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Raccomandazioni ECDC per pianificare e prepararsi alle emergenze e pandemie

Le misure sociali e di salute pubblica (PHSM) si riferiscono a misure non farmaceutiche attuate in contesti comunitari di emergenza per ridurre la diffusione delle malattie infettive. Hanno costituito la principale risposta di salute pubblica durante le fasi iniziali della pandemia COVID-19, in particolare prima che le contromisure mediche, compresi i vaccini, diventassero ampiamente disponibili. Nelle future pandemie le PHSM potrebbero essere nuovamente utilizzate per ridurre la trasmissione delle malattie e attenuare gli impatti negativi sulla salute.

Il rapporto del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) fornisce raccomandazioni in merito suddivise in cinque aree:

  • Incorporare le PHSM nei contesti di governance della sicurezza sanitaria – che sono i processi, le strutture e le istituzioni in atto per supervisionare e gestire il sistema sanitario di un Paese.
  • Monitoraggio e valutazione dell’attuazione delle PHSM.
  • Valutazione del più ampio impatto sociale e sulla salute pubblica delle PHSM.
  • Creazione di fiducia e sforzi per garantire una comunicazione efficace attraverso il coinvolgimento della comunità.
  • Miglioramento del coordinamento multidisciplinare nel processo decisionale.

Questa guida si basa sui risultati di due consultazioni di esperti organizzate dall’ECDC nel giugno 2022 e nel maggio 2023, e attinge a diverse lezioni apprese e alla documentazione pertinente dell’ECDC e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il pubblico a cui si rivolge è composto da esperti e decisori dei Ministeri della Salute e delle autorità e istituzioni nazionali di sanità pubblica responsabili della pianificazione della preparazione alle pandemie e/o del controllo delle malattie infettive.

Per scaricare le raccomandazioni ECDC si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni sul report si prega di consultare il seguente LINK.

Per partecipare alle attività ECDC si prega di consultare il seguente LINK.

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Nuove misure UE a favore di biotecnologia e biofabbricazione

La Commissione ha proposto una serie di azioni mirate per promuovere la biotecnologia e la biofabbricazione nell’UE. La comunicazione “Costruire il futuro con la natura” individua le sfide e gli ostacoli e propone di affrontarli, in linea con la comunicazione sulla competitività a lungo termine dell’UE.

Il settore della biotecnologia e della biofabbricazione dell’UE si trova ad affrontare diverse sfide: la ricerca e il trasferimento di tecnologia sul mercato, la complessità normativa, l’accesso ai finanziamenti, le competenze, gli ostacoli nella catena del valore, la proprietà intellettuale, l’accettazione pubblica e la sicurezza economica.

Per questo motivo la Commissione propone una serie di azioni a favore di biotecnologia e biofabbricazione, tra cui:

Sfruttare la ricerca e promuovere l’innovazione – Per contribuire a individuare i fattori trainanti e gli ostacoli all’innovazione e all’adozione di tecnologie, la Commissione ha avviato uno studio per esaminare la posizione dell’UE rispetto ad altri leader mondiali nello sviluppo delle biotecnologie emergenti e nel loro trasferimento al settore della biofabbricazione. Per facilitare un uso più produttivo delle infrastrutture di ricerca, la Commissione esaminerà le modalità per velocizzare lo sviluppo e l’uso dell’acceleratore per l’innovazione nelle biotecnologie industriali e nella biologia sintetica (EU IBISBA) come archivio digitale e rete di servizi, in sicurezza, per il settore.

Promuovere gli investimenti pubblici e privati – L’UE dispone di un’ampia gamma di strumenti di finanziamento a sostegno delle biotecnologie e della biofabbricazione come Horizon Europe, comprese la Joint Undertaking “Europa biocircolare” (CBE JU) e la Joint Undertaking “Iniziativa per l’innovazione nel settore della salute” (IHI JU); il programma “UE per la salute”; il Fondo per l’innovazione; e ora anche la Piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP).

