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Meeting annuale della EU Health Policy Platfotm (EUHPP) il 19 aprile

La EU Health Policy Platform (EUHPP) è la piattaforma politica a livello Europeo per ciò che concerne i temi sanitari, che consta di uno strumento interattivo capace di stimolare confronti e discussioni sul tema della salute pubblica.

L’iniziativa consente di condividere le conoscenze e le migliori pratiche sui temi specifici, attraverso lo scambio di opinioni, che uniscono le competenze in quelli che sono i Joint Statement, perno centrale del modus operandi dell’organizzazione che si pone l’obiettivo di diffondere le azioni tra un vasto pubblico sui temi sanitari.

Il meeting annuale di EUHPP del 19 aprile

Il 19 aprile si svolgerà in Lussemburgo il meeting annuale della piattaforma, che farà il punto della situazione sulle attività dell’organizzazione.

Verranno presentati i Joint Statements, delle dichiarazioni congiunte che si inseriscono all’interno del contesto dei network tematici del 2022, così come i risultati ottenuti e le scelte intraprese sui temi specifici.

Dopo di che sarà il turno delle presentazioni del 7° ciclo dei network tematici, lanciati nell’autunno del 2022 a seguito di una call for proposals. Da allora, i network tematici hanno redatto le loro dichiarazioni congiunte in collaborazione con altri stakeholder del settore sanitario.

Ogni rete ha co-organizzato due o tre webinar dal vivo, in collaborazione con il gruppo della Piattaforma, per giungere alla situazione attuale che prevede quattro network tematici EUHPP così distribuiti:

  • DisQo – antidiscriminazione ed equità nella salute, guidata dall’Alleanza europea per la salute pubblica;
  • HIV, Tubercolosi, Epatite virale e Infezioni sessualmente trasmissibili, guidato dal Forum della società civile dell’UE;
  • Salute mentale in tutte le politiche, condotto da Mental Health Europe;
  • Navigare tra le disuguaglianze sanitarie nell’UE attraverso l’intelligenza artificiale, guidato dal Centro Brunel sull’intelligenza artificiale e l’Azione per la salute internazionale.

Alla fine di ogni presentazione ci sarà un round di Q&A e a seguire delle tavole rotonde che permetteranno di analizzare nel dettaglio le sfide future con i rappresentanti delle varie tematiche. Verranno infine discussi i risultati finali, così da poter delineare meglio la strategia dell’EUHPP verso scelte future.

 

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cure integrate

Policy brief dell’Osservatorio Europeo: gli investimenti nella salute provocano benefici in diversi settori

L’Osservatorio Europeo sui sistemi e le politiche sanitarie, che da 25 anni sostiene e promuove l’elaborazione di politiche sanitarie basate sull’evidenza scientifica attraverso un’analisi completa e rigorosa delle dinamiche dei sistemi sanitari di tutta Europa, ha diffuso un policy brief insieme con l’ufficio dell’OMS Europa, denominato “Making Health for all Policies”.

In tale documento è emersa la necessità di investimenti sulla salute, non solo per ciò che concerne gli effetti diretti e prevedibili di tale azioni come l’irrobustimento del sistema sanitario e l’aumento di benessere per i cittadini, che comportano una diminuzione sistemica delle disuguaglianze, ma anche perché l’evidenza mostra come l’economia e la società intese come corpo unico traggano notevoli vantaggi da investimenti in questo campo.

Investire nella salute: health is wealth

Il Policy brief, che è stato lanciato dall’Osservatorio Europeo durante il forum dell’OMS Europa sulla salute nell’economia del benessere a Copenaghen, incoraggia i decisori politici a non sottovalutare l’impatto degli investimenti sanitari sulle loro economie e società.

“Una salute migliore è di per sé importante, ma vogliamo anche dimostrare che la salute ha un impatto su dimensioni molto importanti del benessere”, ha affermato Josep Figueras, direttore dell’Osservatorio Europeo sui sistemi e le politiche sanitarie e moderatore di una sessione su co-benefici per la salute. I partecipanti includevano rappresentanti dei ministeri della salute, delle finanze e dell’economia, insieme a consiglieri governativi, responsabili politici della sanità pubblica e altre parti interessate delle Nazioni Unite e dell’Unione europea che si sono unite alla discussione.

