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JRC: documento sulle sinergie dei fondi europei tra le regioni UE

Il Joint Research Centre (JRC) della Commissione UE ha pubblicato il documento “In search for the best match. Complementarities between R&I funds across EU regions”, sull’integrazione dei fondi per la ricerca e l’innovazione (R&I) tra le regioni europee. Il documento JRC mostra la distribuzione geografica e il livello di concentrazione dei fondi di ricerca e sviluppo europei.

Il ruolo del JRC nel panorama UE di Ricerca ed Innovazione

L’UE gestisce almeno tre strumenti principali a sostegno della R&I nelle sue regioni: la politica di coesione, Horizon Europe e il Fondo per la ripresa e la resilienza (RRF).

La politica di coesione e Horizon 2020, insieme, contribuiscono in modo determinante alla spesa per ricerca e sviluppo nella maggior parte delle regioni dell’Europa orientale (spesso nella misura del 20% o più) e in molte regioni del Mediterraneo. La politica di coesione in materia di R&I e i fondi di Horizon 2020 presentano livelli di concentrazione regionale molto diversi lungo le direttrici Nord-Sud ed Est-Ovest. Tuttavia, i fondi di Horizon 2020 sono molto più concentrati a livello territoriale rispetto a quelli della politica di coesione, e la maggior parte è destinata a poche aree leader nella R&I, il che può aumentare il rischio di disparità regionali.

Nell’Europa dell’Est e in alcune parti del Mediterraneo, persino le regioni a medio reddito e più sviluppate dei Paesi dell’Europa dell’Est non riescono ad attrarre importi di Horizon 2020 superiori a quelli assegnati dalla politica di coesione.

In terzo luogo, l’RRF fornisce un sostegno sostanziale alla R&I sia nei Paesi con risultati deboli che in quelli con buoni risultati in termini di innovazione, collocandosi tra la politica di coesione e Horizon in termini di concentrazione.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il documento JRC presso il seguente LINK.

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Orientamenti politici per la prossima Commissione europea 2024-2029

Orientamenti politici per la Commissione 24-29: obiettivi generali

Delineata la struttura generale di un nuovo piano europeo di prosperità, con i seguenti obiettivi:

  • agevolare le attività economiche e approfondire il mercato unico;
  • stabilire un patto per l’industria pulita per decarbonizzare e abbattere i prezzi dell’energia;
  • mettere la ricerca e l’innovazione al centro dell’economia europea;
  • stimolare la produttività con la diffusione delle tecnologie digitali;
  • investire in modo massiccio nella competitività sostenibile;
  • ovviare alla carenza di competenze e di manodopera.

Orientamenti politici per la Commissione 24-29: focus salute

Rendere l’economia europea più resiliente riveste particolare importanza nel settore sanitario e farmaceutico. L’UE ha dovuto far fronte a gravi carenze di dispositivi medici e medicinali, che hanno reso particolarmente difficile l’acquisizione di antibiotici, insulina, antidolorifici e altri prodotti. Per porre rimedio a tale situazione verrà proposta una normativa sui medicinali critici che permetta di ridurre le dipendenze in materia di medicine e principi attivi critici, in particolare per i prodotti per i quali esistono soltanto pochi produttori o paesi fornitori.

Questi interventi saranno parte integrante delle iniziative volte a completare l’Unione europea della salute con catene di approvvigionamento diversificate, l’accesso ai trattamenti più avanzati, sistemi sanitari più resilienti e inventari strategici dei medicinali Dobbiamo proseguire il lavoro in materia di resistenza antimicrobica.

Verranno intensificate le iniziative sulla salute preventiva, in particolare per quanto riguarda la salute mentale, anche sul luogo di lavoro, e le malattie cardiovascolari, così come sui trattamenti per le malattie degenerative e sulla ricerca sull’autismo. A tal fine la Commissione si baserà sul modello del piano di lotta contro il cancro, che ha dimostrato tutta la sua efficacia.

È necessario fare di più per proteggere la sicurezza dei sistemi sanitari, che sempre più sono oggetto di attacchi informatici e ransomware. Per migliorare l’individuazione delle minacce, la preparazione e la risposta alle crisi, verrà proposto un piano d’azione europeo sulla cibersicurezza degli ospedali e dei prestatori di assistenza sanitaria.

