di euro di esborsi nell’ambito di NextGenerationEU. Questa consistente dotazione finanziaria sosterrà l’UE nel soddisfare le sue priorità politiche, integrando al contempo i cambiamenti concordati nella revisione intermedia del Quadro finanziario pluriennale (QFP) nel febbraio 2024.

Il bilancio UE 2025

La bozza di bilancio 2025 indirizza i fondi dove possono fare la differenza maggiore, in cooperazione e in linea con le esigenze degli Stati membri dell’UE e dei partner UE in tutto il mondo per rendere l’Europa più resiliente e adatta al futuro a vantaggio dei cittadini e delle aziende. Ciò sarà fatto promuovendo le transizioni verdi e digitali, creando posti di lavoro e rafforzando al contempo l’autonomia strategica e il ruolo globale dell’Europa. Inoltre, il bilancio consentirà il supporto alle tecnologie critiche chiave attraverso la piattaforma Strategic Technologies for Europe (STEP).

Gli importi del bilancio verranno stanziati per le diverse priorità come segue:

  • 53,8 miliardi di euro per la politica agricola comune e 0,9 miliardi di euro per il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, per gli agricoltori e i pescatori europei, ma anche per rafforzare la resilienza dei settori agroalimentare e della pesca e per fornire il margine necessario per la gestione delle crisi.
  • 49,2 miliardi di euro per lo sviluppo regionale e la coesione a sostegno della coesione economica, sociale e territoriale, nonché delle infrastrutture a sostegno della transizione verde e dei progetti prioritari dell’Unione.
  • 16,3 miliardi di euro per sostenere i partner UE e gli interessi correlati nel mondo, di cui, tra gli altri, 10,9 miliardi di euro nell’ambito dello Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale — Europa globale (NDICI — Europa globale), 2,2 miliardi di euro per lo Strumento di assistenza preadesione (IPA III) e 0,5 miliardi di euro per il Fondo di crescita per i Balcani occidentali, nonché 1,9 miliardi di euro per gli Aiuti umanitari (HUMA).
  • Saranno disponibili ulteriori 4,3 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni nell’ambito dello strumento per l’Ucraina, cui si aggiungeranno 10,9 miliardi di euro sotto forma di prestiti.
  • 13,5 miliardi di euro per la ricerca e l’innovazione, di cui principalmente 12,7 miliardi di euro per Horizon Europe, il programma di ricerca di punta dell’Unione. Il progetto di bilancio include anche il finanziamento dell’European Chips Act nell’ambito di Horizon Europe e tramite ridistribuzione da altri programmi.
  • 4,6 miliardi di euro per investimenti strategici europei, di cui 2,8 miliardi di euro per il meccanismo per collegare l’Europa per migliorare le infrastrutture transfrontaliere; 1,1 miliardi di euro per il programma Europa digitale per dare forma al futuro digitale dell’Unione; e 378 milioni di euro per InvestEU per le priorità chiave (ricerca e innovazione, doppia transizione verde e digitale, settore sanitario e tecnologie strategiche).
  • 2,1 miliardi di euro di spesa dedicata allo spazio, principalmente per il Programma spaziale europeo, che riunirà l’azione dell’Unione in questo settore strategico.
  • 11,8 miliardi di euro per resilienza e valori, di cui, tra gli altri, 5,2 miliardi di euro per i crescenti costi di prestito per NGEU, 4 miliardi di euro per Erasmus+ per creare opportunità di istruzione e mobilità per le persone, 352 milioni di euro per sostenere artisti e creatori in tutta Europa e 235 milioni di euro per promuovere giustizia, diritti e valori.
  • 2,4 miliardi di euro per l’ambiente e l’azione per il clima, di cui principalmente 771 milioni di euro per il programma LIFE a sostegno della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici e 1,5 miliardi di euro per il Fondo per una transizione giusta per garantire che la transizione verde funzioni per tutti.
  • 2,7 miliardi di euro per la protezione delle frontiere, di cui principalmente 1,4 miliardi di euro per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere (IBMF) e 997 milioni di euro (contributo totale dell’UE) per l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex).
  • 2,1 miliardi di euro per la spesa legata alla migrazione all’interno dell’UE , di cui principalmente 1,9 miliardi di euro per sostenere migranti e richiedenti asilo, in linea con i valori e le priorità UE.
  • 1,8 miliardi di euro per affrontare le sfide della difesa, di cui principalmente 1,4 miliardi di euro per sostenere lo sviluppo delle capacità e la ricerca nell’ambito del Fondo europeo per la difesa (FES) e 244,5 milioni di euro per sostenere la mobilità militare.
  • 977 milioni di euro per garantire il funzionamento del mercato unico, di cui 613 milioni di euro per il programma per il mercato unico e 205 milioni di euro per lavori in materia di lotta contro le frodi, fiscalità e dogane.
  • 583 milioni di euro per EU4Health per garantire una risposta sanitaria completa alle esigenze delle persone, nonché 203 milioni di euro per il meccanismo di protezione civile dell’Unione (rescEU) per poter dispiegare rapidamente assistenza operativa in caso di crisi.
  • 784 milioni di euro per la sicurezza, di cui 334 milioni di euro destinati al Fondo per la sicurezza interna (ISF), che combatterà il terrorismo, la radicalizzazione, la criminalità organizzata e la criminalità informatica.
  • 196 milioni di euro per connessioni satellitari sicure nell’ambito del nuovo programma dell’Unione per la connettività sicura.