Un banco di prova per gli investimenti nella salute: il tema delle SGDs per l’Osservatorio

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) possono rappresentare un’importante unità di misura per quello che riguarda gli impatti degli investimenti sanitari nei settori non sanitari. Secondo l’Osservatorio, se è vero che l’implementazione e la verifica di reali e tangibili benefici può essere una sfida, il policy brief denota come l’uscire fuori dalla logica degli investimenti nella società a compartimenti stagni renda le politiche più sostenibili, grazie a progetti meno elaborati dove la sinergia e il vantaggio reciproco sia chiaro.

Le SDGs in particolare hanno subito importanti rallentamenti a causa della pandemia da COVID-19, ma secondo l’Osservatorio hanno anche dimostrato l’interconnessione tra i 17 temi e la necessità di azioni congiunte e sinergiche per integrare quanti più settori della società in modo efficiente e sostenibile.

Non solo economia: il tema dell’alfabetizzazione sanitaria

Nello stesso evento, la presidente dell’International Health Literacy Association Kristine Sorensen ha ricordato come tutti noi imparammo in fase pandemica a conoscere mascherine, test e distanziamento sociale. La salute rappresenta un vantaggio competitivo perché se è vero che l’alfabetizzazione porti ad una buona salute, la salute abbia come conseguenza a sua volta una migliore istruzione.

Gli ospedali e il settore sanitario come principali contributori alla crescita economica

È comune considerare l’assistenza sanitaria come un bene di consumo piuttosto che un investimento nell’economia in generale.

Come si evince dal policy brief dell’Osservatorio, l’assistenza sanitaria è un importante datore di lavoro, fonte di ricerca, ed elemento cruciale per i sistemi educativi.

In quanto tra i principali emettitori di gas serra, gli ospedali possono contribuire alla riduzione delle emissioni e ad accelerare i progressi nelle azioni per il clima implementando misure adeguate (SDG13).

“Capire i modi per investire denaro per la cura dei pazienti mentre si diventa più ecologici è stata una parte importante del nostro lavoro”, ha rivelato Dominique Allwood, direttore della salute della popolazione presso l’Imperial College Healthcare NHS Trust. Allwood ha inoltre spiegato come il passaggio dall’outsourcing all’internalizzazione del personale ospedaliero abbia portato a notevoli miglioramenti nell’impegno del personale, nonché a significativi risparmi finanziari, ad esempio evitando i costi relativi alla gestione di parti esterne

Altri obiettivi di sviluppo sostenibile che beneficiano degli investimenti sanitari includono la povertà, poiché la copertura sanitaria può ridurre i pagamenti diretti, e l’occupazione. La ricerca presentata da Luigi Siciliani, Professore di Economia Sanitaria e uno degli autori del policy brief, ha dimostrato che i trattamenti antitumorali innovativi in ​​Canada hanno migliorato i tassi di occupazione e che la copertura assicurativa sanitaria in Messico ha migliorato l’offerta nel mercato del lavoro informale.

 

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digital health

Procure4Health lancia una Call for Twinning per committenti pubblici e privati.

Procure4Health è un progetto dell’UE che mira a superare le barriere che ostacolano l’adozione degli appalti per l’innovazione in tutta l’UE, creando una comunità aperta di soggetti interessati agli appalti per il settore della sanità.

I suoi 33 partner fondatori stanno promuovendo attivamente gli appalti per l’innovazione attraverso la condivisione di conoscenze e lo sviluppo di capacità, la creazione di reti e incontri, l’identificazione di esigenze comuni e il lancio di azioni congiunte per affrontarle, oltre a influenzare le politiche sugli appalti per l’innovazione.

Procure4Health sta lanciando una Call for Twinning per i committenti pubblici e privati per conoscere le tecniche e le soluzioni di approvvigionamento.

