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MCE: 865 milioni per connettività veloce e sicura verso un’UE digitale

La Commissione Europea ha approvato il secondo programma di lavoro per la parte digitale del Meccanismo per Collegare l’Europa (MCE), stanziando 865 milioni di euro per il periodo 2024-2027. Questo investimento mira a sviluppare reti 5G e Gigabit, migliorando la connettività in tutta l’Unione. L’obiettivo è garantire infrastrutture sicure, resilienti e sostenibili, in linea con gli ambiziosi traguardi del Decennio Digitale 2030, che puntano a collegare cittadini e imprese con tecnologie avanzate.

Il programma finanzierà progetti strategici: diffusione di reti 5G autonome, infrastrutture di comunicazione quantistica e dorsali digitali di nuova generazione, inclusi cavi sottomarini e piattaforme digitali settoriali. Tra le applicazioni previste spiccano sanità, trasporti e logistica, che beneficeranno di una maggiore efficienza energetica e di minori impatti ambientali grazie all’integrazione di tecnologie avanzate come cloud ed edge computing.

Con un budget complessivo di 2 miliardi di euro entro il 2027, l’MCE Digitale ha già sostenuto 65 progetti, migliorando la competitività europea e rafforzando la resilienza digitale dell’UE. I prossimi bandi offriranno nuove opportunità per sviluppare infrastrutture di connettività e affrontare le sfide geopolitiche e tecnologiche, mobilitando investimenti pubblici e privati.

 

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La lotta globale contro la resistenza antimicrobica: un’azione urgente e mirata

La resistenza antimicrobica (AMR) è una delle più gravi minacce alla salute globale, con milioni di decessi annuali e proiezioni allarmanti per il futuro. La comunità internazionale ha intensificato gli sforzi nel 2024 per affrontare questa crisi, con iniziative coordinate tra governi e organizzazioni sanitarie.

L’Unione Europea coordina i propri sforzi

Il 22 ottobre 2024, la Commissione Europea ha presentato un piano d’azione per contrastare l’AMR, che prevede un uso più attento degli antimicrobici, incentivi allo sviluppo di nuovi antibiotici e campagne di sensibilizzazione. L’UE ha evidenziato l’importanza di un approccio coordinato per ridurre l’uso eccessivo di antibiotici, promuovere la prevenzione delle infezioni e garantire una gestione più efficiente delle risorse sanitarie.

L’OMS e l’urgenza di un’azione globale

Durante la 78ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 19 settembre 2024, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un appello urgente per affrontare l’AMR, definendola una “piaga globale”. Il Direttore Generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha sottolineato la necessità di azioni concrete per evitare che i progressi nella lotta alle malattie infettive vengano vanificati.

Obiettivi globali per il 2030

Il 27 settembre 2024, in un vertice internazionale, i leader mondiali hanno fissato obiettivi chiave per il controllo dell’AMR entro il 2030. Tra questi, la riduzione del 30% dell’uso di antimicrobici in agricoltura e del 50% delle infezioni ospedaliere resistenti. Inoltre, si prevede che il 90% dei Paesi implementerà strategie nazionali per il contrasto alla resistenza antimicrobica.

Il ruolo dei vaccini

Il 10 ottobre 2024, l’OMS ha pubblicato un rapporto che evidenzia l’importanza dei vaccini nel ridurre la necessità di antibiotici. Il rapporto stima che l’uso di vaccini contro 24 patogeni potrebbe prevenire l’uso di miliardi di dosi di antibiotici ogni giorno, contribuendo a rallentare lo sviluppo della resistenza.

 

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Invito a manifestare interesse per partecipare all’azione preparatoria 2030CATALYSTS

L’implementazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) rimane disomogenea nei territori europei e la necessità di strategie SDG coese e trasformative è pressante.

Tutte le regioni che si impegnano per un mondo più sostenibile, resiliente e inclusivo e che cercano di migliorare le proprie politiche SDG locali possono ora presentare domanda per partecipare al progetto “2030CATALYSTS: Implementation of the SDGs in the regions – from monitoring to action”. L’invito a presentare candidature è stato lanciato dal Centro comune di ricerca della Commissione europea (Joint Research Centre-JRC), dal Comitato Europeo delle Regioni (CdR) e sostenuto dal Parlamento europeo.

Gli obiettivi di 2030CATALYSTS

2030CATALYSTS mira a dotare tutte le regioni delle conoscenze e degli strumenti necessari per implementare gli SDG attraverso strategie basate sul luogo, localizzate in ogni contesto regionale. Così facendo, il progetto consentirà alle regioni di perfezionare il loro approccio al monitoraggio e al raggiungimento degli SDG intrecciandoli nei loro tessuti sociali unici.

Un massimo di 20 regioni avranno l’opportunità di partecipare a 2030CATALYSTS, impegnandosi attivamente nelle attività, come fornire set di dati, report e altre risorse pertinenti per il monitoraggio e l’implementazione degli SDG, nonché approfondimenti regionali sui loro progressi stessi. I candidati selezionati apriranno la strada a un ecosistema di collaborazione, in cui ogni regione contribuisce e trae vantaggio dalla conoscenza collettiva e dalle strategie basate sui dati.