Il progetto di bilancio per il 2025 fa parte del bilancio a lungo termine dell’Unione adottato alla fine del  2020 e modificato nel febbraio 2024, compresi i successivi adeguamenti tecnici, e mira a trasformare le sue priorità in risultati annuali concreti.

Il bilancio annuale per il 2025 dovrà essere formalmente adottato dall’Autorità di bilancio entro la fine dell’anno.

 

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Commissione UE: adottato l’emendamento al bilancio per il 2024

La Commissione europea ha proposto di modificare il bilancio dell’UE per il 2024 al fine di tenere conto delle modifiche apportate a seguito dell’accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla revisione del quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2021-2027.

Il bilancio modificato consentirà all’Unione di continuare anche quest’anno a ottenere risultati sulle priorità comuni dell’UE, a vantaggio dei cittadini dell’Unione e non solo. In particolare, rafforzerà il sostegno all’Ucraina, stimolerà gli investimenti nelle tecnologie critiche e nella difesa e fornirà risorse aggiuntive per sostenere i nostri partner nei Balcani occidentali. Grazie a questa revisione, il bilancio dell’UE sarà inoltre attrezzato meglio per aiutare gli Stati membri colpiti da catastrofi naturali e i paesi che affrontano crisi umanitarie.

La modifica del bilancio annuale dell’UE per il 2024 prevede un aumento di oltre 5,8 miliardi di €.

Contesto politico e next step

Affinché il bilancio dell’UE possa continuare a permettere di conseguire gli obiettivi più essenziali, nel giugno 2023 la Commissione ha proposto di rafforzare il bilancio a lungo termine. Il 1º febbraio 2024 i leader dell’UE hanno confermato tutte le priorità della proposta della Commissione e hanno approvato la prima revisione del bilancio a lungo termine e la creazione dello strumento per l’Ucraina e della piattaforma STEP. La procedura, in base alla quale il pacchetto è stato concordato anche con il Parlamento europeo, prevede l’entrata in vigore del regolamento QFP riveduto il 1º marzo 2024.

Il bilancio rettificativo (PBR) è in attesa di essere approvato dal parlamento e dal Consiglio.

 

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Bilancio dell’UE 2024: sfide e priorità finanziate

In risposta alle emergenze attuali e alle esigenze imminenti, le istituzioni europee stanno lavorando per raggiungere rapidamente un accordo sulla revisione del Quadro Finanziario Pluriennale proposto dalla Commissione a giugno 2023. Questo è necessario per fornire risorse sufficienti, al di là dei limiti attuali del quadro, per affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina, le pressioni migratorie, le catastrofi naturali e la concorrenza globale nelle tecnologie critiche.

Tuttavia, il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno già raggiunto un accordo sul bilancio dell’UE per il 2024, destinato a fronteggiare le crisi nel Medio Oriente, nei paesi coinvolti e in Europa. La Commissione esprime soddisfazione per questo accordo, che comprende impegni e pagamenti significativi.

Il bilancio del 2024 è stato formalmente adottato dal Consiglio dell’Unione europea e dal Parlamento Europeo, con una votazione tenutasi 22 novembre 2023.

Come verrà suddiviso il bilancio UE del 2024:

Il bilancio del 2024 prevede impegni pari a 189,4 miliardi di € e pagamenti di 142,6 miliardi di €; mira a sostenere la ripresa economica, promuovere la transizione verde e digitale e garantire la continuità della risposta dell’UE alle sfide globali.

La distribuzione delle risorse affronta specifiche priorità, tra cui il sostegno internazionale con 16,2 miliardi di €, la politica agricola con 53,7 miliardi di €, lo sviluppo regionale con 47,9 miliardi di € e la ricerca e l’innovazione con 13,6 miliardi di €. La spesa per migrazione, ambiente, difesa e sicurezza è altrettanto dettagliata.

Il bilancio del 2024 riflette un impegno significativo verso la coesione sociale, l’istruzione, la salute e la giustizia. Inoltre, sono previsti fondi per affrontare le sfide legate a NextGenerationEU e garantire il funzionamento del mercato unico.

La ripartizione dettagliata del bilancio è illustrata in diverse rubriche, con stanziamenti per mercato unico, coesione, risorse naturali, migrazione, sicurezza, politiche in materia di confini e altro ancora.

 

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