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European Partnership Stakeholder Forum: pubblicato il report dell’edizione 2024

La Commissione Europea e ERA-LEARN hanno pubblicato il report ufficiale del terzo Partnership Stakeholder Forum “20 years of European Partnerships: Reflecting on the past – Shaping the Future”, tenutosi a Bruxelles il 4 e 5 dicembre scorsi. L’evento ha rappresentato un’occasione per riflettere su vent’anni di partenariati europei e delineare le prospettive future in vista del 10° Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione (FP10).

Dal lancio dei primi partenariati ERA-NET nel 2004, questi hanno contribuito significativamente allo sviluppo dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA), mobilitando risorse in tutta Europa per affrontare sfide comuni sia in ambito sociale che economico. In particolare, hanno potenziato la collaborazione transnazionale nella ricerca e l’allocazione di risorse nazionali.

EUROPEAN PARTNERSHIP STAKEHOLDER FORUM: IL REPORT

Il report si concentra sul ruolo dei partenariati nella ricerca e nella strategia dell’UE. Nel dettaglio, per quanto concerne l’ambito della salute, il Forum ha affrontato temi come l’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nell’assistenza sanitaria e l’importanza della preparazione sociale e della sensibilizzazione. Le partnership del Cluster 1 hanno discusso l’uso dell’IA per migliorare la diagnosi, il trattamento e la gestione delle malattie, sottolineando la necessità di garantire che tali tecnologie siano accettate e comprese dalla società.

È stata evidenziata inoltre, l’importanza di coinvolgere i cittadini e i pazienti nello sviluppo e nell’implementazione di soluzioni basate sull’IA per garantire trasparenza, fiducia e adozione diffusa.

Guardando al futuro, il Forum ha discusso la selezione e la progettazione dei partenariati per il prossimo Programma Quadro, per garantire che le future partnership siano allineate con le priorità strategiche dell’UE, promuovano l’innovazione e affrontino le sfide emergenti in modo efficace.

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Regolamento HTA: avviate le consultazioni scientifiche congiunte (JSC)

La Commissione Europea ha avviato il primo periodo di presentazione delle richieste per le consultazioni scientifiche congiunte (JSC), nell’ambito del Regolamento HTA (EU) 2021/2282.

Le JSC sono organizzate dal sottogruppo JSC del Gruppo di Coordinamento degli Stati Membri per la Valutazione delle Tecnologie Sanitarie (HTA CG), ed offrono agli sviluppatori di tecnologie sanitarie (HTD) l’opportunità di confrontarsi con le autorità regolatorie riguardo ai piani di sviluppo di medicinali o dispositivi medici.

Nel dettaglio, queste sessioni permettono di ottenere indicazioni sulle informazioni, i dati, le analisi e le evidenze che potrebbero essere richieste durante gli studi clinici per la valutazione congiunta di tali prodotti.

le consultazioni scientifiche congiunte (JSC)

Il periodo attuale per la presentazione delle richieste si estende dal 3 febbraio al 3 marzo 2025.

Gli sviluppatori di tecnologie sanitarie (HTD) potranno richiedere i seguenti slot per la consultazione sui medicinali:

  • Inizio della procedura: 2–5 giugno 2025 (documento di sintesi entro il 5 maggio 2025).
  • Inizio della procedura: 7–10 luglio 2025 (documento di sintesi entro il 2 giugno 2025).
  • Inizio della procedura: 1–4 settembre 2025 (documento di sintesi entro il 7 luglio 2025).

Per ulteriori informazioni sulle JSC vi invitiamo a consultare i seguenti link:

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Commissione UE: avviate sette consultazioni pubbliche per definire il MFF post-2027

La Commissione Europea ha pubblicato la comunicazione “The Road to the next Multiannual Financial Framework” che delinea le principali sfide politiche e di bilancio che definiranno la progettazione del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (MFF) post-2027 e la nuova generazione di programmi di finanziamento.

Il futuro del Quadro Finanziario Pluriennale (MFF) post-2027

Come indicato nelle comunicazioni ufficiali, il futuro MFF mira a rendere il bilancio dell’UE più semplice ed efficace, in linea con le priorità strategiche dell’Unione, con l’ambizione di trasformare la Commissione in una vera “Commissione degli investimenti”.

In questo contesto, il 12 febbraio 2025 è stata lanciata una serie di consultazioni pubbliche, aperte fino al 6 maggio 2025.

