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14 giugno: Giornata Mondiale dei donatori di sangue

Nel 2005 la World Health Assembly istituì la Giornata Mondiale dei donatori di sangue, evento che si propone di celebrare e ringraziare l’impegno volontario di coloro che decidono di donare e donarsi, garantendo ad altri accesso universale alle trasfusioni.

Con il tempo, questa iniziativa divenne un prezioso strumento per sensibilizzare sugli effetti benefici che una donazione ricorrente ha, sia su coloro che necessitano di trasfusioni per vivere, che sul donatore stesso. In aggiunta, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha posto l’accento negli anni in una strategia che permettesse di raggiungere la disponibilità e l’accesso a livelli minimi di rifornimenti di sangue anche nei paesi sottosviluppati.

Il tema della giornata mondiale dei donatori di sangue 2023

Lo slogan della campagna di quest’anno è “donare il sangue, donare plasma e piastrine, condividere la vita e farlo stesso”. L’obiettivo è di celebrare coloro i quali già donano e incoraggiare altri a donare, mobilizzando e sostenendo l’importanza dei volontari per raggiungere l’universalità delle trasfusioni.

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One Health EJP: conferenza dal 19 al 21 giugno per affrontare le sfide future

Il progetto One Health EJP:

Il programma congiunto europeo “One Health” (One Health EJP) è un partenariato nei settori della sanità pubblica, della salute animale e della sicurezza alimentare. Finanziato nell’ambito di Horizon2020, One Health EJP riunisce 44 istituzioni in 22 paesi europei, tra cui l’Associazione MedVetNet.

Dal 2018, One Health EJP ha finanziato 30 progetti di ricerca, in cui le organizzazioni partner si riuniscono per lavorare a livello transsettoriale e confrontaliero, affrontando questioni nel campo delle zoonosi di origine alimentare, della resistenza antimicrobica e delle minacce emergenti. L’obiettivo comune è migliorare la capacità di rilevamento, di prevenzione e di risposta dei paesi europei.

La conferenza One Health EJP 2023, dal 19 al 21 giugno

L’EJP One Health si concluderà nel 2023 e la conferenza del programma “Collaborare per affrontare le future sfide One Health in Europa” è un’opportunità per restituire alla comunità le soluzioni sviluppate.

L’evento si svolgerà a Bruxelles, ma sarà possibile seguirlo in forma ibrida anche da remoto. L’obiettivo dell’iniziativa consiste nell’affrontare e fare il punto della situazione delle interconnesse sfide sanitarie che l’Europa presenta, attraverso una collaborazione nel settore fra le parti interessate e la relazione di importanti esperti sul tema.

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13 giugno: Giornata Mondiale dell’albinismo

L’Albinismo è una condizione genetica, non contagiosa e rara, che si manifesta con l’assenza o la riduzione del pigmento della melanina, che protegge dal sole e dona il colore agli occhi, alla pelle e ai capelli. La patologia comporta alcune specifiche conseguenze, quali un’estrema sensibilità al sole che porta ad un elevato rischio di contrarre forme tumorali della pelle e cancro, o problemi alla vista.

L’ONU denuncia lo stigma che affligge le persone con albinismo. Soprattutto in alcune regioni del mondo dove la patologia è prevalente, come ad esempio l’Africa sub-Sahariana, chi è affetto da Albinismo sovente soffre una grave discriminazione, atti violenti ed isolamento per via di false credenze e superstizioni.

Gli atti discriminatori e violenti contro gli albini si manifestano in maggior misura in quei paesi in cui la maggioranza della popolazione è di colore. Alla base di tali violenze, c’è la credenza che gli albini siano dotati di poteri soprannaturali o portino sfortuna. In alcuni paesi africani, come la Tanzania (dove un abitante su 1400 è albino) e il Malawi, le parti del corpo degli albini vengono utilizzate per riti magici perché si pensa che i loro organi possano portare fortuna.

In alcuni villaggi africani, alcune parti del corpo degli albini vengono vendute e la pelle viene commercializzata sul mercato nero a prezzi altissimi, tra i 1500 e i 7000 euro. Le bambine vengono spesso stuprate perché si crede che possano guarire gli uomini malati di Aids. Durante le elezioni in Tanzania nell’ottobre del 2015, si sono verificati massicci attacchi contro gli albini, di cui gli stregoni usavano i corpi (o parti di essi) per dei riti magici a cui si sottoponevano anche molti politici.

