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Commissione: al via il primo IPCEI nella catena del valore farmaceutica

La Commissione europea ha approvato il primo importante progetto di comune interesse europeo (“IPCEI”) per sostenere la ricerca, l’innovazione e la prima diffusione industriale di prodotti sanitari, nonché processi di produzione innovativi di prodotti farmaceutici.

Questo IPCEI, approvato ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato, contribuirà in particolare al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione sanitaria europea fornendo innovazioni che affrontano malattie per le quali non esistono mezzi soddisfacenti di prevenzione o cura e aumentando la preparazione dell’UE alle minacce sanitarie emergenti.

Il progetto IPCEI Med4Cure

Il progetto ha preso il nome di “IPCEI Med4Cure” ed è stato notificato congiuntamente da sei Stati membri: Belgio, Francia, Ungheria, Italia, Slovacchia e Spagna.

IPCEI Med4Cure riguarda progetti di ricerca e sviluppo che coprono tutte le fasi chiave della catena del valore farmaceutico, dalla raccolta e studio di cellule, tessuti e altri campioni, alle tecnologie di produzione sostenibile di terapie innovative, compresi i trattamenti personalizzati, e all’applicazione di tecnologie digitali avanzate. Inoltre, mira ad accelerare il progresso medico promuovendo la resilienza del settore sanitario dell’UE, migliorando la scoperta di farmaci e sostenendo lo sviluppo dei processi di produzione innovativi e sostenibili per i prodotti farmaceutici. Lo scopo finale è quello di migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria, aumentando la preparazione dell’UE alle minacce sanitarie emergenti e contribuendo al contempo alla transizione verde.

Finanziamenti E partecipanti dell’IPCEI

Per quanto riguarda i finanziamenti, gli Stati membri forniranno fino a 1 miliardo di euro, che dovrebbero sbloccare ulteriori 5,9 miliardi di euro di investimenti privati. Nell’ambito IPCEI Med4Cure,13 aziende con attività in uno o più Stati membri, tra cui nove piccole e medie imprese (“PMI”), intraprenderanno 14 progetti altamente innovativi, dando così vita a più di 70 collaborazioni previste.

Il completamento del Progetto è previsto per il 2036, con tempistiche variabili in funzione dei singoli progetti e delle aziende coinvolte.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Evento su Dispositivo per la ripresa e la resilienza e riforme e investimenti strategici UE

L’evento “Recovery and Resilience Facility (RRF) and European Strategic Investments and Reforms: state of play and way forward” organizzato dalla Commissione Europea e la Presidenza belga del Consiglio dell’Unione Europea si svolgerà il 9 aprile 2024 (dalle ore  08:30 alle ore 16:30), a Bruxelles, al Museo d’Arte e di Storia (Cinquantenario) in occasione della pubblicazione della valutazione intermedia del Recovery and Resilience Facility (RRF).

Sarà possibile seguire l’iniziativa anche in modalità online tramite web streaming.

L’evento offrirà l’occasione per discutere sui risultati ottenuti finora dalla RRF, compresi investimenti e riforme concrete, esaminando le sfide rimanenti e le modalità per garantire che la RRF raggiunga i suoi obiettivi nei restanti tre anni.

Infine, sarà un’occasione di riflessione su come il RRF, in quanto strumento di finanziamento innovativo, potrebbe servire da ispirazione per un ulteriore sostegno dell’UE alle riforme e agli investimenti.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Focus senza precedenti sulla salute pubblica globale all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite

“Se il COVID-19 non ci ha insegnato qualcosa, è che quando la salute è a rischio, tutto è a rischio”, ha affermato il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus intervenendo alla  78a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA 78), in corso in questi giorni a New York.

 

L’OMS ha infatti esortato i leader mondiali a dimostrare che la salute è un investimento, non un costo, ed è fondamentale per famiglie, società ed economie prospere e resilienti. Il quadro generale tuttavia non è dei più rosei: circa 4,5 miliardi di persone, più della metà della popolazione mondiale, non hanno sufficiente accesso ai servizi sanitari essenziali.

 

Sono quattro i principali temi legati alla salute che i leader e i ministri mondiali affronteranno questa settimana: un nuovo piano pandemico che vada oltre il Covid;  assistenza sanitaria per tutti; il Piano d’azione globale per una vita sana e il benessere per tutti, noto anche come “SDG 3 GAP”; la lotta alla tubercolosi.

