Categorie
Altro

Ricerca e innovazione: la Commissione delinea un approccio per un’Europa più competitiva

La Commissione ha pubblicato l’edizione 2024 della relazione sui risultati nel campo della scienza, della ricerca e dell’innovazione (SRIP). Negli ultimi vent’anni gli investimenti dell’UE in ricerca e innovazione sono aumentati, contribuendo in particolare alla competitività nelle tecnologie verdi e alla qualità complessiva della ricerca dell’UE.

La relazione sui risultati nel campo della scienza, della ricerca e dell’innovazione (SRIP)

La relazione evidenzia le 3 principali sfide che l’UE si trova ad affrontare in ambito di ricerca e innovazione: il sottoutilizzo degli ecosistemi di Ricerca e Innovazione (R&I), il divario in R&I tra Stati membri e quello tecnologico rispetto ad altre regioni del mondo.

In questo contesto il ruolo significativo dell’Italia come uno dei tre principali attori nei campi della ricerca e sviluppo e delle pubblicazioni scientifiche, seppur significativamente più piccolo di quello della Germania (e della Francia sulla ricerca) e non omogeneo sul territorio, rappresenta sia un punto di forza che un’area di miglioramento futuro.

OSSERVAZIONI NELL’AMBITO DELLA SALUTE

Gli studi di previsione sulla R&I europea hanno identificato 11 aree chiave per i prossimi 20-30 anni: una di queste aree chiave è il settore “Futuro della salute”. Mentre le nazioni ricostruiscono i sistemi sanitari post-COVID-19, l’attenzione è rivolta ad affrontare le sfide della forza lavoro e a rafforzare la resilienza contro le future pandemie. In questo contesto, gli investimenti in R&I emergono come un approccio pratico e strategico per un futuro più adattivo.

L’UE ha ancora difficoltà a raccogliere gli investimenti del settore privato per la R&I, soprattutto in settori importanti come le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e la salute, e tende a specializzare la propria R&I in tecnologie caratterizzate da una minore complessità e in settori a media tecnologia, una situazione che alcuni chiamano “trappola tecnologica”.

La posizione dell’UE rimane relativamente debole anche in altre aree strategiche, come le biotecnologie, che hanno un’importante natura abilitante e trasformativa in settori quali l’agricoltura, l’ambiente, la sanità, le scienze della vita, le catene alimentari e la biomanufattura. L’UE ha fatto progressi in questo campo, migliorando le sue prestazioni scientifiche, ma il suo potenziale di specializzazione rimane significativamente inferiore a quello degli Stati Uniti, il più rilevante punto di riferimento mondiale. Ciò implica che in futuro sarà difficile per l’UE costruire capacità in queste tecnologie, richiedendo sforzi crescenti per ridurre il divario con i principali concorrenti.

Per quanto riguarda la performance scientifica, l’UE dispone di una solida base di ricerca ed è al secondo posto a livello mondiale in termini di produzione scientifica. È più forte nei settori meno tecnologici, mentre gli Stati Uniti primeggiano nelle scienze della salute e la Cina si concentra maggiormente sulle scienze naturali e applicate. Nel 2022 la quota di produzione mondiale dell’UE è stata superiore a quella degli Stati Uniti in tutti i settori tranne due: psicologia e scienze cognitive, e sanità pubblica e servizi sanitari.

L’occupazione nell’UE è prevalentemente concentrata nel settore manifatturiero, a differenza degli Stati Uniti, dove si concentra maggiormente sui servizi sanitari. Inoltre, i settori della tecnologia dell’informazione (IT) e della finanza negli Stati Uniti sono significativamente più grandi rispetto a quelli dell’UE. Tuttavia, i settori economici delle TIC, delle attività professionali, scientifiche e tecniche e delle attività sanitarie e sociali hanno registrato i maggiori incrementi occupazionali dal 2010 al 2022 in Europa.

Infine, un cambiamento notevole nel panorama digitale che ha caratterizzato gli ultimi anni è stata l’accelerazione della diffusione dell‘Intelligenza Artificiale (IA), che sta già modificando la domanda di competenze e può svolgere un ruolo importante nell’affrontare le sfide sociali, come quelle legate alla salute e al cambiamento climatico.

