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Commissione Europea: Raccomandazioni all’Italia

Il 16 giugno scorso la Commissione Europea ha pubblicato le Raccomandazioni del Consiglio all’Italia “On the economic, social, employment, structural and budgetary policies of Italy”.

Il documento analizza lo stato della situazione italiana sotto il profilo economico, strutturale, di bilancio, sociale ed occupazionale.

Le raccomandazioni all’italia

La Commissione sottolinea il problema demografico legato all’invecchiamento della popolazione e al basso tasso di nascite, la disparità tra regioni del Sud e regioni del Nord soprattutto in tema di formazione e incentivi al lavoro e alle politiche di welfare.

Pertanto, la Commissione Europea raccomanda di:

  • rafforzare la capacità amministrativa per la gestione dei fondi UE;
  • accelerare gli investimenti e mantenere lo slancio nell’attuazione delle riforme;
  • accelerare l’attuazione dei programmi relativi alle politiche di coesione;
  • intervenire sull’invecchiamento demografico promuovendo politiche del mercato del lavoro incentivanti soprattutto per donne e giovani e affrontando le sfide relative alla povertà lavorativa.

per visualizzare il documento completo si prega di cliccare il seguente LINK.

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LIFE Info Day ITALIA 2024: Calls for proposals 2024

Martedì 28 maggio si terrà in modalità online l’Info Day nazionale LIFE 2024.

L’evento è organizzato dal National Contact Point del Programma LIFE 2021-2027 (LIFE NCP IT) operante presso la Divisione II “Affari europei in materia ambientale” della Direzione generale attività europea ed internazionale (DG AEI) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), in collaborazione con l’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente (CINEA) e il Team esterno di monitoraggio dei progetti LIFE realizzati in Italia (ELMEN EEIG – Timesis).

LIFE INFO DAY ITALIA 2024 

Il LIFE Info Day Italia 2024 è rivolto ai candidati e potenziali candidati LIFE italiani (enti pubblici e privati, incluse ONG e organizzazioni della società civile), e rappresenta un appuntamento di grande rilevanza per conoscere nel dettaglio le caratteristiche del Programma LIFE 2021-2027 con le opportunità di dare vita a idee verdi e legate alla transizione verde, grazie ai finanziamenti messi a disposizione dalle LIFE Calls for proposals 2024. L’evento rappresenta anche un’opportunità per ricevere input concreti sulla presentazione delle proposte progettuali e per porre domande dirette agli esperti di settore, relatori dell’evento.

Infatti, durante l’evento sarà possibile interfacciarsi con alcuni degli attori centrali di LIFE in Europa e in Italia, quali:

  • I referenti di CINEA (per ciascun Sottoprogramma LIFE), l’Agenzia esecutiva europea per il clima l’infrastruttura e l’ambiente, che si occupa di gestire LIFE per conto della Commissione europea;
  • I monitors di ELMEN EEIG – Timesis, gli esperti incaricati di monitorare l’andamento dei progetti LIFE italiani;
  • Il Team del LIFE National Contact Point (NCP) per l’Italia (LIFE NCP IT) – operante presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) – che svolge non solo attività di promozione delle opportunità di LIFE e dei suoi bandi annuali, ma anche attività di supporto diretto ai candidati italiani per la sottomissione di proposte progettuali, nonché ai beneficiari di progetti LIFE realizzati nel nostro Paese per rafforzare la diffusione dei risultati da essi raggiunti e favorirne la replicazione.

L’evento si svolgerà in modalità ONLINE sulla Piattaforma Teams, dalle ore 9:30 alle ore 17:00.

Per registrarsi al LIFE Info Day Italia 2024 di prega di cliccare sopra al seguente LINK.

