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EHMA: Care Summit 2025 – Collaborative Action for Reframing Europe´s Health

Il 3 e 4 dicembre 2025 EHMA terrà a Bruxelles il CARE Summit 2025, un appuntamento di alto livello dedicato a ridefinire il ruolo della salute nelle priorità strategiche dell’Unione Europea. L’evento riunirà attori provenienti dal mondo della salute, della ricerca oltre che della società civile, con l’obiettivo di co-creare una Roadmap per una Stronger European Health Union in vista del nuovo ciclo istituzionale.

Il Summit proporrà una nuova visione della salute come motore multidisciplinare di competitività, resilienza, innovazione e coesione sociale, superando l’idea della salute come ambito settoriale.

Le discussioni metteranno in evidenza come gli investimenti in salute siano determinanti per sostenere la crescita economica, la trasformazione digitale, la sostenibilità ambientale e la fiducia dei cittadini.

Il programma sarà articolato attorno a quattro assi tematici chiave:

  • Crisis preparedness e cooperazione transfrontaliera, con focus sulla capacità dell’UE di affrontare minacce sanitarie e scenari globali complessi.
  • One Health, per analizzare le interconnessioni tra salute umana, animale e ambientale, incluse le sfide dell’antimicrobico-resistenza.
  • Medicinali innovativi, accessibili e sostenibili, per discutere la competitività del settore farmaceutico europeo e le condizioni necessarie per garantire accesso e innovazione.
  • European Health Data Space, per esplorare il potenziale dei dati sanitari interoperabili nel trasformare assistenza, ricerca e policy-making.

Attraverso sessioni plenarie, panel tematici, workshop partecipativi e momenti di confronto multisettoriale, il Summit promuoverà un approccio collaborativo e non frontale. La metodologia prevede il coinvolgimento attivo dei partecipanti nella definizione della Roadmap finale, che conterrà indicazioni operative per integrare la salute nelle politiche europee e nazionali, con attività di follow-up previste nel 2026.

Le registrazioni sono aperte fino al 30 novembre.

 

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Salute mentale

OMS: roadmap sulla Salute mentale per integrare l’esperienza vissuta dai pazienti

Questa roadmap dell’OMS e della Commissione europea offre un quadro di riferimento in sei punti, illustrato con casi di studio europei, per guidare governi, responsabili politici, fornitori, professionisti e sostenitori nell’integrazione di questa competenza nei sistemi di salute mentale.

I contenuti della roadmap

La roadmap evidenzia come l’integrazione dei professionisti con esperienza nei sistemi sanitari e sociali è fondamentale per realizzare un’assistenza sanitaria mentale orientata al recupero. Questi professionisti forniscono un modello di recupero e colmano il divario tra le strutture sanitarie tradizionali e gli utenti dei servizi, umanizzando e promuovendo l’inclusività dei servizi.

Questa roadmap, creata in collaborazione con l’Ufficio regionale dell’OMS per l’Europa e la Commissione europea, fornisce un quadro strutturato per integrare le competenze derivanti dall’esperienza vissuta/vissuta nei sistemi di salute mentale e nel personale che vi opera. Il suo obiettivo è quello di consentire ai paesi di abbandonare l’inclusione simbolica e di orientarsi verso la co-creazione di servizi di salute mentale, riconoscendo al contempo le sfide sistemiche legate all’integrazione di questi ruoli, tra cui la resistenza del personale tradizionale, i vincoli politici e le incongruenze nei finanziamenti.

Il quadro della roadmap è articolato in sei azioni:

  1. Rafforzare le politiche promuovendo l’inclusione dei professionisti con esperienza nelle politiche e nelle strategie nazionali in materia di salute mentale, garantendo l’allineamento con i principi orientati al recupero;
  2. sviluppare la capacità di preparazione organizzativa rafforzando i sistemi e la cultura organizzativa per sostenere l’efficace integrazione dei professionisti nei team multidisciplinari e nei sistemi di salute mentale più ampi, garantendo l’allineamento con i principi orientati al recupero;
  3. promuovere la co-creazione, la collaborazione e l’integrazione integrando i principi di co-creazione nella progettazione, erogazione e valutazione dei servizi di salute mentale per garantire che l’esperienza e altre forme di competenza informino i miglioramenti sistemici;
  4. standardizzare la formazione e la certificazione co-creando e implementando programmi di formazione e certificazione standardizzati per i professionisti con che garantiscano coerenza, professionalità, fedeltà ai principi dell’esperienza vissuta e alla pratica orientata al recupero;
  5. migliorare la supervisione e il supporto istituendo modelli di supervisione clinica/pratica riflessivi e basati sui punti di forza per fornire ai professionisti il supporto necessario per gestire le sfide emotive e orientarsi tra le aspettative professionali, mantenendo al contempo le migliori pratiche e la fedeltà ai principi dei ruoli professionali basati sull’esperienza vissuta;
  6. ampliare l’accesso attraverso strumenti accessibili e digitali, utilizzando piattaforme digitali per espandere la portata dei professionisti, in particolare nelle aree remote e svantaggiate. Comprendere il potenziale trasformativo degli esperti nella creazione di servizi orientati al recupero è fondamentale per immaginare un futuro in cui i sistemi di salute mentale siano accessibili a tutti.

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OMS: nuova roadmap 2025-2030 per l’accesso ai farmaci pediatrici del programma GAP-f

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato la nuova roadmap strategica 2025–2030 per il programma Global Accelerator for Paediatric Formulations (GAP-f), che punta a trasformare l’ecosistema globale dei farmaci pediatrici e garantire che ogni bambino possa accedere a terapie sicure, efficaci e adatte alla sua età.

Nonostante l’accelerazione dei progressi scientifici, i bambini restano spesso esclusi da studi clinici, percorsi regolatori e sistemi sanitari poco reattivi alle loro esigenze. GAP-f lavora per superare questi ostacoli, promuovendo una maggiore collaborazione tra Paesi, autorità regolatorie, industria, comunità scientifica e operatori sanitari.

Che cos’è GAP-f

GAP-f è una rete dell’OMS, ospitata presso il Research for Health Department della Science Division, nata per rispondere all’insufficienza cronica di trattamenti pediatrici adeguati.

Creato in seguito alla risoluzione della 69ª Assemblea Mondiale della Sanità (WHA) sullo sviluppo di medicinali sicuri, efficaci e accessibili per i bambini, il programma si ispira al modello sviluppato nella risposta globale all’HIV, offrendo un meccanismo sostenibile per accelerare lo sviluppo e la disponibilità di formulazioni pediatriche.

Nel 2024, una nuova risoluzione WHA ha riconosciuto il ruolo chiave di GAP-f nell’attuazione dell’Agenda 2030, in particolare per il raggiungimento dei target sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 3.1 e 3.2 relativi alla salute materno-infantile. La risoluzione ha ampliato il mandato di GAP-f, confermando il programma come piattaforma strategica per stimolare investimenti e innovazione nei farmaci pediatrici.

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PRECISEU: lanciata una EoI a supporto della medicina personalizzata

Aperta la manifestazione d’interesse (Expression of Interest – EoI) lanciata dal progetto europeo PRECISEU, dedicata a rafforzare l’adozione della medicina personalizzata nei sistemi sanitari dei Paesi membri.

PRECISEU punta a connettere gli ecosistemi dell’innovazione in tutta Europa per accelerare il progresso verso un’assistenza sanitaria altamente personalizzata. Questo attraverso il trasferimento di pratiche e soluzioni innovative tra le diverse regioni, con particolare attenzione alla medicina personalizzata e alle terapie avanzate, che utilizzano dati sanitari e medicinali deep-tech.

L’invito è rivolto a soggetti pubblici e privati interessati a contribuire alla definizione di una roadmap condivisa, in vista di una coordinated action su scala europea.

L’iniziativa per implementare la Medicina personalizzata

L’iniziativa mira a coinvolgere regioni, autorità sanitarie, centri di ricerca, cluster e altri attori strategici per la co-creazione di politiche pubbliche e strumenti operativi a sostegno di un approccio personalizzato alla cura e alla prevenzione.

La manifestazione di interesse è un’occasione per mappare i potenziali contributi e le idee innovative relative alla medicina personalizzata. Le organizzazioni e gli individui interessati potranno:

  • Presentare proposte o concetti avanzati nel campo della medicina personalizzata.
  • Offrire competenze e servizi tecnologici.
  • Esplorare opportunità di collaborazione o unirsi a consorzi già esistenti.
  • Partecipare a attività di mentoring e matchmaking, per un supporto mirato alla realizzazione di progetti concreti.