Per scaricare la relazione completa si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Commissione UE: 116 milioni per le valli regionali dell’innovazione

Piemonte, Liguria, Lombardia, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio: sono le Regioni italiane che la Commissione Ue, nell’ambito della Nuova agenda europea dell’innovazione (NNEIA), ha inserito nell’elenco delle 151 Regioni europee classificate come “Valli regionali dell’innovazione” (RIV).

L’obbiettivo di quest’iniziativa è riunire una serie di Regioni europee, con diversi livelli di innovazione, collegando i loro principali attori e rafforzandone così gli ecosistemi regionali. Formando le RIV la Commissione mira a colmare il divario di innovazione presente in Europa e migliorare i risultati complessivi dell’Unione in termini di innovazione.

 LE Valli regionali dell’innovazione (RIV)

L’UE sosterrà questa iniziativa con 116 milioni di euro nell’ambito del programma Ecosistemi europei di innovazione (EIE) di Horizon Europe, il programma dell’UE per la ricerca e l’innovazione, e dello strumento Investimenti interregionali per l’innovazione (I3) del Fondo europeo di sviluppo regionale.

Le Regioni scelte per formare le RIV si impegnano a rafforzare le loro politiche e i loro investimenti in materia di innovazione, concentrandosi sulle sfide che l’UE deve affrontare, come indicato nella NEIA.  Queste includono: la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili, l’aumento della sicurezza alimentare globale, la padronanza della trasformazione digitale (compresa la sicurezza informatica), il miglioramento dell’assistenza sanitaria e l’aumento della circolarità.

Altre 79 regioni sono state individuate a seguito di un invito a manifestare interesse per diventare le prossime RIV, sulla base del loro impegno a: migliorare il coordinamento e l’orientamento dei loro investimenti e delle loro politiche per l’innovazione, impegnarsi nella collaborazione interregionale per sviluppare ulteriormente l’innovazione, rafforzare e collegare i loro ecosistemi regionali dell’innovazione.

Oltre ai finanziamenti, la Commissione sosterrà queste Regioni attraverso attività di community building, eventi di matchmaking e azioni di comunicazione mirate.

Per accedere alla lista completa delle valli regionali dell’innovazione si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni sulle valli regionali dell’innovazione si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

OMS: rapporto sui determinanti commerciali delle malattie non trasmissibili

Quasi 7500 decessi al giorno nella Regione Europa sono attribuiti a determinanti commerciali, come tabacco, alcol, alimenti trasformati, combustibili fossili e pratiche professionali. Questi prodotti e pratiche commerciali contribuiscono al 25% dei decessi causati da malattie non trasmissibili nella Regione.

Il rapporto sui determinanti commerciali delle malattie non trasmissibili

I capitoli del rapporto esplorano sistematicamente le varie sfaccettature del modo in cui gli interessi commerciali esacerbano le MNT e le strategie chiave utilizzate dagli attori commerciali per influenzare negativamente le politiche relative alle MNT a livello nazionale e internazionale.

Il rapporto fornisce anche alcuni casi studio selezionati nella Regione per illustrare le strategie e i risultati principali dell’influenza dell’industria sulle politiche sanitarie. Il rapporto chiede quindi un’azione urgente e coordinata per affrontare i determinanti commerciali delle MNT, invitando a costruire coalizioni basate sui valori dell’equità, della sostenibilità e della resilienza. éertanto, il documento esorta gli attori della sanità pubblica a sviluppare competenze in materia di quadri economici e legali, ad applicare la trasparenza e a gestire efficacemente i conflitti di interesse.

Il rapporto sottolinea inoltre la necessità di solide riforme finanziarie e di una regolamentazione rigorosa per limitare il potere dell’industria e proteggere la salute pubblica. Attuando queste strategie, la Regione può accelerare i progressi verso gli obiettivi globali delle MNT e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030.

Per scaricare il rapporto si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
cure integrate

OMS e ISS firmano memorandum per migliorare l’assistenza all’invecchiamento

L’OMS e l’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità hanno siglato un memorandum of understandingMoU – di tre anni per formalizzare una collaborazione stretta e lo scambio di informazioni per migliorare l’assistenza per un invecchiamento in salute.

