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OMS: lancio del Manuale IARC e incontro EVID-ACTION per le politiche di prevenzione oncologica

Il rafforzamento delle politiche di prevenzione oncologica, basate su evidenze scientifiche, è stato il focus dell’evento organizzato dall’OMS, durante il quale è stato presentato il nuovo Manuale IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) e promosso il dialogo tra istituzioni, esperti e organizzazioni nell’ambito di EVID-ACTION (Progetto “Dalle prove all’azione” sull’alcol). Il webinar, tenutosi il 14 e 15 ottobre 2025, ha riunito rappresentanti della sanità pubblica, della ricerca e della società civile per definire azioni concrete nella lotta contro il cancro.

Manuale IARC: strumento per le politiche di prevenzione

Il nuovo Manuale IARC, Volume 20B Alcohol Policies, pone l’attenzione sull’efficacia delle politiche per ridurre il rischio di tumori legati al consumo di alcol, offrendo un quadro aggiornato delle evidenze e delle migliori pratiche internazionali. Il documento fornisce una revisione sistematica delle misure più efficaci per diminuire l’esposizione della popolazione, tra cui strategie fiscali, regolamentazioni della pubblicità e limitazioni di accesso.

Il Manuale IARC rappresenta una guida essenziale per governi e operatori sanitari impegnati nella definizione di politiche pubbliche basate su dati scientifici. La sua pubblicazione mira a facilitare l’adozione di approcci coordinati e sostenibili, capaci di tradurre le evidenze in azioni concrete e misurabili.

EVID-ACTION: COORDINAMENTO TRA POLITICHE E RICERCA

L’incontro EVID-ACTION ha offerto uno spazio di dialogo tra esperti, decisori politici e partner internazionali per condividere esperienze, buone pratiche e prospettive comuni sulla prevenzione del cancro. Il confronto multilivello punta a rafforzare la collaborazione tra ricerca e politica, individuando strumenti e strategie per migliorare l’efficacia delle misure di prevenzione a lungo termine.

Con il lancio del Manuale IARC e la collaborazione promossa attraverso EVID-ACTION, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro riaffermano il proprio impegno nel ridurre il peso globale del cancro e nel promuovere politiche di salute pubblica fondate sull’evidenza scientifica e sulla cooperazione internazionale.

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Webinar EPI-WIN dell’OMS: più forti insieme

Rafforzare la fiducia, migliorare il dialogo con le comunità e promuovere una comunicazione del rischio più partecipativa saranno i temi centrali del webinar EPI-WIN (Rete informativa dell’OMS sulle epidemie) dell’OMS “Più forti insieme: strumenti innovativi per il rafforzamento delle capacità di comunicazione dei rischi e di coinvolgimento della comunità”. L’evento, in programma il 15 ottobre 2025 dalle ore 13:00 (LINK di registrazione), offrirà un’occasione di confronto tra esperti internazionali, rappresentanti istituzionali e operatori della salute pubblica, con l’obiettivo di presentare strumenti e approcci pratici per migliorare le strategie di comunicazione durante le emergenze sanitarie.

Webinar EPI-WIN per una comunicazione del rischio più efficace

Durante il webinar EPI-WIN dell’OMS saranno illustrati nuovi strumenti progettati per supportare i Paesi nella pianificazione e nel rafforzamento delle proprie strategie di comunicazione. Tra questi, il Capacity Mapping and Planning Tool (CAPMAP), sviluppato per individuare punti di forza e aree di miglioramento, e il Toolkit per arbovirus, ideato per facilitare la gestione della comunicazione durante le epidemie trasmesse da vettori.

Gli interventi previsti includeranno esperienze e casi di studio presentati da esperti dell’OMS, rappresentanti del mondo accademico e autorità sanitarie nazionali. L’incontro metterà in evidenza il valore della collaborazione tra istituzioni e comunità, sottolineando come la partecipazione attiva e la trasparenza siano elementi fondamentali per strategie di comunicazione efficaci e sostenibili.

Attraverso il webinar EPI-WIN, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ribadisce l’importanza di una comunicazione del rischio integrata, fondata sull’evidenza scientifica e sulla fiducia reciproca. L’evento rappresenterà un passo importante verso il rafforzamento della resilienza dei sistemi sanitari e la costruzione di risposte più coordinate e inclusive alle emergenze globali.

