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EMA e HMA: nuove misure per rafforzare la catena di fornitura dei radiofarmaci in Europa

L’Agenzia Europea per i Medicinali – EMA e l’Heads of Medicines Agencies – HMA hanno pubblicato un documento strategico congiunto che propone 11 azioni concrete per affrontare le vulnerabilità della catena di fornitura dei radiofarmaci nell’Unione Europea.

Questi farmaci, essenziali per la diagnosi e il trattamento di diverse patologie, in particolare oncologiche, sono soggetti a una filiera altamente specializzata, con tempi di produzione e consegna strettissimi e dipendenze critiche da un numero limitato di fornitori.

Criticità e risposte strategiche del piano d’azione per rafforzare la catena di fornitura dei radiofarmaci

Il piano disegna una roadmap per la gestione, l’analisi e la condivisione dei dati tra le agenzie, con l’impegno a mantenere standard elevati di sicurezza ed etica. Si pone anche come quadro di coordinamento per rispondere alle nuove iniziative legislative europee, tra cui la riforma della legislazione farmaceutica, lo European health data space (Ehds), l’Interoperable Europe Act e l’AI Act.

Tra le principali fragilità rilevate figurano l’obsolescenza dei reattori nucleari, la dipendenza da un numero ridotto di siti produttivi, la carenza di manodopera specializzata e le complessità regolatorie legate alla doppia natura (medica e nucleare) dei prodotti. Per rispondere a queste criticità, EMA e HMA propongono di rafforzare la cooperazione tra autorità regolatorie, settore industriale e attori della sicurezza nucleare; migliorare la trasparenza sulla disponibilità dei prodotti; ottimizzare la pianificazione della domanda e creare un quadro normativo più flessibile per agevolare la produzione e la distribuzione.

Il piano si inserisce nel più ampio impegno delle autorità europee per potenziare la resilienza delle catene di fornitura di medicinali critici e si affianca alla roadmap per l’uso dei dati e dell’intelligenza artificiale pubblicata da EMA e HMA, che include anch’essa interventi a supporto della tracciabilità e della disponibilità dei farmaci.

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Carenza farmaci: HERA evidenzia vulnerabilità per 11 medicinali

L’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) della Commissione ha presentato alla Critical Medicines Alliance (CMA) i principali risultati di una relazione tecnica che valuta le vulnerabilità della catena di approvvigionamento dei farmaci critici.

la relazione tecnica sulla Valutazione delle vulnerabilità della catena di approvvigionamento dei medicinali critici

Il rapporto farà da base per ulteriori azioni volte a rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento di una prima tranche di undici farmaci critici dell’elenco dell’Unione dei farmaci critici. Inoltre, aiuterà l’Alleanza a raccomandare possibili azioni per anticipare, prevenire e affrontare le carenze di farmaci critici, in linea con il suo mandato.

Infine, la relazione conclude che è necessario aumentare la resilienza diversificando le fonti di approvvigionamento, potenziando la capacità produttiva e sviluppando solidi quadri di gestione del rischio per gestire efficacemente la variabilità economica e del mercato. Il rapporto offre pertanto un contributo prezioso per aiutare la CMA, l’EMA, la Commissione e gli Stati membri ad affrontare meglio le potenziali carenze dei farmaci in questione.

La relazione odierna fa parte del lavoro in corso della Commissione per affrontare le carenze di medicinali e diminuire la vulnerabilità delle infrastrutture correlate. Per garantire la disponibilità continua di farmaci e migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento, la Commissione ha adottato una comunicazione nell’ottobre 2023 e ha proposto un’ampia serie di azioni a breve e a lungo termine, concentrandosi sui farmaci più critici. È stato pubblicato l’elenco dell’Unione dei medicinali critici, con oltre 200 principi attivi ritenuti critici in base alle indicazioni terapeutiche e alla disponibilità di alternative adeguate. La relazione odierna si concentra su 11 di essi.

Per scaricare il report si prega di consultare il seguente LINK.

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Call for proposals per le competenze e sostegno dei giovani vulnerabili

È ancora aperto il bando lanciato dal Centro Europeo di Competenza per l’Innovazione Sociale per progetti transnazionali dedicati allo sviluppo delle competenze dei giovani e ad aiutarli a integrarsi nel mercato del lavoro.

La scadenza per le proposte è il 29 febbraio 2024 alle 17:00 CET.

Il Centro europeo di competenza per l’innovazione sociale nell’ambito dell’iniziativa FSE+ Social Innovation+ mira ad accelerare il trasferimento e l’ampliamento di soluzioni innovative testate, in particolare nei settori dell’occupazione e della mobilità del lavoro, dell’istruzione e dell’inclusione sociale, contribuendo anche all’eliminazione della povertà. Il Centro contribuisce a un’Europa più sociale e inclusiva, attuando il pilastro europeo dei diritti sociali e transizioni eque, verdi e digitali.

INDICAZIONI SUL BANDO “Innovazioni sociali per la riqualificazione dei giovani vulnerabili, in particolare dei giovani che non lavorano, non studiano e non si formano (NEET)”

Sono disponibili complessivamente 9 milioni di EUR in finanziamenti FSE+ per sviluppare o ampliare metodi e pratiche innovativi che hanno dimostrato di avere successo in altri contesti, paesi e regioni.

I progetti devono concentrarsi sull’aiutare i giovani vulnerabili, e in particolare i giovani che non lavorano e non frequentano corsi di istruzione o formazione (NEET), a sviluppare competenze che possano portare alla loro integrazione nel mercato del lavoro.

Le proposte devono includere almeno due candidati provenienti da diversi Stati membri dell’UE – un coordinatore e uno o più co-richiedenti – e devono essere cofinanziate per almeno il 20% del budget totale. L’importo stimato di ciascuna sovvenzione è compreso tra 200 000 EUR e 700 000 EUR.

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