IL PROGRAMMA LIFE

Il Programma LIFE 2021-2027 è il Programma europeo dedicato esclusivamente all’ambiente, alla conservazione della natura e alle tematiche del cambiamento climatico, incluse l’efficienza energetica e le energie rinnovabili. Il 18 aprile u.s., sono stati pubblicati dalla CE gli “Inviti a presentare proposte” (Calls for proposals) per l’annualità 2024 in relazione alle diverse tipologie di progetti ammissibili nell’ambito dei 4 Sottoprogrammi di cui ai Settori “Ambiente” e “Azione per il Clima” di LIFE 2021-2027:

1.Settore “Ambiente”:

2. Settore “Azione per il Clima”:

 

Per maggiori informazioni sul LIFE Info Day ITALIA 2024 si prega di consultare il seguente LINK.

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digital health

IA: approvato ddl per disposizioni e delega al Governo

Il 23 Aprile 2024 il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge per l’introduzione di disposizioni e la delega al Governo in materia di intelligenza artificiale (IA), che accompagna il quadro regolatorio del Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale approvato lo scorso 13 marzo dal Parlamento Europeo.

Il disegno di legge individua criteri regolatori capaci di riequilibrare il rapporto tra le opportunità che offrono le nuove tecnologie e i rischi legati al loro uso improprio, al loro sottoutilizzo o al loro impiego dannoso. Inoltre, introduce norme di principio e disposizioni di settore che, da un lato, promuovono l’utilizzo delle nuove tecnologie per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e della coesione sociale e, dall’altro, forniscono soluzioni per la gestione del rischio fondate su una visione antropocentrica.

Le norme intervengono in cinque ambiti:

  • la strategia nazionale;
  • le autorità nazionali;
  • le azioni di promozione;
  • la tutela del diritto di autore;
  • le sanzioni penali.

Si prevede, inoltre, una delega al governo per adeguare l’ordinamento nazionale al Regolamento UE in materie come l’alfabetizzazione dei cittadini in materia di IA (sia nei percorsi scolastici che in quelli universitari) e la formazione da parte degli ordini professionali per professionisti e operatori. La delega riguarda anche il riordino in materia penale per adeguare reati e sanzioni all’uso illecito dei sistemi di IA.

Con specifico riferimento al Settore “Sanità e disabilità” vengono indicate le seguenti disposizioni (Capo II – Articolo 7):

  1. Accessibilità e intelligenza artificiale in ambito sanitario e di disabilità. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale non può in alcun modo selezionare con criteri discriminatori condizionando e restringendo l’accesso alle prestazioni sanitarie. Prioritario è il diritto dell’interessato ad essere informato circa l’utilizzo di tali tecnologie. Si promuove la diffusione dei sistemi di IA finalizzati all’inclusione, le condizioni di vita e l’accessibilità delle persone con disabilità. L’utilizzo dei sistemi di IA in ambito sanitario deve lasciare impregiudicata la spettanza della decisione alla professione medica.
  2. Ricerca e sperimentazione scientifica nella realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale in ambito sanitario. trattamenti di dati, anche personali, eseguiti da soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro per la ricerca e la sperimentazione scientifica nella realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale per finalità terapeutica e farmacologica, sono dichiarati di rilevante interesse pubblico.
  3. Disposizioni in materia di fascicolo sanitario elettronico, sistemi di sorveglianza nel settore sanitario e governo della sanità digitale. Si istituisce una piattaforma di intelligenza artificiale per il supporto alle finalità di cura e, in particolare, per l’assistenza territoriale.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Per scaricare il documento di riferimento si prega di consultare il seguente LINK.

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workforce

PNRR: la CE versa la terza rata all’Italia pari a 18,5 miliardi

In data 9 ottobre, la Commissione europea ha effettuato il versamento della terza rata relativa al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per un importo pari a 18,5 miliardi di euro. L’annuncio della transazione è stato formulato dal Ministro Raffaele Fitto, titolare delle deleghe per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR.

Il Ministro Fitto ha enfatizzato come l’erogazione di questa terza rata sia il risultato di una rigorosa valutazione positiva eseguita dalla Commissione europea riguardo al conseguimento di ben 54 obiettivi e traguardi fissati all’interno del Piano. Tale valutazione è stata in seguito confermata dagli Stati membri dell’Unione Europea durante le riunioni del Comitato Economico e Finanziario e del Comitato RRF.