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Nuova campagna europea: “I farmaci non sono caramelle”

Prende avvio a livello europeo una nuova campagna di comunicazione sanitaria dedicata all’uso consapevole dei farmaci, promossa in Italia dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). L’iniziativa si inserisce in una strategia condivisa dagli Stati membri dell’Unione Europea, che riconosce l’importanza dell’informazione come strumento di prevenzione e sicurezza, soprattutto in relazione all’automedicazione.

Con lo slogan “I farmaci non sono caramelle”, la campagna mira a sensibilizzare i cittadini sull’uso responsabile dei medicinali da banco, troppo spesso considerati alla stregua di prodotti di consumo privi di rischi. L’obiettivo è diffondere la consapevolezza che i farmaci, pur acquistabili senza prescrizione, restano strumenti terapeutici con effetti specifici sull’organismo e potenziali controindicazioni.

L’importanza di un uso corretto dei farmaci

Un impiego scorretto dei medicinali può non solo ridurne l’efficacia, ma anche causare effetti collaterali indesiderati o, in alcuni casi, mascherare patologie che necessitano di una diagnosi accurata. Per questo motivo il messaggio rivolto ai cittadini è chiaro: leggere con attenzione i foglietti illustrativi, rispettare sempre le dosi indicate e, in caso di dubbi, consultare il medico o il farmacista.

L’Agenzia Italiana del Farmaco, in linea con le autorità regolatorie degli altri Paesi europei, non si limita alla valutazione e autorizzazione dei medicinali, ma promuove anche una cultura della salute pubblica basata su prevenzione, informazione corretta e responsabilità individuale.

La collaborazione tra istituzioni europee e nazionali consente di amplificare la portata del messaggio e rafforzare la fiducia dei cittadini nella sicurezza dei farmaci e nelle informazioni diffuse dalle autorità sanitarie. In un contesto in cui la disponibilità di prodotti da banco è sempre più estesa, la campagna rappresenta un passo importante per ricordare che la salute è un bene prezioso, da proteggere anche attraverso comportamenti consapevoli nell’uso quotidiano dei farmaci.

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Sicurezza alimentare: al via la campagna Safe2Eat

La sicurezza alimentare è una priorità per l’Unione europea e per l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Per rafforzare la consapevolezza dei cittadini e supportarli nelle scelte quotidiane, l’EFSA ha rilanciato anche quest’anno la campagna europea Safe2Eat. L’iniziativa fornisce informazioni chiare, basate sulla scienza, per guidare le persone nelle decisioni legate all’acquisto, alla preparazione e al consumo degli alimenti.

Sicurezza alimentare: obiettivi e contenuti della campagna Safe2Eat

Safe2Eat (#Safe2EatEU) nasce con l’intento di rendere la sicurezza alimentare più comprensibile e accessibile. Attraverso il sito ufficiale e materiali dedicati, i cittadini possono scoprire in che modo la scienza contribuisce ogni giorno a garantire alimenti sicuri. L’iniziativa mira a:

  • accrescere la conoscenza dei rischi legati al cibo e delle misure di tutela adottate in Europa;
  • rendere più trasparenti i processi scientifici alla base delle decisioni di sicurezza alimentare;
  • rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni europee e nelle informazioni basate su evidenze scientifiche;
  • promuovere scelte più consapevoli nella vita quotidiana.

La campagna affronta tematiche centrali come la prevenzione delle contaminazioni, il ruolo degli additivi, la corretta etichettatura e la gestione dei rischi. Tutti i contenuti sono concepiti per essere comprensibili e vicini ai bisogni dei cittadini, con l’obiettivo di stimolare comportamenti più sicuri e informati.

Safe2Eat rappresenta un passo importante per avvicinare la scienza alle persone e rafforzare il dialogo tra istituzioni e cittadini. La sicurezza alimentare non viene presentata come un concetto astratto, ma come una realtà concreta che riguarda ogni scelta quotidiana. In questo modo la campagna contribuisce a costruire fiducia e a diffondere una cultura condivisa della tutela del cibo e della salute.

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Screening del cancro cervicale: nuove raccomandazioni UE

Lo screening del cancro cervicale rappresenta uno strumento essenziale per ridurre l’incidenza e la mortalità legate a questa neoplasia. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), in collaborazione con il Joint Research Centre (JRC), ha pubblicato il primo insieme di raccomandazioni destinate agli Stati membri dell’Unione europea. Queste linee guida sono parte integrante del Piano europeo per sconfiggere il cancro e mirano a rafforzare l’adozione di programmi di prevenzione organizzati, efficaci ed equi.