Il memorandum per l’assistenza all’invecchiamento in salute

Il memorandum individua tre specifiche aree di collaborazione:

  1. Lo sviluppo di standard nell’assistenza a lungo termine per migliorare la progettazione e l’organizzazione di una assistenza continua per le persone più anziane, con un focus particolare per quelle che vivono con disturbi cognitivi;
  2. L’analisi e la sistematizzazione della letteratura scientifica disponibile sulle tematiche emergenti relative all’invecchiamento in salute, per prioritizzare e guidare gli interventi;
  3. Lo sviluppo di materiali per affrontare le diversità socioculturali nell’approccio all’assistenza alle persone anziane.

“Questo MoU – afferma Anshu Banerjee, WHO Director of the Department of Maternal, Newborn, Child and Adolescent Health and Ageing – è allineato con il decennio delle Nazioni Unite sull’invecchiamento in buona salute, una collaborazione globale, coordinata dall’OMS, che ha l’obiettivo di trasformare il mondo in un posso migliore per invecchiare attraverso il coinvolgimento di governi, società civile, organizzazioni internazionali, professionisti, istituzioni accademiche, media e settore privato”.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Policy Brief: Supporto Europeo per migliorare i Sistemi Sanitari Globali

Il 10 giugno 2024, l’Osservatorio Europeo sui Sistemi e le Politiche Sanitarie ha pubblicato un Policy Brief nel quale evidenzia l’importanza del ruolo dell’UE nel miglioramento della salute globale. L’UE, uno dei maggiori donatori di aiuti e innovatori sanitari, sta adottando un approccio più coerente per rafforzare la governance sanitaria globale.

La strategia globale per la salute del 2022 e le conclusioni del Consiglio Europeo del 2024 delineano principi per migliorare la salute lungo tutto l’arco della vita, rafforzare i sistemi sanitari e prevenire minacce sanitarie. L’UE intende allineare vari strumenti politici con gli obiettivi sanitari globali, affrontando sfide come la sovranità degli Stati membri e la complessità delle politiche non sanitarie.

La politica dell’UE si concentra su tre aree chiave: miglioramento della salute a livello globale, rafforzamento dei sistemi sanitari e prevenzione delle minacce sanitarie. La strategia enfatizza l’importanza di una risposta collettiva alle pandemie e altre emergenze sanitarie, promuovendo l’accesso equo ai vaccini e alle cure mediche. Inoltre, l’UE lavora per ridurre le disuguaglianze sanitarie attraverso iniziative di cooperazione internazionale e scambio di conoscenze.

Il Policy Brief sottolinea anche la necessità di coordinamento tra le diverse politiche dell’UE, inclusi commercio, sviluppo, ambiente e migrazione, per ottenere risultati sanitari ottimali. L’approccio integrato mira a creare sinergie tra questi settori, affrontando le determinanti sociali della salute e promuovendo lo sviluppo sostenibile.

La collaborazione tra le comunità politiche dell’UE e il coordinamento con forum multilaterali sono cruciali per armonizzare gli approcci sanitari globali. L’UE si impegna a lavorare con organizzazioni internazionali come l’OMS e altri partner globali per rafforzare la governance sanitaria e sostenere le riforme dei sistemi sanitari nei paesi in via di sviluppo.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
lotta contro il cancro

Consiglio UE: Raccomandazione contro i tumori prevenibili da vaccino

Il 21 giugno 2024 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato una raccomandazione per sostenere gli Stati membri nell’aumento dei tassi di vaccinazione e nel miglioramento del monitoraggio della copertura vaccinale. In particolare, il Consiglio incoraggia gli Stati membri a:

  • Aumentare gli sforzi per vaccinare completamente almeno il 90% delle ragazze contro l’HPV a livello dell’UE entro il 2030, in linea con l’obiettivo stabilito nell’European Beating Cancer Plan;
  • Puntare ad un aumento significativo della vaccinazione dei ragazzi contro l’HPV, in modo da ridurre il rischio di trasmissione;
  • Rafforzare gli sforzi per raggiungere gli obiettivi 2030 dell’OMS per l’Europa, ovvero il 95% di copertura vaccinale contro l’HBV per bambini e neonati e il 95% di tasso di screening per le donne in gravidanza, e migliorare il monitoraggio dei progressi verso questi obiettivi.

