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Commissione UE: Nuove misure sui tumori prevenibili con vaccino

A fine gennaio 2024, la Commissione europea ha presentato una proposta di raccomandazione per sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per prevenire il cancro attraverso la vaccinazione.

In particolare, la raccomandazione si concentra sull’incremento della diffusione di due vaccinazioni chiave che possono prevenire le infezioni virali che potrebbero causare l’origine del cancro, ovvero: il papillomavirus umano (HPV) e il virus dell’epatite B (HBV), oltre a migliorare il monitoraggio dei tassi di copertura.

La raccomandazione fa parte del Piano europeo di lotta contro il cancro, un pilastro fondamentale dell’Unione europea della salute.

LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE

Si stima che circa il 40% dei casi di cancro nell’UE siano prevenibili. Tuttavia, secondo un nuovo rapporto, nel 2021 solo il 5% circa della spesa sanitaria totale è stato dedicato alla prevenzione negli Stati membri dell’UE.

Pertanto, la raccomandazione della Commissione comprende una serie di misure che gli Stati membri potrebbero adottare per migliorare la diffusione di questi vaccini salvavita, come:

  • Fornire vaccinazioni gratuite e/o interamente rimborsate;
  • Garantire che la vaccinazione sia facilmente accessibile, in particolare ai gruppi target e alle popolazioni vulnerabili o ad alto rischio;
  • Integrare l’immunizzazione contro il cancro prevenibile con vaccino nei piani nazionali contro il cancro;
  • Rafforzare gli sforzi di comunicazione, in particolare evidenziando i benefici della vaccinazione per genitori, giovani e gruppi target e affrontando la cattiva informazione e la disinformazione;
  • Migliorare il monitoraggio e la rendicontazione della copertura vaccinale, per identificare dove potrebbe essere necessario colmare le lacune;
  • Fissare un obiettivo concreto per la vaccinazione HPV per i ragazzi;
  • Nello specifico per l’HBV, rafforzare gli sforzi nazionali per raggiungere gli obiettivi 2030 fissati dall’OMS:
    • Copertura vaccinale del 95% (3a dose) della vaccinazione HBV infantile;
    • Il 95% delle donne incinte sono state sottoposte a screening per l’epatite B;
    • il 95% dei neonati che hanno ricevuto tempestivamente (entro 24 ore dalla nascita) la vaccinazione HBV alla nascita, anche rafforzando i sistemi per il monitoraggio dei progressi verso tali obiettivi e avvalendosi, se necessario, del sostegno disponibile dell’ECDC.
  • Mettere in atto robusti registri elettronici delle vaccinazioni ;
  • Scambiare le migliori pratiche con altri Stati membri per migliorare gli sforzi nazionali.

Per raggiungere questi obiettivi la Commissione fornirà sostegno agli Stati membri fornendo un modello per le campagne di comunicazione per contribuire a sensibilizzare sull’importanza di queste vaccinazioni, contribuirà ai lavori volti a migliorare il monitoraggio in tutta l’UE, mentre il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) svilupperà un nuovo quadro dei tassi di vaccinazione nazionali per l’HPV e l’HBV entro la fine del 2024, per fornire un quadro migliore panoramica della situazione.

Inoltre, parallelamente, il programma EU4Health continuerà a fornire un significativo sostegno finanziario agli Stati membri nei loro sforzi. Infine, nel 2024 sarà lanciata un’azione comune per aiutare gli Stati membri ad aumentare la vaccinazione contro l’HPV e ad affrontare le malattie trasmissibili come l’epatite e l’HIV/AIDS, finanziata con 20 milioni di euro dal bilancio dell’UE.

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Gennaio: mese della sensibilizzazione sul cancro cervicale

Gennaio è il mese della sensibilizzazione sul cancro della cervice uterina e l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) lo vuole celebrare promuovendo gli strumenti disponibili per raggiungere l’eliminazione di questa malattia entro la fine di questo secolo.

Il cancro cervicale è una delle forme di cancro più prevenibili e curabili. La causa principale è l’infezione persistente da tipi ad alto rischio di papillomavirus umano (HPV), una famiglia estremamente comune di virus che si trasmette attraverso il contatto sessuale.

Tuttavia, nel 2020 sono stati 604.000 i casi di donne alle quali è stato diagnosticato un cancro alla cervice e 342.000 decessi a causa della malattia; la maggior parte di questi casi e decessi (~90% per entrambi) si sono verificati nei paesi a basso e medio reddito.

Per eliminare il cancro della cervice tutti i paesi devono raggiungere e mantenere un tasso di incidenza inferiore a 4 nuovi casi di cancro della cervice ogni 100.000 donne all’anno. Il raggiungimento di tale obiettivo si basa su tre pilastri chiave e sui relativi obiettivi corrispondenti:

  • Vaccinazione: 90% delle ragazze completamente vaccinate con il vaccino HPV entro i 15 anni. A tal proposito, gli scienziati della IARC e collaboratori stanno conducendo uno studio sulla risposta immunitaria a diverse di dosi di vaccino HPV. Grazie a queste valutazioni, è noto che una singola dose di vaccino offre una protezione adeguata per neutralizzare il virus e che l’immunogenicità di una singola dose rimane elevata anche 10 anni dopo la vaccinazione.
  • Screening: il 70% delle donne è stato sottoposto a screening utilizzando un test ad alte prestazioni entro i 35 anni e di nuovo entro i 45 anni
  • Trattamento: il 90% delle donne con tumore precanceroso è stato trattato e il 90% delle donne con tumore invasivo è stato gestito

Questi obiettivi dovranno essere raggiunti entro il 2030 se si vuole intraprendere il percorso verso l’eliminazione del cancro alla cervice uterina entro la fine di questo secolo, intensificando in particolar modo i programmi di screening ed espandendo l’accesso alle cure a prezzi accessibili.

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