La risposta dell’ONU e la Giornata Mondiale dell’Albinismo:

Il 18 Dicembre 2014, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Risoluzione 69/170, proclamando il 13 giugno la Giornata Internazionale dell’Albinismo. Già nel 2013, il Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU aveva adottato una Risoluzione richiamando l’attenzione sulla diffusione degli attacchi contro gli albini.

Inoltre, il 10 Aprile 2015, con la Risoluzione A/HRC/RES/28/6, adottata senza votazione, il Consiglio ha istituito per un periodo di tre anni il mandato di un Esperto Indipendente sul diritto delle persone albine di godere dei Diritti Umani.

Nel marzo 2016, a Ginevra, l’UNICRI ha organizzato un gruppo di discussione sulle cause degli attacchi contro gli albini. “Nell’ultimo decennio, centinaia di persone affette da albinismo sono state vittime di attacchi con lo scopo di utilizzare parti del loro corpo per riti magici” ha affermato l’esperta. Durante l’evento è stato anche mostrato un estratto dal film “Jolibeau’s travel”, il quale mostra le relazioni tra l’albinismo e la stregoneria raccontando la storia di un ragazzo albino scappato dal Camerun per salvarsi.

Di recente, anche Amnesty International ha lanciato una campagna per sensibilizzare il governo del Malawi verso i brutali attacchi avvenuti contro gli albini nel paese. Il Presidente del Malawi, nel marzo del 2015, aveva condannato l’ondata di attacchi, sollecitando le forze dell’ordine a intervenire per non lasciare impuniti i responsabili. Tuttavia, fino ad ora, secondo Amnesty International, le azioni delle autorità sono state molto deboli e inefficaci, a dimostrazione del fatto che ciò che va combattuto, in primo luogo, è la superstizione legata a tali attacchi.

Diverse ONG hanno organizzato eventi in tutto il mondo in occasione della Giornata Internazionale dell’Albinismo, ed è incoraggiante il fatto che molti abbiano luogo in paesi africani come Togo, Benin, Camerun, Congo, Ghana, Kenya e Nigeria. In Francia, presso il Quartier Generale dell’UNESCO verrà proiettato un documentario seguito da un dibattito. Inoltre, diversi specialisti di oftalmologia, dermatologia e genetica, terranno un seminario sul tema.

Al Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra, il Consiglio per i Diritti Umani ha organizzato un evento con diverse ONG ed esperti di albinismo che terranno una conferenza e mostreranno dei video sul tema. Sono state anche invitate persone affette dalla patologia che condivideranno le loro esperienze di vita.

L’Albinismo in Italia:

In Italia, dal 2008 è attiva l’associazione di promozione sociale Albinit, presieduta da Elisa Tronconi e formata da un gruppo di volontari coinvolti nelle problematiche dell’albinismo. Nel mese di aprile, l’Associazione ha organizzato a Milano il Terzo Convegno Europeo sull’Albinismo, in cui ricercatori internazionali (oftalmologi, dermatologi, genetisti, neurologi, audiologi, laboratoristi molecolari), Associazioni europee di Albini, genitori, pazienti, insegnanti e tutti gli operatori del settore psicopedagogico si sono incontrati per discutere dei disagi vissuti dalle persone affette da albinismo.

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12 giugno: Giornata Mondiale contro il lavoro minorile

Il 12 giugno si celebra la giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile.

La creazione della giornata è stata promossa nel 2002 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), la quale ha fatto dell’eliminazione del lavoro minorile uno degli obiettivi principali sin dalla sua fondazione nel lontano 1919.

Anche l’Agenda ONU 2030 ne ha fatto uno specifico obiettivo, nel dettaglio l’8.7, il quale si propone di “Prendere provvedimenti immediati ed effettivi per sradicare il lavoro forzato, porre fine alla schiavitù moderna e alla tratta di esseri umani e garantire la proibizione ed eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile, compreso il reclutamento e l’impiego dei bambini soldato, nonché porre fine entro il 2025 al lavoro minorile in ogni sua forma”.

Cosa si intende per lavoro minorile?

Per lavoro minorile si intende quello in grado di mettere il minore in pericolo o di danneggiarlo, in violazione della legislazione internazionale e nazionale, privandolo della possibilità di acquisire un’istruzione. Non è da considerarsi tale, invece, la partecipazione ad attività lavorative che non interferisce con lo sviluppo del minore e non lo priva della possibilità di andare a scuola, come accade nel caso del lavoro domestico o della partecipazione alle attività dell’impresa familiare.