Le EoIs selezionate avranno accesso a un programma di sostegno all’innovazione su misura che comprende:

  • Mentoring e Funnelling: mentoring di esperti per affinare le idee, identificare le opportunità di finanziamento e costruire consorzi forti ed equilibrati tra le regioni.
  • Eventi di matchmaking: intermediazione e networking che mettono in contatto le parti interessate per formare consorzi interregionali competitivi.
  • Supporto alla preparazione delle proposte: guida pratica allo sviluppo di modelli di business, alla comprensione delle sfide del mercato e delle normative, ai diritti di proprietà intellettuale, alla creazione di team e alla valutazione dell’impatto (ad esempio, genere, diversità, economia).

Le adesioni possono essere presentate online entro il 30 giugno 2025.

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ESFRI: annunciato l’inizio dei lavori per l’aggiornamento della nuova Roadmap 2026

L’European Strategy Forum on Research Infrastructures – ESFRI ha annunciato l’inizio del processo che porterà a una versione aggiornata della sua Roadmap 2026, che sarà completata nel 2026.

Sin dalla sua prima edizione nel 2006, l’ESFRI Roadmap ha presentato le migliori strutture scientifiche europee, sulla base di un rigoroso processo di valutazione e selezione. Ciò è stato possibile grazie al meticoloso lavoro svolto da un gran numero di scienziati e delegati ESFRI. Attraverso le sue sei edizioni, inclusa la più recente ESFRI Roadmap 2021, 63 strutture europee rappresentano investimenti per un valore di oltre 20 miliardi di euro.

La nuova Roadmap 2026 dell’ESFRI 

La versione aggiornata della Roadmap ESFRI rafforza l’approccio di collaborazione per la costruzione di un ecosistema europeo di infrastrutture di ricerca solido e sostenibile, con conseguente rafforzamento della competitività e dell’eccellenza dell’Unione europea e progresso dello Spazio europeo della ricerca.

Nella prima fase del processo di aggiornamento, l’ESFRI accoglierà la presentazione di proposte per l’inserimento nella Roadmap di nuovi progetti di R&I o di importanti aggiornamenti di R&I esistenti.

Inoltre, il processo di aggiornamento includerà il monitoraggio dei progetti inclusi nella Roadmap ESFRI nel 2016, 2018 e 2021.

Una delle novità di questa tornata è l’introduzione delle considerazioni ambientali come ulteriore requisito chiave.

Inoltre, le proposte devono essere chiaramente incentrate sulla sostenibilità finanziaria dell’infrastruttura proposta e il suo posizionamento nel panorama delle infrastrutture di ricerca europee deve essere descritto con maggiori dettagli rispetto al passato.

Infine, aspetti come le misure di sicurezza dei dati e la conformità all’approccio Open Science sono stati rafforzati per allineare l’intero processo alle più recenti priorità politiche.

Gelsomina Pappalardo, Vice-Presidente di ESFRI e Presidente dell’ESFRI Drafting Group su Landscape Analysis, ha sottolineato le nuove caratteristiche metodologiche incluse nella Roadmap 2026: “incoraggiamo fortemente i diversi stakeholder a presentare proposte sia mirate che molto mature. La ESFRI Roadmap 2026 porrà un’attenzione significativa sulla sostenibilità finanziaria dell’ecosistema RI, introducendo al contempo la nuova dimensione delle “considerazioni ambientali” per promuovere la sostenibilità ambientale” .

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Studio sulle azioni di cooperazione rafforzata contro le malattie prevenibili con vaccino

È stato pubblicato uno studio dalla Commissione Europea e dal DG SANTE (Directorate-General for Health and Food Safety) che indaga la coerenza, la complementarità e la pertinenza delle azioni sulla cooperazione rafforzata contro le malattie prevenibili con vaccino.

Il documento si basa sulle raccomandazioni e le linee guida fornite dal Consiglio Europeo e intende definire la strategia in vista di possibili e future iniziative politiche a tal riguardo.

Queste linee guida si basano su tre pilastri: lotta alla riluttanza nei confronti dei vaccini e miglioramento della copertura vaccinale, strategie di vaccinazione sostenibili nell’UE e coordinamento a livello di Unione e contributo alla salute mondiale politica.