Per sviluppare e incrementare le innovazioni potenzialmente in grado di creare nuovi mercati, la Commissione sosterrà l’inserimento di sfide specifiche in materia di biotecnologia e biofabbricazione nel programma di lavoro “Acceleratore del CEI” del Consiglio europeo per l’innovazione per il 2025. In linea con la recente dichiarazione dell’Eurogruppo sull’Unione dei mercati dei capitali la Commissione avvierà, entro la fine del 2024, uno studio per individuare gli ostacoli e le modalità per sostenere il consolidamento dei fondi di investimento, delle borse valori e delle infrastrutture di post-trading, al fine di consentire lo sviluppo delle dimensioni necessarie, migliorare la base di conoscenze, creare maggiori riserve di liquidità e contribuire a ridurre i costi dei finanziamenti per le imprese a forte crescita.

Rafforzare le competenze in materia di biotecnologie – I partenariati regionali e su vasta scala per le competenze possono svolgere un ruolo significativo nel fornire opportunità di miglioramento e riqualificazione delle competenze nel settore delle biotecnologie e della biofabbricazione. Potrebbe essere studiato un partenariato specifico su vasta scala per la biotecnologia e la biofabbricazione, che può essere cofinanziato attraverso l’attività delle alleanze per la cooperazione settoriale sulle competenze del programma Erasmus+. Il numero crescente di collaborazioni dinamiche fra le università europee e di partenariati e alleanze per l’innovazione Erasmus+ può a sua volta rafforzare lo sviluppo delle competenze richieste dal settore delle biotecnologie.

 

Per maggiori informazioni sulle azioni proposte a favore di biotecnologia e biofabbricazione si prega di consultare il seguente LINK.

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Altro

Esiti del Webinar Joint Action NFP4Health “JACARDI Context Analysis”

Il 22 marzo 2024, dalle 12:00 alle 13:00, si è tenuto l’evento online “JA JACARDI Context Analysis” della Joint Action NFP4Health a partecipazione ProMIS.

L’evento ha rappresentato la prosecuzione del lavoro iniziato con il “Webinar Online Synergistic Actions with JA JACARDI” che si era tenuto il 9 febbraio 2024. Il webinar è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, coordinatore di JACARDI – Joint Action on Cardiovascular Diseases and Diabetes.

L’incontro ha avuto i seguenti obiettivi:

  • Riassumere gli elementi chiave dell’indagine di prossima pubblicazione (1° aprile) rivolta ai National Focal Points degli Stati membri per l’identificazione e la valutazione dello stato attuale delle misure di prevenzione e gestione di CVD e diabete a livello nazionale. L’indagine valuterà la governance, il finanziamento e la capacità dei servizi su argomenti specifici allineati ai pacchetti di lavoro tecnici e agli obiettivi di JACARDI.
  • Presentazione dello strumento specifico che verrà utilizzato per presentare le voci dell’indagine (RedCap).

A questo incontro hanno partecipato, oltre ai National Focal Point della JA NFP4Health, anche le autorità competenti di JACARDI, e si è trattata di un’utile occasione per lo scambio di domande e feedback.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK, seguiranno aggiornamenti sull’indagine JACARDI.

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digital health

Evento su attuazione del regolamento UE sulla valutazione delle tecnologie sanitarie

L’evento, che avrà luogo dalle 8:00 alle 11:30 (CET) di martedì 9 aprile 2024, è incentrato sull’attuazione del regolamento dell’Unione europea sulla valutazione delle tecnologie sanitarie (HTA). Sarà possibile seguire online la sessione, che si svolgerà in lingua inglese.

L’iniziativa organizzata dalla Commissione europea fornirà una panoramica del nuovo regolamento HTA dell’UE. Seguiranno tavole rotonde con relatori locali che discuteranno argomenti chiave relativi all’attuazione del regolamento.

Nello specifico, il focus sarà sui seguenti argomenti:

  • Comprensione degli elementi chiave del nuovo HTA dell’UE.
  • Sfide e opportunità nel processo di attuazione.
  • Coinvolgimento stakeholders nell’attuazione dell’HTA.

La tavola rotonda comprenderà una sezione per domande e risposte con partecipazione del pubblico.

Il programma dettagliato sarà pubblicato in prossimità della data dell’evento, per maggiori informazioni in merito si prega di consultare il seguente LINK.

Per registrarsi e seguire l’evento online si prega di consultare il seguente LINK.

