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EU Green Week 2025: soluzioni circolari per un’Europa competitiva

All’inizio di giugno si terrà l’EU Green Week il cui tema sarà “Soluzioni circolari per un’UE competitiva”. L’evento prevede discussioni di alto livello e panel di esperti sulla transizione verso un’economia circolare ed efficiente nell’uso delle risorse. Organizzato con i principali partner dell’UE, questo evento mira a definire politiche che migliorino la sostenibilità, la competitività e la resilienza economica.

L’EU GREEN WEEK

3-4 giugno: Jessika Roswall (commissario per l’Ambiente, la resilienza idrica e un’economia circolare competitiva) aprirà le discussioni, condividendo la sua visione di un’economia circolare che incrementa la competitività e la sicurezza economica dell’UE, preservando al contempo le nostre risorse naturali.

5 giugno: Riunione di esperti per discutere le strategie ed il pieno potenziale dell’economia circolare, con l’obiettivo di rendere l’Europa più competitiva ed efficiente dal punto di vista delle risorse.

La Settimana verde dell’UE 2025 è organizzata in collaborazione con l’European Circular Economy Stakeholder Platform e l’European Circular Cities and Regions Initiative. Questo evento è parte dello sforzo continuo dell’UE per migliorare la competitività dell’Europa incorporando i principi dell’economia circolare in tutti i settori.

All’inizio di quest’anno, iniziative chiave come Competitiveness Compass ed il Clean Industrial Deal hanno fornito indicazioni su come sfruttare al meglio le risorse limitate dell’UE e ridurre la nostra dipendenza dai fornitori di materie prime di Paesi terzi, riducendo al contempo i rifiuti e prolungando la vita dei materiali attraverso il riciclo, il riutilizzo e la produzione sostenibile.

Ad aprile, un dialogo con gli stakeholder organizzato dall’European Circular Economy Stakeholder Platform ha riunito leader dell’industria, responsabili politici, ricercatori e società civile per definire le priorità dell’economia circolare per il periodo 2024-2029. Queste discussioni informeranno la legge sull’economia circolare, che sarà presentata nel 2026.

 

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L’Europa accelera sull’IA: risultati ed impatto degli European Digital Innovation Hubs – EDIH

Gli sforzi della Commissione europea per accelerare la digitalizzazione delle imprese europee sono fondamentali per l’ambizione dell’UE di diventare un leader mondiale nel campo dell’intelligenza artificiale (IA). Il 9 aprile la Commissione ha presentato il suo Piano d’azione sull’intelligenza artificiale per il continente (AI Continent Action Plan), che delinea le strategie per alimentare la crescita economica, aumentare la competitività e rafforzare la sovranità europea attraverso l’IA. Il piano comprende un calendario completo per sviluppare le infrastrutture informatiche critiche, migliorare l’accesso ai dati, promuovere l’adozione dell’IA nei settori chiave, creare competenze e talenti nel campo dell’IA e garantire che gli utenti dell’IA rispettino le normative.

AI Continent Action Plan e gli EDIH

Una componente centrale dell’AI Continent Action Plan è la rete degli European Digital Innovation Hubs (EDIHs). Questi hub sono fondamentali per aiutare le aziende e le organizzazioni del settore pubblico ad affrontare le sfide digitali, ad adottare le tecnologie dell’IA e ad aumentare la loro competitività. Agendo da ponte tra i fornitori di tecnologia e gli utenti, gli EDIH offrono un supporto diretto alle imprese europee, garantendo che la tecnologia e l’innovazione siano più accessibili e d’impatto.

Secondo un recente rapporto del Centro comune di ricerca, la rete EDIH ha prodotto risultati ragguardevoli. Dal suo lancio nel 2023, gli hub hanno organizzato più di 5.000 eventi, attirando più di 200mila partecipanti, e fornito più di 18mila servizi. Gli EDIH coprono il 90% delle regioni europee, rendendo la rete accessibile a una vasta gamma di imprese.

Uno degli strumenti chiave del successo è il Digital Maturity Assessment Tool. Questo strumento ha supportato quasi 9.000 piccole e medie imprese e 800 organizzazioni del settore pubblico, aiutandole a migliorare dal punto di vista digitale. Il 90% degli utenti ha riscontrato un miglioramento, in particolare per quanto riguarda l’adozione dell’intelligenza artificiale e l’automazione, che ha rappresentato un aumento delle prestazioni del 35%.

