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JACARDI: 3° Assemblea generale annuale

JACARDI, la Joint Action on Cardiovascular Diseases and Diabetes, ha tenuto la sua terza Assemblea generale annuale a Madrid, in Spagna, dal 14 al 16 ottobre 2025. L’incontro riunirà partecipanti provenienti da 21 paesi europei, tra cui autorità nazionali, istituzioni dell’UE, OMS, EUPHA, rappresentanti dei pazienti e società scientifiche.

La nuova assemblea JACARDI

L’Assemblea di quest’anno si è aperta con un benvenuto da parte dei rappresentanti istituzionali e un messaggio da parte del team di coordinamento JACARDI, ponendo le basi per un dialogo collaborativo. Al centro dell’agenda ci sono i progetti pilota JACARDI, che fungono da laboratori viventi per testare, scalare e condividere interventi innovativi nella cura delle malattie cardiovascolari e del diabete. Le discussioni hanno esplorato i primi risultati raggiunti e affronteranno temi chiave come l’equità, la sostenibilità, i sistemi di monitoraggio e la continuità delle cure.

L’Assemblea ha fornito anche una piattaforma per collegare le lezioni apprese da JACARDI con il prossimo Piano sanitario cardiovascolare dell’UE (EU Cardiovascular Health Plan), garantendo che le esperienze nazionali e i risultati dei pacchetti di lavoro (Work Package) tecnici informino la politica europea. Promuovendo lo scambio e la riflessione congiunta, l’incontro ha rafforzato la motivazione, la collaborazione e la capacità collettiva di ridurre il peso delle malattie non trasmissibili in tutta Europa.

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DOCUMENTI UTILI

Comunicato stampa ITA – JACARDI General Assembly Madrid 2025

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29 SETTEMBRE: Giornata mondiale del cuore

La Giornata mondiale del cuore 2025, con lo slogan “Non perderti un colpo”, esorta Stati membri, organizzazioni sanitarie e cittadini a rafforzare gli sforzi per ridurre i decessi prevenibili prematuri da malattie cardiovascolari (MCV).

Cuore: progressi, gap e priorità per la prevenzione

Tra i fattori di rischio principali figurano ipertensione, diabete, fumo, consumo eccessivo di sale, diete poco sane e inattività fisica. Numerosi adulti convivono con ipertensione e diabete, e molti ignorano di avere queste condizioni.

Negli ultimi due anni, alcuni paesi hanno ampliato la copertura sanitaria tramite protocolli per ipertensione e diabete: più di 90 milioni di persone in strutture sanitarie pubbliche ricevono cure basate su protocolli.

Tuttavia restano sfide rilevanti: la scarsa consapevolezza pubblica sui fattori di rischio, risorse sanitarie limitate, debole applicazione normativa, carenza di strumenti diagnostici e farmaci essenziali nei servizi primari.

Per rallentare la tendenza e migliorare la salute del cuore, sono raccomandati interventi coordinati che coinvolgano governi, società civile, ambiente accademico e settore privato. A livello individuale, smettere di fumare, ridurre il consumo di sale, fare attività fisica e gestire lo stress sono pratiche chiave. A livello politico, priorità dovrebbero essere l’adozione di leggi per eliminare i grassi trans, ridurre il contenuto di sale nei cibi e rafforzare le politiche di controllo del tabacco.

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Parlamento UE: lanciato il MEP CVH Group e la nuova roadmap per le malattie cardiovascolari

Il 23 aprile scorso si è tenuto presso il Parlamento europeo un importante incontro per il lancio del Gruppo Europarlamentare MEP Cardiovascular Health (CVH) Group focalizzato sulle malattie cardiovascolari.

In questa occasione, l’Alleanza Europea per la Salute Cardiovascolare (each alliance), che riunisce 21 Paesi europei, ha presentato congiuntamente una proposta di un nuovo piano salute dedicato alla prevenzione e alla riduzione della mortalità per patologie cardiovascolari. 

GLI ESITI dell’ incontro degli europarlamentari E LA NUOVA ROADMAP PER LA LOTTA CONTRO LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Durante l’incontro del MEP CVH è stata presentata anche la roadmap del nuovo piano che avrà come obiettivo la diminuzione del 30% delle morti causate da malattie cardiovascolari da raggiungersi entro il 2030.