Le Consultazioni per il Quadro Finanziario Pluriennale post 2027

Questa consultazione riguarda i fondi UE attuati in collaborazione con Stati membri e regioni nei seguenti ambiti: politica di coesione, politica agricola comune, politiche della pesca e marittime, affari interni e Reti transeuropee. La decisione di raggruppare queste tematiche mira a sostenere i lavori preparatori e non pregiudica la struttura dei futuri programmi.

Questa consultazione riguarda i fondi UE che rafforzano la competitività. La decisione di raggruppare le questioni serve a supportare i lavori preparatori e non preclude la definizione dell’architettura dei futuri programmi.

Questa consultazione riguarda i fondi UE dedicati alla protezione civile, alla preparazione e alla risposta alle crisi. La decisione di raggruppare queste tematiche mira a sostenere i lavori preparatori e non pregiudica la struttura dei futuri programmi.

Questa consultazione riguarda i fondi UE a sostegno del mercato unico e della cooperazione tra le autorità nazionali. La decisione di raggruppare queste tematiche mira a sostenere i lavori preparatori e non pregiudica la struttura dei futuri programmi.

Questa consultazione riguarda i fondi UE a sostegno di istruzione e formazione transfrontaliera, solidarietà, giovani, media, cultura, settori creativi, valori e società civile. La decisione di raggruppare queste tematiche mira a sostenere i lavori preparatori e non pregiudica la struttura dei futuri programmi.

Questa consultazione riguarda i fondi UE destinati a sostenere l’azione esterna dell’Unione. La decisione di raggruppare queste tematiche mira a sostenere i lavori preparatori e non pregiudica la struttura dei futuri programmi.

Questa consultazione riguarda le questioni generali legate all’attuazione dei fondi UE, come la loro efficacia, il monitoraggio e la rendicontazione. La decisione di raggruppare queste tematiche mira a sostenere i lavori preparatori e non pregiudica la struttura dei futuri programmi.

La proposta finale del nuovo bilancio dell’UE sarà presentata a luglio 2025 ed entrerà in vigore a partire da gennaio 2028.

Infine, oltre alle consultazioni, 150 cittadini avranno l’opportunità di discutere e formulare raccomandazioni concrete attraverso un Citizens’ Panel.

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Commissione Europea: pubblicato il nuovo WP2025

La Commissione europea ha adottato lo scorso 11 febbraio il suo programma di lavoro per il 2025 (Work Programme 2025 – WP2025) delineando una strategia mirata a rafforzare la competitività, la sicurezza e la resilienza economica dell’Unione.

L’obiettivo è quello di affrontare le principali sfide per cittadini e imprese, costruendo un’Europa più innovativa e sicura.

Il WP2025 della Commissione UE

Uno degli elementi centrali del programma è la semplificazione normativa, con l’introduzione dei primi pacchetti Omnibus, volti a migliorare l’efficacia delle politiche europee riducendo gli oneri burocratici. 

I pilastri del programma di lavoro 2025 sono: 

1️) Prosperità sostenibile e competitività

  • Il Competitiveness Compass guiderà la crescita sostenibile, mentre la Start-up and Scale-up Strategy faciliterà l’accesso ai capitali per le imprese emergenti.
  • Il Clean Industrial Deal sarà il fulcro della transizione industriale, con l’obiettivo di ridurre le emissioni del 90% entro il 2040.

2) Difesa e sicurezza

  • Maggiore cooperazione con la NATO e investimenti per ridurre le dipendenze strategiche.
  • La Preparedness Union Strategy rafforzerà la risposta alle crisi con iniziative come la EU Stockpiling Strategy e il Critical Medicines Act.

3️) Politiche sociali e formazione

4️) Agricoltura, ambiente e qualità della vita

  • Presentazione di una Visione per l’Agricoltura e l’Alimentazione, con misure per stabilizzare il settore.
  • Introduzione dell’Ocean Pact, per una gestione unificata delle politiche marittime.
  • La Strategia Europea per la Resilienza Idrica affronterà il cambiamento climatico con un approccio integrato alla gestione dell’acqua.

5️) Democrazia e valori europei

  • Il Democracy Shield sarà attivato per contrastare estremismo e disinformazione.
  • Nuove strategie per promuovere la parità di genere, i diritti LGBTIQ e il contrasto alla discriminazione razziale.

