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Il Consiglio adotta le raccomandazioni specifiche per paese: il punto sull’Italia

Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato ufficialmente le raccomandazioni specifiche per Paese nel contesto del Semestre europeo 2025, confermando le proposte presentate dalla Commissione nel Pacchetto di primavera.

Per l’Italia, il documento approvato evidenzia priorità fondamentali: consolidamento fiscale, miglioramento della competitività, rafforzamento della coesione sociale e attuazione completa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Le raccomandazioni specifiche per paese: il punto sull’Italia

Tra le principali raccomandazioni: riforme strutturali per ridurre il debito, razionalizzare la spesa pubblica, contrastare l’evasione fiscale, migliorare la produttività, potenziare la formazione professionale e semplificare le politiche di investimento pubblico, anche attraverso il pieno utilizzo di fondi UE come InvestEU e STEP.

Il Consiglio sottolinea inoltre come persistano ostacoli significativi in ambiti chiave del welfare, tra cui assistenza sanitaria e farmaceutica. Le raccomandazioni rivolte all’Italia includono:

  • promuovere la concorrenza nell’acquisto di farmaci, in particolare biosimilari;
  • ampliare l’accreditamento delle strutture private al sistema sanitario pubblico;
  • migliorare la copertura dei servizi di assistenza all’infanzia e a lungo termine, anche per ridurre disparità territoriali;
  • affrontare le carenze di personale sanitario e formativo, con strategie mirate a colmare il mismatch tra domanda e offerta di competenze.

L’analisi del Consiglio mette in luce anche la necessità di contrastare la segmentazione del mercato del lavoro, che incide negativamente sulla qualità del lavoro nei settori della salute e dell’assistenza, e di migliorare l’accesso a servizi equi, efficaci e sostenibili in tutto il territorio nazionale.

Le raccomandazioni esortano inoltre l’Italia ad accelerare l’attuazione del PNRR, compreso il capitolo REPowerEU, e dei programmi della politica di coesione (FESR, JTF, FSE+). Si richiede inoltre un rafforzamento della capacità amministrativa locale e una maggiore efficacia della giustizia e delle politiche per l’innovazione e la transizione digitale.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Semestre europeo 2025: Raccomandazioni specifiche della Commissione all’Italia

Il 4 giugno 2025 la Commissione Europea ha presentato il Pacchetto di Primavera 2025, che segna l’avvio della fase nazionale del ciclo annuale del Semestre europeo.

Questo documento offre tramite una serie di raccomandazioni una consulenza mirata a ciascuno Stato membro sulle proprie politiche e riforme economiche, basandosi sulle priorità più ampie delineate nel precedente Pacchetto d’autunno.

Le raccomandazioni della Commissione si basano su una valutazione dei piani politici nazionali presentati dagli Stati membri in aprile e su un’analisi del rispettivo contesto socio-economico. Inoltre, il Pacchetto di Primavera prevede esami approfonditi per valutare i potenziali squilibri macroeconomici nei Paesi dell’UE, che svolgono un ruolo fondamentale nella salvaguardia della stabilità economica europea.

Le raccomandazioni specifiche per Paese (CSR) forniscono indicazioni personalizzate a ciascuno Stato membro, suggerendo azioni di politica socio-economica e fiscale da intraprendere nel corso del prossimo anno. Queste linee guida si concentrano su aree politiche che devono affrontare sfide persistenti o che sono affrontate solo parzialmente dai piani politici nazionali. Le CSR possono riguardare un’ampia gamma di argomenti, tra cui le finanze pubbliche, le riforme dei sistemi pensionistici, l’istruzione, le sfide dell’innovazione, la creazione di posti di lavoro o la lotta alla disoccupazione.

La Commissione elabora le CSR sulla base delle relazioni nazionali e dell’esame dei programmi nazionali di riforma, stabilità e convergenza presentati dagli Stati membri in aprile. Queste indicazioni riflettono le priorità generali delineate nell’Analisi annuale della crescita sostenibile e nella raccomandazione del Consiglio sulla politica economica per l’area dell’euro, che fanno parte del Pacchetto d’autunno.

