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NextGenerationUE: finanziati 334 progetti di ricerca biomedica

Sono 334 i progetti di ricerca biomedica che potranno usufruire dei 312.339.610,91 euro di finanziamenti per la ricerca sanitaria, messi a disposizione dal Ministero della Salute con il secondo avviso pubblico del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR, pubblicato il 24 aprile 2023.

Grazie ai fondi europei messi a disposizione da NextGenerationUE, i progetti dei ricercatori che operano nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN) dovranno mirare ad assicurare lo sviluppo e la qualità delle prestazioni ai cittadini in tema di Malattie rare, Tumori rari, Malattie croniche non trasmissibili ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali (con approfondimento su Innovazione in campo diagnostico o Innovazione in campo terapeutico, nonché con approfondimento su Fattori di rischio e prevenzione o Eziopatogenesi e meccanismi di malattia) e Proof of Concept.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Iniziative europee per la lotta alle malattie rare

Fino a 36 milioni di persone nell’UE sono affette da una malattia rara. Nell’UE esistono più di 6.000 malattie rare distinte. Quindi, mentre una malattia rara può colpire solo una manciata di pazienti, un’altra può toccare fino a 245.000 persone. Circa l’80% delle malattie rare è di origine genetica e, di queste, il 70% inizia già nell’infanzia.

CONTESTO UE

L’obiettivo strategico dell’UE per la lotta alle malattie rare è migliorare l’accesso dei pazienti alla diagnosi, alle informazioni e alle cure. L’UE contribuisce a mettere in comune le limitate risorse disponibili in tutta l’Unione, consentendo a pazienti e professionisti di condividere competenze e informazioni.

La risposta europea è caratterizzata da una combinazione di elementi chiave:

  • promuovere lo sviluppo di piani e strategie nazionali per le malattie rare;
  • creazione e sostegno di reti di riferimento europee;
  • sostegno per la definizione, la codifica e l’inventario delle malattie rare;
  • sostegno alla designazione e all’autorizzazione dei medicinali orfani;
  • costruzione e ampliamento la base di conoscenze anche attraverso la ricerca;
  • dare potere alle organizzazioni di pazienti.

In questo contesto, la Commissione europea si concentra su:

  • sostenere le politiche degli Stati membri;
  • sviluppare la cooperazione, il coordinamento e la regolamentazione a livello europeo;
  • migliorare il riconoscimento e la visibilità delle malattie rare.
EUROPEAN REFERENCE NETWORKS

Le reti di riferimento europee (ERN) sono reti virtuali che coinvolgono operatori sanitari in tutta Europa. Hanno lo scopo di facilitare la discussione su malattie e condizioni complesse e rare che richiedono un trattamento altamente specializzato.

Le ERN collaborano per rivedere la diagnosi e il trattamento dei pazienti attraverso gruppi consultivi “virtuali” di medici specialisti di diverse discipline, utilizzando una piattaforma informatica dedicata. Sono inoltre attive nelle aree della ricerca, della creazione di registri, dello sviluppo di linee guida cliniche e della condivisione di conoscenze e competenze tra gli operatori sanitari e le organizzazioni di pazienti.

Le prime 24 ERN sono state lanciate nel 2017, coinvolgendo più di 900 unità sanitarie altamente specializzate di oltre 300 ospedali in 26 Stati membri. A partire da gennaio 2022, più di 600 nuove unità ospedaliere altamente specializzate si sono unite al sistema, portando il numero totale di membri delle ERN a quasi 1500.

Per maggiori informazioni sul ruolo degli ERN in questo contesto si prega di consultare il seguente LINK.

PIATTAFORMA EUROPEA PER LA REGISTRAZIONE DELLE MALATTIE RARE

Il Centro comune di ricerca, in collaborazione con la Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare, ha sviluppato e gestisce la Piattaforma europea per la registrazione delle malattie rare per far fronte alla frammentazione dei dati sulle malattie rare.