Cosa finanzia la terza rata del PNRR:

“Questo pagamento”, ha affermato il Ministro Fitto, “costituisce una testimonianza tangibile dei notevoli progressi raggiunti nell’attuazione del PNRR”. Con questo flusso di fondi, l’Italia ha ora ricevuto nelle varie tranches un totale di 85,4 miliardi di euro, cifra che rappresenta oltre il 44% dell’intero ammontare destinato al PNRR.

La terza rata è il frutto di una collaborazione intensa e fruttuosa con la Commissione europea e il risultato di un impegno straordinario volto a soddisfare obiettivi di notevole complessità, soprattutto nel contesto di riforme nei settori della concorrenza, della giustizia, dell’amministrazione pubblica e fiscale, nonché dell’istruzione, del mercato del lavoro e del sistema sanitario.

Va inoltre evidenziato che questo finanziamento riguarda anche investimenti finalizzati a favorire la transizione digitale e la sostenibilità ambientale, oltre a promuovere la ricerca, l’innovazione e l’istruzione.

Il Ministro ha concluso sottolineando che il lavoro sul PNRR continua incessantemente, mirando ora a conseguire una valutazione positiva per quanto riguarda la richiesta di erogazione della quarta tranche e la revisione del Piano stesso, che include il nuovo capitolo relativo al REPowerEU.

 

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workforce

Pubblicato un avviso per la raccolta di progetti di ricerca congiunti

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha pubblicato un avviso per la raccolta di progetti di ricerca congiunti tra Italia e Svezia. Il bando, che scade il 10 ottobre 2023, è finalizzato al rinnovo del Protocollo Esecutivo per la Cooperazione Scientifica e Tecnologica tra i due paesi per il triennio 2024-2026.

Possono partecipare al bando istituzioni di ricerca pubbliche o private (no-profit) che siano in grado di presentare una proposta progettuale congiunta con un partner svedese. Le proposte devono essere scritte in lingua inglese e avere una durata di tre anni, la stessa del Programma Esecutivo.

Le aree di ricerca ammissibili al bando sono:

  • Tecnologie verdi e sostenibili
  • Salute e benessere
  • Scienze della vita
  • Innovazione digitale
  • Scienze sociali e umanistiche

Le proposte saranno valutate da una commissione composta da esperti italiani e svedesi. I progetti selezionati riceveranno un finanziamento fino a 1 milione di euro per ciascun anno di durata.

Il bando è un’opportunità per le istituzioni di ricerca italiane e svedesi di collaborare a progetti di ricerca innovativi e di alto livello. I progetti selezionati contribuiranno a rafforzare la cooperazione scientifica e tecnologica tra i due paesi e a promuovere lo sviluppo di nuove conoscenze e tecnologie.

 

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lotta contro il cancro

Arriva in Aula la proposta di legge sull’oblio oncologico

Come riportato dalla Rete Oncologica dei pazienti Italia (ROPI), per quanto riguarda i pazienti guariti dopo aver superato il cancro, alla guarigione clinica non corrisponde sempre quella sociale. Sovente, dopo la conclusione delle cure, le persone coinvolte vengono discriminate in vari contesti cruciali come il diritto all’adozione o all’affidamento di minori, e l’accesso ai servizi finanziari, quali prestiti o mutui o nella stipula di polizze assicurative.

Per oblio oncologico si intende una norma di tutela che abolisca l’obbligo di dichiarare di essere stati malati di cancro, allo scopo di impedire qualsiasi forma di discriminazione legata allo stato di salute di una persona.