Per quanto riguarda la preparazione alle crisi, sulla base dei lavori dell’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie, verrà presentata una nuova strategia a sostegno delle contromisure mediche contro le minacce per la salute pubblica, quali quelle connesse alla sicurezza CBRN, compresi gli appalti congiunti e la costituzione di scorte.

Nel contesto dell’equità sociale occorre un nuovo slancio nei settori in cui sono necessari maggiori progressi: queste attività verranno inquadrate in un nuovo piano d’azione per l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali. Il piano includerà iniziative che esaminino l’impatto della digitalizzazione sul mondo del lavoro, dalla gestione dell’intelligenza artificiale al telelavoro, e le ripercussioni della cultura del «sempre disponibile» sulla salute mentale delle persone. Le nuove forme di lavoro non devono portare a una riduzione dei diritti.

 

Per maggiori informazioni il documento completo è disponibile presso il seguente LINK.

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La Moldavia firma l’Accordo di aggiudicazione congiunta dell’UE

L’accordo di approvvigionamento congiunto (Joint Procurement Agreement), che approfondisce la cooperazione sanitaria con l’UE, è un meccanismo legale e operativo che consente ai Paesi partecipanti di unire le forze di fronte a una grave minaccia per la salute e di acquistare congiuntamente forniture essenziali, come farmaci e attrezzature mediche. Ad esempio, durante la pandemia di COVID-19, ha permesso ai Paesi partecipanti di acquistare a parità di condizioni dispositivi di protezione individuale, aghi e siringhe per la vaccinazione COVID-19, ventilatori e farmaci.

La partecipazione all’Accordo permette a un Paese di beneficiare del potere d’acquisto combinato degli Stati membri dell’UE e dei Paesi partecipanti, consentendo un migliore accesso e una maggiore sicurezza di approvvigionamento di contromisure mediche in caso di emergenza sanitaria, grazie alla messa in comune delle esigenze e alla creazione di economie di scala. L’Accordo migliora anche la preparazione dei Paesi partecipanti in caso di gravi malattie transfrontaliere, disponendo di contratti per le contromisure mediche essenziali prima che si verifichino gravi epidemie.

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La CE adotta il suo nuovo Programma di Lavoro 2024

Il programma di lavoro della Commissione per il 2024, adottato il 17 ottobre 2023, pone un forte accento sulla semplificazione delle norme per i cittadini e le imprese in tutta l’Unione europea. Ciò fa seguito all’impegno della Presidente von der Leyen di ridurre gli obblighi di rendicontazione del 25%, in linea con la strategia volta a rafforzare la competitività a lungo termine dell’UE e a fornire sostegno alle PMI.

Il programma di lavoro riflette sui risultati degli ultimi quattro anni, delinea le nuove proposte della Commissione per i mesi a venire e presenta iniziative significative volte a ridurre la burocrazia. Alcune di queste iniziative di semplificazione sono già state avanzate (15 proposte e iniziative da marzo 2023). Con il programma di lavoro 2024, la Commissione presenta 26 proposte aggiuntive per ridurre gli oneri amministrativi senza abbassare gli standard sociali, di sicurezza, di tutela dei consumatori, ambientali o economici.

Con oltre il 90% degli impegni assunti negli orientamenti politici del 2019 consegnati e a pochi mesi dalle elezioni europee del 2024, le nuove iniziative delineate nel programma di lavoro sono limitate a quelle ancora necessarie per rispettare gli impegni della Commissione o per affrontare sfide emergenti. Le nuove iniziative proposte si basano sul discorso sullo stato dell’Unione 2023 della presidente von der Leyen.

 

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Donazioni e cure: nuove norme di sicurezza per le sostanze di origine umana

I deputati hanno adottato la relazione sulle nuove norme di sicurezza che regolano l’uso delle cosiddette sostanze di origine umana (SoHO) nell’UE, con 483 voti a favore, 52 contrari e 89 astensioni. Le misure si applicano alle sostanze – come il sangue e i suoi componenti (globuli rossi e bianchi, plasma), i tessuti e le cellule – utilizzate per trasfusioni, terapie, trapianti o riproduzione medicalmente assistita.