Guardando al futuro, gli EDIH si evolveranno in Centri di esperienza per l’IA (Experience centres for AI) entro dicembre 2025. Questi centri si concentreranno su soluzioni di IA specifiche per il settore e risorse computazionali su larga scala, sostenendo ulteriormente l’integrazione dell’IA nei vari settori.

L’UE si impegna inoltre a migliorare la propria forza lavoro, garantendo che l’alfabetizzazione all’IA e l’apprendimento continuo rimangano in prima linea nella trasformazione digitale.

 

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Webinar sulla prevenzione delle malattie non trasmissibili

La Commissione ha in programma un approfondimento sulle malattie non trasmissibili, con un focus particolare sulle strategie di prevenzione e sull’efficienza dei sistemi sanitari. Questo incontro si prefigge di analizzare in dettaglio le principali sfide legate alla gestione di queste patologie. Un’attenzione particolare verrà rivolta anche alle politiche preventive.

Il webinar si svolgerà online venerdì 16 maggio p.v., dalle ore10:00 alle ore 13:00 (CET).

Le malattie non trasmissibili come focus del webinar

Nell’ambito dell’iniziativa Healthier Together, la Commissione sostiene il lavoro di collaborazione delle Joint Action tra Stati membri e progetti guidati dagli stakeholder. Il Commissario Várhelyi è stato incaricato di intensificare il lavoro sulla salute preventiva per contribuire a rendere i sistemi sanitari più efficienti e sostenere la longevità sana. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte prematura nell’UE, rappresentando il 32% di tutti i decessi nel 2021 (oltre 1,7 milioni di persone), il lavoro della Commissione si concentrerà sulla prevenzione e sul miglioramento della salute cardiovascolare nell’UE. Durante il webinar, la Commissione fornirà un aggiornamento sulle priorità della politica sanitaria e High-Level Meeting dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulle malattie non trasmissibili.

 

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Call for Applications – Entra a far parte del Consiglio dell’EIC

La Commissione europea invita a presentare candidature per la partecipazione al Consiglio europeo per l’innovazione (EIC, European Innovation Council). L’EIC è il programma di innovazione europeo di punta nell’ambito di Horizon Europe (2021-2027), con un budget di 10 miliardi di euro volto a sostenere le tecnologie innovative e a far crescere le startup deep tech per rafforzare la capacità di innovazione e la competitività dell’Europa.

Informazioni sull’EIC e sul bando

L’EIC sostiene gli innovatori attraverso strumenti chiave: l’acceleratore EIC (sovvenzioni e partecipazioni a startup e PMI), l’EIC Pathfinder (ricerca sulle tecnologie emergenti) e l’EIC Transition (trasformazione della ricerca in innovazioni pronte per il mercato). I beneficiari hanno inoltre accesso ad ampi servizi di accelerazione aziendale, tra cui mentoring e networking. L’EIC assegna anche premi a innovatori eccellenti. Il Comitato agisce come “voce degli innovatori” (voice of the innovator), garantendo che le iniziative dell’EIC rispondano alle esigenze dell’ecosistema dell’innovazione europeo e contribuiscano alla transizione verde e digitale dell’UE.

Composizione del Consiglio e ruolo

Il Consiglio dell’EIC comprenderà fino a 20 membri di alto livello, nominati per un mandato di due anni, rinnovabile fino a due volte. Circa 10-12 membri attuali potranno vedersi rinnovare il mandato in base ai loro contributi e al loro impegno costante. I posti rimanenti saranno occupati attraverso questo bando aperto.

Le responsabilità principali comprendono la consulenza alla Commissione su:

  • Direzione strategica dell’EIC e progettazione del programma di lavoro;
  • criteri di valutazione per gli strumenti di finanziamento;
  • strategie di portafoglio e profili dei gestori di programmi;
  • miglioramenti della regolamentazione e dell’ecosistema dell’innovazione;
  • tendenze tecnologiche emergenti e competitività dell’UE.

