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JRC Essentials: pubblicata la guida per paesi e regioni

La Commissione Europea ha recentemente pubblicato “JRC Essentials – Tools and Practices for Countries and Regions“, una guida completa che presenta gli strumenti e le pratiche sviluppati dal Centro Comune di Ricerca (JRC – Joint Research Centre) a supporto di governi, amministrazioni locali, università e istituti di ricerca.

La pubblicazione segue l’adozione del nuovo programma di lavoro del Joint Research Centre per il triennio 2025–2027, che definisce la strategia con cui il Centro di Ricerca della Commissione contribuirà all’elaborazione delle politiche europee nei prossimi anni.

“JRC Essentials – Tools and Practices for Countries and Regions” offre una panoramica completa degli strumenti e dei servizi che il JRC mette a disposizione di una vasta gamma di attori, inclusi governi, amministrazioni, accademie e organizzazioni di ricerca.

JRC Essentials – Tools and Practices for Countries and Regions: i contenuti

Diviso in tre parti, il volume propone un’introduzione al Joint Reseach Centre, alla sua missione ed alle sue reti, fornendo, al contempo, esempi concreti di buone pratiche implementate negli Stati membri. 

Attraverso 21 capitoli tematici, allineati con le priorità del JRC, il documento evidenzia come la scienza possa informare e guidare le politiche pubbliche, promuovendo lo sviluppo sostenibile e l’innovazione a livello regionale e nazionale.

Il Joint Research Centre si distingue per la sua gamma unica di attività, che include ricerca, sviluppo, innovazione, formazione e capacity-building, tutte offerte per supportare gli attori all’interno e oltre gli Stati membri. La pubblicazione elenca anche altre risorse fondamentali fornite dal JRC, come i Centri di Conoscenza e Competenza, gli standard, i materiali di riferimento, gli strumenti per lo sviluppo territoriale sostenibile, l’accesso aperto alle infrastrutture di ricerca, i programmi di sviluppo scientifico e le opportunità di carriera.

“JRC Essentials – Tools and Practices for Countries and Regions” sottolinea il ruolo cruciale del Joint Research Centre nel promuovere la collaborazione scientifica attraverso soluzioni basate sull’evidenza e la conoscenza.

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Lanciata l’iniziativa “Choose Europe”, investimento di 500 milioni di euro per il periodo 2025–2027

La Commissione europea ha lanciato la campagna “Choose Europe”, un’iniziativa strategica volta a rendere l’Unione Europea la destinazione di riferimento per ricercatori e scienziati di tutto il mondo.

La campagna intende creare un ambiente stimolante e favorevole alla ricerca, attraverso una serie di misure annunciate il 5 maggio 2025 a Parigi, durante l’evento “Choose Europe for Science” tenutosi alla Sorbona, con la partecipazione della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen e del Presidente francese Emmanuel Macron.

Negli Stati Uniti si registrano numerosi tagli ai finanziamenti e molti  ricercatori statunitensi valutano la possibilità di emigrare. Attraverso il programma “Choose Europe”, l’Unione Europea si candida come nuovo polo attrattivo per scienziati di alto profilo, offrendo condizioni stabili e un ambiente favorevole alla crescita personale e professionale.

“Choose Europe for Science”: le principali opportunità

L’UE intende assicurare finanziamenti stabili e strutture all’avanguardia, permettendo ai ricercatori di dedicarsi a progetti di grande impatto, anche grazie ad una dinamica comunità internazionale di alto livello, costantemente impegnata nella risoluzione delle sfide globali.

Con oltre 60 programmi di finanziamento e supporto messi a disposizione in tutti i 27 Stati membri, le principali misure adottate dal programma “Choose Europe for Science” includono:

Finanziamenti a lungo termine con l’European Research Council (ERC), inclusi nuovi “super grant” fino a 7 anni, e incrementi sostanziali nei contributi per i ricercatori in mobilità. Le domande per l’ERC Advanced Grant, del valore massimo di 2,5 milioni di euro, sono aperte fino al 28 agosto 2025.

Sostegno ai giovani ricercatori, attraverso il potenziamento delle Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) con contratti estesi e agevolazioni dedicate a chi si affaccia per la prima volta al panorama della ricerca europea. Le domande per le borse post-dottorato MSCA sono aperte fino al 10 settembre 2025. Inoltre, i finanziamenti della nuova iniziativa MSCA Choose Europe for Science, con un valore massimo di 3,5 milioni di euro, saranno disponibili a partire dal 1° ottobre 2025.