RACCOMANDAZIONI 2025

Si raccomanda all’Italia di intervenire nel 2025 e nel 2026 per:

  1. Rafforzare la spesa complessiva per la difesa e la prontezza in linea con le conclusioni del Consiglio europeo del 6 marzo 2025. Rispettare i tassi massimi di crescita della spesa netta raccomandati dal Consiglio il 21 gennaio 2025, al fine di porre fine alla situazione di deficit eccessivo. Attuare l’insieme di riforme e investimenti alla base del periodo di aggiustamento prolungato, come indicato dal Consiglio del 21 gennaio 2025. In linea con gli obiettivi di sostenibilità fiscale, rendere il sistema fiscale più favorevole alla crescita, combattendo ulteriormente l’evasione fiscale, riducendo il cuneo fiscale sul lavoro e le restanti spese fiscali, comprese quelle relative all’imposta sul valore aggiunto e ai sussidi dannosi per l’ambiente, nonché aggiornando i valori catastali nell’ambito di una più ampia revisione delle politiche abitative, garantendo al contempo l’equità. Intensificare gli sforzi per migliorare l’efficienza e l’efficacia della spesa pubblica. Mitigare gli effetti dell’invecchiamento sulla crescita potenziale e sulla sostenibilità fiscale, anche limitando l’uso di schemi di pensionamento anticipato e affrontando le sfide demografiche, attirando e trattenendo anche forza lavoro di alta qualità.
  2. In considerazione delle scadenze applicabili per il completamento tempestivo delle riforme e degli investimenti ai sensi del Regolamento (UE) 2021/241, accelerare l’attuazione del piano di ripresa e resilienza, compreso il capitolo REPowerEU. Accelerare l’attuazione dei programmi della politica di coesione (FESR, JTF, FSE+), sfruttando, ove opportuno, le opportunità offerte dalla revisione intermedia. Utilizzare in modo ottimale gli strumenti dell’UE, compreso l’ambito di applicazione fornito da InvestEU e dalla piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa, per migliorare la competitività.
  3. Sostenere l’innovazione rafforzando ulteriormente i collegamenti tra imprese e università, gli appalti per l’innovazione, il capitale di investimento aziendale e le opportunità per i talenti. Rafforzare il ruolo delle università nell’innovazione, concentrandosi maggiormente sulla commercializzazione dei risultati della ricerca e migliorando il percorso di carriera dei ricercatori. Promuovere la crescita e l’aggregazione delle PMI e delle start-up. Attuare una strategia industriale che includa la riduzione del divario territoriale, razionalizzando le attuali misure politiche e tenendo conto dei progetti infrastrutturali chiave.
  4. Aumentare l’efficienza della pubblica amministrazione e rafforzare la capacità amministrativa, soprattutto a livello locale. Ridurre ulteriormente l’arretrato e i tempi di smaltimento del sistema giudiziario. Affrontare le restanti restrizioni alla concorrenza, anche nei servizi pubblici locali, nei servizi alle imprese e nel sistema ferroviario.
  5. Accelerare l’elettrificazione e intensificare gli sforzi per la diffusione delle energie rinnovabili, anche riducendo la frammentazione della regolamentazione delle autorizzazioni e investendo nella rete elettrica. Affrontare i rischi legati al clima e mitigarne l’impatto economico, attraverso un maggiore coordinamento istituzionale, soluzioni basate sulla natura e coperture assicurative sul clima. Affrontare le restanti inefficienze nella gestione dell’acqua e dei rifiuti riducendo le lacune infrastrutturali.
  6. Promuovere la qualità del lavoro e ridurre la segmentazione del mercato del lavoro, anche per sostenere salari adeguati, e aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, in particolare per i gruppi sottorappresentati, anche rafforzando ulteriormente le politiche attive del mercato del lavoro e migliorando l’accesso a prezzi accessibili a un’assistenza di qualità per l’infanzia e a lungo termine, tenendo conto delle disparità regionali. Proseguire gli sforzi per contrastare il lavoro sommerso, in particolare nei settori più colpiti. Continuare a promuovere l’istruzione e la formazione professionale post-secondaria e la formazione sul posto di lavoro nei settori ad alta domanda per rispondere alle esigenze di competenze a breve termine, rafforzando al contempo l’apprendimento degli adulti attraverso l’espansione dell’apprendimento basato sul lavoro nei settori a forte crescita. Migliorare i risultati scolastici, con particolare attenzione agli studenti svantaggiati, anche rafforzando le competenze di base.