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Webinar sulla prevenzione delle malattie non trasmissibili

Nell’ambito dell’iniziativa “Più sani insieme – Malattie non trasmissibili nell’UE”, il sottogruppo sulla prevenzione del Gruppo di esperti sulla sanità pubblica ha suggerito una serie di argomenti di prevenzione che potrebbero aiutare gli Stati membri a ridurre il carico delle malattie non trasmissibili (NCD). Tra questi, la promozione della salute e la gestione dei determinanti socioeconomici e commerciali della salute, la salute mentale e la prevenzione delle NCD.

Le associazioni sanitarie a livello europeo sono invitate a presentare idee per ridurre l’onere delle NCD sulla base di questi temi, attraverso strumenti, iniziative e azioni che possono essere intraprese dalla comunità degli stakeholder.

Le azioni proposte devono includere:

  • come sosterranno la prevenzione delle malattie non trasmissibili nell’UE,
  • come si rivolgono a sfide specifiche;
  • come l’organizzazione specifica può contribuire a realizzare questa idea.

Le proposte saranno esaminate da DG SANTE, prima che una selezione venga condivisa durante il webinar per le parti interessate il 20 marzo online. Durante l’evento, le associazioni avranno l’opportunità di discutere le loro idee con altri stakeholder.

Il webinar avrà luogo dalle 10:00 alle 12:00 del 20 marzo 2024, le iscrizioni sono aperte fino alle 12:00 del 19 marzo.

Per scaricare l’agenda dell’evento e le indicazioni associate si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Altro

Iniziative europee per la lotta alle malattie rare

Fino a 36 milioni di persone nell’UE sono affette da una malattia rara. Nell’UE esistono più di 6.000 malattie rare distinte. Quindi, mentre una malattia rara può colpire solo una manciata di pazienti, un’altra può toccare fino a 245.000 persone. Circa l’80% delle malattie rare è di origine genetica e, di queste, il 70% inizia già nell’infanzia.

CONTESTO UE

L’obiettivo strategico dell’UE per la lotta alle malattie rare è migliorare l’accesso dei pazienti alla diagnosi, alle informazioni e alle cure. L’UE contribuisce a mettere in comune le limitate risorse disponibili in tutta l’Unione, consentendo a pazienti e professionisti di condividere competenze e informazioni.

La risposta europea è caratterizzata da una combinazione di elementi chiave:

  • promuovere lo sviluppo di piani e strategie nazionali per le malattie rare;
  • creazione e sostegno di reti di riferimento europee;
  • sostegno per la definizione, la codifica e l’inventario delle malattie rare;
  • sostegno alla designazione e all’autorizzazione dei medicinali orfani;
  • costruzione e ampliamento la base di conoscenze anche attraverso la ricerca;
  • dare potere alle organizzazioni di pazienti.

In questo contesto, la Commissione europea si concentra su:

  • sostenere le politiche degli Stati membri;
  • sviluppare la cooperazione, il coordinamento e la regolamentazione a livello europeo;
  • migliorare il riconoscimento e la visibilità delle malattie rare.
EUROPEAN REFERENCE NETWORKS

Le reti di riferimento europee (ERN) sono reti virtuali che coinvolgono operatori sanitari in tutta Europa. Hanno lo scopo di facilitare la discussione su malattie e condizioni complesse e rare che richiedono un trattamento altamente specializzato.

Le ERN collaborano per rivedere la diagnosi e il trattamento dei pazienti attraverso gruppi consultivi “virtuali” di medici specialisti di diverse discipline, utilizzando una piattaforma informatica dedicata. Sono inoltre attive nelle aree della ricerca, della creazione di registri, dello sviluppo di linee guida cliniche e della condivisione di conoscenze e competenze tra gli operatori sanitari e le organizzazioni di pazienti.

Le prime 24 ERN sono state lanciate nel 2017, coinvolgendo più di 900 unità sanitarie altamente specializzate di oltre 300 ospedali in 26 Stati membri. A partire da gennaio 2022, più di 600 nuove unità ospedaliere altamente specializzate si sono unite al sistema, portando il numero totale di membri delle ERN a quasi 1500.