Libertà scientifica e mobilità del sapere, con l’introduzione di un ERA Act per garantire la libera circolazione di conoscenza e dati, promuovendo la creazione di un vero e proprio mercato unico della scienza.

L’UE offre, inoltre, un supporto completo per il trasferimento e l’integrazione dei ricercatori, con servizi dedicati a visti e condizioni di ingresso, permessi di soggiorno, assistenza familiare e riconoscimento dei titoli di studio.

Infine, verrà particolarmente valorizzato l’equilibrio tra vita professionale e privata, attraverso solidi sistemi di welfare e un forte impegno per la diversità e l’inclusione.

“Europe will always choose science”, ha affermato la Presidente von der Leyen, evidenziando come la scienza aperta e la libertà di ricerca siano valori fondamentali dell’Unione Europea.

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Strategia europea per le scienze della vita: i risultati della consultazione

La Commissione europea ha concluso la consultazione pubblica sulla futura Strategia per le scienze della vita, ricevendo 794 contributi da 28 Paesi nel corso delle quattro settimane di apertura della piattaforma “Have your Say”. I partecipanti provengono da 20 Stati membri – con una maggiore rappresentanza da Spagna, Belgio, Germania, Paesi Bassi e Austria – e da 8 Paesi extra UE, tra cui Regno Unito, Stati Uniti e Svizzera.

Oltre ai cittadini, hanno risposto università, centri di ricerca, ONG, aziende, associazioni di categoria e autorità pubbliche, dimostrando un forte interesse trasversale verso un settore ritenuto sempre più strategico.

Le priorità trasversali: innovazione, competenze, sostenibilità

Dalla prima analisi dei dati emergono alcuni temi ricorrenti, ritenuti prioritari per il futuro sviluppo delle scienze della vita in Europa:

  • Trasferimento tecnologico e applicazione concreta dei risultati della ricerca
  • Accesso a finanziamenti adeguati e attrazione di investimenti
  • Quadro normativo chiaro e tutela della proprietà intellettuale
  • Formazione, competenze avanzate e valorizzazione dei talenti
  • Potenziamento di infrastrutture, uso strategico dei dati e dell’intelligenza artificiale
  • Transizione ecologica della ricerca e dei settori industriali
  • Fiducia dei cittadini nella scienza e coinvolgimento pubblico
Focus salute: ricerca, tecnologie e patologie rare

Tra i settori specifici, la salute è risultata uno degli ambiti più menzionati. I contributi raccolti sottolineano l’importanza di:

  • Accelerare la ricerca biomedica, anche attraverso partenariati pubblico-privati
  • Promuovere l’accesso equo alle innovazioni sanitarie, incluse tecnologie digitali e medicina personalizzata
  • Migliorare l’integrazione tra ricerca, clinica e industria per ridurre i tempi di transizione laboratorio-territorio
  • Sostenere la ricerca sulle malattie rare, con particolare riferimento alle patologie neurodegenerative con accumulo di ferro nel cervello (NBIA), oggetto di numerosi contributi

La salute viene quindi confermata come uno dei pilastri della strategia, in connessione con la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale.

Next steps: pubblicazione della strategia prevista per l’estate 2025

I risultati della consultazione saranno analizzati insieme ai contributi ricevuti da organismi nazionali e agenzie competenti. La nuova strategia – annunciata dalla Presidente Ursula von der Leyen nelle sue linee politiche e inclusa nel Competitiveness Compass – sarà uno strumento chiave per rafforzare la competitività dell’UE nel campo delle scienze della vita e promuovere soluzioni sicure, sostenibili e inclusive.

L’adozione del documento strategico è attesa nell’estate del 2025.

 

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comunicazione in salute

La salute nell’era della disinformazione

La misinformazione (condivisione involontaria di dati falsi) e la disinformazione (informazioni deliberatamente ingannevoli) sono problemi che sono sempre stati presenti in ambito sanitario.

ASPETTI E CONSEGUENZE DELLA DISINFORMAZIONE

La pandemia di COVID-19 ha amplificato l’impatto della disinformazione a causa dell’aumento dell’ansia, del maggiore utilizzo dei social media e delle interpretazioni politicizzate. Affermazioni fuorvianti sul virus, sui trattamenti e sulla prevenzione sono proliferate, sfruttando la paura, minando la fiducia e ostacolando l’azione collettiva; incoraggiando, spesso, scelte dannose rispetto alle pratiche basate sulle prove.