Per le attività di gemellaggio (Twinning) nell’ambito del progetto Procure4Health è disponibile un importo totale di 660.000 euro, con finanziamenti previsti per circa 30 partenariati. I partner del gemellaggio possono richiedere un budget congiunto fino a 30.000 euro per coprire le attività e soddisfare le loro ambizioni in una proposta. Le proposte premiate saranno:

  • Scambiarsi esperienze in materia di appalti per l’innovazione.
  • Viaggi, incontri, sessioni di formazione e molto altro per condividere le esperienze.
  • Imparare dalle esperienze esistenti che hanno già affrontato con successo gli stessi problemi e ostacoli.
  • Migliorare la capacità di affrontare il tema in modo migliore e più informato nella regione.
  • Sviluppare un piano d’azione concreto basato sull’esperienza del gemellaggio.

Un webinar informativo si è tenuto in merito il 12 aprile 2023.

Scadenza: 31 maggio 2023.

 

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Altro Salute mentale

La Commissione Europea organizza un webinar il 21 aprile per dare ascolto agli stakeholder sul tema della salute mentale

La Commissione Europea, attraverso il DG SANTE, ossia il Direttorato Generale che si occupa di salute e sicurezza alimentare a livello comunitario, organizza un webinar online il 21 aprile per ascoltare idee concrete da parte degli stakeholder sul tema della salute mentale.

L’obiettivo del webinar sulla salute mentale:

All’interno della strategia messa in atto dalla Commissione Europea in vista di una svolta legislativa sul tema, l’obiettivo è di coinvolgere quanto più possibile con un approccio integrato gli attori principali, che possano supportare il lavoro delle istituzioni fornendo spunti complementari ed integrativi alla proposta.

Si ricercano, nel dettaglio, idee che possano apporre valore aggiunto per ciò che concerne la promozione di una buona salute mentale, che possa prevenire ed individuare i relativi problemi in modo precoce e mirato, affrontando i rischi psicosociali ad esempio a lavoro.

La Commissione intende anche, attraverso questo webinar, migliorare l’accesso al trattamento e alle cure dei problemi di salute mentale, avendo un impatto positivo non soltanto sui diretti interessati, ma anche nella qualità della vita delle loro famiglie.

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Altro

FP10: al via le prime riunioni sul prossimo programma quadro su Ricerca e Innovazione

I Direttori Generali per la Ricerca e l’Innovazione all’interno degli Stati Membri dell’Unione Europea si sono riuniti insieme ai vertici della Commissione per una edizione straordinaria dell’ERAC (European Research Area and Innovation Committee), in vista del prossimo Programma Quadro su Ricerca e Innovazione denominato FP10.

La stessa ERAC ha dato vita ad una task force sul tema, istituita in preparazione di un parere sul tema R&I entro la metà del 2024. Il piano di lavoro della task force verso il FP10 è molto ambizioso; l’organizzazione lavorerà in parallelo con un gruppo di esperti ad alto livello, che sarà a breve istituito dalla Commissione Europea per considerare il futuro della Ricerca ed Innovazione a livello comunitario. Entrambi i gruppi avranno il compito di fornire alla Commissione delle raccomandazioni prima della proposta di sviluppo del nuovo Programma FP10.

I temi sul tavolo verso la FP10.

Al centro delle deliberazioni e delle discussioni riportate durante la plenaria che l’ERAC ha tenuto il 14 febbraio il ruolo della Ricerca e dell’Innovazione all’interno del prossimo contesto di ripresa in Ucraina, nonché dei metodi di implementazione dell’agenda dell’ERA a livello nazionale, nell’idea di commistione fra reciproco apprendimento e velocità di attuazione dei programmi, pur mantenendo un approccio flessibile e volontaristico. Infine, l’ERAC ha discusso degli insegnamenti da trarre dall’attuazione in corso dei piani di Ripresa e Resilienza nel contrasto alle disuguaglianze.

Le principali sfide per la Ricerca e l’Innovazione sono la sostenibilità degli investimenti e l’implementazione pratica dei progetti in tempo da conseguire entro il 2026, termine ultimo per le sovvenzioni dei piani di recupero nazionali.

La preparazione all’oramai prossimo FP10 sarà un tema centrale sul piano dei lavori della presidenza spagnola durante la seconda metà del 2023.

 

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cure integrate

Disuguaglianze sanitarie: L’OCSE pubblica un documento di lavoro sull’impatto del COVID-19 verso le fasce più a rischio

La pandemia di COVID-19 ha colpito in modo sproporzionato alcuni gruppi di popolazione vulnerabili, acuendo le disuguaglianze sanitarie, economiche e sociali.