Il DDL sull’oblio oncologico:

Lo scorso 29 giugno 2023 la XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità il testo unificato del disegno di legge sull’oblio oncologico. Questa misura andrebbe ad allineare il quadro legislativo italiano agli standard richiesti dall’Unione Europea (azione necessaria entro il 2025). La legge dovrebbe avere 2 scaglioni temporali entro i quali si avrà il diritto all’oblio oncologico: 10 anni dopo il termine delle cure per chi ha avuto il cancro dopo i 18 anni; 5 anni per chi lo ha avuto da più giovane.

La proposta di legge è ora approdata in Aula, e verrà valutata entro il 4 agosto.

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Misure per la parità di genere nei PNRR: l’Italia esempio virtuoso in Europa

La pandemia del COVID-19 ha acuito sensibilmente quelle che erano le disparità di genere, sociali ed economiche già presenti negli Stati Europei. L’evidenza scientifica ha ampiamente dimostrato quanto gli effetti della crisi si siano riversati in maniera esponenzialmente maggiore sulle donne rispetto che gli uomini.

L’Unione Europea ha deciso di intervenire in modo strutturale per ovviare a questa questione, obbligando per esempio gli Stati membri in questa programmazione ad avere un Gender Equality Plan (GEP) per poter partecipare ai progetti dell’Unione Europea come ad esempio il programma Horizon Europe.

Se è giusto affermare che il GEP riguardi le singole organizzazioni che fanno domanda e non gli Stati membri di per sé, è vero anche che tale misura debba essere presentata da enti pubblici quali organismi di finanziamento della ricerca, nonché ministeri nazionali, enti pubblici di autorità, enti di ricerca siano essi pubblici o privati.

Inoltre, occorre aggiungere che il GEP non va inteso come una misura isolata all’interno di un quadro normativo impreparato, ma che dovrebbe essere circoscritto all’interno di una analisi degli studi di genere, alla base dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza post-Covid.

Ed invece l’EIGE nel suo rapporto registra che, un coinvolgimento limitato sia dei governi nazionali che degli organismi indipendenti per la parità di genere e la società civile femminile e femminista, abbia portato ad un risultato che stima a meno del 2% la quota destinata a bilancio per misure di genere.

Questo dato è frutto della mancanza di approccio strutturale da parte degli Stati dell’UE, che non hanno prodotto dapprima una gender analysis, così da delineare le criticità del tema ed agire di conseguenza durante la stesura dei Piani di Ripresa e Resilienza.

Il caso virtuoso dell’Italia sulla serietà dell’analisi di genere a monte del PNRR

L’Italia si è dimostrata, insieme soltanto alla Spagna e alla Svezia, uno dei pochissimi paesi che hanno prodotto dapprima una analisi del divario di genere nei diversi settori, per poi favorire e promuovere la parità attraverso un approccio trasversale in cui il tema è stato preso in considerazione nelle fasi di attuazione del PNRR.

Il tema della parità di genere va inteso in questa fase come una delle chiavi di lettura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per rendere più inclusiva ed efficace l’esecuzione dei bilanci.

Altri Stati membri si stanno ora mobilitando nell’introdurre un’iniziativa prospettica sul tema della parità di genere nei propri Piani Nazionali. Tuttavia si ha la sensazione che si sia persa una occasione importante per attuare con forza una struttura egualitaria ed inclusiva delle differenze di genere, soprattutto in un periodo storico che riflette l’acuirsi delle disparità sociali. Se è vero dunque che si possa rimediare in futuro attraverso la specifica implementazione di altri piani nazionali sul tema, occorre in questa fase elogiare coloro i quali hanno tracciato le linee guida del piano di Ripresa pensando da subito, tra le priorità, di ridurre gli effetti negativi quanto meno della crisi sulle donne.

È essenziale includere e mantenere questa forma mentis anche nelle fasi finali di attuazione e soprattutto monitoraggio dei piani nazionali, da non prendere sottogamba per non vanificare quanto di buono fatto nella fase precedente. Un plauso va anche alla Svezia e in particolare alla Spagna, che ha fatto dell’uguaglianza di genere un caposaldo della strategia nazionale di ripresa.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.