In ambito salute, ulteriori considerazioni sono state condivise all’interno del report:

  1. Nel contesto della raccomandazione numero 4 di cui sopra, viene posta particolare attenzione su come persistano ostacoli significativi in una serie di settori, tra cui l’assistenza sanitaria e farmaceutica. In particolare, promuovendo l’acquisto di biosimilari e l’accreditamento di operatori privati nel sistema sanitario pubblico.
  2. Nel contesto della raccomandazione numero 6 di cui sopra, viene evidenziato come, sebbene il tasso complessivo di posti di lavoro vacanti in Italia rimanga relativamente basso, intorno al 2%, settori come l’edilizia, la sanità e l’ICT devono far fronte a carenze di manodopera. Sostenere l’attuazione delle misure di successo promosse nell’ambito del RRF nel contesto dell’istruzione e della formazione professionale, compresi gli istituti tecnici superiori, e allineare i programmi di studio alle esigenze del mercato del lavoro, in particolare per quanto riguarda le competenze trasversali, verdi e digitali, è fondamentale per affrontare le attuali carenze. Inoltre, l’espansione dell’apprendimento basato sul lavoro, con particolare attenzione alla formazione a breve termine e alle micro-credenziali mirate ai settori a forte crescita e ad alta domanda, è essenziale per mitigare le carenze di manodopera nel breve termine.

 

Per maggiori informazioni sulle raccomandazioni della Commissione del Pacchetto di Primavera 2025, si prega di consultare il seguente LINK.

Per scaricare le raccomandazioni all’Italia si prega di consultare il seguente LINK.

Per consultare i report nazionali estesi si prega di utilizzare il seguente LINK.

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Parlamento europeo: adottata la relazione sul ciclo del Semestre 2025

Dal 11 al 14 marzo a Strasburgo, si è svolta la terza sessione plenaria dell’anno del Parlamento europeo, che prevede un totale di 15 sessioni plenarie (12 a Strasburgo e tre a Bruxelles).

Nel dettaglio, in questa sessione il Parlamento UE ha adottato il Rapporto sul Semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2025, che evidenzia le sfide macroeconomiche, tra cui la sostenibilità fiscale e l’aumento del rapporto debito/PIL.

Il Semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2025

Il Semestre Europeo è un ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche e di bilancio all’interno dell’Unione Europea. Per il 2025, il Parlamento Europeo ha adottato il 12 marzo una risoluzione relativa al coordinamento delle politiche economiche, sottolineando l’importanza di mantenere finanze pubbliche sane per sostenere una crescita sostenibile.

Inoltre, il Rapporto sottolinea la necessità di un’azione coordinata dell’UE per affrontare l’aumento dei costi abitativi, l’accesso alla sanità, all’istruzione e il rafforzamento delle protezioni sociali.

Infine, il Parlamento sollecita politiche trasparenti e responsabili, riforme strutturali e una migliore attuazione delle Raccomandazioni Specifiche per Paese, al fine di sostenere la stabilità economica ed affrontare i fattori a lungo termine della sostenibilità di bilancio, tra cui: la sostenibilità e la corretta erogazione dei sistemi pensionistici pubblici, i sistemi sanitari, i sistemi di assistenza a lungo termine, le sfide demografiche (quali l’invecchiamento della popolazione) e garantire la preparazione agli sviluppi negativi, compresi i rischi fisici legati ai cambiamenti climatici.