Si tratta di un punto di riferimento per le centinaia di registri di malattie rare esistenti nell’UE. La piattaforma rende i dati di questi registri ricercabili e reperibili sulla base dell’Infrastruttura europea dei registri delle malattie rare. I suoi componenti comprendono il Repertorio europeo dei registri, il Repository centrale dei metadati e lo strumento di pseudonimizzazione, fornito a tutti i registri che aderiscono alla piattaforma.

La Piattaforma europea per le malattie rare:

  • sostiene i registri esistenti e la creazione di nuovi registri;
  • stabilisce standard a livello europeo per la raccolta e lo scambio di dati sulle malattie rare;
  • fornisce formazione sull’uso degli strumenti e dei servizi offerti;
  • gestisce i registri centrali delle reti europee per le anomalie congenite e la paralisi cerebrale.

Per maggiori informazioni sulla piattaforma si prega di consultare il seguente LINK.

RICERCA SULLE MALATTIE RARE

L’UE ha sostenuto ampiamente la ricerca nel campo delle malattie rare attraverso i suoi programmi quadro di ricerca e innovazione. Nell’ambito del Settimo programma quadro e di Horizon 2020 sono stati messi a disposizione oltre 2,4 miliardi di euro per più di 440 progetti di ricerca multinazionali nel settore delle malattie rare.

Horizon Europe (2021-2027), il programma di finanziamento della ricerca e dell’innovazione, continuerà a sostenere questi sforzi. In particolare, un partenariato europeo sulle malattie rare dovrebbe catalizzare una trasformazione sistemica nel settore, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone affette da una malattia rara. Svilupperà diagnosi e trattamenti attraverso programmi di ricerca e innovazione multidisciplinari che coinvolgeranno le parti interessate.

Per maggiori informazioni sui nuovi progetti Horizon Europe per la lotta alle malattie rare si prega di consultare il seguente LINK.

SPOTLIGHT PROGETTI: CHIP-AML22 e JARDIN

Per un approfondimento mirato sul progetto EU4HEALTH CHIP-AML22 sul miglioramento della diagnosi e della sopravvivenza per i bambini affetti da leucemia mieloide, è disponibile l’intervista di HaDEA con il vice capo sperimentatore di CHIP-AML22, il dottor Kees-Jan Pronk, e con la coordinatrice del progetto Elise Witthoff, accessibile presso il seguente LINK.

Per un approfondimento sulla Joint Action JARDIN sulla cura delle malattie rare in Europa si prega di consultare il seguente LINK.

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JARDIN la Joint Action per migliorare la cura delle malattie rare in Europa

L’Unione Europea, attraverso il programma EU4Health, ha inaugurato lo scorso 8 Marzo la Joint Action JARDIN, un’iniziativa ambiziosa dedicata all’integrazione delle Reti di Riferimento Europee (European Reference Networks – ERN) nei sistemi sanitari nazionali.

Queste reti multinazionali altamente specializzate operano in tutta Europa su specifiche malattie rare o a bassa prevalenza, garantendo l’accesso a cure di eccellenza per i pazienti affetti da patologie rare.

Caratteristiche della JA JARDIN

Con un finanziamento complessivo di 18,75 milioni di euro per tre anni, JARDIN si pone l’obiettivo di consolidare l’operato delle ERN nei sistemi sanitari nazionali, garantendo una migliore accessibilità e sostenibilità a lungo termine. Attraverso la creazione di percorsi personalizzati per i pazienti, lo sviluppo di reti di riferimento nazionali e la facilitazione dell’accesso per coloro che sono ancora senza diagnosi, la JA si candida a rivoluzionare le cure per le malattie rare in Europa.

I risultati attesi comprendono raccomandazioni, progetti e relazioni che guideranno la definizione di migliori strategie nazionali per la gestione delle malattie rare. JARDIN si configura dunque come un pilastro fondamentale per lo sviluppo futuro delle ERN e per l’avanzamento nella lotta contro le malattie rare in Europa.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

 

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Malattie rare: analisi a livello europeo sulle terapie geniche

Una recente pubblicazione sul Rare Disease and Orphan Drugs Journal ha preso in considerazione lo stato di avanzamento delle terapie geniche per le malattie rare.