6️) Relazioni internazionali e geopolitica

  • Confermato il sostegno all’Ucraina.
  • Nuove iniziative come il Mediterranean Pact e la Black Sea Strategy per rafforzare la cooperazione regionale.
  • Avvio di una nuova agenda strategica con l’India per ampliare le aree di collaborazione.

Per quanto riguarda la Salute, in particolare, il documento sottolinea come, con l’emergere di nuove minacce globali, spesso ibride, la Strategia per un’Unione Preparata (Preparedness Union Strategy) costituirà la base per un’Unione più forte e resiliente e sarà affiancata da misure volte a potenziare le contromisure mediche contro le minacce sanitarie e da una Strategia di Stoccaggio dell’UE, entrambe mirate a migliorare la preparazione e la risposta alle crisi transfrontaliere. Inoltre, con il Critical Medicines Act, l’UE ridurrà la dipendenza da farmaci e ingredienti essenziali, attualmente forniti da un numero limitato di produttori o Paesi.

Infine, la Commissione sottolinea altresì l’obiettivo, basandosi sul piano d’azione per la cybersecurity degli ospedali e dei fornitori di servizi sanitari, di rafforzare la capacità di prevenire incidenti informatici in questo settore estremamente sensibile.

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Commissione UE: il Competitiveness Compass per il futuro della competitività europea

La Commissione europea ha ufficialmente presentato il piano Competitiveness Compass for the EU, il documento strategico per la competitività europea, costruito sulla base degli studi commissionati in precedenza a Enrico Letta e Mario Draghi.

Il Competitiveness Compass europeo

Il documento di orientamento traccia un percorso affinché l’Europa sia il luogo di invenzione, produzione e immissione nel mercato di tecnologie, servizi e prodotti sostenibili e puliti, diventando al contempo il primo continente a essere neutrale dal punto di vista climatico.

L’UE intende invertire la tendenza precedente e stare al passo con le economie mondiali, grazie alla sua forza lavoro istruita e di talento, i suoi capitali, i suoi risparmi, il suo Mercato unico e le sue infrastrutture sociali uniche, a patto che agisca con urgenza per affrontare le barriere di lunga data e le debolezze strutturali che la frenano.

Promuovere l’Innovazione nel Settore Sanitario

Nel documento è evidenziata l’importanza di colmare il divario di produttività e innovazione rispetto ad altre economie globali come il settore sanitario, dove l’UE mira a tradurre le idee innovative in tecnologie commercializzabili e integrarle nel proprio tessuto industriale. Questo approccio è fondamentale per garantire un sistema sanitario efficiente e competitivo, capace di affrontare le sfide attuali e future.

Nel dettaglio, le tre aree di intervento in cui si articola il Compass vengono riprese dal Rapporto Draghi e sono innovazione, decarbonizzazione e sicurezza. Il Competitiveness Compass definisce un approccio e una selezione di misure flagship per l’attuazione e il raggiungimento degli obiettivi in questi campi:

  1. Colmare il divario di innovazione

L’UE intende creare un ambiente favorevole per le giovani start-up innovative, promuovere la leadership industriale in settori ad alta crescita basati sulle deep technologies e favorire la diffusione delle tecnologie tra le aziende consolidate e le PMI. La Commissione presenterà:

    • le iniziative “Gigafactories AI” e “Apply AI” per promuovere lo sviluppo e l’adozione industriale dell’AI in settori chiave;
    • piani d’azione per i materiali avanzati, le tecnologie quantistiche, biotecnologiche, robotiche e spaziali;
    • una strategia specifica dell’UE per l’avviamento e la scalabilità affronterà gli ostacoli che impediscono alle nuove imprese di emergere e scalare;
    • una proposta per un 28° regime giuridico semplificherà le norme applicabili, compresi gli aspetti rilevanti del diritto societario, fallimentare, del lavoro e fiscale, e ridurrà i costi del fallimento. Ciò consentirà alle imprese innovative di beneficiare di un unico insieme di norme ovunque investano e operino nel mercato unico.
  1. Roadmap congiunta per la decarbonizzazione e la competitività

Il Compass individua nei prezzi elevati e volatili dell’energia una sfida fondamentale e definisce le aree di intervento per facilitare l’accesso a un’energia pulita e conveniente. Per questo motivo la Commissione presenterà:

    • l’imminente Clean Industrial Deal, che definirà un approccio alla decarbonizzazione orientato alla competitività, volto a garantire che l’UE sia un luogo attraente per la produzione, anche per le industrie ad alta intensità energetica, e che promuoverà la tecnologia pulita e nuovi modelli di business circolari;
    • un piano d’azione per l’energia accessibile che contribuirà a ridurre i prezzi e i costi dell’energia;
    • una Legge sull’accelerazione della decarbonizzazione industriale che estenderà l’autorizzazione accelerata ai settori in transizione;
    • Piani d’azione su misura per i settori ad alta intensità energetica, come l’acciaio, i metalli e la chimica, settori che costituiscono la spina dorsale del sistema manifatturiero europeo, ma che sono i più vulnerabili.