Nell’ultimo ventennio si erano registrati significativi progressi in materia ma gli ultimi anni – complici la pandemia, i conflitti, le crisi economiche, etc. – hanno invertito la tendenza, spingendo molte famiglie in condizioni di povertà e costretto nuovamente milioni di minori a lavorare.

I numeri della questione:

Secondo l’ultimo rapporto congiunto Unicef-Ilo sono 160 milioni i bambini e gli adolescenti tra i 5 e i 17 anni costretti a lavorare nel mondo, circa uno su dieci. In aggiunta, si registra un incremento di 8,4 milioni di bambini negli ultimi 4 anni: un dato allarmante che mostra come i progressi per porre fine al lavoro minorile si sono arrestati per la prima volta in 20 anni, invertendo il precedente trend che vedeva il lavoro minorile diminuire di 94 milioni tra il 2000 e il 2016. Circa 79 milioni di bambini sono impegnati in lavori potenzialmente pericolosi per la salute e lo sviluppo psicofisico e morale. In Italia le stime parlano di 336 mila minorenni tra i 7 e i 15 anni coinvolti nel lavoro minorile.

Il contesto geopolitico mondiale rischia di alimentare le disuguaglianze fra le popolazioni e i ceti sociali più fragili; è dunque fondamentale intraprendere un’azione strutturale che possa restituire una vita dignitosa ai bambini, come suggerito da Save the Children nell’ultimo rapporto sul tema rilasciato ad Aprile del 2023.

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Europa della Salute: il ministro Schillaci interviene alla conferenza dell’EHMA

Il ministro della Salute Orazio Schillaci è intervenuto aprendo la cerimonia inaugurale della 28ma edizione della conferenza dell’EHMA, l’European Health Management Association, promossa a Roma dal 5 al 7 giugno.

L’intervento si è focalizzato sull’istituzione di un’Unione Europea della Salute, che possa rappresentare non solo un’occasione di sinergia ed avanzamento integrato, ma anche e soprattutto una strategia di lungo periodo che permetta investimenti longevi e strutturali verso un sistema sanitario da rafforzare.

L’intervento di Schillaci:

Dopo aver lodato l’esecutivo di cui lui stesso è membro attivo, sottolineando l’aumento di investimenti nel settore sanitario previsto per il triennio 2023-26, il ministro si è soffermato sulla sostenibilità e la resilienza del Servizio Sanitario Nazionale.

Secondo Schillaci i nuovi investimenti messi in atto dal governo dovranno avere l’obiettivo di attuare una vera e propria rivoluzione sanitaria “copernicana”: lo storico approccio che prevede l’erogazione dei fondi secondo la prospettiva degli operatori sanitari è a suo modo da rivedere, per lasciare spazio alle esigenze di pazienti e cittadini.

Il ministro ha poi posto l’annosa questione della riluttanza nell’attuazione e nella ricerca di nuove innovazioni, soprattutto tecnologiche, che possono stravolgere l’attuale dimensione organizzativa.

Secondo Schillaci la soluzione risiede nell’investire nelle competenze dei professionisti della salute, nelle loro competenze così da gestire efficacemente ed efficientemente le risorse messe a disposizione.

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digital health

Pubblicata l’analisi del Piano Strategico di Horizon Europe 2025-27

Lo scorso 25 maggio è stata pubblicata l’analisi relativa al Piano Strategico di Horizon Europe per il triennio 2025-27, uno studio preparatorio in vista della pubblicazione del prossimo Piano Strategico relativo agli investimenti del programma quadro di Ricerca ed Innovazione transnazionale più grande al mondo.

L’analisi è il risultato di un processo di co-creazione tra i servizi interni della Commissione europea e gli Stati membri dell’UE e servirà come base analitica per lo sviluppo del prossimo Piano Strategico Horizon Europe e come supporto alla Commissione per preparare gli ultimi due anni del settennato del programma (2021-2027).

Il documento analizza lo stato attuale della R&I nell’UE e valuta quali cambiamenti sarebbero necessari alla luce del primo Piano strategico Horizon Europe 2021-2024. L’analisi esamina gli sviluppi rispetto alle future sfide globali e fornisce esempi del ruolo che la R&I svolge nell’affrontarle. In aggiunta, il documento incorpora i risultati della recente consultazione pubblica sul futuro della R&I europea, e altri dati raccolti tramite il coinvolgimento di cittadini e parti interessate.

