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Nuovo Partenariato Europeo One Health AMR sulla resistenza antimicrobica

La Commissione Europea ha ufficialmente lanciato il Partenariato Europeo One Health AMR (Antimicrobial Resistance), un’iniziativa ambiziosa da 253 milioni di euro destinata a contrastare una delle più gravi minacce sanitarie globali: la resistenza antimicrobica (AMR).

Co-finanziato dal programma Horizon Europe con 75 milioni di euro, il partenariato One Health AMR avrà una durata di dieci anni e promuoverà la collaborazione tra settori e Paesi per sviluppare soluzioni innovative volte a ridurre l’uso di antimicrobici e prevenire la diffusione di resistenze.

Secondo le stime, l’AMR causa ogni anno oltre 35.000 decessi nell’Unione Europea e 1,27 milioni a livello mondiale (dati 2019), con proiezioni che arrivano fino a 10 milioni di morti l’anno entro il 2050. La resistenza antimicrobica, causata da un uso improprio di antibiotici e da carenze nei sistemi di controllo delle infezioni, mette a rischio la medicina moderna e rappresenta una sfida crescente per i sistemi sanitari e le economie globali.

“L’Europa è pronta a guidare la lotta globale contro la resistenza antimicrobica. Questo Partenariato incarna il nostro impegno a innovare e a proteggere le basi della medicina moderna”, ha dichiarato Ekaterina Zaharieva, Commissaria europea per Startups, Ricerca e Innovazione.

L’Italia nel partenariato One Health AMR

Coordinato dal Consiglio della Ricerca Svedese (Swedish Research Council), il Partenariato One Health AMR riunisce 53 organizzazioni di 30 Paesi e si fonda su un approccio One Health, che riconosce l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale.

Tra le azioni previste figurano bandi transnazionali congiunti per progetti di ricerca e innovazione, il rafforzamento delle capacità di ricerca nei Paesi partecipanti, la valorizzazione dei dati disponibili e il supporto all’attuazione di politiche più efficaci.

A rappresentare l’Italia nel Partenariato sono:

L’iniziativa si basa sui risultati della Joint Programming Initiative on Antimicrobial Resistance (JPIAMR), che dal 2011 ha investito oltre 180 milioni di euro, e risponde agli obiettivi della Raccomandazione del Consiglio del 2023 sull’AMR e del Piano d’Azione Europeo One Health del 2017.

One Health AMR contribuirà anche alla Strategia europea per le Scienze della Vita (Strategy for European Life Sciences), promuovendo lo sviluppo e l’adozione di strumenti innovativi per affrontare l’AMR e consolidando la posizione dell’UE come leader mondiale nel settore entro il 2030.

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OHAMR: avviata ufficialmente la Partnership sulla resistenza antimicrobica

Dopo 14 anni il programma Joint Programming Initiative on Antimicrobial Resistance (JPIAMR) si è ufficialmente concluso il 31 maggio 2025. A raccoglierne il testimone è la nuova Partnership europea su One Health e Resistenza Antimicrobica (EUP OHAMR), attiva da giugno 2025.

La nuova Partnership EUP OHAMR

L’European Partnership on One Health Antimicrobial Resistance (EUP OHAMR) è la nuova iniziativa strategica finanziata da Horizon Europe per contrastare la crescente minaccia della resistenza antimicrobica (AMR) attraverso un approccio integrato One Health, che considera la salute umana, animale e ambientale in maniera interconnessa.

La partnership riunisce 53 organizzazioni da oltre 30 Paesi, con il coordinamento dello Swedish Research Council e un budget complessivo stimato in circa 340 milioni di euro su un orizzonte decennale. L’obiettivo è quello di rafforzare le capacità di ricerca, innovazione e governance europee per ridurre l’impatto dell’AMR su salute pubblica, sistemi sanitari e sostenibilità globale.

Le attività della nuova partnership includono:

  • bandi competitivi transnazionali per progetti di ricerca e innovazione;
  • iniziative di capacity building e policy alignment tra Stati membri;
  • sviluppo di strumenti diagnostici e terapeutici innovativi;
  • rafforzamento della sorveglianza, della prevenzione e della consapevolezza sull’uso prudente degli antimicrobici.

Il primo bando europeo della partnership è atteso per novembre 2025, con focus su trattamenti innovativi e a basso costo. La strategia si fonda sulla nuova Strategic Research and Innovation Agenda (SRIA) pubblicata da JPIAMR, che definisce le priorità di intervento su patogeni batterici, virali, fungini e parassitari, tenendo conto della loro diffusione in ambienti umani, animali e naturali.

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JPIAMR: annunciati i progetti vincitori della call di contrasto alla resistenza antibatterica

13 progetti che coinvolgono 64 partner di 15 Paesi diversi sono stati raccomandati per il finanziamento nell’ambito del 17° bando transnazionale JPIAMR. Il bando rientra nell’ambito della rete ERA-NET JPIAMR-ACTION e l’importo totale dei finanziamenti è di 17,2 milioni di euro.