3. Ridurre le dipendenze eccessive e incrementare la sicurezza

La capacità dell’UE di diversificare e ridurre le dipendenze dipenderà da partenariati efficaci. La Commissione presenterà:

    • una nuova serie di partenariati per il commercio e gli investimenti clean per garantire l’approvvigionamento di materie prime, energia pulita, carburanti per il trasporto sostenibile e tecnologie pulite da tutto il mondo;
    • nel mercato interno, la revisione delle norme sugli appalti pubblici consentirà l’introduzione di una preferenza europea negli appalti pubblici per i settori e le tecnologie critiche.

I tre pilastri sono poi integrati da cinque fattori orizzontali, con azioni dedicate considerate essenziali per sostenere la competitività in tutti i settori:

    1. Semplificazione: una proposta “omnibus” per ridurre drasticamente gli oneri normativi e amministrativi;
    2. Riduzione delle barriere al Mercato unico: una strategia orizzontale dedicata per modernizzare il quadro di governance, rimuovere le barriere intra-UE e prevenire la creazione di nuove;
    3. Finanziamento della competitività: una nuova “European Savings and Investments Union” per creare nuovi prodotti di risparmio e investimento, fornire incentivi per il capitale di rischio e garantire che gli investimenti fluiscano senza intoppi in tutta l’UE;
    4. Promozione di competenze e lavori di qualità: per garantire una buona corrispondenza tra competenze e richieste del mercato del lavoro, la Commissione presenterà un’iniziativa per costruire un’Unione delle competenze;
    5. Migliore coordinamento nella governance multilivello: uno strumento di coordinamento della competitività, che permetterà la collaborazione con gli Stati membri per garantire l’attuazione a livello nazionale e dell’UE degli obiettivi politici condivisi dell’UE. Inoltre, nel prossimo Quadro finanziario pluriennale, verrà istituito un nuovo Fondo per la competitività che sostituirà i molteplici strumenti finanziari esistenti dell’UE con obiettivi simili, fornendo sostegno finanziario all’attuazione delle azioni nell’ambito dello strumento di coordinamento della competitività.

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Salute mentale

Conferenza di lancio progetto TSI “Promuovere la salute mentale dei bambini e dei giovani affrontando i rischi del gioco d’azzardo online”

Gli scorsi 28 e 29 gennaio, a Roma, si è tenuta la conferenza di lancio del progetto “Promuovere la salute mentale dei bambini e dei giovani affrontando i rischi del gioco d’azzardo online”, cofinanziato tramite il Technical Support Instrument (TSI) e attuato dal Gruppo Pompidou del Consiglio d’Europa in collaborazione con la Commissione europea.

Esiti dellA CONFERENZA di lancio del Progetto TSI “Promoting the Mental Health of Children and Youth by Addressing the Risks of Online Gambling and Gaming”

L’obiettivo generale del progetto è quello di sostenere 9 Stati membri dell’UE – Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia, Malta, Polonia, Portogallo e Slovenia – nel migliorare le loro risposte al crescente fenomeno del gioco d’azzardo e dei giochi online tra i bambini e i giovani e sensibilizzarli sui rischi dell’uso eccessivo di tali piattaforme.

La conferenza è stata il primo passo per dare slancio agli sforzi congiunti per affrontare i rischi del gioco d’azzardo e del gioco online, come ha sottolineato Nathalie Berger, Direttrice per il sostegno alle riforme degli Stati membri presso la Commissione europea.

La conferenza ha messo in luce i dati europei disponibili sulla prevalenza e le rispettive caratteristiche del gioco d’azzardo e del gioco online tra i bambini e i giovani, evidenziando la necessità di politiche efficaci basate su dati concreti e di un quadro normativo che affronti ciascuno di questi fenomeni. I partecipanti sono stati introdotti agli obiettivi e ai risultati attesi del progetto, che affronterà queste sfide nei due anni di attuazione.