L’articolo riporta uno studio condotto sui dati raccolti dall’EudraCT (European Union Drug Regulating Authorities Clinical Trials). Questo database raccoglie informazioni sulle sperimentazioni cliniche e sugli studi di terapia genica effettuati tra il 2017 e il 2023 in Europa e nello Spazio Economico Europeo.

Ad oggi le sperimentazioni cliniche approvate sono 14, di cui 7 destinate ai malati rari.

I RISULTATI DELL’ANALISI dei dati sulle terapie genetiche nell’UE

Le malattie genetiche rare sono il banco di prova della terapia genica fin dagli studi iniziali, che risalgono ormai a mezzo secolo fa. Analizzare i dati relativi ai trial clinici permette di farsi un’idea dello stato dell’arte delle terapie geniche destinate al trattamento di patologie rare. Infatti, tra l’1 gennaio 2017 e l’1 gennaio 2023 sono stati rilevati oltre 13mila studi clinici completati o iniziati in quella fascia temporale, con 93 studi su terapia genica per malattia rara specifici per l’Europa.

Tra questi 93 ne sono stati esaminati 73 relativi a 35 diverse patologie. Le sperimentazioni, infine, sono state classificate in base alle fasi di sviluppo, allo stato temporale, agli sponsor e ai Paesi sperimentatori, alle malattie rare con la relativa area terapeutica e alle informazioni sulle normative di approvazione delle terapie geniche identificate.

L’articolo conclude sottolineando come la terapia genica abbia mostrato progressi e potenzialità significative nel trattamento delle malattie genetiche rare, e come l’Europa sia emersa come regione promettente per questa tipologia di studi.

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Strategie per soluzioni ai casi di malattie rare non diagnosticate

Il corso di formazione internazionale “Training on strategies to foster solutions of undiagnosed rare disease cases” fa parte di una serie di attività formative proposte dal progetto EJP RD.

EJP RD è un progetto finanziato dalla Commissione Europea con l’obiettivo di creare un ecosistema globale sostenibile, che consenta un circolo virtuoso tra ricerca, assistenza e innovazione medica.

Questa formazione fa parte del Work Package 14 dell’EJP RD, “Training on Data Management & Quality”; Task 14.3 “Training on strategies to foster solutions of undiagnosed rare disease cases”. Il WP e Task Leader, Dr. Claudio Carta, ISS, sarà il direttore del corso. Le sessioni si terranno a Roma presso l’ISS, in lingua inglese, dal 13 al 15 marzo 2024.

 

Il corso consiste in 3 giorni di formazione organizzati dall’ISS, Istituto Superiore di Sanità, in stretta collaborazione con i partner della task EJP RD: EKUT, LBG (LBI-RUD)-Ludwig Boltzmann Gesellschaft GMBH, Vienna, Austria; ACU/ACURARE-Acibadem Universitesi, Istanbul, Turchia; ISCIII- Instituto de Salud Carlos III, Madrid, Spagna; INSERM (AMU) Institut National de la Santé et de la Recherche Medicale, Marsiglia, Francia; FTELE Fondazione Telethon, Milano, Italia; UMCG Academisch Ziekenhuis Groningen, Paesi Bassi; IMAGINE Imagine Institut des Maladies Genetiques Necker Enfants Malades, Fondation, Parigi, Francia; CNAG-CRG Fundacio Centre de Regulacio Genomica, Barcellona, Spagna; IPCZD (CMHI)- Instytut Pomnik Centrum Zdrowia Dziecka, Varsavia, Polonia.

 

Sono state intraprese diverse iniziative a livello nazionale e internazionale per le malattie rare non diagnosticate, volte a identificare percorsi clinici e metodi innovativi per arrivare alla diagnosi. Questo corso illustrerà metodologie e strumenti già utilizzati a livello internazionale e fornirà ai partecipanti esempi utili per la risoluzione di casi non diagnosticati. Il corso fornirà ai partecipanti, attraverso la presentazione di casi d’uso esemplificativi che per lungo tempo sono sfuggiti alla diagnosi, strumenti utili e conoscenze sulle nuove strategie per favorire la soluzione dei casi di RD non diagnosticati. Inoltre, il corso faciliterà il networking tra i professionisti coinvolti.