Le nuove raccomandazioni per lo screening del cancro cervicale

Secondo le nuove indicazioni, lo screening del cancro cervicale non è raccomandato nelle persone asintomatiche con cervice di età inferiore ai 25 anni. Il documento raccomanda invece l’uso del test per la rilevazione del virus HPV ad alto rischio (hr-HPV) come metodo primario di screening, in quanto più sensibile rispetto alla citologia tradizionale. L’intervallo di età ottimale per l’esecuzione del test è compreso tra i 30 e i 50 anni, con tempi più lunghi tra un esame e l’altro rispetto al passato, a beneficio di un miglior uso delle risorse sanitarie.

Le raccomandazioni riguardano non solo gli aspetti clinici, ma anche l’organizzazione e il monitoraggio dei programmi nazionali, promuovendo una maggiore armonizzazione a livello europeo. L’obiettivo è garantire accesso equo allo screening del cancro cervicale, migliorare la qualità degli interventi e fornire strumenti comparabili per la valutazione dei risultati nei diversi Paesi membri.

Lo screening del cancro cervicale rimane quindi al centro delle strategie europee di prevenzione oncologica. L’adozione di queste linee guida da parte dei sistemi sanitari nazionali potrà rafforzare gli sforzi contro la malattia, contribuendo in modo significativo alla tutela della salute delle popolazioni europee.

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lotta contro il cancro comunicazione in salute Salute Globale

Nasce il Codice Mondiale Contro il Cancro, un algoritmo per la prevenzione su scala globale

Una recente pubblicazione sulla rivista International Journal of Cancer segna un importante passo avanti per la prevenzione oncologica: The World Code Against Cancer Framework. Il documento descrive in modo sistematico la metodologia del Codice mondiale contro il cancro, delineando un percorso strutturato per la creazione di codici adattati alle diverse aree geografiche. L’obiettivo è offrire un modello solido e condiviso che consenta di tradurre le raccomandazioni globali in strumenti concreti di prevenzione, calibrati sulle peculiarità epidemiologiche, culturali e sociali delle singole regioni. Questa impostazione risponde all’esigenza crescente di rendere le strategie internazionali più vicine alla realtà locale, rafforzando così la loro efficacia e favorendo un’applicazione più uniforme e sostenibile nei sistemi sanitari.

Metodologia del Codice mondiale contro il cancro per i contesti regionali

Il Codice mondiale contro il cancro è un insieme di raccomandazioni pratiche basate su evidenze scientifiche, finalizzate a ridurre il rischio di sviluppare tumori attraverso scelte e comportamenti salutari. Con la nuova metodologia presentata, queste raccomandazioni internazionali vengono organizzate in un vero e proprio algoritmo decisionale, che guida la definizione di codici specifici per regione.

L’algoritmo funziona secondo passaggi sequenziali e trasparenti:

  • Raccolta e analisi delle evidenze scientifiche globali, come punto di partenza comune;
  • valutazione dei dati epidemiologici e sociali locali, per identificare i principali fattori di rischio in ciascun contesto;
  • adattamento delle raccomandazioni internazionali, calibrandole in base alla fattibilità e all’impatto atteso a livello regionale;
  • coinvolgimento degli stakeholder e delle comunità locali, per garantire che le indicazioni siano culturalmente appropriate e applicabili;
  • validazione e comunicazione del codice regionale, con l’obiettivo di renderlo uno strumento operativo e condiviso.

Questa struttura algoritmica permette di mantenere la coerenza scientifica del Codice mondiale contro il cancro e, allo stesso tempo, di assicurare che le raccomandazioni siano aderenti alle realtà territoriali. L’articolo sottolinea l’importanza di tale approccio per favorire una maggiore aderenza della popolazione, ridurre le disuguaglianze e rafforzare la capacità dei sistemi sanitari di prevenire il cancro in modo mirato ed efficace.

La definizione di una metodologia condivisa per il Codice mondiale contro il cancro apre nuove prospettive di cooperazione internazionale, promuovendo un approccio alla prevenzione che tiene conto della diversità e al tempo stesso consolida principi comuni basati sull’evidenza.