Coloro che vivono in aree svantaggiate, la popolazione migrante e le minoranze etniche, corrono un rischio maggiore di contrarre e morire a causa del virus rispetto ad altri gruppi e devono anche affrontare significativi impatti indiretti sulla salute della pandemia di COVID-19, sia sulla salute mentale che sull’interruzione della routine delle cure.

A tale proposito, il documento di lavoro dell’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, raccoglie prove sugli impatti sanitari diretti e indiretti del COVID-19, sulla popolazione meno abbiente e sulle minoranze etniche.

Esaminando i fattori alla base di queste disuguaglianze sanitarie, il rapporto dell’OCSE delinea una mappatura degli interventi politici adottati dai paesi membri per aiutare ad affrontare gli impatti sproporzionati della pandemia sui gruppi di popolazione più vulnerabili.

 

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Gruppo di esperti della Commissione dedicato al sostegno alla salute mentale e al benessere a scuola

Il 30 marzo 2023 il gruppo di esperti sul benessere a scuola, istituito dalla Commissione per favorire gli ambienti di apprendimento favorevoli e promuovere il benessere a scuola, ha tenuto la sua prima riunione. Il gruppo di esperti collaborerà strettamente con la Commissione per elaborare raccomandazioni politiche e orientamenti volti ad affrontare le sfide in materia di benessere nell’ambiente scolastico, per ragazzi e insegnanti.

Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato:

“Nel corso dei prossimi 15 mesi ricercatori, accademici, insegnanti, dirigenti scolastici, formatori di insegnanti, psicologi scolastici e infantili produrranno raccomandazioni politiche e orientamenti per affrontare le sfide in materia di raccomandazioni politiche e orientamenti volti ad affrontare le questioni prioritarie in materia di benessere che si prospettano per giovani e insegnanti. Con il lancio del gruppo di esperti stiamo costruendo un approccio sistemico e globale al benessere a scuola”.

Tra gli aspetti principali emersi dall’incontro figurano;

  • la promozione della salute mentale e del benessere attraverso i programmi di studio,
  • la prevenzione della violenza e del bullismo (anche informatico) nelle scuole,
  • la creazione di ambienti di apprendimento favorevoli, sicuri e inclusivi.

Il gruppo creerà inoltre sinergie con altre iniziative portate avanti nell’ambito dello spazio europeo dell’istruzione e in altri ambiti, in particolare con l’iniziativa “Percorsi per il successo scolastico”.

Con l’adozione della raccomandazione del Consiglio “Percorsi per il successo scolastico” nel novembre 2022, gli Stati membri si sono impegnati a prestare particolare attenzione al benessere a scuola che significa:

  • sentirsi sicuri, apprezzati e rispettati
  • essere attivamente e significativamente impegnati in attività accademiche e sociali
  • avere autostima positiva, autoefficacia e senso di autonomia
  • avere relazioni positive e di supporto con insegnanti e coetanei
  • sviluppare senso di appartenenza alla propria classe e alla propria scuola
  • sentirsi felici e soddisfatti della vita a scuola

Maggiori informazioni sono disponibili su un sito web dedicato e nelle schede informative.

 

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Stakeholder event: un approccio globale alla salute mentale

Il 21 aprile la Commissione organizzerà un evento online per raccogliere idee concrete di azione sulla salute mentale aperto agli stakeholder per sostenere il lavoro della Commissione su un approccio globale sul tema.

Registrazione

Le parti interessate sono invitate a fornire una breve descrizione di un’azione proposta con un valore aggiunto dell’UE che miri a promuovere una buona salute mentale, prevenire e individuare eventuali problemi precoci, affrontare i rischi psicosociali sul lavoro, migliorare l’accesso al trattamento e alla cura dei problemi di salute mentale e /o migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie.

Si chiede agli stakeholder interessati di includere un piano di implementazione concreto che evidenzi ciò che l’organizzazione può fare per mettere in pratica questa idea.

Durante l’evento le parti interessate avranno l’opportunità di discutere le proprie idee con altri partecipanti.