Infine, l’analisi del piano strategico fornisce una panoramica delle attuali attività nell’ambito e identifica i gap esistenti, utilizzando i dati sull’attuazione di Horizon Europe.

IL TEMA DELLA SALUTE NEL PIANO STRATEGICO DI HORIZON EUROPE

Per quanto riguarda il tema sanitario, a livello di trend futuri, sfide ed opportunità, l’analisi segnala come la pandemia COVID-19 abbia certamente aumentato la consapevolezza dei rischi individuali, sociali, economici e politici associati alle minacce per la salute.

Il report indica come principali sfide future il concomitante aumento delle malattie non trasmissibili (dovute all’invecchiamento demografico della generazione dei baby boomers), e le minacce per la salute associate a microbi resistenti agli antibiotici. Altri trend egualmente trattati nell’analisi sono quelli delle relazioni tra ecologia, salute ambientale e salute umana (OneHealth); il miglioramento della resilienza e la trasformazione digitale dei sistemi sanitari e assistenziali; l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore medico e la salute mentale.

Tutte queste sfide, sottolinea il report, dovranno essere affrontate utilizzando in maniera appropriata le risorse dei sistemi sanitari e delle industrie farmaceutiche per garantire risultati equi e socialmente desiderabili.

Infine, l’analisi mostra come grazie ai progressi nel settore medico, le aspettative della società nei confronti dei sistemi sanitari siano in aumento, sia in termini di efficacia che di velocità di innovazione e cambiamento.

Riguardo ai risultati delle consultazioni pubbliche, pubblicate ad Aprile, i key topics identificati dagli stakeholders in ambito Salute sono:

  • Cancro (prevenzione, cura, trattamento, medicina personalizzata, sviluppo di vaccini, terapie mirate, tumori aggressivi);
  • Malattie rare (diagnostica, cura);
  • Demenza (prevenzione, trattamento);
  • Malattie cardiovascolari (prevenzione, cura);
  • Autoimmunità e malattie degenerative (prevenzione, trattamento);
  • Malattie infettive (prevenzione, cura, controllo virale);
  • Malattie croniche (nuovi rimedi);
  • Sviluppo di nuovi diagnostici, vaccini e terapie contro le malattie trascurate;
  • Morbo di Alzheimer (cura);
  • Resistenza antimicrobica;
  • Approccio multidisciplinare alla ricerca sulla salute, compresa la diagnosi medica assistita dall’intelligenza artificiale.

Infine, particolarmente interessante è l’analisi dei gap di ricerca identificati dalla Commissione, che mettono in luce quelle che potrebbero essere le prossime “destinazioni” all’interno del Cluster 1 di Horizon per il biennio 2025-2027.

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comunicazione in salute digital health

Info day di Horizon Europe per presentare i nuovi bandi contenuti nel Cluster 1

Il 1° giugno, nell’ambito del programma Horizon Europe è stato organizzato un info day per illustrare i bandi contenuti all’interno del Programma di Lavoro 2023-2024 relativi al Cluster 1, concernente il tema della Salute.

Attraverso delle sessioni illustrative, è stato possibile approfondire nel dettaglio i temi delle sei destinazioni relative al programma di lavoro del prossimo anno.

Le call for proposals gestite da HaDEA nell’info day hanno trattato i bandi nelle seguenti destinazioni:

  1. Mantenenersi in salute all’interno di una società in rapido cambiamento LINK REGISTRAZIONE

In questo ambito, sono stati presentati due topic:

  • HORIZON-HLTH-2024-STAYHLTH-01-02-two-stage – Verso un sostegno olistico alle disposizioni sanitarie e assistenziali per i bambini e gli adolescenti in una società sempre più digitale (Towards a holistic support to children and adolescents’ health and care provisions in an increasingly digital society).
  • HORIZON-HLTH-2024-STAYHLTH-01-05-two-stage – Prevenzione personalizzata delle malattie non trasmissibili – affrontare le aree con esigenze irrisolte utilizzando più fonti di dati (Personalised prevention of non-communicable diseases – addressing areas of unmet needs using multiple data sources).
  1. Vivere e lavorare in un ambiente favorevole alla salute LINK REGISTRAZIONE

In questo ambito, è stato presentato un topic:

  • HORIZON-HLTH-2024-ENVHLTH-02-06-two-stage – Il ruolo dell’inquinamento ambientale nelle malattie non trasmissibili: inquinamento atmosferico, acustico e luminoso e rifiuti pericolosi (The role of environmental pollution in non-communicable diseases: air, noise and light and hazardous waste pollution).
  1. Affrontare le malattie e ridurne l’onere LINK REGISTRAZIONE