Criteri di ammissione e selezione

I candidati devono essere figure di spicco nel panorama dell’innovazione europea, tra cui:

  • Imprenditori che hanno costruito e scalato startup;
  • investitori nelle fasi iniziali e finali;
  • leader aziendali con esperienza nell’innovazione aperta
  • ricercatori o esperti in campi deep tech (ad esempio, digitale, pulito, scienze della vita);
  • esperti in ecosistemi di innovazione, trasferimento tecnologico e innovazione pubblica/sociale.

La Commissione cerca candidati con visione, creatività, leadership e riconoscimento nei loro campi. Sono indispensabili spiccate doti di comunicazione e una buona conoscenza dell’inglese.

La Commissione mira a una rappresentanza equilibrata in termini di competenze, geografia, età e genere (almeno il 40% di donne, con un obiettivo del 50%).

Processo di candidatura

Le persone interessate devono inviare entro il 19 maggio 2025, ore 12:00

  • Lettera di presentazione che illustri le motivazioni e i potenziali contributi;
  • CV
  • moduli di classificazione e criteri di selezione compilati;
  • dichiarazione di interessi.

 

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Pubblicato l’European Innovation Council Impact Report 2025

DI COSA PARLA IL REPORT

L’impressionante record di investimenti del Fondo EIC

  • Il Fondo EIC è emerso come uno dei principali investitori tecnologici early-stage in Europa. Ha completato oltre 150 round di investimento in start-up e PMI, nell’ambito di Horizon Europe, di cui 60 solo nel 2024.
  • Il Fondo ha inoltre attratto più di 2,6 miliardi di euro in co-investimenti in round azionari diretti, principalmente da parte di investitori privati, pari a oltre 3 euro di investimenti aggiuntivi per ogni euro di investimenti diretti del Fondo EIC dalla sua istituzione nel 2020.

Accelerare la crescita delle start-up

  • L’EIC è stato determinante nell’accelerare la traiettoria di crescita delle start-up. Oltre 70 società sostenute dall’EIC hanno raggiunto lo status di “centauro”, con valutazioni superiori a 100 milioni di euro, e sei di queste società sono valutate oltre 500 milioni di euro.
  • In media, le aziende sostenute dall’EIC registrano un aumento del 50% dell’occupazione e del fatturato entro due anni dal ricevimento del premio EIC.
  • Grazie ai servizi di accelerazione delle imprese dell’EIC, sono stati facilitati 230 accordi commerciali con aziende, investitori, committenti e altri partner.

Creare una pipeline di nuove tecnologie

  • L’EIC ha svolto un ruolo fondamentale nel generare nuove tecnologie dalla base di ricerca europea. I progetti EIC Pathfinder e Transition hanno generato oltre 1300 innovazioni e hanno portato alla creazione di più di 100 imprese spinout.
  • Tra questi vi sono quasi 100 progetti che stanno commercializzando i risultati del Consiglio europeo della ricerca, a dimostrazione del ruolo dell’EIC nel tradurre la ricerca in innovazioni pronte per il mercato.

 

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Intelligenza Artificiale: la Commissione europea lancia il nuovo Piano d’Azione per la leadership europea

L’UE lancia il Piano d’azione sull’intelligenza artificiale per il continente (AI Continent Action Plan) per rafforzare la leadership dell’IA attraverso infrastrutture, accesso ai dati, competenze, adozione e regolamentazione. Si apriranno consultazioni pubbliche e ci saranno diversi investimenti per trasformare l’Europa in una potenza mondiale dell’IA.

IL PIANO D’AZIONE

La Commissione europea ha presentato questo Piano d’azione per il continente che mira a fare dell’Europa un leader mondiale nel campo dell’intelligenza artificiale. Annunciato dalla Presidente von der Leyen al Vertice sull’azione per l’intelligenza artificiale tenutosi a Parigi nel febbraio 2025, il piano mira a trasformare le industrie tradizionali e il profondo bacino di talenti dell’Europa in motori dell’innovazione dell’IA. Questo sarà possibile tramite la ricerca, le startup e le tecnologie all’avanguardia.