 

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Altro

Seconda riunione del sottogruppo PHEG sulla salute mentale

Il 28 marzo 2023 si è tenuta online la seconda riunione patrocinata dai nuovi Public Health Expert Group (PHEG), che aveva come obiettivo quello di informare gli Stati Membri sullo stato di avanzamento dell’iniziativa della Commissione sul tema della salute mentale.

Sono stati inoltre presentati i primi risultati dell’indagine dell’OMS, in collaborazione con DG SANTE e OCSE, sia sul bisogno di sviluppo di competenze sul tema, che sulle consultazioni con gli stakeholder portate avanti sino ad oggi.

L’incontro del PHEG è stato presieduto dal Direttorato Generale della Sanità (DG SANTE) e ha visto la partecipazione di rappresentanti di 23 Stati membri più la Norvegia, nonché dei servizi e delle agenzie della Commissione Europea, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).

I primi risultati dell’OMS sul bisogno di capacity-building sul tema della salute mentale

L’OMS ha presentato i primi risultati dell’indagine che vuole testare e mostrare l’attuale capacità degli stati membri del progetto in termini di sistemi sanitari per la salute mentale a livello nazionale. I primi parametri mostrano le sfide chiave e i fattori abilitanti nelle policies e nei sistemi sanitari per una migliore prevenzione e gestione della salute mentale. Molte delle policies a livello nazionale sono in atto, così come gli indicatori e gli obiettivi per la fase di monitoraggio.

Le priorità identificate dall’indagine investono, a livello tematico: l’assistenza nelle comunità, il superamento dello stigma sociale, la promozione e la prevenzione sia per ciò che concerne la salute mentale di bambini e adolescenti, sia per quello che riguarda il tema dei suicidi. Da un punto di vista pratico invece si registra un bisogno di supporto e di formazione per coloro che si occupano di salute mentale.

Risultati dell’invito PHEG a presentare prove sul tema e delle consultazioni con gli stakeholder

La DG SANTE sta preparando una Comunicazione su un approccio globale verso la salute mentale dopo aver consultato gli Stati membri, le parti interessate (stakeholder), i cittadini e altri servizi della Commissione. L’invito a presentare prove ha ricevuto 313 risposte, che hanno evidenziato l’importanza di un approccio multidisciplinare e la necessità di concentrarsi sui gruppi vulnerabili.

Un webinar per le parti interessate, tenutosi a marzo, ha ribadito queste preoccupazioni, sottolineando la necessità di concentrarsi sui bambini e sui gruppi minoritari e di co-creare l’iniziativa con coloro che soffrono di problemi di salute mentale. Queste consultazioni sottolineano l’importanza di un approccio globale e collaborativo per affrontare le sfide della salute mentale.

La discussione dei PHEG

Durante le consultazioni sulla salute mentale, gli Stati membri hanno espresso il loro sostegno alla prossima comunicazione della Commissione Europea sulla salute mentale, che integrerebbe i programmi nazionali e sosterrebbe le misure di rafforzamento delle capacità.

I PHEG hanno identificato le sfide e le priorità principali, tra cui l’aumento dei tassi di suicidio e depressione, il miglioramento dell’accesso ai servizi di salute mentale e la gestione dei rischi psicosociali sul lavoro. È necessario concentrarsi sui gruppi minoritari e svantaggiati, con particolare attenzione ai bambini e ai giovani.

Gli Stati membri hanno inoltre sottolineato l’importanza delle campagne di sensibilizzazione, della lotta alla stigmatizzazione e alla discriminazione, di programmi di screening e di segnalazione efficaci, di assistenza comunitaria, di personale qualificato, di formazione specializzata, di un approccio integrato alla salute mentale in tutte le politiche, di una cooperazione transfrontaliera e tra paesi, nonché di esplorare le scuole e i luoghi di lavoro come contesti di intervento.

Per ciò che concerne le prossime attività del PHEG sul tema, sarà organizzata una call a maggio 2023 per trattare il tema delle opportunità e delle best practices sulla salute mentale; mentre invece il prossimo incontro del sottogruppo PHEG è pianificato per ottobre 2023, quando verranno anche inclusi gli aggiornamenti sulle diverse azioni intraprese nel campo della salute mentale e finanziate dal programma dei lavori del 2023 del progetto EU4Health.