La disinformazione prende di mira anche scienziati e professionisti sanitari, strumentalizzati per scopi politici, danneggiando la fiducia del pubblico nei sistemi sanitari. La decisione di aziende come Meta di ridurre il fact-checking accelera la diffusione di contenuti dannosi, lasciando molti sopraffatti dalla rapida disinformazione.

La Commissione Europea sta cercando di intervenire in merito a quelle piattaforme che consentono la diffusione di informazioni fuorvianti e di difendere la comunicazione dell’OMS. I social media possono supportare l’istruzione pubblica, come dimostrato da campagne efficaci di singoli educatori. Tuttavia, combattere la disinformazione richiede non solo la correzione delle inesattezze, ma richiede altrsì di affrontare la manipolazione, l’esposizione guidata da algoritmi e la confusione pubblica tra scienza e finzione.

I governi, gli scienziati e i comunicatori devono garantire che i messaggi sulla salute trovino riscontro negli individui.

Secondo Fabrizio d’Alba, presidente di Federsanità e direttore generale dell’AOU Policlinico Umberto I, la governance sanitaria deve colmare le lacune nella comunicazione per incoraggiare nei pazienti concetti e comportamenti che tutelino la propria salute e quella degli altri.

 

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Evento di Lancio del Report “Science, Research and Innovation Performance of the EU 2024”

Ricerca e innovazione (R&I) sono parte integrante della risposta alle sfide che siamo chiamati ad affrontare. Investire in R&I è una condizione essenziale per incrementare la competitività dell’UE e per raggiungere gli obiettivi climatici, proteggere l’ambiente e le risorse naturali e promuovere società inclusive e democratiche. Le crisi in corso intensificano queste sfide e richiedono soluzioni politiche che non solo affrontino le emergenze a breve termine, ma raggiungano anche gli ambiziosi obiettivi a lungo termine dell’Unione europea (UE).

L’edizione 2024 del rapporto “Science, Research and Innovation Performance of the EU” (SRIP) della Direzione generale per la Ricerca e l’Innovazione (DG Research and Innovation) della Commissione europea offre una panoramica completa e dettagliata dei risultati attuali dell’Europa in termini di scienza, ricerca e innovazione e analizza i fattori determinanti di tali risultati. Sottolineando il ruolo essenziale della R&I nel promuovere la competitività, la sostenibilità ambientale e il miglioramento della qualità della vita, il rapporto offre un’analisi ricca di dati e un’esplorazione approfondita di questioni politiche di attualità. I risultati principali del rapporto saranno presentati e discussi durante l’evento di lancio.

L’evento di lancio si svolgerà il giorno 27 giugno 2024 dalle ore 14:40 alle 17:15 (CET) in presenza a Bruxelles, ma sarà disponibile anche il live streaming.

 

Per registrarsi all’evento “Science, Research and Innovation Performance of the EU 2024” è necessario compilare il form disponibile al seguente LINK.

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Aperte le candidature per il Falling Walls Lab MSCA 2024

Aperte le iscrizioni per partecipare al concorso Falling Walls Labs 2024, co-organizzato in modo indipendente dalla Commissione europea e dalla Regione vallona, ​​dalla Fédération Wallonie-Bruxelles, dal governo fiammingo e dal Servizio federale di pianificazione pubblica per la scienza politica (BELSPO), in collaborazione con la Falling Walls Foundation.

Questa competizione mondiale (e forum di networking) si svolgerà il 18 e 19 aprile 2024 a Mons, in Belgio, nell’ambito della conferenza MSCA organizzata con la Presidenza belga del Consiglio dell’UE.

La scadenza per le candidature è il 23 febbraio 2024, 12:00.

L’OBIETTIVO DELLA MSCA FALLING WALLS FOUNDATION

L’evento mira a fornire un palcoscenico per idee rivoluzionarie provenienti dalla scienza, dall’economia, dalle arti e dalla società. Inoltre sarà un’opportunità per i ricercatori della Marie Skłodowska-Curie Actions – MSCA di presentare i propri progetti e idee innovative alla comunità scientifica spiegano come la loro ricerca potrà aiutare ad abbattere i muri nella scienza e nella società. L’obiettivo della Falling Walls Foundation è promuovere idee eccezionali e collegare scienziati e imprenditori di tutti i campi a livello globale.