I deputati insistono sul fatto che le donazioni di queste sostanze devono sempre essere volontarie e non retribuite, e che i donatori possono ricevere un compenso o un rimborso per le perdite o le spese sostenute durante il processo di donazione. Sottolineano che il risarcimento non deve essere usato come incentivo per reclutare donatori, né portare allo sfruttamento di persone vulnerabili.

Per garantire che l’UE abbia una propria fornitura indipendente di queste sostanze, i deputati chiedono una strategia comunitaria per assicurarne la disponibilità, un elenco UE di SoHO d’importanza critica e l’istituzione di “piani nazionali di emergenza e di continuità delle forniture”.

L’approvazione della relazione prosegue il progetto di norme presentato dalla Commissione il 14 luglio 2022 per abrogare le direttive sul sangue e sui tessuti e cellule, alla luce dei nuovi sviluppi scientifici, tecnici e sociali. Gli eurodeputati sono pronti ad avviare i colloqui sulla versione definitiva della legislazione, una volta concordata la posizione del Consiglio.

Per maggiori informazioni sulle nuove misure di sicurezza si prega di consultare il seguente LINK.

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SOTEU 2023: sintesi del discorso della presidente Von der Leyen

Di fronte al Parlamento europeo di Strasburgo riunito in sessione plenaria il 13.09.2023, la presidente della CE Ursula Von der Leyen ha tenuto il SOTEU, l’ultimo discorso annuale sullo Stato dell’Unione Europea del suo mandato.

Il discorso della presidente Von der Leyen

Il SOTEU è stato l’occasione per fare il punto sui risultati ottenuti durante il mandato della presidente Von der Leyen, nonché per presentare le sfide principali che ne caratterizzeranno il prossimo, tra cui:

  • Il fatto di aver portato a termine più del 90% delle linee guida che erano state presentate nel 2019
  • L’ambizione che ha caratterizzato il suo mandato, dagli investimenti del NextGenEU al Green Deal, sul quale occorre mantenere la strategia ed continuare ad integrarla per garantire un futuro alle giovani generazioni, dal’European Wind Power Package, al 2040 target sul clima, all’iniziativa sulla resilienza dell’acqua
  • L’appello contro la violenza sulle donne, perché non può esserci vera uguaglianza fintanto che non ci sarà libertà piena. “No, è no”.
  • L‘indagine anti-sovvenzioni avviata dalla Commissione per quello che riguarda i veicoli elettrici provenienti dalla Cina. A tal proposito si è ribadita l’importanza della concorrenza leale non alterata da investimenti e sussidi statali ingenti che provocano una distorsione dei mercati
  • La richiesta a Mario Draghi di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea per affrontare le tre sfide del futuro: lavoro, inflazione e ambiente commerciale. In particolare sull’inflazione, la Von der Leyen ha sottolineato quanto la BCE stia facendo per superare questo periodo di crisi, come gli investimenti in campo energetico. La presidente ha inoltre ribadito l’impossibilità etica per l’Europa di effettuare investimenti dove non si rispetta il “rule of law”
  • La questione climatica: il pianeta è in ebollizione, questa è stata l’estate più calda mai registrata e le condizioni estreme verificatesi in Grecia e Spagna non sono altro che segnali di un pianeta che chiede un cambio di rotta
  • L’estensione della protezione temporanea agli ucraini nell’UE. L’Europa ha investito 12 miliardi di euro per fronteggiare la situazione. Il futuro dell’Ucraina è in Europa, come lo è per la Moldavia e i paesi dell’ovest dei Balcani. Ha anche aggiunto di non avere ulteriori indugi nel far entrare Romania e Bulgaria nell’area Schengen, anche seguito del lavoro svolto sulle migrazioni su cui l’UE sta arrivando ad uno storico accordo che renderà la gestione più “umana”
  • L’importanza del tema dell’Intelligenza Artificiale sulla quale è importante stabilire misure protettive, come il Digital Services Act, e un sistema unico di governance antropocentrica e innovazione responsabile. I supercomputer dell’UE verranno messi a disposizioni delle start-up di IA per addestrare i loro modelli come parte di una strategia che metta l’Europa al centro dell’era digitale
  • Il rafforzamento del ruolo internazionale dell’Europa, e della sua strategia di difesa industriale e di approvvigionamento, in maniera tale che possa consolidare la partnership con l’Africa, promuovendo lo stile di vita Europeo.