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comunicazione in salute

APRE lancia la consultazione italiana per valutare l’andamento di Horizon Europe

Fare il punto della situazione. È questo l’imperativo che l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE) si è dato al fine di valutare la risposta della comunità italiana nel campo della ricerca e dell’innovazione riguardo l’andamento di Horizon Europe, nonché di contribuire a stimolare una riflessione nazionale sullo stato di realizzazione dell’attuale Programma quadro e sui suoi sviluppi futuri.

Horizon Europe è il programma transnazionale dedicato a ricerca ed innovazione più importante al mondo. Nella sua programmazione 2021-2027 è finanziato con ben 95,5 miliardi di euro. A dicembre 2022, la Commissione Europea ha indetto una consultazione pubblica per valutare lo sviluppo e la ricezione delle comunità dopo i primi due anni di programma. L’Agenzia APRE ha pubblicato in questo proposito un rapporto prodotto dal loro gruppo di esperti.

L’importanza di APRE nel processo di Mid-Term in rappresentanza della comunità di ricerca ed innovazione italiana

La valutazione di metà percorso (o Mid-Term) è per Horizon Europe – al pari della gran parte dei programmi del Quadro finanziario pluriennale (il bilancio di lungo termine dell’Unione, che ha durata di sette anni) – un obbligo legale, come previsto dall’articolo 52 del regolamento istitutivo, per «valutare l’efficacia, l’efficienza, la rilevanza, la coerenza e il valore aggiunto europeo» del programma rispetto agli obiettivi inizialmente definiti. Il conseguimento di questi ultimi è monitorato attraverso i principali indicatori delle modalità di impatto stabiliti nell’allegato 5.

All’interno dell’iniziativa denominata “Verso il Mid-Term di Horizon Europe”, APRE ha indetto un questionario pubblico, aperto alla comunità italiana di ricerca ed innovazione nel suo complesso, nonché a semplici cittadini interessati al tema.

L’obiettivo è quello di farsi promotore di una posizione strutturata, che affiancata dallo sviluppo di studi, analisi e approfondimento della letteratura in questione porti alla definizione di un secondo documento, che rappresenterà la posizione ufficiale dell’Agenzia sia per ciò che concerne la comunicazione interna e con gli stakeholder, sia per arrivare preparati al Mid-Term da un punto di vista legislativo e di advocacy degli interessi italiani.

APRE come stakeholder strategico per gli interessi nazionali nel campo della ricerca

L’Italia ha forte interesse a formulare in autonomia e prontamente le proprie considerazioni relative all’andamento di Horizon Europe, per poter essere in grado di ravvisare in tempo i gap e poterli sistemare nel secondo periodo del programma in linea con gli interessi dei partner nazionali.

Ciò sarà possibile a partire da un’analisi critica della performance italiana e da una lettura dello stato di attuazione del programma che tenga conto dell’interesse nazionale, potendo così utilizzare questa riflessione come contributo nell’ambito del percorso di valutazione di Mid-Term strutturato dalla Commissione.

Da questo presupposto APRE ha indotto “Verso il Mid-Term di Horizon Europe”, promosso proprio con l’intento di contribuire alla riflessione e al posizionamento nazionale sullo stato di realizzazione dell’attuale Programma Quadro e dei suoi sviluppi futuri.

L’insieme delle attività di questo esercizio – dall’aggiornamento dell’analisi quantitativa e qualitativa dei dati di partecipazione alla raccolta di contributi di soci APRE e degli stakeholder italiani, dalla produzione di documenti di posizionamento alla promozione esterna delle attività al coinvolgimento delle istituzioni nazionali ed europee – è realizzato con il supporto di un Gruppo di esperti.

Indicazioni pratiche per la compilazione

È possibile rispondere al questionario sia per conto della propria organizzazione che a titolo individuale. La risposta al questionario per conto di un’organizzazione associata ad APRE deve essere fornita dal referente APRE del Socio o da un suo delegato.

È possibile rispondere al questionario anche parzialmente. Le uniche sezioni che presentano risposte “obbligatorie” sono le prime due (‘Profilo’ e ‘Contenuti generali’).

Il tempo stimato per la compilazione del questionario nella sua interezza è di circa 30 minuti.

 

SCADENZA: venerdì 28 aprile ore 23:59 CEST

 

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