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UE: attivo il Digital Services Act per moderare i contenuti online

L’Unione Europea ha intrapreso da tempo un impegno olistico per ciò che concerne la tutela dei cittadini, soprattutto le categorie più vulnerabili e i minori. Il raggio d’azione si sposta online con il Digital Services Act, iniziativa entrata in vigore lo scorso 25 agosto che impone ai giganti del web di auto-monitorare le proprie piattaforme reprimendo ed eliminando i contenuti digitali dannosi ed illegali.

 

I 19 colossi che rientrano sulla nuova legge europea sui servizi digitali sono: X (ex Twitter), TikTok, Instagram, Wikipedia, Zalando, AliExpress, Amazon, Apple AppStore, Bing, Booking, Facebook, Google Ricerca, Google Play, Google Maps, Google Shopping, LinkedIn, Pinterest, Snapchat e YouTube.

Come funziona il Digital Services Act

Le aziende saranno tenute a rimuovere immediatamente i contenuti illegali ritenuti dannosi per gli utenti, sia in modo autonomo che sotto notifica delle autorità nazionali o i singoli utenti.

Le piattaforme dovranno disporre di meccanismi chiari e semplici per ciò che concerne la segnalazione. Vi è inoltre una stretta molto chiara senza precedenti, per ciò che concerne la lotta alla disinformazione e al bullismo. Le piattaforme saranno pertanto obbligate a presentare annualmente una relazione dettagliata sui rischi sistemici per gli utenti presenti online.

 

La Commissione Europea potrà emettere sanzioni fino al 6% del fatturato globale annuo di un’azienda. Potrebbe anche vietare temporaneamente a un’azienda tecnologica di operare all’interno del blocco in casi eccezionali di grave non conformità. Bruxelles sarà supportata dagli osservatori nazionali nei paesi in cui le aziende hanno le loro sedi europee.

Anche le più grandi piattaforme online e i motori di ricerca dovranno pagare una commissione, fino allo 0,05% delle loro entrate globali, per finanziare il lavoro di applicazione della Commissione.

 

Il Digital Services Act era divenuto quantomai necessario, non solo per ciò che riguarda la sicurezza digitale e la rimozione di contenuti sensibili, ma poiché investe anche il campo della salute pubblica. In particolare, il Digital Services Act riguarda la tutela della salute mentale, della prevenzione dei fenomeni di cyberviolenza e cyberbullismo, proteggendo soprattutto le categorie degli utenti considerate più vulnerabili da contenuti dannosi e disinformazione.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Medicina personalizzata: pubblicata la nuova Agenda strategica – SRIA – di ICPerMed

L’agenda strategica di ricerca e innovazione (SRIA)

Il consorzio ICPerMed ha pubblicato l’agenda strategica di ricerca e innovazione (SRIA) per la medicina personalizzata (PM).

Il documento è uno strumento di supporto ad ampio raggio per tutti gli stakeholder ed esperti per aiutarli nello sviluppo di futuri programmi, attività e ricerca verso la PM e la cura e la prevenzione. L’obiettivo è quindi quello di sostenere la visione a lungo termine e complementare la proposta per il nuovo partenariato europeo per la medicina personalizzata EP PerMed, presentata di recente dalla Commissione europea.

SRIA IN PILLOLE

La SRIA è stata sviluppata da un apposito gruppo di redazione, composto da rappresentanti degli Stati membri e in stretta collaborazione con la CE. Il gruppo di redazione è stato istituito nel 2021 per supportare la prima fase dei preparativi del PE PerMed , ovvero lo sviluppo di una bozza di proposta per il PE PerMed, che è stata pubblicata dalla CE nel febbraio 2022, e la SRIA per il PM.

La struttura e il contenuto della SRIA si basano sulle conoscenze dei membri del gruppo di redazione, sui documenti strategici esistenti e su ulteriori informazioni disponibili.

Presenta i risultati di numerose attività ed eventi, alcuni dei quali sono stati organizzati con il supporto della CE, del Consorzio internazionale per la medicina personalizzata (ICPerMed) e di consorzi collegati come la Rete dello Spazio europeo della ricerca per la medicina personalizzata (ERA PerMed).

Tra queste attività c’erano interviste con più di 70 esperti e parti interessate per raccogliere idee generali, raccomandazioni e informazioni relative al PM. In particolare, sono state identificate le cosiddette “Triplets of Action” – ToA, diventate glie elementi base della SRIA stessa, le quali definiscono le sfide concrete, gli obiettivi e l’esito atteso delle azioni volte a promuovere la ricerca sul PM e l’implementazione di approcci innovativi al PM.

La prima serie di 47 ToA identificate è stata convalidata in una consultazione online (novembre-dicembre 2022), supportata da ICPerMed. I risultati sono stati pubblicati come rapporto sul sito web dell’ICPerMed e sul sito web dell’ERA PerMed nel marzo 2023.

Inoltre, assieme ad ICPerMed, nel gennaio 2023 è stato organizzato a Pamplona un workshop di esperti dedicato a temi e aree cruciali per lo sviluppo e l’implementazione di approcci PM basati sui risultati della ricerca interdisciplinare. Quest’occasione ha significato molto per l’implementazione della SRIA.

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