Questo piano d’azione rafforzerà la posizione dell’Europa attraverso cinque pilastri fondamentali:

  1. Infrastruttura di dati e di calcolo per l’IA

L’Europa potenzierà la propria infrastruttura di IA con una rete di fabbriche di IA (di cui 13 sono già in fase di sviluppo) e supercomputer di alto livello. Questi hub sosterranno le startup, l’industria e i ricercatori. L’UE prevede inoltre di lanciare le Gigafactories di IA, siti su larga scala con circa 100.000 chip di IA. Grazie ai 20 miliardi di euro dell’iniziativa InvestAI, saranno finanziate fino a cinque di queste Gigafactories. Verrà proposta una legge sullo sviluppo del cloud e dell’intelligenza artificiale per triplicare la capacità dei centri dati dell’UE nei prossimi cinque-sette anni, ponendo l’accento sulla sostenibilità.

  1. Accesso a dati di alta qualità

Il piano prevede l’istituzione di laboratori di dati all’interno delle fabbriche di IA, che cureranno set di dati su larga scala e di alta qualità. Una strategia dell’Unione dei dati, che verrà lanciata nel 2025, creerà un mercato interno dei dati per alimentare soluzioni di IA scalabili.

  1. L’IA nei settori strategici

Solo il 13,5% delle aziende dell’UE utilizza l’IA. Per cambiare questa situazione, la Strategia di applicazione dell’IA promuoverà l’adozione nei settori chiave pubblici (come l’ambito sanitario) e privati. Le fabbriche di IA e gli hub europei per l’innovazione digitale svolgeranno un ruolo centrale in questo sforzo.

  1. Competenze e talenti in materia di IA

Per soddisfare la crescente domanda di competenze in materia di IA, la Commissione amplierà la formazione attraverso l’Accademia delle competenze in materia di IA e sosterrà il reclutamento internazionale attraverso iniziative come il Talent Pool e MSCA “Choose Europe”.

  1. Regolamentazione semplificata

L’AI Act aumenta la fiducia e la chiarezza giuridica. Un nuovo Service Desk per la legge sull’IA guiderà le aziende nella conformità e nell’implementazione.

 

Infine, sono ora aperte due consultazioni pubbliche (fino al 4 giugno 2025) sulla legge per lo sviluppo del cloud e dell’IA e sulla strategia per l’applicazione dell’IA. Una terza, incentrata sulla strategia per l’Unione dei dati, sarà avviata a maggio. I dialoghi con l’industria e il settore pubblico perfezioneranno ulteriormente le politiche e identificheranno le opportunità di crescita per l’adozione dell’IA in tutta Europa.

 

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EHMA: Rafforzare la resilienza dell’approvvigionamento di medicinali attraverso la trasformazione digitale

L’European Health Management Association (EHMA), in rappresentanza sia dell’EHMA stessa che della Online Order and Home Delivery of Medicines Alliance (OnHOME), ha partecipato all’evento del Parlamento europeo “Equitable Access to Medicines Across Europe: The Role of Digital Solutions”, suggerendo come gli strumenti digitali siano necessari per affrontare la carenza di medicinali e migliorare la resilienza dell’assistenza sanitaria.

EHMA: argomenti affrontati

Alexis Strader, direttrice delle politiche e della ricerca dell’EHMA, si è unita a un gruppo di esperti per esplorare come gli strumenti digitali possano affrontare la carenza di medicinali e migliorare la resilienza dell’assistenza sanitaria. Ha sottolineato che le carenze non sono più un fenomeno isolato, ma sfide sistemiche che mettono a rischio la sicurezza dei pazienti e la continuità delle cure in tutta Europa.

Strader ha evidenziato la necessità di una trasformazione digitale, osservando che piattaforme come la European Shortages Monitoring Platform (ESMP) sono essenziali, ma sono necessari dati più precisi e in tempo reale. Le farmacie al dettaglio, ad esempio, spesso non sono integrate digitalmente nei sistemi nazionali, il che rende difficile valutare la disponibilità dei farmaci in modo completo.

Nonostante i vantaggi della digitalizzazione, l’EHMA ha identificato le sfide principali:

  • investimenti limitati;
  • infrastrutture obsolete;
  • resistenza al cambiamento da parte degli operatori sanitari.

Affrontare questi problemi richiede impegno politico, finanziamenti strategici e sforzi per lo sviluppo delle capacità.

Inoltre, è stato evidenziato come gli ospedali siano fondamentali per il monitoraggio delle forniture di farmaci, ma solo il 66% dispone di sistemi informativi per le farmacie e il 75% si affida ancora a processi di inventario manuali. Ciò comporta ritardi, maggiori sprechi e costosi approvvigionamenti di emergenza. L’EHMA sostiene la necessità di sistemi di gestione delle scorte automatizzati e in tempo reale negli ospedali per migliorare l’efficienza e la risposta.