Nel dettaglio la roadmap propone 4 pilastri chiave su cui si fonda l’azione della each alliance: prevenzione, interventi precoci, riabilitazione e qualità della vita. Il nuovo piano è pertanto orientato all’inclusività e all’equità, in accordo al principio del leave no one and no country behind

Inoltre, durante l’incontro è stata sottolineata l’insufficienza delle risorse finanziarie attualmente allocate dall’Unione Europea nel campo della salute, e a tal proposito, è stato ribadito il mandato e l’impegno della Commissione Europea ad implementare le politiche a sostegno nella battaglia contro le malattie cardiovascolari. Infine, è stato menzionato come esempio di iniziative europee il Progetto JacardiPrevention of CVD and Diabetes implementato dal Promis, sul tema delle malattie cardiovascolari e del diabete.

NEXT STEPS

La rappresentante della Commissione Europea, Laura Alonso, ha affermato che il 24 settembre 2025 verrà adottata una convenzione sulle malattie non trasmissibili (NCD) che proporrà una nuova visione per la prevenzione e il trattamento di queste malattie, tra le quali rientrano per l’appunto le patologie cardiovascolari. Inoltre, il coinvolgimento dei pazienti si rivela fondamentale nel processo di policy e nel rafforzamento della fiducia nei confronti del sistema di salute pubblico. Allo stesso modo, si sottolinea come la salute mentale rivesta un ruolo centrale nella prevenzione e nel trattamento delle malattie cardiovascolari. 

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Nuovo gruppo d’interesse parlamentare per l’azione su disuguaglianze sanitarie, prevenzione e fattori di rischio

Vari rappresentanti della salute pubblica si sono riuniti per discutere su come mantenere l’attenzione sulla promozione della salute e sulla prevenzione delle malattie durante questo mandato dell’UE. È stato quindi ufficialmente lanciato il Gruppo di interesse sulle disuguaglianze sanitarie, la prevenzione e i fattori di rischio (Interest Group on Health Inequalities, Prevention, and Risk Factors). A questo incontro hanno partecipato membri del Parlamento europeo, rappresentanti degli Stati membri, compresa la Joint Action Prevent NCDs, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la società civile.

Perché nasce questo gruppo d’interesse

Durante l’incontro è stato sottolineato che le malattie non trasmissibili causano l’80% dei decessi nell’UE e assorbono fino al 10% del PIL speso per l’assistenza sanitaria. Ciononostante, solo il 3% dei bilanci sanitari è destinato alla prevenzione, anche se la prevenzione potrebbe ridurre l’onere fino al 70%. Le disuguaglianze sanitarie continuano a colpire le persone vulnerabili in tutta Europa. Queste differenze sono causate da diversi fattori come: il reddito, l’istruzione e l’accesso all’assistenza sanitaria. Di conseguenza, le malattie prevenibili colpiscono spesso i gruppi sociali più svantaggiati.

Inoltre, quattro industrie – alcol, combustibili fossili, alimenti e bevande lavorate e tabacco – sono alla base di quasi il 25% dei decessi nella regione europea dell’OMS, promuovendo prodotti nocivi che causano le malattie non trasmissibili, le malattie legate all’inquinamento e i rischi sul posto di lavoro. Queste industrie esercitano una forte influenza sulla ricerca scientifica e sulle politiche. La mancanza di forti regole sul conflitto di interessi blocca normative efficaci sulla salute pubblica, privilegiando il profitto rispetto al benessere.

Questo gruppo di interesse è determinato ad agire in modo chiaro e deciso, influenzando le diverse politiche che riguardano la salute. La leadership, supportata dal segretariato, lavorerà a stretto contatto con gli Stati membri, le presidenze del Consiglio dell’UE, la Commissione europea, altri inter-gruppi e gruppi di interesse del Parlamento europeo e l’OMS.

L’obiettivo è quello di continuare a finanziare la salute, in particolare la prevenzione e i fattori di rischio e continuare a finanziare le ONG che si occupano di salute pubblica. Sono inoltre necessari impegni legislativi più forti per includere la salute in tutte le aree politiche. Infine, è necessario un migliore monitoraggio dei conflitti di interesse per fermare l’influenza indebita sulle politiche sanitarie.

 

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ERA4Health: aperta la Joint Transnational Call 2025 EffecTrial

ERA4Health ha lanciato la prima Call Transnazionale Congiunta (Joint Transnational Call for Investigator-Initiated Clinical Studies – JTC IICS 2025) su studi clinici intitolata “Promuovere prove pragmatiche sull’efficacia comparativa nelle malattie non trasmissibili” (EffecTrial).

Obiettivo della call è di supportare studi clinici transnazionali, randomizzati, interventistici e pragmatici di efficacia comparativa avviati da ricercatori incoraggiando la collaborazione transnazionale tra team di ricerca clinica o sanitaria pubblica.