Al fine di raggiungere tali obiettivi, la raccomandazione incoraggia gli Stati membri a:

  • Garantire che la vaccinazione contro l’HPV e l’HBV sia gratuita e facilmente accessibile;
  • Migliorare la comunicazione sulla vaccinazione tra i genitori e i giovani e combattere la disinformazione e l’informazione scorretta;
  • Integrare l’immunizzazione contro i tumori prevenibili da vaccino nei loro piani oncologici nazionali.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK. 

Categorie
lotta contro il cancro

DG SANTE: Antonio Parenti nuovo direttore per sanità pubblica, cancro e sicurezza sanitaria

Mercoledì 26 giugno 2024, la Commissione Europea ha annunciato la nomina di Antonio Parenti a direttore per la sanità pubblica, il cancro e la sicurezza sanitaria presso la direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare (DG SANTE). La data di entrata in vigore sarà determinata in seguito.

Il dott. Parenti, attualmente Capo della Rappresentanza della Commissione europea in Italia, è funzionario della Commissione europea dal 1995. È stato capo della sezione Economia, commercio e sviluppo presso la delegazione dell’UE alle Nazioni Unite a New York, dove ha supervisionato la preparazione della riunione di alto livello dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla copertura sanitaria universale e ha negoziato una serie di risoluzioni relative alle politiche sanitarie, come la risoluzione sulla salute globale e la politica estera.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
workforce

Summer School del ProMIS – Cagliari, 2-4 luglio 2024

ProMIS organizza la 4° edizione della Summer School dal titolo “Il valore della Workforce nel sistema salute: l’approccio europeo e la roadmap italiana”. L’attività si terrà a Cagliari ed è prevista per i prossimi 2-3-4 luglio 2024.

Il rinnovato programma 2024 prevede un susseguirsi di attività frontali ed interattive che avranno l’obiettivo di integrare strategie, strumenti e azioni di implementazione, dando largo spazio alle conoscenze e alle esperienze dei partecipanti.

L’evento sarà un’opportunità per co-disegnare una roadmap italiana della workforce nel sistema salute e pianificare iniziative del sistema Paese per contribuire all’implementazione della “Global Health Strategy: better health for all in a changing world (anno 2022)” nel suo Principio Guida: affrontare gli squilibri della forza lavoro e promuovere le competenze.

Sarà possibile seguire in diretta streaming le sole SESSIONI “TALK SHOW”, che verranno trasmesse nel canale YouTube del ProMIS nei seguenti giorni ed orari:

  • 3 luglio (09.45 – 11.00) Sessione plenaria “talk show” COMPETENZE
  • 3 luglio (14.45 – 16.00) Sessione plenaria “talk show” STRUMENTI
  • 4 luglio (09.45 – 11.00) Sessione plenaria “talk show” GOVERNANCE

Per maggiori informazioni e per accedere alla documentazione dell’evento si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Commissione UE: influenza aviaria, garantito l’accesso alle vaccinazioni

L’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) della Commissione, nell’ambito del mandato per la preparazione, ha firmato l’11 giugno 2024, a nome degli Stati membri partecipanti, un contratto quadro di aggiudicazione congiunta per la fornitura di un massimo di 665.000 dosi di vaccino pre-pandemico aggiornato contro il virus dell’influenza zoonotica (Influenza aviaria) e un’opzione per ulteriori 40 milioni di dosi per la durata del contratto.

Il contratto QUADRO DELLA COMMISSIONE CONTRO l’influenza aviaria

Il vaccino è destinato a coloro che sono più esposti alla potenziale trasmissione dell’influenza aviaria da volatili o animali, come i lavoratori degli allevamenti di pollame e i veterinari. Grazie al contratto firmato dall’HERA, le dosi di vaccinano aiuteranno a prevenire la diffusione o i potenziali focolai di influenza zoonotica in Europa, proteggendo i cittadini e i mezzi di sussistenza. Inoltre, questo vaccino è l’unico rimedio preventivo contro l’influenza aviaria attualmente autorizzato nell’UE.