 

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Synergies across the EU funding programmes managed by the European Health and Digital Executive Agency

Il 20 giugno 2023, l’Agenzia Esecutiva Europea per la Salute e il Digitale – HaDEA, in collaborazione con le reti dei punti di contatto dei programmi EU4Health(JA NFP4Health) e Horizon Europe Cluster1 (HNN 3) and Cluster 4 (COSMOS, IDEAL-IST, NCP4INDUSTRY) organizza a Roma l’evento “Synergies across the EU Funding Programmes managed by the European Health and Digital Executive Agency (HaDEA)”.

L’obiettivo dell’evento è quello di promuovere i Programmi Europei implementati da HaDEA ai fini di stimolare azioni di sinergia e cooperazione tra le reti dei Programmi Horizon Europe (Cluster 1 Health e Cluster 4 Digital Industry and Space) EU4Health e Digital Europe e gli Stakeholders di rilievo a livello europeo.

Per maggiori informazioni sull’evento Synergies si prega di consultare il seguente LINK.

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AI Act: un passo avanti per regolare l’intelligenza artificiale a livello europeo

Con i loro emendamenti alla proposta della Commissione per l’AI Act, i membri del Parlamento europeo mirano a garantire che sistemi AI siano supervisionati da persone, siano sicuri, trasparenti, rintracciabili, non discriminatori ed ecologicamente sostenibili.

Le regole stabiliscono obblighi per fornitori e utenti a seconda del livello di rischio che l’AI può generare. I membri del Parlamento europeo hanno apportato modifiche sostanziali all’elenco incluso nell’AI Act per includere divieti sull’utilizzo intrusivo e discriminatorio di sistemi AI, come:

  • Sistemi di identificazione biometrica a distanza “in tempo reale” in luoghi accessibili al pubblico;
  • Sistemi di identificazione biometrica a distanza “post”, con l’unica eccezione delle forze dell’ordine per il perseguimento di reati gravi e solo previa autorizzazione giudiziaria;
  • Sistemi di categorizzazione biometrica che utilizzano caratteristiche sensibili (ad esempio, genere, razza, etnia, cittadinanza, religione, orientamento politico);
  • Sistemi di polizia preventiva (basati su profilazione, localizzazione o comportamento criminale passato);
  • Sistemi di riconoscimento delle emozioni nell’applicazione della legge, nella gestione delle frontiere, nei luoghi di lavoro e nelle istituzioni educative;
  • Raccolta indiscriminata di dati biometrici da social media o da registrazioni di circuito chiuso per creare database di riconoscimento facciale (violando i diritti umani e il diritto alla privacy).

I membri del Parlamento europeo hanno ampliato la classificazione delle aree ad alto rischio per includere danni alla salute delle persone, alla sicurezza, ai diritti fondamentali o all’ambiente (aggiungendo i sistemi AI per influenzare gli elettori nelle campagne politiche e nei sistemi di raccomandazione utilizzati dalle piattaforme di social media).

Inoltre, sono stati inclusi obblighi per i fornitori di modelli di base che dovranno garantire una protezione solida dei diritti fondamentali, della salute e della sicurezza, dell’ambiente, della democrazia e dello stato di diritto. I modelli di base generativi, come GPT, dovranno rispettare ulteriori requisiti di trasparenza, come indicare che il contenuto è stato generato da AI, progettare il modello in modo da impedirgli di generare contenuti illegali e pubblicare riassunti dei dati protetti da copyright utilizzati per l’addestramento.

Per maggiori informazioni sull’AI Act prega di consultare il seguente LINK.