La Joint Transnational Call EffecTrial

Le proposte della JTC IICS EffecTrial devono rispondere a tutti i seguenti requisiti:

  • Essere trial pragmatici di efficacia comparativa, progettati come studi randomizzati interventistici.
  • Confrontare l’uso di interventi sanitari attualmente approvati, sia tra loro che con lo standard di cura attuale.
  • Considerare interventi sanitari che possono includere diagnosi, screening, prevenzione e trattamenti, sia farmacologici che non.
  • Affrontare una delle seguenti tematiche: malattie cardiovascolari, disturbi metabolici, malattie legate alla nutrizione e allo stile di vita o malattie respiratorie non trasmissibili.

In aggiunta, le proposte devono coinvolgere gli utenti finali e mostrare chiaramente il valore aggiunto derivante dalla collaborazione transnazionale per la loro implementazione futura.

La durata iniziale degli studi clinici sarà di 48 mesi.

Le scadenze saranno articolate in due fasi, previste per il 28 gennaio (pre-proposal) e il 17 giugno 2025 (full proposal).

 

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cure integrate digital health

G7: esiti dell’evento tecnico dedicato alla prevenzione e all’innovazione

Si è svolto a Genova gli scorsi 11 e 12 luglio l’evento di alto valore scientifico del G7, promosso dal Ministero della Salute, incentrato sull’invecchiamento attivo attraverso la prevenzione e l’innovazione con la partecipazione di oltre 400 esperti qualificati, nazionali e internazionali, della comunità scientifica e delle istituzioni. L’evento si è realizzato nell’ambito dei lavori preparatori della ministeriale del G7 Salute che si svolgerà il prossimo ottobre ad Ancona.

L’Evento tecnico del G7
SFONDO

Gli scenari demografici confermano una progressiva tendenza all’aumento dell’aspettativa di vita: questa longevità però deve essere accompagnata da politiche volte a garantire più salute. La prevenzione rappresenta una via obbligata per tutti i sistemi sanitari, anche in ottica di una maggiore sostenibilità. Pertanto, è necessario aumentare la quota di Fondo sanitario nazionale destinata alla prevenzione, che ad oggi è al 5%, ed orientare il servizio sanitario verso un cambio di paradigma che accanto alla cura veda sempre più protagonista la prevenzione.

Nel mondo si stima che gli over 65 raggiungeranno la soglia del 16% della popolazione nel 2050 e il 24% nel 2100. In Europa saranno 26 milioni gli over 85 e mezzo milione gli ultracentenari. Inoltre, nei 27 Stati dell’Ocse il 16% degli over 65 vive con gravi disabilità e il 33% con lievi disabilità. Per quanto concerne l’Italia, il 24% della popolazione è composto da over 65 e il trend demografico indica che nel 2050 potranno arrivare al 34%.

Inoltre, gli ultimi dati della sorveglianza Passi dell’Istituto superiore di sanità indicano che in Italia il 28% delle persone risulta completamente sedentarie, con un 10,4% di obesi e un 43% di persone alle quali è stato consigliato di perdere peso. Tali condizioni possono favorire l’insorgenza di malattie non trasmissibili. Si reputa quindi necessario rafforzare le strategie di prevenzione adottando corretti stili di vita, a partire da una sana alimentazione e da un’adeguata attività fisica.

LA SFIDA DELL’EVENTO SULL’INVECCHIAMENTO SANO E ATTIVO

Promuovere l’invecchiamento attivo e in salute riducendo il carico di malattie e di disabilità, attraverso la prevenzione lungo tutto il corso della vita e l’innovazione, è stato il grande tema dell’evento di alto valore scientifico del G7.

All’iniziativa ha collaborato anche l’Istituto italiano di tecnologia di Genova che per l’occasione ha presentato per la prima volta il prototipo di piede artificiale bio ispirato unico al mondo.

Inoltre, nei panel scientifici, si sono presentate le opportunità e le prospettive correlate agli investimenti in prevenzione e nelle strategie per colmare il gap di anni vissuti con disabilità. Particolare attenzione è stata dedicata anche alle potenzialità dell’innovazione biomedica e alle applicazioni dell’intelligenza artificiale e della robotica per l’assistenza e la prevenzione.

Nello specifico l’evento ha toccato i seguenti temi:

  • innovazione biomedica per un invecchiamento in salute;
  • interventi sui determinanti di disabilità;
  • investire nella prevenzione in tutte le fasi della vita;
  • intelligenza artificiale, salute digitale e robotica.