Quindici Stati membri dell’UE e del SEE partecipano a questo acquisto volontario dalla società Seqirus UK Ltd. Il contratto, che avrà una durata massima di quattro anni, consente ai paesi partecipanti di acquistare congiuntamente contromisure mediche su base volontaria e flessibile. Pertanto, ciascun paese potrà agire tenendo conto del proprio contesto di sanità pubblica e ordinare i vaccini in funzione delle esigenze nazionali.

Il meccanismo di aggiudicazione congiunta dell’UE è definito nell’accordo di aggiudicazione congiunta di contromisure mediche dell’UE, firmato da 36 paesi, compresi tutti gli Stati membri dell’UE e del SEE. L’accordo garantisce inoltre un accesso più equo a specifiche contromisure mediche e migliora la sicurezza dell’approvvigionamento.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Per accedere alla pagina Q&A della Commissione sulla fornitura di vaccini per l’influenza aviaria si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
cure integrate

Attuazione del Modello Organizzativo Case della Comunità Hub

L’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) ha pubblicato le Linee di indirizzo per l’attuazione del modello organizzativo delle Case della Comunità (CdC) Hub, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e delineato nel Decreto Ministeriale 77/2022. Questo modello mira a garantire standard uniformi su tutto il territorio.

le Case della Comunità (CdC) Hub

Le CdC Hub sono concepite come strutture facilmente accessibili e ben individuabili dove i cittadini possono recarsi per soddisfare bisogni di salute che richiedono assistenza sanitaria e sociosanitaria. Offrono una vasta gamma di servizi concentrati in un unico luogo, migliorando l’accessibilità e la qualità dell’assistenza.

La CdC Hub diventa quindi un punto di contatto che crea connessioni con vari servizi dell’assistenza territoriale, come le CdC spoke, le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), ospedali, poliambulatori, consultori, farmacie dei servizi, Punti Unici di Accesso (PUA), servizi sociali, associazioni del Terzo Settore e spazi pubblici. Questo approccio sistemico e collaborativo mira a promuovere la salute individuale e collettiva secondo il principio “One Health“.

Le principali attività garantite dalle CdC Hub includono:

  • Assistenza al pubblico e PUA: Le CdC offrono supporto amministrativo e organizzativo ai pazienti attraverso i Punti Unici di Accesso (PUA). Questi punti servono come primo contatto per indirizzare i pazienti verso i servizi necessari.
  • Assistenza primaria: Le CdC Hub erogano assistenza primaria mediante équipe multiprofessionali, assicurando una continuità assistenziale costante.
  • Assistenza infermieristica e specialistica: I centri forniscono sia assistenza infermieristica che specialistica ambulatoriale di primo e secondo livello, garantendo così un’ampia copertura delle esigenze sanitarie dei cittadini.
  • Assistenza domiciliare: È previsto un servizio di assistenza domiciliare per supportare i pazienti direttamente nelle loro abitazioni, riducendo così la necessità di spostamenti e ospedalizzazioni.
  • Servizi diagnostici e di prelievo: Le CdC Hub includono punti prelievi e diagnostica di base per facilitare l’accesso a questi servizi essenziali.
  • Prenotazioni centralizzate: Le prenotazioni delle prestazioni sanitarie possono essere effettuate tramite il Centro Unico di Prenotazione (CUP) aziendale, semplificando il processo per i pazienti.
  • Partecipazione comunitaria: Le CdC promuovono la partecipazione della comunità e valorizzano la co-produzione dei servizi, coinvolgendo attivamente i cittadini nel miglioramento delle cure.

Le CdC Hub si distinguono per l’assistenza continua 24/7, mirando a gestire situazioni meno critiche in modo rapido ed efficace, alleggerendo i pronto soccorso e migliorando l’assistenza tempestiva, anche grazie a team multidisciplinari che forniscono una risposta completa e coordinata ai bisogni dei pazienti.

In sintesi, le CdC Hub rappresentano un passo significativo verso l’innovazione del sistema sanitario territoriale in Italia. Offrendo una gamma completa di servizi sanitari e sociosanitari in un’unica sede accessibile, queste strutture mirano a migliorare l’accesso alle cure, la qualità dell’assistenza e la soddisfazione dei pazienti. Con queste linee guida, l’Italia si prepara a costruire una rete sanitaria più efficiente, equa e sostenibile.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.