Per maggiori informazioni sul ruolo degli ERN in questo contesto si prega di consultare il seguente LINK.

PIATTAFORMA EUROPEA PER LA REGISTRAZIONE DELLE MALATTIE RARE

Il Centro comune di ricerca, in collaborazione con la Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare, ha sviluppato e gestisce la Piattaforma europea per la registrazione delle malattie rare per far fronte alla frammentazione dei dati sulle malattie rare.

Si tratta di un punto di riferimento per le centinaia di registri di malattie rare esistenti nell’UE. La piattaforma rende i dati di questi registri ricercabili e reperibili sulla base dell’Infrastruttura europea dei registri delle malattie rare. I suoi componenti comprendono il Repertorio europeo dei registri, il Repository centrale dei metadati e lo strumento di pseudonimizzazione, fornito a tutti i registri che aderiscono alla piattaforma.

La Piattaforma europea per le malattie rare:

  • sostiene i registri esistenti e la creazione di nuovi registri;
  • stabilisce standard a livello europeo per la raccolta e lo scambio di dati sulle malattie rare;
  • fornisce formazione sull’uso degli strumenti e dei servizi offerti;
  • gestisce i registri centrali delle reti europee per le anomalie congenite e la paralisi cerebrale.

Per maggiori informazioni sulla piattaforma si prega di consultare il seguente LINK.

RICERCA SULLE MALATTIE RARE

L’UE ha sostenuto ampiamente la ricerca nel campo delle malattie rare attraverso i suoi programmi quadro di ricerca e innovazione. Nell’ambito del Settimo programma quadro e di Horizon 2020 sono stati messi a disposizione oltre 2,4 miliardi di euro per più di 440 progetti di ricerca multinazionali nel settore delle malattie rare.

Horizon Europe (2021-2027), il programma di finanziamento della ricerca e dell’innovazione, continuerà a sostenere questi sforzi. In particolare, un partenariato europeo sulle malattie rare dovrebbe catalizzare una trasformazione sistemica nel settore, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone affette da una malattia rara. Svilupperà diagnosi e trattamenti attraverso programmi di ricerca e innovazione multidisciplinari che coinvolgeranno le parti interessate.

Per maggiori informazioni sui nuovi progetti Horizon Europe per la lotta alle malattie rare si prega di consultare il seguente LINK.

SPOTLIGHT PROGETTI: CHIP-AML22 e JARDIN

Per un approfondimento mirato sul progetto EU4HEALTH CHIP-AML22 sul miglioramento della diagnosi e della sopravvivenza per i bambini affetti da leucemia mieloide, è disponibile l’intervista di HaDEA con il vice capo sperimentatore di CHIP-AML22, il dottor Kees-Jan Pronk, e con la coordinatrice del progetto Elise Witthoff, accessibile presso il seguente LINK.

Per un approfondimento sulla Joint Action JARDIN sulla cura delle malattie rare in Europa si prega di consultare il seguente LINK.

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digital health

Il Consiglio adotta un nuovo regolamento per un’Europa interoperabile

Il Consiglio europeo ha adottato un nuovo atto legislativo con l’obiettivo di creare una rete di amministrazioni pubbliche digitali interconnesse e promuovere la trasformazione digitale del settore pubblico. Il regolamento mira a stabilire un quadro di cooperazione tra le amministrazioni pubbliche dell’UE per garantire la fornitura continua di servizi pubblici transfrontalieri. Introduce misure di sostegno per promuovere l’innovazione e facilitare lo scambio di competenze e conoscenze.

Caratteristiche del nuovo regolamento:

Il regolamento prevede la creazione di una struttura di governance dell’interoperabilità, con l’obiettivo di sviluppare un ecosistema di soluzioni di interoperabilità condivise per il settore pubblico dell’UE. Questo avverrà attraverso la creazione di spazi di sperimentazione normativa, consentendo alle amministrazioni pubbliche di contribuire, riutilizzare e innovare insieme, generando così valore aggiunto nel processo di trasformazione digitale del settore pubblico europeo.