I candidati devono essere borsisti che prendono parte a un progetto MSCA, inclusi:

  • Reti di dottorato/Reti di formazione innovativa.
  • Borse di studio post-dottorato/Borse di ricerca individuali.
  • Scambi di personale/Scambi di personale di ricerca e innovazione.
  • COFONDO.
  • MSCA4Ucraina.

I vincitori di questo evento si incontreranno nell’annuale Falling Walls Lab Finale a Berlino nel novembre 2024 per competere con i vincitori di altri concorsi Falling Walls Lab organizzati a livello locale e regionale da diversi istituti accademici e di ricerca di tutto il mondo.

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EuroScience Open Forum 2024: “La vita cambia la scienza“

L’obiettivo primario dell’11° edizione dell’ EuroScience Open Forum – ESOF2024 è esplorare le interconnessioni tra scienza e società, investigare le condizioni necessarie per condurre la ricerca, e valutare il loro impatto sulla società.

La Conferenza si terrà a Katowice (Polonia) dal 12 al 15 giugno 2024 e sarà un’occasione di incontri e scambi di informazioni tra eminenti personalità europee e mondiali del mondo scientifico, accademici, rappresentanti di istituzioni pubbliche e private a sostegno della scienza, uomini d’affari, figure dei media e tutti coloro che sono interessati al ruolo della scienza nel contesto contemporaneo.

IL PROGRAMMA DELL’EuroScience Open Forum 2024

Il programma prevede conferenze, seminari, dibattiti, workshop, presentazioni di poster e mostre, sessioni interattive e una vasta gamma di modalità di coinvolgimento del pubblico. Il tema centrale dell’ESOF2024 è “La vita cambia la scienza“.

ESOF2024 si focalizzerà su sei aree principali corrispondenti alle principali sfide attualmente affrontate dalla comunità scientifica:

  1. Transizione energetica.
  2. Ambiente sostenibile.
  3. Identità culturale e trasformazione sociale.
  4. Cambiamenti nell’eccellenza scientifica.
  5. Società sana.
  6. Trasformazione digitale.

L’iniziativa è finanziata nel quadro del programma Horizon Europe – EU research & innovation framework programme for 2021-2027, e la partecipazione è gratuita.

 

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digital health

Scienza & IA per stimolare la competitività europea

Lo scorso 13 Dicembre, la Commissione Europea ha pubblicato un nuovo policy brief sul ruolo e il potenziale dell’intelligenza artificiale (IA) nella scienza e nell’innovazione.

Il documento sostiene una politica su misura per lo Spazio Europeo della Ricerca, al fine di accelerare e facilitare l’adozione dell’intelligenza artificiale, promuovere l’innovazione e guidare la crescita economica, ed evidenzia le seguenti aree di intervento prioritario.

Ciò sarà possibile:

  • riducendo gli ostacoli all’adozione dell’IA
  • rafforzando l’ecosistema di dati e calcolo per l’IA nella scienza
  • identificando gli investimenti strategici in R&I per l’integrazione dell’intelligenza artificiale
  • monitorando l’impatto dell’IA sulle carriere dei ricercatori
  • affrontando le sfide etiche legate all’IA
  • attuando azioni di comunicazione, monitoraggio e valutazione per preservare la fiducia del pubblico nella scienza basata sull’intelligenza artificiale

 

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Conferenza Scienza per le politiche in Europa costruire una scienza migliore per gli ecosistemi politici

La conferenza “Science for Policy in Europe: Building Better Science for Policy Ecosystems” è un evento che cerca di colmare il divario tra la ricerca scientifica e la definizione delle politiche in Europa. Organizzata dalla Commissione europea, l’evento si svolgerà sia online che in presenza a Bruxelles il 10 e 11 ottobre.

 

La conferenza mira a promuovere un dialogo essenziale tra la comunità scientifica, i responsabili politici e le parti interessate, con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’efficacia del processo decisionale basato sulla scienza. L’Europa, con i suoi diversi paesaggi politici e le sfide politiche condivise, ha bisogno di approfondimenti scientifici forti e affidabili per affrontare questioni urgenti che vanno dal cambiamento climatico alla salute pubblica, dai progressi tecnologici alle disuguaglianze sociali.

 

Per iscriversi all’evento si prega di consultare il seguente LINK.