Il progetto è sviluppato dal Centro comune di ricerca della Commissione europea e sostenuto dal Parlamento europeo.

Sarà possibile inviare la propria manifestazione di interesse per partecipare al progetto entro il 31 ottobre 2024.

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25 aprile: Giornata Mondiale della Malaria

Il 25 aprile di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Malaria, un’occasione per riflettere sullo stato attuale della lotta contro questa malattia che ancora oggi continua a minacciare la vita di milioni di persone in tutto il mondo. Negli ultimi anni, nonostante gli sforzi congiunti delle organizzazioni internazionali e dei governi, il progresso nella riduzione della malaria si è fermato. Questo brusco cambio di rotta non solo ha avuto un impatto devastante sulla salute delle comunità più vulnerabili, ma ha anche amplificato il divario tra le classi sociali, acuendo le disparità di accesso alle cure in base alle condizioni socioeconomiche.

LA SITUAZIONE DELLA malaria nel mondo: il rapporto dell’OMS

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la regione africana continua a sopportare il peso più grave della malaria, rappresentando nel 2023 la stragrande maggioranza dei casi e dei decessi legati a questa malattia, ben più del 90%. Le popolazioni rurali, spesso prive di risorse e con limitato accesso all’istruzione, sono le più colpite. Questo scenario mette a rischio il raggiungimento degli obiettivi critici fissati per il 2025 nella strategia globale antimalarica dell’OMS 2016-2030, sottolineando l’urgente necessità di rafforzare gli sforzi per combattere questa malattia.

Il tema della Giornata Mondiale della Malaria 2024, “Accelerare la lotta contro la malaria per un mondo più equo”, richiama l’attenzione sulle disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari, sull’uguaglianza di genere e sui diritti umani legati alle risposte alla malaria. È fondamentale porre fine alla discriminazione e allo stigma, coinvolgere attivamente le comunità nelle decisioni sanitarie, portare i servizi sanitari più vicino alle persone attraverso la sanità primaria e affrontare i fattori che aumentano il rischio di malaria.

Attraverso una continua sensibilizzazione, passata in secondo piano nel corso degli ultimi anni, è possibile coordinare gli sforzi contro la malaria, migliorando i servizi di prevenzione, individuazione e trattamento di questa malattia troppo spesso mortale.

 

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Horizon Europe: Le missioni dell’UE per un continente più verde e sano entro il 2030

Horizon Europe ha lanciato cinque Missioni di ricerca e innovazione, finalizzate ad aumentare l’efficacia dei finanziamenti perseguendo grandi obiettivi chiaramente identificati e a risolvere alcune delle più grandi sfide del nostro tempo.

Ognuna delle cinque Missioni di Horizon Europe include un portafoglio di azioni – progetti di ricerca, misure di policy o anche iniziative legislative – dirette a raggiungere, entro un arco di tempo prestabilito, un obiettivo audace, misurabile e rilevante per la società, che non potrebbe essere ottenuto attraverso azioni singole.

Le Missioni del Programma quadro aspirano inoltre a mobilitare risorse aggiuntive a livello europeo, nazionale e locale, a mettere in relazione le attività tra diverse discipline e differenti tipologie di ricerca e innovazione e a rendere più facile per i cittadini comprendere il valore degli investimenti in R&I.

Nei primi due anni dalla loro creazione, le missioni dell’UE hanno sostenuto il lavoro della Commissione, e sono sulla buona strada per conseguire i loro ambiziosi obiettivi entro il 2030 in settori critici quali l’adattamento ai cambiamenti climatici, il miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti oncologici, il ripristino degli ecosistemi marini e di acqua dolce, la creazione di città climaticamente neutre e la disponibilità di suoli in buona salute.

 

La comunicazione sulle missioni dell’UE nell’ambito di Orizzonte Europa, adottata il 19 Luglio 2023 fornisce una valutazione approfondita dei progressi compiuti finora e mette in evidenza i principali risultati delle attuali cinque missioni, identificando nel contempo le sfide che hanno incontrato e proponendo una serie di azioni per affrontarle.

 

Alla luce di questa valutazione, la comunicazione di oggi propone anche di spendere l’11% del bilancio del pilastro 2 di Orizzonte Europa per le missioni dell’UE nell’ultima parte del programma, segnando quindi un aumento rispetto all’attuale 10%. Ciò corrisponde a un importo totale di oltre 3 miliardi di € per il periodo 2024-2027. Avvia inoltre i preparativi di una nuova missione dell’UE sul nuovo Bauhaus europeo.

 

Inoltre, la Commissione si impegna a rendere ancora più efficaci le missioni dell’UE intensificando le discussioni con gli attori politici, in particolare con gli Stati membri, su come razionalizzare la governance delle missioni dell’UE per renderla più efficiente, inclusiva ed efficace; mobilitando un più ampio portafoglio di strumenti per garantire una maggiore partecipazione del settore privato, compresi i partenariati pubblico-privato e gli appalti pubblici per l’innovazione; intraprendendo azioni mirate a sostegno degli sforzi di comunicazione a livello locale e nazionale per rafforzare il coinvolgimento dei cittadini e sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alle missioni dell’UE.

 

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