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OMS: rapporto sui determinanti commerciali delle malattie non trasmissibili

Quasi 7500 decessi al giorno nella Regione Europa sono attribuiti a determinanti commerciali, come tabacco, alcol, alimenti trasformati, combustibili fossili e pratiche professionali. Questi prodotti e pratiche commerciali contribuiscono al 25% dei decessi causati da malattie non trasmissibili nella Regione.

Il rapporto sui determinanti commerciali delle malattie non trasmissibili

I capitoli del rapporto esplorano sistematicamente le varie sfaccettature del modo in cui gli interessi commerciali esacerbano le MNT e le strategie chiave utilizzate dagli attori commerciali per influenzare negativamente le politiche relative alle MNT a livello nazionale e internazionale.

Il rapporto fornisce anche alcuni casi studio selezionati nella Regione per illustrare le strategie e i risultati principali dell’influenza dell’industria sulle politiche sanitarie. Il rapporto chiede quindi un’azione urgente e coordinata per affrontare i determinanti commerciali delle MNT, invitando a costruire coalizioni basate sui valori dell’equità, della sostenibilità e della resilienza. éertanto, il documento esorta gli attori della sanità pubblica a sviluppare competenze in materia di quadri economici e legali, ad applicare la trasparenza e a gestire efficacemente i conflitti di interesse.

Il rapporto sottolinea inoltre la necessità di solide riforme finanziarie e di una regolamentazione rigorosa per limitare il potere dell’industria e proteggere la salute pubblica. Attuando queste strategie, la Regione può accelerare i progressi verso gli obiettivi globali delle MNT e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030.

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OMS: la sfida di 100 settimane, un’azione per la lotta contro le malattie non trasmissibili

Ancora in atto la “Sfida delle 100 settimane” lanciata dall’OMS/Europa per accelerare l’azione sostenuta dagli Sustainable Development Goals – SDG (Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile) relativi alle malattie non trasmissibili – NCD. L’iniziativa è stata lanciata nell’ottobre 2023 in occasione della 73a sessione del Comitato Regionale per l’Europa dell’OMS ad Astana, in Kazakistan, per agevolare l’attuazione di politiche e programmi con il potenziale per salvare il maggior numero di vite umane.

La sfida riconosce sia l’urgenza di un’azione immediata sia la necessità di un cambiamento di paradigma che ponga le NCD al primo posto nell’agenda politica e sanitaria delle generazioni future. Pertanto, la SNI (Special Initiative on NCDs and innovation) adotta un approccio a doppio binario, promuovendo un progresso accelerato verso gli impegni relativi agli SDG per il 2030 (RACE to the Finish) e sostenendo allo stesso tempo i cambiamenti generazionali necessari per affrontare le NCD nell’ambito della permacrisis (Vision 2050) e ottenere una regione europea più sana e sostenibile. L’impegno della SNI è quello di sostenere gli Stati membri a raggiungere una popolazione più sana colmando il divario nelle NCD, tra cui cancro, malattie cardiovascolari (CVD), malattie respiratorie croniche e diabete, che persistono all’interno dei Paesi e in tutta la Regione.

La sfida segna anche il conto alla rovescia di 100 settimane al 4° incontro di alto livello dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili nel 2025.

IL RUOLO DELL’OMS NELLA SFIDA DELLE 100 SETTIMANE

In queste 100 settimane, l’OMS/Europa supporta gli Stati membri nell’identificare e dare priorità alle azioni che mostreranno un impatto positivo sulla salute e sull’economia nel breve-medio termine (2-7 anni). Inoltre, l’OMS sosterrà i paesi affinché si concentrino su investimenti strategici per garantire cambiamenti generazionali fondamentali, a lungo termine, per rendere l’Europa più resiliente alle NCD. Tutto questo grazie anche ad un kit di strumenti sviluppato dal SNI che supporta i decisori politici nella determinazione e attuazione delle politiche e dei programmi in grado di fornire risultati più rapidi e di maggiore impatto. Il toolkit include pacchetti nazionali su misura con opzioni politiche, dati e prove rilevanti per il paese.

 

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Webinar sulla prevenzione delle malattie non trasmissibili

Nell’ambito dell’iniziativa “Più sani insieme – Malattie non trasmissibili nell’UE”, il sottogruppo sulla prevenzione del Gruppo di esperti sulla sanità pubblica ha suggerito una serie di argomenti di prevenzione che potrebbero aiutare gli Stati membri a ridurre il carico delle malattie non trasmissibili (NCD). Tra questi, la promozione della salute e la gestione dei determinanti socioeconomici e commerciali della salute, la salute mentale e la prevenzione delle NCD.