Le raccomandazioni politiche dell’EHMA includono l’integrazione della digitalizzazione nella legislazione dell’UE, dando priorità all’automazione nella legge sui medicinali critici, stanziando fondi UE come EU4Health e Digital Europe per l’aggiornamento dei sistemi ospedalieri e consentendo l’interoperabilità dei sistemi IT collegati all’ESMP. Anche le farmacie al dettaglio devono essere integrate nei quadri digitali, superando le carenze di finanziamenti e di infrastrutture informatiche attraverso la formazione della forza lavoro e gli investimenti.

In prospettiva, lo Spazio europeo dei dati sanitari (EHDS) offre un potenziale di trasformazione per la gestione dei farmaci, consentendo l’accesso transfrontaliero, riducendo gli errori di medicazione e supportando la visibilità in tempo reale delle scorte di medicinali. L’EHMA sostiene l’EHDS come strumento per il processo decisionale e l’innovazione basati sui dati.

È stata infine sottolineata l’importanza della collaborazione tra politici, fornitori e industria. L’EHMA rimane impegnata a promuovere la trasformazione digitale per garantire un’assistenza sanitaria equa, sostenibile e incentrata sul paziente in tutta Europa.

 

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L’OMS/Europa lancia una guida per rafforzare la cybersecurity nella sanità digitale

L’OMS/Europa ha pubblicato una guida alla cybersecurity e alla privacy per aiutare diversi Stati membri a rafforzare i sistemi sanitari digitali contro le crescenti minacce informatiche. Il quadro di riferimento supporta la valutazione del rischio, la protezione dei dati e la governance per garantire cure sicure, accessibili e degne di fiducia.

Di cosa tratta questa guida

In un’epoca di rapida evoluzione delle tecnologie digitali, l’OMS/Europa ha pubblicato una guida sulla valutazione del rischio di cybersicurezza e privacy nella sanità digitale, specificamente adattata a 53 Stati membri dell’Europa e dell’Asia centrale. Intitolato “Valutazione e rafforzamento della maturità in materia di cybersicurezza e privacy per i sistemi informativi sanitari digitali” (Cybersecurity and privacy maturity assessment and strengthening for digital health information systems), il documento offre un quadro di riferimento per supportare i Paesi nella costruzione di strategie di valutazione del rischio allineate agli obiettivi nazionali, agli standard normativi e alle esigenze tecniche.

Gli strumenti sanitari digitali, come la telemedicina e le cartelle cliniche elettroniche, stanno trasformando l’erogazione delle cure, ma espongono anche i sistemi alle minacce informatiche. Il settore sanitario è oggi tra i più bersagliati dai cyberattacchi. Nel 2023, la Commissione europea ha registrato oltre 300 incidenti di sicurezza informatica nel settore sanitario dell’UE, più che in qualsiasi altro settore critico. Queste violazioni possono causare rischi per la sicurezza dei pazienti, interruzioni dei servizi, ritardi nelle cure, e perdite finanziarie.

Il direttore regionale dell’OMS per l’Europa, Hans Henri P. Kluge, ha sottolineato che le minacce informatiche sono un problema sia tecnico che geopolitico. Ha dichiarato che i cyberattacchi possono compromettere i servizi sanitari essenziali e colpire le popolazioni vulnerabili. “La sicurezza informatica nella sanità non è solo una questione tecnica, ma anche una questione di sicurezza nazionale”.

La dott.ssa Natasha Azzopardi-Muscat, direttrice delle politiche e dei sistemi sanitari nazionali dell’OMS/Europa, ha evidenziato l’elemento della fiducia nella salute digitale. “La sicurezza informatica è una questione di fiducia: fiducia nei sistemi sanitari, fiducia nell’innovazione e fiducia nel fatto che le cure di nessuno saranno interrotte da un attacco informatico”.

La guida promuove un approccio proattivo e include uno strumento di valutazione della maturità in materia di sicurezza e privacy. Si concentra su tre aree chiave: accessibilità, privacy e governance. Questi pilastri mirano a garantire servizi affidabili, a proteggere i dati dei pazienti e a fornire una forte supervisione per un miglioramento continuo, a sostegno del Piano d’azione regionale per la sanità digitale lanciato nel 2022.