In questo ambito, sono stati presentati sei topic:

  • HORIZON-HLTH-2024 – DISEASE-03-08-two-stage – Ricerca comparativa sull’efficacia degli interventi sanitari in aree ad alto fabbisogno di salute pubblica (Comparative effectiveness research for healthcare interventions in areas of high public health need).
  • HORIZON-HLTH-2024-DISEASE-03.11-two-stage – Prontezza e risposta alla pandemia: Prove su piattaforme adattive per la prontezza alla pandemia (Pandemic Preparedness and Response: adaptive platform trials for pandemic preparedness).
  • HORIZON-HLTH-2024-DISEASE-03.13-two-stage – Convalida di biomarcatori derivati da fluidi per la previsione e prevenzione dei disturbi cerebrali (Validation of fluid-derived biomarkers for the prediction and prevention of brain disorders).
  • HORIZON-HLTH-2024-DISEASE-03-14-two-stage – Affrontare gli oneri cronici per i malati di condizioni mediche poco studiate (Tackling high-burden for patients, under-researched medical conditions).
  • HORIZON-HLTH-2024-DISEASE-08.12 – Preparazione e risposta alla pandemia: Mantenimento del partenariato europeo per preparazione alla pandemia (Pandemic Preparedness and Response: Maintaining the European partnership for pandemic preparedness).
  • HORIZON-HLTH-2024-DISEASE-08-20 – Preparazione e risposta alla pandemia: Interazioni ospite-patogeno di malattie infettive con potenziale epidemico (Pandemic Preparedness and Response: Host-pathogen interactions of infectious diseases with epidemic potential).
  1. Garantire l’accesso a un’assistenza sanitaria innovativa, sostenibile e di qualità LINK REGISTRAZIONE

In questo ambito, è stato presentato un topic:

  • HORIZON-HLTH-2024-CARE-04-04-two-stage – Accesso ai servizi sanitari e assistenziali per le persone in situazioni vulnerabili (Access to health and care services for people in vulnerable situations)
  1. Liberare il pieno potenziale di nuovi strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per una società sana LINK REGISTRAZIONE

In questo ambito, sono stati presentati due topic:

  • HORIZON-HLTH-2024-TOOL-05-06-two-stage – Strumenti e strategie innovativi per la ricerca biomedica basati sull’uomo e non sugli animali (Innovative non-animal human-based tools and strategies for biomedical research)
  • HORIZON-HLTH-2024-TOOL-11-02; Bio-stampa di cellule viventi per la medicina rigenerativa (Bio-printing of living cells for regenerative medicine)
  1. Mantenere un’industria della salute innovativa, sostenibile e competitiva a livello globale LINK REGISTRAZIONE

In questo ambito, sono stati presentati due topic:

  • HORIZON-HLTH-2024-IND-06-08; Sviluppo di quadri metodologici dell’UE per la valutazione clinica e delle prestazioni e per il follow-up clinico e delle prestazioni post-commercializzazione dei dispositivi medici e dei dispositivi medico-diagnostici in vitro (IVD). (Developing EU methodological frameworks for clinical/performance evaluation and post-market clinical/performance follow-up of medical devices and in vitro diagnostic medical devices (IVDs)).
  • HORIZON-HLTH-2024-IND-06-09; Acquisizione di esperienza e fiducia nelle metodologie di nuovo approccio (NAM) per i test normativi di sicurezza ed efficacia – formazione coordinata e scambio di esperienze per i regolatori (Gaining experience and confidence in New Approach Methodologies (NAM) for regulatory safety and efficacy testing-coordinated training and experience exchange for regulators).

 

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7 giugno 2023: giornata mondiale della Sicurezza Alimentare

Con una risoluzione del 2018, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite diede vita alla Giornata mondiale sulla sicurezza alimentare, iniziativa che è stata istituita il 7 giugno di ogni anno. Lo scopo è quello di attrarre l’attenzione e stimolare la prevenzione, per gestire i rischi derivanti dall’alimentazione e contribuire alla salute della popolazione mondiale.

Sicurezza alimentare: i numeri

Ogni anno, si stima che più di 600 milioni di persone contraggano circa 200 tipi di malattie di origine alimentare, acuendo il divario sociale delle categorie più indifese, dal momento che ricade in maniera più pesante specialmente su giovani e sugli indigenti.