 

Il corso è aperto alla comunità internazionale della ricerca, ai clinici e ai medici specialisti che hanno esperienza e interesse concreto nella diagnosi e nella ricerca sulle malattie rare. Per garantire la partecipazione attiva e lo scambio con il personale docente e i partecipanti, sarà ammesso un massimo di 30 partecipanti. Sarà applicato un processo di selezione basato sul background dei partecipanti in: identificazione genotipica e/o fenotipica di disturbi rari; fenotipizzazione profonda; inferenza di varianti; tecnologie digitali nelle malattie rare. Sarà data priorità ai partecipanti coinvolti nelle Reti di riferimento europee (ERN) e nei programmi e progetti nazionali e internazionali sulle malattie rare: Undiagnosed Diseases Network International (UDNI), Solving the Unsolved Rare Diseases (Solve-RD).

 

Il corso di formazione è gratuito, prevede quattro sovvenzioni per il viaggio e l’alloggio. Per maggiori informazioni sui criteri di selezione e di eleggibilità delle borse di studio si prega di contattare il direttore del corso dott. Claudio Carta (claudio.carta@iss.it, in Cc laura.cellai@iss.it).

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

 

Per scaricare l’agenda della formazione si prega di consultare il seguente LINK.

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19 ottobre: Giornata Mondiale della Malattia di Niemann Pick

Oggi, 19 ottobre, ricorre la Giornata Mondiale della malattia di Niemann-Pick.

In Italia, l’Associazione Italiana Niemann Pick (AINP) Onlus ne è diventata ambasciatrice dando il via ad una serie di campagne di comunicazione digitali e cartacee per raccontare il difficile vissuto dei questi pazienti e delle loro famiglie.

La malattia di Niemann-Pick è rara, neurodegenerativa e di origine genetica, caratterizzata dall’accumulo di sostanze lipidiche all’interno delle cellule di vari organi del corpo. Questo accumulo provoca gravi disagi ai pazienti, che spesso necessitano di assistenza H24. Inoltre, è ancora molto difficile diagnosticarla: non solo perché può comparire a qualsiasi età, con manifestazioni e sintomi differenti, ma anche perché ne esistono diverse tipologie (le principali sono denominate con le lettere A, B e C). Quello delle famiglie colpite dalla malattia è un percorso difficile, poiché i pazienti necessitano spesso di un’assistenza continuativa, 24 ore su 24.

L’obiettivo di questa giornata è di tenere alta l’attenzione del pubblico e dei medici sulla malattia di Niemann-Pick raggiungendo il maggior numero di persone possibile.

L’Importanza della Sensibilizzazione e del Supporto

La Giornata della Malattia di Niemann-Pick è stata ideata nel 2019 dalla International Niemann Pick Disease Alliance (INPDA). Questa organizzazione globale senza scopo di lucro rappresenta le associazioni di pazienti affetti dalla malattia in tutto il mondo.

La Giornata svolge un ruolo cruciale nel sensibilizzare l’opinione pubblica su questo disturbo metabolico ereditario ma anche sulle altre malattie rare, fornendo supporto alle famiglie dei pazienti. Attraverso campagne di sensibilizzazione, raccolte fondi per la ricerca, collaborazioni e partnership con istituzioni mediche.

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Le Malattie Rare in UE nella legislazione farmaceutica

Dal 26 aprile all’8 novembre 2023, la Commissione Europea ha avviato un cruciale periodo di consultazione volta all’adozione di una revisione della legislazione farmaceutica generale nell’Unione Europea. Questa iniziativa assume un’importanza fondamentale, specialmente considerando il contesto post-pandemico da Covid-19, in cui si cerca di garantire la stabilità e la resilienza del sistema normativo farmaceutico per fronteggiare eventuali crisi future.