Il nuovo regolamento presenta diversi elementi chiave, tra cui:

  • Introduzione del concetto e della definizione di “servizi pubblici digitali transeuropei“, in conformità ai principi di sussidiarietà e proporzionalità.
  • Disposizioni che consentono una cooperazione strutturata dell’UE, in cui le amministrazioni pubbliche si riuniscono per progetti gestiti congiuntamente dagli Stati membri, regioni e città.
  • Creazione di un quadro di governance a più livelli guidato dal “comitato per un’Europa interoperabile”, centrale nella nuova struttura istituita dal regolamento.
  • Possibilità di condividere e riutilizzare soluzioni di interoperabilità attraverso uno sportello unico (portale “Europa interoperabile”), supportato da misure che promuovono l’innovazione e facilitano lo scambio di competenze e conoscenze.
  • Definizione degli obiettivi e delle condizioni principali per la valutazione obbligatoria dell’interoperabilità, con attenzione al principio di proporzionalità per evitare oneri eccessivi sulle amministrazioni nazionali e locali.
  • Coerenza con le disposizioni sulla normativa sull’intelligenza artificiale e con il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) per la creazione e la partecipazione a spazi di sperimentazione normativa riguardanti l’interoperabilità.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Altro

Bando EU4Health per l’accesso ai farmaci antitubercolari per i bambini

HaDEA è l’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale dell’Unione Europea, ed ha recentemente pubblicato un bando per la gestione di servizi a 48 mesi.

Alla base dell’iniziativa la consapevolezza che la resistenza antimicrobica (AMR) rappresenta una grave minaccia per la salute, associata a cinque milioni di decessi a livello globale nel 2019 e contro la quale mancano contromisure mediche efficaci, compresi gli antimicrobici. Pertanto, è essenziale promuovere l’accesso ai farmaci che potrebbero contribuire alla lotta contro la resistenza antimicrobica.

L’oggetto di questo bando, che ha un budget di 5 milioni di euro, è la stipula di un contratto per l’acquisto di servizi per accelerare la disponibilità e l’accesso ai farmaci antitubercolari adatti all’età infantile nell’UE.

L’indisponibilità di farmaci adatti al trattamento della tubercolosi pediatrica sensibile agli antimicrobici è una sfida estremamente rilevante: la ridotta risposta, gli effetti sconosciuti sugli esiti del trattamento e la tossicità imprevedibile sono tutte potenziali conseguenze delle attuali opzioni terapeutiche non ottimali.

Inoltre, un trattamento non ottimale della tubercolosi aumenta il rischio di insorgenza della resistenza antimicrobica.

Per raggiungere gli obiettivi del bando riguardanti il potenziamento dello sviluppo e dell’accessibilità di antitubercolari per l’infanzia, il contraente selezionato dovrà svolgere servizi clinici e/o non clinici per portare a termine lo sviluppo e presentare l’autorizzazione all’immissione in commercio dei prodotti interessati per la loro commercializzazione nell’UE.

Il bando è stato pubblicato il 6 marzo 2024 e la scadenza è l’11 aprile 2024.

I dettagli del bando sono disponibili sul portale Funding & tenders al seguente LINK.

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lotta contro il cancro

EU-CAYAS-NET e OACCU: i progetti EU4Health per l’assistenza ai tumori infantili

Secondo Childhood Cancer International Europe, ogni anno a 35.000 bambini e adolescenti viene diagnosticato un tumore. Fortunatamente, i tassi di sopravvivenza in Europa sono migliorati in modo significativo e attualmente più di 500.000 bambini possono condurre una vita sana e libera dal cancro.

In occasione della Giornata internazionale del cancro infantile, HaDEA ha intervistato Carina Schneider, direttrice generale di Childhood Cancer International Europe, e la dott.ssa Svenja Stöven, responsabile del progetto presso il Centro europeo CBRNE e professoressa associata di biologia molecolare presso l’Università di Umeå in Svezia, per saperne di più sui progetti EU4Health EU-CAYAS-NET e OACCUs e sul loro ruolo nel trasformare le cure per il cancro infantile.

Carine Schneider è la coordinatrice del progetto EU-CAYAS-NET, che si concentra sul miglioramento della vita dei giovani sopravvissuti al cancro attraverso lo sviluppo di una piattaforma virtuale interattiva.