 

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Commissione UE: presentata la seconda parte del pacchetto d’autunno del semestre europeo

La Commissione Europea ha presentato la seconda parte del pacchetto d’autunno del semestre europeo, un’iniziativa che risponde alle sfide socioeconomiche del 2025. Il semestre europeo è uno strumento che aiuta gli Stati Membri dell’UE ad individuare le priorità economiche e sociali. Fornisce inoltre orientamenti concreti e metodologie per affrontarle.

I punti principali e le raccomandazioni del pacchetto d’autunno del semestre europeo

Tra i punti principali del pacchetto spiccano le raccomandazioni per la zona euro, che invitano gli Stati membri a:

  • Rafforzare l’innovazione tecnologica, con particolare attenzione alle tecnologie critiche;
  • migliorare il contesto imprenditoriale, semplificando la normativa e aumentando l’accesso ai finanziamenti;
  • sostenere investimenti pubblici e privati nelle transizioni verde e digitale, nonché nella difesa europea;
  • favorire il miglioramento delle competenze dei lavoratori, promuovendo la riqualificazione professionale;
  • rispettare il nuovo quadro di bilancio per garantire stabilità macroeconomica e sostenibilità del debito.
Relazione sul meccanismo di allerta

La relazione sul meccanismo di allerta ha evidenziato potenziali squilibri macroeconomici in diversi Paesi dell’UE. Nel 2025, saranno condotti esami approfonditi in 10 Stati membri, inclusa l’Italia, già segnalati per squilibri nel 2024. Inoltre, l’Estonia sarà oggetto di ulteriore monitoraggio per rischi emergenti legati a costi crescenti, peggioramento delle partite correnti e aumento dell’indebitamento delle famiglie.

Relazione comune sull’occupazione

La relazione conferma che il mercato del lavoro dell’UE resta resiliente, con un tasso di occupazione record del 75,8% nel 2024 e un tasso di disoccupazione minimo del 6,1%. Tuttavia, emergono sfide importanti:

  • Decelerazione della produttività del lavoro, che potrebbe compromettere la competitività globale dell’UE;
  • carenze di competenze e manodopera, che limitano l’innovazione e la crescita economica;
  • salari reali in ripresa, ma ancora insufficienti a compensare le perdite di potere d’acquisto degli anni precedenti.

La Commissione invita gli Stati membri a rafforzare le politiche per contrastare la povertà lavorativa e stimolare la partecipazione all’apprendimento permanente, in linea con gli obiettivi del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali.

La Commissione invita l’Eurogruppo, il Consiglio e il Parlamento Europeo a esaminare il pacchetto e a contribuire al ciclo del semestre europeo 2025, mantenendo un dialogo costruttivo con le parti sociali e gli stakeholder.

 

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EuroHealthNet analizza il Semestre Europeo 2024

EuroHealthNet ha pubblicato il rapporto “Un Semestre Europeo per il benessere delle persone e del pianeta”, analizzando come questo strumento di governance socioeconomica stia promuovendo l’equità sanitaria e il benessere, elementi centrali per un’economia che superi la centralità del PIL come indicatore di crescita.

Evoluzione del Semestre Europeo

Dal 2010, il Semestre Europeo ha ampliato il proprio focus, integrando politiche sociali, sanitarie e ambientali. Il rapporto di EuroHealthNet sottolinea il ruolo crescente di strumenti come il Social Scoreboard, il Quadro di Convergenza Sociale e il Fondo per la Ripresa e la Resilienza, che contribuiscono a incentivare investimenti sostenibili e sociali.

L’analisi evidenzia come il Semestre UE 2024 stia spingendo verso un’economia del benessere, enfatizzando il benessere inclusivo e sostenibile oltre i tradizionali indicatori economici, grazie anche al monitoraggio dei rischi sociali, digitali e ambientali emergenti.