In aggiunta, le malattie di origine alimentare sono responsabili di più di 420.000 morti evitabili ogni anno. Per questo motivo, l’OMS e la FAO promuovono congiuntamente l’osservanza della Giornata Mondiale della Sicurezza alimentare, in collaborazione con gli stati membri e le associazioni del settore.

La giornata del 2023 sulla Sicurezza Alimentare

Il tema scelto per quest’anno “Gli standard alimentari salvano la vita”, vuole sottolineare che la produzione e il consumo di cibo sicuro hanno benefici immediati e a lungo termine sia per le persone, che per il pianeta e l’economia.

La disponibilità di cibo sicuro e sano per tutti può essere sostenuta nel futuro, abbracciando le innovazioni digitali, avanzando soluzioni scientifiche ma sempre onorando le conoscenze tradizionali che hanno superato la prova del tempo. I nostri sistemi alimentari devono produrre abbastanza cibo sicuro per tutti.

Riconoscere le connessioni sistemiche tra la salute delle persone, degli animali, delle piante, dell’ambiente e dell’economia aiuterà a soddisfare i bisogni del futuro e di una popolazione mondiale in costante crescita. Le azioni locali basate su soluzioni eque, spesso nuove, e su una collaborazione multisettoriale rafforzata sono essenziali per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).

L’edizione coincide anche con il 60esimo anniversario del Codex Alimentarius.

Cos’è il Codex Alimentarius e perché è centrale nella sicurezza alimentare

Il Codex Alimentarius, o “Codice alimentare” è una raccolta di standard, linee guida e codici di condotta adottati dalla Commissione del Codex Alimentarius. La Commissione, nota anche come CAC, è la parte centrale del programma congiunto FAO/OMS per gli standard alimentari ed è stata istituita dalla FAO e dall’OMS per proteggere la salute dei consumatori e promuovere pratiche eque nel commercio alimentare. La Commissione, ha tenuto la sua prima riunione nel 1963.

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UE, via libera alla ratifica della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne

L’Unione europea si appresta a ratificare la Convenzione sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne, in linea con il parere della Corte di giustizia del 2021.

A sei anni dalla firma da parte dell’UE della Convenzione – il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante per prevenire e combattere la violenza contro le donne e le ragazze – e nonostante i molteplici appelli del Parlamento europeo in tal senso, l’Unione non l’ha ancora ratificata a causa del rifiuto di alcuni paesi.

Tuttavia, il parere della Corte di giustizia dell’UE del 6 ottobre 2021 ha confermato che l’Unione europea può ratificare la Convenzione di Istanbul anche senza l’accordo di tutti gli Stati membri.

La Plenaria ha approvato due risoluzioni a riguardo. La prima, che riguarda i settori della Pa e quello delle istituzioni, è passata con 472 voti favorevoli, 62 voti contrari e 73 astenuti. Il secondo testo, che chiede di aderire alla Convenzione in materia di cooperazione legale e di asilo, è passato con 464 sì, 81 contrari e 45 astenuti.

Il Consiglio ha quindi richiesto l’approvazione del Parlamento per poter concludere la procedura. I deputati discuteranno la questione martedì e voteranno la loro risoluzione di consenso mercoledì.

L’adesione dell’UE alla Convenzione di Istanbul non esonera gli Stati membri dall’obbligo di ratificarla autonomamente, hanno già avvertito i deputati, esortando i sei Paesi rimanenti – Bulgaria, Cechia, Ungheria, Lettonia, Lituania e Slovacchia – a farlo senza indugio.

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5 giugno 2023 – Brokerage Event – HNN3.0 – “Horizon Europe Health & SSH”

 

Il 5 giugno 2023 avrà luogo a Parigi il Brokerage Event Horizon Europe Health & SSH, organizzato dall’azione europea Health-NCP-Net 3.0 (HNN3.0 – la rete internazionale dei Punti di contatto nazionali per il Cluster 1 di Horizon Europe), in collaborazione con la Net4Society (la rete internazionale dei Punti di contatto nazionali per il Cluster 2 di Horizon Europe).

Questo evento di partenariato internazionale fornirà l’opportunità alla comunità operante nel settore delle scienze sociali/umanitarie (SSH) e della salute, di incontrarsi e di costruire il loro consorzio per i prossimi bandi del 2024 nell’ambito del Cluster 1 e del Cluster 2.

L’evento sarà organizzato in 3 sessioni, per visualizzare l’agenda dell’incontro si prega di cliccare il seguente LINK.

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