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Settembre è il mese della sensibilizzazione sul cancro infantile

Settembre, mese della sensibilizzazione sul cancro infantile, rappresenta un appuntamento cruciale per la comunità internazionale. Ogni anno, infatti, vengono diagnosticati circa 400 000 casi di cancro infantile, con una forte disparità tra i Paesi ad alto reddito, dove i tassi di sopravvivenza superano l’80 %, e quelli a basso reddito, dove sopravvive solo un bambino su cinque. Questo divario sostanziale mette in luce l’importanza di rafforzare i sistemi sanitari, rendere più accessibili le cure e promuovere un impegno globale condiviso.

L’impegno globale per contrastare il cancro infantile

La campagna mira ad aumentare la consapevolezza pubblica sul cancro infantile, a favorire la diagnosi precoce e a ridurre le disuguaglianze nell’accesso ai trattamenti. Durante il mese di sensibilizzazione, l’OMS e i partner internazionali organizzano iniziative di comunicazione, attività formative e momenti di confronto tra esperti, operatori sanitari e rappresentanti delle famiglie. Il supporto alle famiglie è un aspetto fondamentale, perché il peso della malattia non è solo clinico, ma anche psicologico ed economico.

Il WHO Regional Office for the Eastern Mediterranean ha recentemente riunito in Egitto sopravvissuti al cancro infantile, professionisti sanitari e associazioni, per condividere esperienze e definire azioni concrete a favore di chi affronta la malattia. Le testimonianze dirette dei giovani sopravvissuti hanno sottolineato quanto sia prezioso il supporto offerto da chi ha già affrontato la malattia, insieme al ruolo delle comunità nel sostenere i bambini e le famiglie durante e dopo i trattamenti.

Global Initiative for Childhood Cancer

Particolare rilievo assume la Global Initiative for Childhood Cancer (GICC), lanciata nel 2018 dall’OMS in collaborazione con il St. Jude Children’s Research Hospital. L’obiettivo è ambizioso: portare il tasso globale di sopravvivenza al cancro infantile almeno al 60 % entro il 2030, riducendo la sofferenza e garantendo un futuro migliore ai bambini colpiti.

Nella Regione del Mediterraneo Orientale, otto Paesi hanno già aderito al CureAll Framework, impegnandosi ad adottare protocolli oncologici pediatrici standardizzati e a rafforzare le capacità dei sistemi sanitari. Alcuni esempi concreti: in Pakistan, Marocco, Siria e Libia sono stati avviati programmi di formazione per migliorare la diagnosi precoce del cancro infantile; in Egitto sono in fase di sviluppo politiche assicurative per alleviare il carico finanziario delle famiglie; in Giordania e Pakistan sono stati implementati protocolli pediatrici armonizzati; in Libano è stato istituito un Comitato Pediatrico per il Cancro, con la partecipazione di sopravvissuti, infermieri, rappresentanti OMS e assistenti sociali.

Settembre come mese della sensibilizzazione sul cancro infantile non è soltanto un momento simbolico: è un richiamo all’azione per istituzioni, professionisti e società civile affinché la lotta contro la malattia e il superamento delle disuguaglianze diventino una priorità condivisa.

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Guida OMS per la comunicazione efficace sulla vaccinazione

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato la nuova Guida OMS “Communicating about vaccination with caregivers and patients: facilitator guide”. Il documento è stato sviluppato per supportare gli operatori sanitari nel rafforzare le proprie competenze comunicative e per fornire strumenti utili a migliorare il dialogo con caregiver e pazienti sul tema della vaccinazione.

Il valore della Guida OMS

La vaccinazione rappresenta uno degli interventi più efficaci di sanità pubblica, ma il successo delle campagne non dipende solo dalla disponibilità di vaccini sicuri. È essenziale che i cittadini possano contare su informazioni accurate, chiare e trasparenti, trasmesse attraverso un rapporto di fiducia con i professionisti sanitari. In questo contesto, la Guida OMS offre indicazioni metodologiche e operative per condurre conversazioni basate sull’ascolto attivo, sull’empatia e sull’adattamento del linguaggio a differenti contesti culturali e sociali.

Il documento raccoglie esempi pratici di dialogo, simulazioni ed esercizi formativi pensati per preparare gli operatori ad affrontare situazioni complesse, come le esitazioni vaccinali o i dubbi alimentati dalla disinformazione. L’approccio proposto sottolinea che una comunicazione efficace non è un elemento accessorio, ma parte integrante delle strategie vaccinali e della pratica clinica quotidiana.

La pubblicazione contribuisce inoltre a rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari, offrendo un supporto concreto contro la diffusione di informazioni scorrette e favorendo decisioni consapevoli da parte dei cittadini. La Guida OMS si configura quindi non solo come uno strumento tecnico, ma anche come un riferimento politico e culturale, che richiama l’attenzione sull’importanza della comunicazione in salute come pilastro delle politiche di prevenzione.