L’iniziativa coinvolge e richiede l’intervento da parte della Commissione, degli Stati membri dell’UE e delle parti interessate in molteplici ambiti di intervento al fine di poter raggiungere l’obiettivo generale di migliorare la diffusione della vaccinazione in tutta l’UE.

Pertanto, per attuare le azioni necessarie è stata elaborata una tabella di marcia (Roadmap) che ha definito 28 azioni e 62 risultati finali analizzati poi nello Studio, che ha l’obiettivo di sostenere la Commissione per eventuali sviluppi politici futuri.

Caratteristiche dello studio

Lo studio, nel dettaglio, ha valutato:

  • la pertinenza delle azioni previste dalla tabella di marcia nel breve e medio termine (2-5 anni)
  • la coerenza e la complementarità con altre iniziative politiche correlate al fine di identificare possibili sinergie ed evitare duplicazioni
  • l’identificazione delle azioni più rilevanti che potrebbero essere ulteriormente sviluppate e rese sostenibili a lungo termine (+10 anni).

Il documento si sviluppa in diversi capitoli che riportano:

• Un capito con la metodologia seguita, con i punti di forza e debolezza e limiti riscontrati con conseguenti misure di mitigazione e novità attuate
• Alcuni capitoli analitici basati sulla logica di intervento, che mirano a fornire valutazioni critiche contenenti l’analisi finale basata sulla raccolta dei dati quantitativi e qualitativi
• Un capitolo conclusivo che presenta in modo logico e consequenziale l’analisi, i risultati e il modo in cui si collegano allo Studio sulle azioni di cooperazione.

I RISULTATI DELLO STUDIO

Lo studio ha evidenziato che le azioni intraprese a livello europeo per combattere l’esitazione/riluttanza nei confronti dei vaccini e la dis-informazione sono state particolarmente rilevanti.

Inoltre, la valutazione ha dimostrato che, affrontando le esigenze da più punti di vista (ad esempio, l’esitazione nei confronti del vaccino è stata affrontata attraverso lo sviluppo di studi e linee guida, la formazione degli operatori sanitari, la produzione di dati affidabili, ecc…) la tabella di marcia è riuscita a rispondere alle esigenze previste.

Alla luce di questa analisi e tenendo conto dello stato di completamento delle diverse azioni, nonché del loro potenziale di mantenimento e ulteriore sviluppo, lo studio ha rilevato che circa il 75% di esse continuerà ad essere particolarmente rilevante nel breve e medio termine.

Il restante 25% è ancora in qualche misura rilevante, anche se non ha bisogno di essere considerato prioritario. A lungo termine, invece, si prevede che circa il 50% delle azioni si stabilizzi.

Per quanto riguarda invece, le iniziative di policy esterna, almeno quelle principali che sembrano essere le più rilevanti nel campo dell’immunizzazione (EHU, EHDS, Europe’s Beating Cancer Plan e Pharmaceutical Strategy for Europe) lo studio ha applicato una comparazione tra i risultati ottenuti e le opinioni degli stakeholder.

La stessa metodologia è stata applicata alle iniziative politiche a livello globale (Q7), da cui è emerso che la Roadmap è complessivamente coerente con le principali iniziative dell’OMS (Piano d’azione globale per i vaccini e la sua declinazione europea, l’Agenda europea per l’immunizzazione).

Infine, sono stati identificati diversi fattori che favoriscono e ostacolano lo sviluppo della Roadmap. I finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo, per la ricerca comportamentale, per l’accesso, la comunicazione e la formazione possono favorire il corretto sviluppo delle azioni.

Anche la comunicazione è fondamentale, sia per promuovere i benefici e la sicurezza dei vaccini, sia per garantire la coerenza interna e la visibilità di ciò che viene fatto in tutta l’UE. Anche l’attenzione alle tecnologie emergenti e ai servizi di sanità elettronica ha un potenziale per migliorare la diffusione delle vaccinazioni e potrebbe sostenere la Roadmap in modo trasversale.

Inoltre, ulteriori fattori abilitanti possono trasformarsi in barriere, come la fiducia dei cittadini nelle politiche e nelle strategie nazionali, che potrebbe aumentare l’adozione del vaccino e la fiducia se alta, o amplificare ulteriormente l’esitazione e la disinformazione se bassa.

 

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