La dottoressa Stöven è la coordinatrice del progetto OACCUs – Outdoor Against Cancer Connects Us – che mira a consentire ai giovani sopravvissuti al cancro di vivere una vita sana e orientata al futuro.

L’intervista completa di HaDEA è disponibile al seguente LINK.

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Altro

Raccolta di studi HaDEA sui progetti EU4Health

Nell’ambito del programma EU4Health, HaDEA ha pubblicato un elenco aggregato di studi e rapporti utili sulle politiche sanitarie:

1. “Studio che valuta gli aspetti scientifici, ingegneristici, giuridici ed economici della produzione e dell’innovazione flessibile nell’UE di contromisure mediche per le gravi minacce transfrontaliere alla salute” – Studio HERA che si concentra sulla produzione flessibile e sull’innovazione dei processi per aumentare la produzione e l’accesso a vaccini e farmaci nell’UE. LINK

2. “Studio di fattibilità, progettazione e sviluppo di un prototipo per una piattaforma di mappatura dei farmaci COVID-19 nell’Unione Europea” – Lo studio analizza le opzioni per una mappatura completa che fornisca un quadro completo delle reti di fornitura medica dell’UE. LINK

3. “EU REformulation MOnitoring (EUREMO)” – Per ridurre i tassi di obesità, diversi Paesi dell’UE hanno scelto di attuare iniziative di riformulazione alimentare volte a migliorare il valore nutrizionale degli alimenti riducendo gli ingredienti nocivi. Lo studio EUREMO ha sviluppato e testato un processo di monitoraggio per valutare l’impatto delle iniziative di riformulazione su una serie di “nutrienti di interesse”. LINK

4. “Studio a sostegno della valutazione d’impatto della revisione della direttiva sulla sicurezza e la qualità del sangue umano e dei suoi componenti e della direttiva sulla sicurezza e la qualità dei tessuti e delle cellule umani e dei relativi atti di esecuzione” – Questo studio è stato commissionato per conto di DG SANTE a sostegno della revisione della legislazione dell’UE sulla sicurezza e la qualità del sangue, dei tessuti e delle cellule umani. LINK

5. “Mappatura delle politiche di prezzo e delle misure fiscali applicate agli alimenti, alle bevande analcoliche e alcoliche” – Questo studio ha mappato le misure fiscali e le politiche di prezzo esistenti nell’UE per il consumo di alcol e di prodotti ad alto contenuto di grassi, zucchero e sale, per identificare buone pratiche. LINK

6. “Studio sulle buone pratiche nel public procurement di farmaci” – Lo studio comprende una serie di buone pratiche e raccomandazioni per ottimizzare gli acquisti pubblici di farmaci in Europa. LINK

7. “Fornitura di opzioni e raccomandazioni per una tessera di vaccinazione per i cittadini dell’UE” – Questo studio ha esaminato la fattibilità dello sviluppo di una tessera di vaccinazione elettronica comune riconosciuta in tutta l’UE. LINK

8. “Fornitura di opzioni e raccomandazioni per una carta di vaccinazione per i cittadini dell’UE. Allegato 1, Raccolta e mappatura dei dati” – Lo studio delinea la forma e il contenuto attuali delle tessere di vaccinazione utilizzate nei diversi Paesi dell’UE per identificare le caratteristiche e i requisiti di una possibile tessera europea comune (EVC). LINK

9. “Studio sull’immissione sul mercato delle contromisure mediche contro la resistenza antimicrobica (AMR) – Relazione intermedia” – Questa relazione intermedia, commissionata per conto di HERA, descrive la situazione attuale e prevista del mercato delle contromisure mediche contro la resistenza antimicrobica (AMR) per trovare il modo di dare priorità alla loro produzione per soddisfare le esigenze dei cittadini europei. LINK

10. “Studio sull’introduzione sul mercato delle contromisure mediche contro la resistenza antimicrobica – Relazione finale” – La relazione raccoglie le prove e le opzioni d’azione di oltre 115 parti interessate impegnate nella lotta contro la resistenza antimicrobica per perfezionare la fattibilità dei sistemi di incentivazione raccomandati nella relazione intermedia e per suggerire quello più adatto per l’UE. LINK

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.