Malattie rare: una priorità nell’UE

Le malattie rare, caratterizzate da una bassa incidenza che non deve colpire più di un cittadino ogni 2000, rappresentano una sfida significativa. In Europa, oltre 6.000 di queste patologie affliggono circa 36 milioni di cittadini. Tuttavia, la bassa redditività dei farmaci orfani dovuta alla scarsa diffusione rende difficile lo stanziamento di fondi per la ricerca e lo sviluppo in questo campo.

La revisione della legislazione farmaceutica pone l’attenzione su queste malattie rare, proponendo un approccio sistemico che mette l’accento sulla diagnosi precoce e sulla gestione ottimale sin dai primi stadi. Inoltre, si auspica un coordinamento tra settore pubblico e privato mediante l’allocazione di fondi pubblici, allo scopo di incentivare gli investimenti delle aziende private nella ricerca sulle malattie rare. A tal proposito, il Parlamento Europeo sta attualmente lavorando alla bozza di una nuova direttiva per le malattie non trasmissibili (NCD).

La gestione dei dati e la promozione della ricerca per le malattie rare

Un aspetto cruciale riguarda la gestione dei dati, sia relativamente alle sperimentazioni cliniche sia alla durata dei brevetti una volta scoperte cure nel settore delle malattie rare. La diffusione e la proprietà dei dati dei pazienti affetti da queste patologie rappresentano un capitolo centrale nel contesto dello spazio europeo dei dati sanitari e delle banche dati.

La Commissione, per conto della Commissaria per la Salute Kyriakides, ha annunciato disposizioni specifiche per promuovere la ricerca in questo campo e stimolare la scoperta di farmaci orfani. L’obiettivo è chiaro: migliorare la vita dei cittadini europei affetti da malattie rare attraverso una revisione della legislazione farmaceutica che miri a garantire l’accesso a farmaci a prezzi accessibili, promuovendo l’innovazione e migliorando l’approvvigionamento e la sua sicurezza. Un passo importante verso un futuro più promettente per chi lotta contro queste patologie rare.

 

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Malattie rare: annunciati nuovi finanziamenti da parte della FDA

L’Ufficio per lo sviluppo dei farmaci orfani (OOPD) della Food and Drug Administration statunitense (FDA) ha annunciato la disponibilità di fondi per gli anni fiscali 2023-2025 a sostegno di studi clinici per malattie e condizioni rare. La partecipazione è aperta anche a candidati internazionali.

Lo scopo di questo annuncio di opportunità di finanziamento è quello di finanziare studi clinici di prodotti che valutino l’efficacia e/o la sicurezza a sostegno di una nuova indicazione o di una modifica dell’etichettatura per rispondere a esigenze non soddisfatte in malattie o condizioni rare.

Inoltre, attraverso il finanziamento di studi clinici collaborativi, efficienti e/o innovativi, la FDA prevede di aumentare il numero di trattamenti approvati per le malattie rare e di esercitare un impatto ampio e positivo sullo sviluppo di farmaci per le malattie rare.

CRITERI
  • Scopo: finanziare sperimentazioni cliniche di prodotti che ne valutano l’efficacia e/o la sicurezza a sostegno di una nuova indicazione o di una modifica dell’etichettatura per rispondere ai bisogni insoddisfatti nelle malattie o condizioni rare.
  • Obiettivo: efficienza, innovazione, impatto, collaborazione, sfruttamento del contributo dei pazienti, infrastrutture e risorse finanziarie.
  • Efficienza: incoraggiare sperimentazioni cliniche efficienti e innovative in tutte le fasi di sviluppo del prodotto attraverso progetti di sperimentazione adattivi e senza soluzione di continuità, sperimentazioni basket, ombrello e piattaforma che studiano molteplici malattie/prodotti rari e l’uso di modellizzazione e simulazioni di dati. Consentire costi totali aggiuntivi fino a 250.000 dollari all’anno per studi che utilizzano progetti efficienti e innovativi.

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