I rappresentanti degli Stati membri dell’UE partecipanti, come Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia e Portogallo, e di altri Stati membri della PG, tra cui Svizzera e Austria, hanno presentato le loro esperienze nazionali nell’affrontare questi problemi attraverso misure legislative e politiche, aprendo la strada a un maggiore scambio transfrontaliero di idee e pratiche.

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DOCUMENTI UTILI

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Lanciato il 27 gennaio RM Comp, un nuovo strumento per la ricerca in Europa

La Commissione Europea ha introdotto RM Comp (Research Management Competence Framework), ovvero il “Quadro europeo delle competenze per i manager della ricerca”.

RM Comp è stato progettato per fornire una base comune per definire e valorizzare le competenze dei professionisti che operano nella gestione della ricerca, rispondendo così alla crescente esigenza di professionalizzazione del settore. Questo framework si rivolge a enti di ricerca, università e organizzazioni che operano nell’ecosistema europeo della ricerca e dell’innovazione, offrendo una struttura chiara per identificare, valutare e sviluppare le competenze necessarie.

L’iniziativa nasce dall’obiettivo della Commissione Europea di rafforzare il ruolo della gestione della ricerca e creare un quadro di riferimento condiviso a livello europeo e rappresenta una risorsa strategica per creare un ecosistema più efficace all’interno dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA).

RM Comp: la struttura

Il framework delinea le abilità essenziali per affrontare le sfide della gestione della ricerca ed è organizzato secondo:

  • 7 aree di competenza, che comprendono capacità cognitive, tecniche e coinvolgimento degli stakeholder;
  • 50 competenze, ciascuna con risultati di apprendimento definiti;
  • 800 risultati di apprendimento distribuiti su quattro livelli di competenza.

La grande flessibilità di questa struttura consente ai manager della ricerca di sviluppare le proprie competenze in modo mirato.

Il Quadro europeo delle competenze per i manager della ricerca sarà utile sia per i professionisti che desiderano migliorare le proprie competenze, sia per le istituzioni che vogliono adottare standard più strutturati nella gestione dei progetti di ricerca.

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Commissione UE: istituito il comitato consultivo per le emergenze sanitarie

La Commissione Europea ha istituito un comitato consultivo per le emergenze sanitarie, che ha tenuto la sua riunione inaugurale il 14 gennaio 2025 a Lussemburgo.

Questo comitato è un elemento chiave nell’architettura della sicurezza sanitaria dell’Unione Europea della Salute, concepito per migliorare la preparazione e la risposta a minacce sanitarie transfrontaliere.

IL RUOLO DEL COMITATO CONSULTIVO

Composto da 44 esperti indipendenti provenienti da diverse discipline, il comitato ha il compito di:

  • Valutare se specifiche situazioni debbano essere dichiarate emergenze di sanità pubblica a livello UE.
  • Fornire raccomandazioni su misure da adottare per mitigare l’impatto di tali emergenze.

Questa iniziativa è stata istituita in base al regolamento relativo alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e rappresenta un approccio intersettoriale senza precedenti, come evidenziato dal Commissario per la Salute, Olivér Várhelyi. Durante la riunione inaugurale.

Alla riunione, inoltre, hanno partecipato rappresentanti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in qualità di osservatori. Questa collaborazione mira a rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari europei e a promuovere un approccio condiviso alla gestione delle emergenze.

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La salute nell’era della disinformazione

La misinformazione (condivisione involontaria di dati falsi) e la disinformazione (informazioni deliberatamente ingannevoli) sono problemi che sono sempre stati presenti in ambito sanitario.

ASPETTI E CONSEGUENZE DELLA DISINFORMAZIONE

La pandemia di COVID-19 ha amplificato l’impatto della disinformazione a causa dell’aumento dell’ansia, del maggiore utilizzo dei social media e delle interpretazioni politicizzate. Affermazioni fuorvianti sul virus, sui trattamenti e sulla prevenzione sono proliferate, sfruttando la paura, minando la fiducia e ostacolando l’azione collettiva; incoraggiando, spesso, scelte dannose rispetto alle pratiche basate sulle prove.

La disinformazione prende di mira anche scienziati e professionisti sanitari, strumentalizzati per scopi politici, danneggiando la fiducia del pubblico nei sistemi sanitari. La decisione di aziende come Meta di ridurre il fact-checking accelera la diffusione di contenuti dannosi, lasciando molti sopraffatti dalla rapida disinformazione.