Criticità e Raccomandazioni secondo EuroHealthNet

Il rapporto rileva oltre ai progressi significativi anche lacune importanti, quali:

  • Mancanza di attenzione a temi cruciali come salute mentale e prevenzione sanitaria.
  • Dati insufficienti su indicatori chiave, come qualità delle condizioni abitative o lavori dignitosi, spesso non stratificati per gruppi socioeconomici.

A tal proposito EuroHealthNet propone di:

  • Creare un quadro europeo di indicatori di benessere.
  • Rafforzare gli investimenti in salute pubblica, prevenzione e sostenibilità.
  • Allineare meglio gli obiettivi sociali e sanitari con le priorità economiche e fiscali.
Le Raccomandazioni Specifiche per l’Italia

Infine, il documento fornisce raccomandazioni specifiche (Country-Specific Recommendations) per ogni Paese membro atte a guidare le riforme nazionali, in linea con gli obiettivi promossi dall’UE.

Per quanto concerne l’Italia, si evidenziano:

  • Sanità: Potenziare la medicina territoriale, l’accesso universale e la formazione del personale.
  • Sostenibilità: Accelerare il Green Deal, migliorando la qualità dell’aria e promuovendo l’economia circolare.
  • Inclusione: Investire in servizi per anziani e infanzia, per combattere la povertà e sostenere l’occupazione.
  • Disparità territoriali: Colmare il divario tra Nord e Sud, con investimenti in sanità, istruzione e occupazione.

 

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Presentato il pacchetto di primavera del semestre europeo

La Commissione ha presentato agli Stati membri gli orientamenti politici nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo 2024. Gli orientamenti hanno l’obbiettivo di costruire un’economia solida che garantisca competitività, resilienza e prosperità a lungo termine per tutti, mantenendo al contempo finanze pubbliche sane, di fronte a un contesto geopolitico difficile.

gli orientamenti politici del pacchetto di primavera del semestre europeo 2024

Con questi orientamenti l’UE si impegna a migliorare la propria competitività e leadership globale, rafforzando la sua autonomia strategica aperta, promuovendo così la crescita della produttività, gli investimenti e colmando le carenze di manodopera e competenze. Per garantire tali obiettivi è necessario un approccio integrato in vari settori, quali: stabilità macroeconomica, sostenibilità ambientale, produttività ed equità.

Il semestre europeo mira a garantire tale coordinamento, aiutandosi attraverso l’attivazione di NextGenerationEU e dei programmi di coesione. Il ciclo include anche relazioni sui progressi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile e le priorità di investimento per il prossimo riesame della politica di coesione.

Negli ultimi cinque anni, il semestre europeo ha sostenuto risposte economiche coordinate durante crisi eccezionali come la pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina. Le previsioni economiche per il 2024 indicano una crescita del PIL dell’1,0% nell’UE e dello 0,8% nella zona euro, con un’ulteriore accelerazione prevista per il 2025.

Raccomandazioni per gli stati membri

Sulla base dei report nazionali del 2024, la Commissione ha proposto delle raccomandazioni specifiche per paese (CSR) atte a fornire indicazioni agli Stati membri su come affrontare le sfide all’interno di tematiche quali: politiche di bilancio, attuazione dei piani nazionali e programmi di coesione e sfide strutturali emergenti, con particolare attenzione al miglioramento della competitività.

L’attuazione efficace di NextGenerationEU ha sostenuto la ripresa dell’UE verso un futuro più verde, digitale, equo e resiliente. Finora, la Commissione ha erogato oltre 240 miliardi di euro agli Stati membri. Tuttavia, alcuni Stati devono affrontare ritardi e sfide strutturali per realizzare tempestivamente gli investimenti e le riforme.

Le raccomandazioni strategiche invitano pertanto gli Stati membri a promuovere la competitività migliorando il contesto imprenditoriale, sostenendo l’istruzione e la formazione di qualità, facilitando l’accesso ai finanziamenti e accelerando la transizione verde e digitale. Il nuovo quadro di governance economica prevede che il 2024 sia un anno di transizione per il coordinamento delle politiche di bilancio.