 

“La cattiva salute priva gli individui, le famiglie, le comunità e intere nazioni delle opportunità di crescere e prosperare”, ha affermato il dottor Tedros. “Il fatto che miliardi di persone non possano accedere o permettersi i servizi sanitari essenziali li espone alla povertà, a malattie facilmente prevenibili e curabili come la tubercolosi, e all’impatto di future epidemie e pandemie. Nel 75° anno dell’OMS, ricordiamo al mondo ciò che hanno affermato i nostri fondatori: che la salute non è solo un diritto umano fondamentale, ma anche il fondamento di società sicure, pacifiche e prospere”.

 

I leader mondiali hanno approvato due nuove importanti Dichiarazioni politiche, la prima sulla Copertura sanitaria universale ed una seconda sul contrasto alle nuove pandemie.

 

La dichiarazione “Copertura sanitaria universale (Universal Health Coverage, UHC): espandere la nostra ambizione per la salute e il benessere in un mondo post-COVID”, ha come obiettivo quello di essere un catalizzatore vitale affinché la comunità internazionale intraprenda azioni, impegni politici ed adeguati investimenti finanziari per raggiungere l’obiettivo “Copertura sanitaria universale” previsto dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Maggiori informazioni a questo LINK).

 

La seconda dichiarazione, “Rendere il mondo più sicuro: creare e mantenere lo slancio politico e la solidarietà per la prevenzione, la preparazione e la risposta alla pandemia” afferma la necessità che gli Stati membri concludano i negoziati su un accordo formale sulla prevenzione, preparazione e risposta alla pandemia, noto anche come Accordo pandemico, entro maggio del prossimo anno.

Invita inoltre gli Stati ad affrontare gli impatti negativi sulla salute fisica e mentale della disinformazione, della disinformazione, dell’incitamento all’odio e della stigmatizzazione legati alla salute, in particolare sulle piattaforme dei social media. Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

 

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PNRR: la Commissione europea approva la terza richiesta di pagamento dell’Italia

La Commissione Europea ha emesso una valutazione preliminare favorevole per 54 traguardi e obiettivi connessi alla terza richiesta di pagamento presentata dall’Italia nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR, nucleo essenziale dell’iniziativa NextGenerationEU. Inoltre, è stata concessa l’approvazione per una rielaborazione mirata del piano italiano per la quarta richiesta di pagamento.

L’Italia ha inoltrato la sua terza istanza di pagamento il 30 dicembre 2022, basandosi sui traguardi e gli obiettivi stabiliti nella decisione esecutiva del Consiglio. Dopo aver valutato le informazioni presentate dalle autorità italiane, la Commissione ha giudicato che 39 traguardi e 15 obiettivi fossero stati conseguiti con soddisfazione.

L’ammontare corrispondente a questo obiettivo (valutato a 519,5 milioni di euro sotto forma di prestiti) sarà trasferito nella quarta fase di pagamento una volta che il Consiglio avrà ratificato la proposta di decisione di esecuzione.

I 54 traguardi e obiettivi conseguiti con successo dimostrano l’avanzamento significativo compiuto dall’Italia nell’attuazione del PNRR. Questo progresso è evidente attraverso ampie riforme nelle sfere del diritto della concorrenza, del sistema giudiziario, della pubblica amministrazione, delle imposte, dell’istruzione, del mercato del lavoro e del settore sanitario. La richiesta di pagamento include altresì investimenti volti a favorire la transizione verso la sostenibilità digitale e ambientale, oltre a rafforzare il supporto per ricerca, innovazione e istruzione.

Riguardo la quarta richiesta di pagamento del PNRR:

L’Italia ha inoltre richiesto una rielaborazione mirata del proprio piano in vista della quarta richiesta di pagamento del PNRR. Questa richiesta ha ottenuto un giudizio favorevole da parte della Commissione. Le modifiche mirate riguardano diversi settori, tra cui l’efficienza energetica, l’infanzia, l’industria spaziale, il cinema, il trasporto sostenibile, il settore ferroviario, la ricerca industriale, l’imprenditoria femminile e le organizzazioni non profit nelle regioni meridionali. Alcune correzioni servono a rimediare errori materiali. Inoltre, un nuovo obiettivo legato ai posti letto negli alloggi per studenti sarà aggiunto nella quarta richiesta di pagamento.

Esaminando le proposte di modifica, la Commissione ha concluso che il PNRR italiano continua a rispettare i criteri fissati nel regolamento per il recupero e la resilienza. È rilevante evidenziare che, considerando la natura circoscritta delle modifiche, l’ambizione complessiva del piano rimane inalterata.

 

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