Le associazioni sanitarie a livello europeo sono invitate a presentare idee per ridurre l’onere delle NCD sulla base di questi temi, attraverso strumenti, iniziative e azioni che possono essere intraprese dalla comunità degli stakeholder.

Le azioni proposte devono includere:

  • come sosterranno la prevenzione delle malattie non trasmissibili nell’UE,
  • come si rivolgono a sfide specifiche;
  • come l’organizzazione specifica può contribuire a realizzare questa idea.

Le proposte saranno esaminate da DG SANTE, prima che una selezione venga condivisa durante il webinar per le parti interessate il 20 marzo online. Durante l’evento, le associazioni avranno l’opportunità di discutere le loro idee con altri stakeholder.

Il webinar avrà luogo dalle 10:00 alle 12:00 del 20 marzo 2024, le iscrizioni sono aperte fino alle 12:00 del 19 marzo.

Per scaricare l’agenda dell’evento e le indicazioni associate si prega di consultare il seguente LINK.

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Osservatorio Europeo: “Un’Europa che cura, prepara, protegge”

Il nuovo numero della rivista EUROHEALTH dell’Osservatorio europeo sui sistemi e le politiche sanitarie “Un’Europa che cura, prepara, protegge: Rafforzare l’Unione Europea della Salute”, pubblicata lo scorso 16 gennaio, ha visto la collaborazione del team della presidenza belga della sanità allo scopo di selezionare una lista di priorità chiave per l’agenda della Commissione, mantenendo il focus sull’Unione sanitaria europea.

Queste priorità hanno anche lo scopo di fungere da guida per un’Europa che vuole costruire sistemi sanitari e società resilienti e sane, portando sotto al riflettore tematiche come:

  • Affrontare la crisi del personale sanitario
  • Garantire l’accesso all’assistenza a prezzi accessibili
  • Prevenire le malattie non trasmissibili
  • Promuovere l’innovazione orientata ai bisogni
  • Gestire le crisi sanitarie future
  • Garantire le risorse per i sistemi sanitari
  • Azioni congiunte UE 2.0

In particolare, per quanto riguarda la prevenzione primaria, la rivista ne dedica un’articolo che ricorda come questa sia una strategia efficace per mantenere e migliorare la salute della popolazione e raggiungere la resilienza di fronte alle crisi. Nel dettaglio l’articolo evidenzia i progressi delle iniziative volte alla prevenzione dei fattori di rischio delle malattie non trasmissibili (MNT) e dei più ampi determinanti della salute nell’ambito del Piano della Commissione europea per la lotta contro il cancro. Analizza, inoltre, come l’Unione europea possa utilizzare le sue leve politiche per rafforzare la prevenzione e affrontare le MNT.

Infine, vengono suggerite anche alcune potenziali azioni che la Commissione può compiere per raggiungere gli obiettivi previsti, come:

  • Mantenere le azioni previste e delineate nell’agenda politica e programmatica dell’Evidence-Based Clinical Practice – EBCP, con particolare enfasi sulle misure normative volte alla prevenzione primaria e alla promozione della salute, e alle politiche raccomandate come “best buy”.
  • Monitorare da vicino, con la collaborazione degli Stati membri, i progressi compiuti in questo settore per garantire che il livello di ambizione verso gli obiettivi stabiliti sia mantenuto.
  • Attuare un’azione legislativa per ridurre l’uso nocivo di tabacco e alcol, permettendo ai consumatori di fare scelte alimentari più sane e sostenibili, oltre a controllare il marketing digitale dei giochi pubblicitari e di cibi e bevande non salutari, attuando anche misure fiscali sulle bevande zuccherate e sugli alimenti ultra-processati.
  • Affrontare la natura intersettoriale delle azioni contro le MNT attraverso la nomina di un vicepresidente della Commissione europea per l’economia del benessere, oltre ad un commissario per la salute e l’alimentazione.
  • Mettere la salute e il benessere delle persone e del pianeta al centro dell’elaborazione delle politiche. Ciò faciliterebbe l’adozione di una nuova legislazione dell’UE nel settore della prevenzione delle MNT, attenuando gli impatti transfrontalieri.
  • Istituzione di una piattaforma di alto livello che si impegni a livello intersettoriale per facilitare la collaborazione tra Stati membri, organizzazioni internazionali ed organizzazioni della società civile mirando ad un dialogo aperto sulla prevenzione delle MNT.

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