I temi del bando transnazionale JPIAMR

I progetti mirano a migliorare, confrontare e valutare l’efficacia, l’economicità e l’adozione degli interventi esistenti contro le infezioni batteriche o fungine e/o a progettare nuovi interventi concentrandosi sui due temi del bando:

  • Progettare nuovi o migliorati interventi per prevenire, mitigare e/o trattare le infezioni fungine, che sono resistenti ai trattamenti e/o sono a rischio di sviluppare resistenza.
  • Migliorare e/o confrontare e/o valutare strategie, tecnologie, trattamenti, metodi, protocolli o raccolta dati basati su interventi esistenti, con l’obiettivo di prevenire o ridurre l’emergere o la diffusione della resistenza antibatterica o antimicotica o di trattare/curare le infezioni causate da batteri/funghi resistenti e raccomandare nuove politiche.

I progetti scelti sono i seguenti:

  • INTRODUCE: Questo progetto mira a sviluppare una tabella di marcia per l’introduzione di nuovi antibiotici dopo la loro approvazione normativa, per coordinare i processi a livello internazionale e fornire indicazioni per il monitoraggio dell’uso e dello l’aumento della resistenza.
  • SHIELD: Questo progetto esplora il potenziale della trained immunity (TI) per migliorare la difesa dell’ospite contro le infezioni fungine, offrendo una soluzione per combattere la resistenza antimicrobica.
  • PHAGES-AntiPERS: Questo consorzio è composto da un team multidisciplinare di clinici, microbiologi e bioinformatici, focalizzato sull’uso di approcci terapeutici innovativi che consentono di superare lo sviluppo di cellule persistenti nelle infezioni croniche e associate a biofilm trattate con fagi litici e antibiotici
  • RAFT: Questo progetto perseguirà un’esplorazione sistematica, uno sviluppo e una comprensione dei metalloantimicotici. Partendo da 3 classi di composti metallici precedentemente identificate, applicheranno la sintesi combinatoria, l’automazione e l’apprendimento automatico per preparare circa 4000 nuovi complessi metallici e ne studieranno le proprietà biologiche.
  • BIORESIST: Questo progetto confronterà i dati whole-genome sequencing (WGS) raccolti, l’uso e l’atteggiamento nei confronti di antimicrobici e biocidi nei paesi europei e in un paese a basso e medio reddito in Africa.
  • COMBAT-AMR: Questo progetto mira a sviluppare una serie di attrezzi standardizzati per gli approcci sperimentali e computazionali connessi, adattati alla progettazione preclinica di trattamenti antibiotici combinati, per poter affrontare gli attuali ostacoli nella progettazione e valutazione di combinazioni antibatteriche, ottimizzate per il trattamento di patogeni associati alla resistenza antimicrobica e per prevenire l’emergenza della resistenza antimicrobica.
  • PHASEK: Questo progetto mira a generare informazioni fondamentali su come combinare in modo ottimale fagi e antimicrobici utilizzando diversi modelli di infezione: in silico, in vitro, colture cellulari ex vivo, modelli organoidi derivati da pazienti e modelli animali murini.
  • FunHitDisco: In questo progetto saranno impiegate due tecnologie innovative di screening ad alto rendimento, lo screening degli elicitori e l’mRNA display, per scoprire composti antifungini.
  • FuGACI: In questo progetto saranno combinati i dataset di genomica globale esistenti provenienti da contesti clinici e di acque reflue, con nuovi dati di genoma e metagenoma provenienti da ospedali in Italia, Paesi Bassi e Australia e dati di acque reflue dal Regno Unito. Saranno poi analizzate le dinamiche di trasmissione e la co-occorrenza interspecie implementando e ottimizzando analisi bioinformatiche all’avanguardia sviluppate originariamente dai partner del progetto per patogeni batterici.
  • PURIFY AMR: Questo progetto propone di valutare in modo completo il potenziale terapeutico di TMP-SMX/purine o 5-FU/purine da soli e in combinazione con ß-lattamici contro MRSA e altri patogeni responsabili di infezioni delle ferite, infezioni correlate ai dispositivi, osteomielite, endocardite e infezioni polmonari in persone affette da fibrosi cistica. Questi dati serviranno a scoprire i loro meccanismi d’azione sottostanti e collegheranno questi meccanismi alla resistenza agli antibiotici.
  • AVOGADRO: Il consorzio si propone di generare glicopeptidi modificati in modo univoco, dotati di un’attività antibatterica più ampia e potenziata contro i ceppi resistenti, attraverso un processo ripetitivo.
  • NanoHeal: Lo scopo di questo progetto è di sviluppare e convalidare nanomateriali antimicrobici sicuri, efficaci e mirati, che possono essere somministrati sulle ferite e favoriranno la guarigione, oltre a garantirne la sterilizzazione. Le tecnologie saranno incorporate in medicazioni a base di gel, che potranno uccidere e respingere i microbi durante la guarigione.
  • Candi-NET: I risultati di questo progetto consentiranno la classificazione dei pazienti negli studi clinici sulla candidemia, nonché la convalida dei biomarcatori della risposta al trattamento del patogeno e dell’ospite e l’emergere della resistenza del patogeno come nuovi endpoint degli studi clinici.

 

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