La Commissione Europea sta cercando di intervenire in merito a quelle piattaforme che consentono la diffusione di informazioni fuorvianti e di difendere la comunicazione dell’OMS. I social media possono supportare l’istruzione pubblica, come dimostrato da campagne efficaci di singoli educatori. Tuttavia, combattere la disinformazione richiede non solo la correzione delle inesattezze, ma richiede altrsì di affrontare la manipolazione, l’esposizione guidata da algoritmi e la confusione pubblica tra scienza e finzione.

I governi, gli scienziati e i comunicatori devono garantire che i messaggi sulla salute trovino riscontro negli individui.

Secondo Fabrizio d’Alba, presidente di Federsanità e direttore generale dell’AOU Policlinico Umberto I, la governance sanitaria deve colmare le lacune nella comunicazione per incoraggiare nei pazienti concetti e comportamenti che tutelino la propria salute e quella degli altri.

 

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workforce

OMS/Europa: lanciato il progetto “Nursing Action” per affrontare la crisi del personale infermieristico

L’OMS/Europa, in collaborazione con la Commissione europea e la Presidenza polacca dell’Unione europea (UE), ha lanciato “Nursing Action”, una nuova iniziativa finanziata dall’UE per affrontare le carenze critiche di personale infermieristico in tutta l’UE.

Il progetto rientra nell’accordo strategico firmato da Commissione e OMS/Europa, volto a trattenere gli infermieri nei loro sistemi sanitari.

Il Progetto UE Nursing Action”

Con il sostegno e il finanziamento dell’UE, l’OMS/Europa mira a stimolare azioni concrete a livello nazionale e regionale per affrontare queste sfide e sostenere gli infermieri nell’UE come elemento chiave per il raggiungimento di sistemi sanitari sostenibili e resilienti.

Il progetto “Nursing Action” mira a sviluppare soluzioni basate su dati concreti per aumentare l’offerta di infermieri e migliorare la loro permanenza nell’UE. 

L’evento di lancio si è tenuto il 17 gennaio 2025 a Varsavia, in Polonia, e ha visto la partecipazione del Ministro della Salute polacco, i partner che rappresentano gli infermieri nella regione europea e rappresentanti di alto livello dell’OMS e della Commissione europea.

L’iniziativa ha fatto focus sull’esperienza delle associazioni infermieristiche europee e delle loro organizzazioni partner, e mira a coinvolgere anche i responsabili politici nell’attuazione delle misure necessarie per affrontare la crisi del personale infermieristico.

Lavorando con le autorità sanitarie nazionali e le associazioni infermieristiche di tutta Europa, l’OMS mirerà a trattenere l’attuale forza lavoro infermieristica e a reclutarne altra, anche rendendo la professione più attraente per le nuove generazioni.

Nell’arco di 36 mesi, “Nursing Action” porterà avanti attività mirate e personalizzate in base alle esigenze dei singoli Stati membri dell’UE. Grazie alla stretta collaborazione con gli Stati membri, le organizzazioni di infermieri e le parti sociali, l’iniziativa sarà adattata alle esigenze specifiche a livello nazionale e subnazionale.

Le principali aree di intervento comprendono:

  • sviluppo di strategie basate su dati concreti per migliorare il mantenimento e il reclutamento degli infermieri;
  • aumento dei programmi di tutoraggio per sostenere la prossima generazione di infermieri;
  • promozione di misure per proteggere la salute e il benessere degli infermieri;
  • sostegno ai Paesi nell’implementazione di pratiche sicure per il personale;
  • miglioramento dell’integrazione delle soluzioni digitali nei flussi di lavoro degli infermieri.

Olivér Várhelyi, Commissario per la salute e il benessere degli animali, ha dichiarato: “Gli infermieri sono una parte cruciale dei sistemi sanitari, poiché spesso sono il legame più stretto con i pazienti. Attualmente nell’UE mancano 1,2 milioni di medici, infermieri e ostetriche e in più della metà dei Paesi dell’UE si registra un calo di interesse per le carriere infermieristiche. L’azione avviata oggi dimostra il nostro impegno ad affrontare la carenza di infermieri negli Stati membri. Mi auguro che contribuisca ad attirare giovani talenti nella professione e a trattenere i nostri validi professionisti. Sono ansioso di lavorare a stretto contatto con l’OMS Europa su questa azione”.

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