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Avviso di preinformazione: Bando EU4Health SoHO

È stato pubblicato l’Avviso di preinformazione relativo al Bando EU4Health SoHO, presentato da HaDEA il 30 luglio 2025. Il PIN (Prior Information Notice) anticipa la futura gara d’appalto con un budget indicativo di 3,5 milioni di euro e delinea le azioni che saranno finanziate per sostenere l’applicazione del Regolamento (UE) 2024/1938.

Il nuovo Regolamento SoHO entrerà in vigore nel 2027 e stabilisce standard armonizzati per sangue, tessuti, cellule e altre sostanze di origine umana utilizzate a fini clinici. La sua attuazione richiederà un ampio lavoro di coordinamento tra gli Stati membri, le autorità competenti e gli operatori del settore sanitario. In questo contesto, il Bando EU4Health SoHO rappresenta uno strumento chiave per accompagnare la transizione e garantire che la normativa sia applicata in maniera uniforme e coerente in tutta l’Unione europea.

Obiettivi del Bando EU4Health SoHO

Secondo l’Avviso di preinformazione, la gara avrà come finalità lo sviluppo di programmi di formazione, attività di sensibilizzazione e capacity building, assistenza tecnica e misure di supporto mirate a rafforzare la preparazione del settore professionale, comprese società scientifiche e associazioni. Queste azioni contribuiranno a consolidare la resilienza dei sistemi sanitari europei e a migliorarne l’efficienza, creando al tempo stesso una base comune di competenze e pratiche condivise.

Il budget previsto, pari a circa 3,5 milioni di euro, sarà messo a disposizione attraverso contratti di servizio e consentirà di realizzare iniziative concrete a livello europeo. L’obiettivo non è solo quello di garantire una corretta implementazione del Regolamento SoHO, ma anche di stimolare la cooperazione transnazionale e di favorire la condivisione di esperienze tra gli attori coinvolti.

Il Bando EU4Health SoHO sarà orientato non solo a fornire strumenti pratici per l’adeguamento normativo, ma anche a rafforzare le capacità delle società scientifiche e delle associazioni professionali chiamate a guidare il cambiamento. Le misure previste, dalla formazione al capacity building, mirano ad accrescere la resilienza dei sistemi sanitari europei, in linea con la missione di EU4Health di garantire sicurezza, qualità e sostenibilità a lungo termine.

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European Research Area Act: aperta fino al 10 settembre la consultazione pubblica

Cittadini, enti e imprese hanno tempo fino al 10 settembre 2025 per partecipare alla consultazione pubblica sull’European Research Area Act (ERA Act), la normativa promossa dalla Commissione Europea per consolidare lo Spazio Europeo della Ricerca come un vero mercato unico della conoscenza e dell’innovazione.

L’ European Research Area Act rappresenta un passo decisivo verso una maggiore integrazione europea in materia di ricerca. La Commissione Europea ha avviato una Call for Evidence per un’analisi di impatto, per raccogliere opinioni e suggerimenti che contribuiranno a plasmare il nuovo quadro legislativo. I contributi inviati saranno fondamentali per orientare la proposta legislativa e definire un quadro normativo in grado di sostenere eccellenza scientifica, equità e innovazione sostenibile in Europa.

Obiettivi chiave del European Research Area Act

Il nuovo atto legislativo mira a superare le frammentazioni nazionali e a rafforzare la cooperazione in ricerca e innovazione. Tra gli obiettivi principali figurano l’aumento degli investimenti fino al 3% del PIL, la promozione della scienza aperta, l’attrattività delle carriere accademiche e scientifiche e la tutela della libertà di ricerca.

L’European Research Area Act intende inoltre favorire la mobilità dei ricercatori, migliorare le condizioni di lavoro, rafforzare la valorizzazione della conoscenza e rendere l’Europa più competitiva a livello globale.

La Commissione Europea sottolinea l’importanza di questo passaggio per orientare le scelte legislative e garantire un quadro comune più solido e inclusivo. Il processo legislativo prevede la valutazione di impatto entro la fine del 2025 e la presentazione formale della proposta normativa nel terzo trimestre del 2026. Questa iniziativa segna una svolta per lo Spazio Europeo della Ricerca, con l’obiettivo di renderlo più integrato, equo e innovativo.

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