Valutazione delle sfide della convergenza sociale

La Commissione Europea ha analizzato per la prima volta anche le sfide sociali, occupazionali e di competenze di ciascuno Stato membro in due fasi, utilizzando un quadro di valutazione sociale riveduto e principi di convergenza sociale.

La prima fase dell’analisi è inclusa nella relazione comune sull’occupazione 2024, mentre la seconda fase, pubblicata a maggio, offre un’analisi dettagliata su sette Stati membri: Bulgaria, Estonia, Spagna, Italia, Lituania, Ungheria e Romania.

Orientamenti in materia di occupazione

La Commissione ha proposto inoltre alcuni orientamenti per le politiche occupazionali degli Stati membri per il 2024, con l’obiettivo di rendere le politiche sociali e occupazionali più eque e inclusive. Questi orientamenti aggiornano quelli del 2023, includendo azioni per colmare le carenze di competenze e manodopera, migliorare le competenze di base e digitali, e affrontare l’impatto delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e la gestione algoritmica, sul mondo del lavoro. Sono incluse anche iniziative politiche rilevanti in ambiti come il lavoro mediante piattaforme digitali, l’economia sociale e gli alloggi a prezzi accessibili.

Infine, la Commissione enfatizza l’importanza di monitorare i progressi verso gli obiettivi dell’UE per il 2030 e gli obiettivi nazionali in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà.

Futuri sviluppi

Infine, la Commissione propone orientamenti per le politiche occupazionali degli Stati membri, aggiornati per colmare le carenze di competenze e manodopera e per affrontare l’impatto delle nuove tecnologie sul lavoro. La Commissione invita l’Eurogruppo e il Consiglio a esaminare e approvare gli orientamenti proposti e attende un dialogo costruttivo con il Parlamento europeo.

 

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Commissione: Presentati gli orientamenti del semestre EU 2023

La Commissione europea ha presentato i suoi orientamenti agli Stati membri nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo 2023.

Lo scopo è costruire un’economia solida e adeguata alle esigenze future, per garantire competitività e prosperità a lungo termine per tutti nonostante il contesto geopolitico difficile.

In tal senso è richiesto un approccio integrato in tutti i settori d’intervento:

  • promozione della sostenibilità ambientale
  • promozione della produttività
  • promozione dell’equità
  • promozione della stabilità macroeconomica
I RISULTATI DEL SEMESTRE EUROPEO

Il semestre europeo rappresenta il quadro di coordinamento delle politiche economiche in tutta l’Unione europea. Inoltre, consente ai paesi dell’UE di discutere i loro piani economici e di bilancio e di monitorare i progressi in momenti specifici dell’anno, oltre ad integrare l’attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza con quella dei programmi della politica di coesione.

In questo semestre, è emerso come l’economia europea continui a mostrarsi resiliente in un contesto mondiale difficile. Infatti, il calo dei prezzi dell’energia, l’allentamento delle strozzature nell’approvvigionamento e un mercato del lavoro vigoroso hanno sostenuto una crescita moderata nel primo trimestre del 2023, dissipando i timori di una recessione. Al tempo stesso l’inflazione di fondo si è consolidata, provocando un ulteriore inasprimento delle condizioni finanziarie.

Basandosi sul quadro ottenuto dal semestre, la Commissione ha proposto le raccomandazioni di coordinamento specifiche per paese indirizzando in tal maniera gli Stati membri su come affrontare sfide economiche e sociali importanti nei rispettivi piani per la ripresa e la resilienza.

Le raccomandazioni sono suddivise in quattro parti:

  • una raccomandazione sulla politica di bilancio
  • la raccomandazione di proseguire o accelerare l’attuazione del piano nazionale per la ripresa e la resilienza
  • una raccomandazione aggiornata e più specifica sulla politica energetica in linea con gli obiettivi di REPowerEU
  • una raccomandazione sulle sfide strutturali in essere e/o emergenti

 

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