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Conferenza annuale delle amministrazioni locali e regionali sull’allargamento dell’UE

Il rilancio della politica di allargamento dell’UE nel 2022, nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina, sta cambiando la forma del nostro continente. Ucraina, Moldavia e Bosnia-Erzegovina sono ora candidate all’adesione all’UE.

In caso di adesione all’UE, gli enti locali e regionali avranno un ruolo fondamentale nell’attuazione della legislazione comunitaria. Il Comitato europeo delle regioni (CdR) – l’organo di esperti dell’UE in materia di governance multilivello e sussidiarietà – sta contribuendo a preparare i Paesi all’adesione all’UE. La Giornata annuale dell’allargamento offre un forum per il dialogo politico e il rafforzamento delle capacità.

La Giornata dell’allargamento è stata articolata in sette eventi: il 4 maggio si sono svolte sei riunioni dei comitati consultivi misti e dei gruppi di lavoro che si occupano delle relazioni del CdR con i singoli Paesi, seguite da una sessione plenaria di alto livello il 5 maggio. Per la prima volta, il gruppo di lavoro del CdR sull’Ucraina si è riunito nell’ambito dell’evento.

L’evento di quest’anno ha celebrato anche il 2023 come Anno Europeo delle Competenze. Sono state analizzate le competenze necessarie alle amministrazioni locali e regionali, che devono sempre più operare in linea con le norme e le procedure dell’UE, e ai cittadini che devono affrontare problemi come la fuga di cervelli verso l’UE.

Le registrazioni degli incontri specifici per Paese e della sessione plenaria, così come i dettagli sugli ordini del giorno e sugli oratori, sono disponibili sulla pagina web della conferenza per la Giornata dell’allargamento, disponibile presso il seguente LINK.

Per maggiori informazioni sugli interventi presso la conferenza annuale delle amministrazioni locali e regionali sull’allargamento dell’UE si prega di consultare il seguente LINK.

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I progetti finanziati dall’UE per l’innovazione e prevenzione dell’ipertensione e miglioramento della salute cardiaca

Nell’ambito del programma Horizon Europe, l’HaDEA gestisce progetti che concentrano i loro sforzi sullo sviluppo di approcci innovativi per prevenire e gestire l’ipertensione e i problemi di salute ad essa correlati, nonché per migliorare la salute cardiaca generale.

SMARTSHAPE sta formulando un nuovo biomateriale – un polimero a memoria di forma (SMP) dipendente dalla temperatura. Gli SMP consentono di sviluppare un microsensore che può essere inserito nel corpo, utilizzando tecniche minimamente invasive, e che si dispiega in una forma predeterminata quando raggiunge la temperatura corporea. Questa innovazione offre una soluzione di livello medico, facile da usare e minimamente invasiva per il monitoraggio continuo e a lungo termine dell’ipertensione arteriosa. Il progetto esplora anche l’applicabilità dell’SMP in diversi ambienti corporei, come la misurazione della pressione intraoculare o intracranica.

Il progetto ELR-SCAR mira a creare un nuovo biomateriale, un idrogel ricombinante simile all’elastina (ELR), per prevenire la formazione di tessuto cicatriziale in seguito a episodi di infarto miocardico (MI). L’idrogel ELR è progettato per aderire selettivamente all’endocardio, agendo come barriera contro lo sviluppo del tessuto cicatriziale. Ha un’elevata specificità per il microambiente ischemico e può degradarsi in modo sicuro nell’organismo grazie alla sua maggiore biodegradabilità.

Il terzo progetto nell’ambito dell’ipertensione è REBORN, che mira a creare un cerotto cardiaco utilizzando biomateriali intelligenti e multifunzionali (fibre piezoelettriche elettrofilate) per promuovere un rimodellamento funzionale del tessuto cardiaco. Il cerotto sarà un prodotto che potrà essere applicato attraverso un intervento minimamente invasivo nei pazienti, sottoposti a un intervento coronarico percutaneo dopo aver subito un infarto miocardico (MI). Il dispositivo dovrebbe ridurre il rischio di insufficienza cardiaca nei pazienti che sopravvivono a un MI acuto, migliorando la loro qualità di vita e diminuendo il tasso di mortalità.

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