 

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European Patients Forum: Webinar sullo spazio europeo dei dati sanitari

Il 15 maggio, dalle ore 11:00, l’European Patients Forum organizzerà il webinar “Understanding patients’ rights in the European Health Data Space” in merito all’istituzione dello Spazio europeo dei dati sanitari (EHDS) che mira a responsabilizzare i cittadini europei fornendo loro l’accesso elettronico ai propri dati sanitari e garantendo al contempo una condivisione sicura dei dati per migliorare l’assistenza sanitaria, la definizione delle politiche e la ricerca.

IL WEBINAR

Questo webinar si propone di educare i pazienti, i cittadini e gli stakeholder sugli aspetti chiave dell’EHDS, concentrandosi sui diritti dei pazienti e sui cambiamenti pratici introdotti dal regolamento. Fornirà una spiegazione chiara di come l’EHDS migliori l’accesso, la condivisione e la sicurezza dei dati sanitari personali, evidenziando al contempo il ruolo delle organizzazioni dei pazienti nel plasmare la sua attuazione.

Inoltre, il webinar esplorerà gli sforzi di alfabetizzazione sui dati sanitari necessari per garantire che i pazienti e i cittadini possano comprendere appieno ed esercitare i loro nuovi diritti ai sensi dell’EHDS, consentendo loro di navigare con fiducia nel panorama della salute digitale in continua evoluzione.

 

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L’OMS Europa pubblica un Policy Brief sulla governance dei dati sanitari e l’intelligenza artificiale

Questo Policy Brief dell’OMS sulla governance dei dati sanitari nella regione europea nell’era dell’intelligenza artificiale sottolinea l’importanza di una solida governance dei dati sanitari per un’assistenza sanitaria efficace ed equa guidata dall’IA in Europa. Sottolinea inoltre la necessità di interoperabilità, uso etico dei dati e strutture solide, soprattutto dopo la pandemia dovuta al COVID-19. Quattro raccomandazioni chiave mirano a costruire sistemi sanitari digitali sicuri ed efficienti che supportino un’IA affidabile e migliori risultati sanitari.

Il Policy Brief in breve

Il Policy Brief illustra il ruolo critico della governance dei dati sanitari nel contesto dell’intelligenza artificiale (IA) nella regione europea. Il documento sottolinea che un’efficace governance dei dati sanitari è fondamentale per creare sistemi sanitari abilitati alla digitalizzazione che garantiscano un’assistenza equa e di alta qualità. Viene sottolineata la necessità dell’interoperabilità, della condivisione dei dati e del miglioramento della qualità per supportare decisioni sanitarie basate sull’evidenza, migliorando in ultima analisi i risultati sanitari.

Il documento identifica le implicazioni etiche dell’uso dei dati sanitari, in particolare per quanto riguarda l’IA, facendo notare la necessità di dati di alta qualità che attenuino la non imparzialità per garantire lo sviluppo di modelli di IA affidabili che aderiscano ai principi di equità di genere e diritti umani.

I risultati dell’indagine 2022 dell’OMS sulla salute digitale rivelano che la maggioranza degli Stati membri riconosce la necessità di migliorare i quadri di governance dei dati, soprattutto dopo la pandemia COVID-19. Il rapporto sottolinea che il 73% dei Paesi ha stanziato fondi speciali durante la pandemia per migliorare l’infrastruttura sanitaria digitale e l’86% ha legiferato per l’accesso dei pazienti ai dati sanitari personali. Tuttavia, rimangono delle sfide, in particolare per quanto riguarda l’interoperabilità dei dati, la standardizzazione e il coinvolgimento delle parti interessate nel processo di governance.

Il policy brief, infine, delinea quattro raccomandazioni chiave per i responsabili politici:

  • rafforzare la governance nazionale dei dati sanitari;
  • migliorare l’impegno con gli stakeholder;
  • sviluppare standard di dati sanitari per l’interoperabilità;
  • stabilire meccanismi per coordinare i fornitori di dati. Il successo di queste azioni può creare un ecosistema sanitario digitale sicuro ed efficiente, essenziale per un’efficace implementazione dell’IA nell’assistenza sanitaria.

 

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