Categorie
workforce

Disponibile online la prima newsletter del progetto BRIGHTskills

È stata pubblicata la prima newsletter ufficiale del progetto europeo BRIGHTskills, iniziativa finanziata nell’ambito del programma Erasmus+ e finalizzata allo sviluppo di competenze avanzate per i settori industriali della salute in Europa. Il progetto, coordinato da EIT Health e avviato nel 2024, coinvolge 24 partner provenienti da 11 Paesi europei tra enti pubblici, università, centri di formazione, associazioni industriali e imprese.

Obiettivi del progetto BRIGHTskills

BRIGHTskills nasce per rispondere ai bisogni emergenti di competenze nel settore salute, con particolare attenzione alle sfide legate alla transizione digitale, verde e demografica. Il progetto intende colmare il divario tra la formazione disponibile e le esigenze dell’industria sanitaria contemporanea e futura, sviluppando un sistema integrato di offerta formativa che includa strumenti di autovalutazione, micro-credential, corsi brevi e certificazioni.

Il ruolo del ProMIS

All’interno del consorzio, il ProMIS riveste un ruolo strategico per la diffusione e il trasferimento dei risultati a livello nazionale. In particolare, ProMIS è impegnato nel coinvolgimento degli attori istituzionali regionali, nella condivisione delle evidenze raccolte e nella promozione di sinergie tra sistema salute e sistema formativo. 

Contenuti principali della prima newsletter

La prima edizione della newsletter illustra lo stato di avanzamento del progetto e alcune delle attività già intraprese, tra cui:

  • la definizione dei profili professionali chiave in relazione all’evoluzione dell’industria della salute (Industry 5.0);
  • l’avvio del lavoro sull’analisi del fabbisogno di competenze in diversi segmenti industriali;
  • il lancio del primo episodio del podcast “Voices of Health Industry Professionals”, incentrato sul futuro della formazione;
  • la presentazione degli strumenti formativi in fase di sviluppo, tra cui un portale per l’autovalutazione e la costruzione di percorsi personalizzati;
  • l’organizzazione di eventi partecipativi a livello europeo e nazionale.

La newsletter è consultabile al seguente LINK

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
lotta contro il cancro digital health

BD4QoL: migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da tumore testa-collo

BD4QoL (“Big Data Models and Intelligent tools for Quality of Life monitoring and participatory empowerment of head and neck cancer survivors”) è un progetto innovativo finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea. Il progetto ha l’obiettivo di supportare i pazienti che hanno completato con successo un percorso di cura per il tumore della testa e del collo, aiutandoli a recuperare una qualità della vita (QoL) ottimale, facilitando la diagnosi precoce di nuove condizioni di salute e consentendo interventi efficaci da parte dei medici di riferimento. Per valutarne l’efficacia nel supportare i pazienti dopo il trattamento, è attualmente in corso uno studio clinico randomizzato con oltre 300 pazienti arruolati, condotto in quattro ospedali in Italia e nel Regno Unito.

Il progetto, che si concluderà a dicembre 2025, è coordinato dall’Università di Milano e coinvolge 16 partner, tra cui regioni, aziende, ospedali, università e istituti di ricerca, provenienti da sette Paesi europei.

La Piattaforma BD4QoL

Per aiutare i pazienti a migliorare la loro qualità della vita dopo il percorso di cure, una grande quantità di dati sanitari, inclusi lo stato emotivo e la partecipazione sociale, viene raccolta tramite smartphone e analizzata in tempo reale. Algoritmi predittivi basati sull’Intelligenza Artificiale interpretano queste informazioni per definire la QoL del paziente, mentre tecniche di modellazione comportamentale rilevano i cambiamenti nel tempo e attivano raccomandazioni e avvisi personalizzati. Questo processo non solo informa e responsabilizza i pazienti, ma avvisa anche i medici di riferimento nel caso in cui vengano rilevati segnali di deterioramento della qualità della vita. BD4QoL sta implementando tre componenti chiave:

  • Chatbot basato su IBM Watson per il supporto ai pazienti: Un chatbot intuitivo che offre un’interfaccia in linguaggio naturale, invia messaggi motivazionali e genera avvisi in caso di variazioni nella salute o nell’attività sociale. Inoltre, consente ai pazienti di informare il team clinico sul proprio stato di salute e sui progressi, registrando eventuali sintomi.
  • App per i partecipanti allo studio: Due app vengono utilizzate sia per raccogliere dati dai pazienti sia per condividere con loro dashboard di monitoraggio e analisi. I dati raccolti riguardano informazioni comportamentali personali relative alla sfera sociale, fisica e al sonno, essenziali per valutare la qualità della vita di un individuo.
  • Monitoraggio di QoL dei pazienti presso il Point of Care (PoC): Il PoC integra un innovativo sistema di gestione del flusso di lavoro per il monitoraggio quotidiano da parte dei medici di avvisi, visite, sintomi riportati e valutazioni periodiche della qualità della vita dei pazienti. Questo sistema facilita il riconoscimento precoce delle morbilità e delle alterazioni potenzialmente rilevanti per la previsione del rischio e il miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
Empowerment dei pazienti con i dati sulla qualità della vita: il pilota in Lombardia

Nell’ambito delle attività del progetto, un’iniziativa pilota in Regione Lombardia sta esplorando come includere indicatori di qualità della vita raccolti da BD4QoL all’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) dei pazienti che partecipano al progetto.

Alcuni partner, tra cui ARIA SpA e Regione Lombardia, stanno collaborando a una soluzione che renda disponibili ai pazienti tre questionari validati sulla qualità della vita (EORTC), raccolti durante il trial, insieme ai punteggi di QoL visualizzati nel PoC. I pazienti avranno dunque accesso a un report contenente i propri dati sulla qualità della vita, che potranno scaricare in formato PDF e caricare nella sezione “Taccuino” del proprio FSE, arricchendo così la loro storia clinica. Inoltre, potranno concedere ad altri medici l’accesso ai propri dati di QoL all’interno del FSE per cure più efficaci e personalizzate. Questa soluzione sarà presto testata presso l’Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
digital health

Il progetto IT4LIA farà parte delle AI Factory europee

L’Italia sarà protagonista di un’importante iniziativa europea nel campo dell’intelligenza artificiale (AI) con il progetto IT4LIA AI Factory, uno dei sette hub selezionati dalla Commissione europea per creare le prime AI Factories in Europa. Queste AI factories fungono da hub che promuovono i progressi nelle applicazioni dell’intelligenza artificiale in vari settori, come la sanità, il clima, la finanza e altri ancora.

IT4LIA: OBIETTIVI, PROGETTI E MODELLI

L’obiettivo è rafforzare la leadership dell’Unione Europea nell’IA, sviluppando un ecosistema integrato che supporti startup e PMI, e concentrandosi su settori strategici come agroalimentare, cybersecurity, studio della terra e manifattura.

L’aspetto principale del progetto è costituito da un supercomputer ottimizzato per l’IA, situato al Tecnopolo di Bologna. Questa infrastruttura avanza una strategia avviata nel 2017 per posizionare l’Italia al centro dell’innovazione tecnologica. Il supercomputer offrirà modelli pre-addestrati, dataset condivisi e workflow ottimizzati, semplificando l’accesso alle risorse per aziende e ricercatori.

La IT4LIA AI Factory si basa su un modello collaborativo, coordinato dal consorzio Cineca con partner in Austria e Slovenia, nell’ambito del programma EuroHPC. L’iniziativa mira a rafforzare la capacità europea nell’AI, promuovendo sinergie tra ricerca, industria e governi.

Con un investimento di 430 milioni di euro, il progetto coinvolge istituzioni come il Ministero dell’Università e della Ricerca e l’Agenzia per la Cybersecurity Nazionale. L’infrastruttura contribuirà allo sviluppo economico e tecnologico, colmando il divario delle competenze digitali a livello europeo.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
lotta contro il cancro

Il progetto REVERT organizza l’evento finale

Il ProMIS e l’IRCCS San Raffaele organizzano l’evento finale del Progetto REVERT il 10 dicembre 2024, presso lo “Spazio Europa”, in Via IV Novembre, 149, a Roma.

L’evento si terrà in formato ibrido, con tutte le sessioni disponibili anche in streaming online.

L’evento finale del progetto REVERT

L’evento finale segna una tappa fondamentale del progetto ed è un’occasione unica per scoprire gli importanti progressi nelle terapie personalizzate per il carcinoma colorettale.

L’evento riunirà responsabili politici dell’UE, operatori sanitari, associazioni di pazienti ed esperti del settore per analizzare i risultati ottenuti dal progetto REVERT e delineare le prospettive future.

Per maggiori informazioni e per poter procedere alla registrazione per la partecipazione all’evento, si prega di consultare la pagina ufficiale dell’evento al seguente LINK.

Categorie
Altro

Invito a manifestare interesse per partecipare all’azione preparatoria 2030CATALYSTS

L’implementazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) rimane disomogenea nei territori europei e la necessità di strategie SDG coese e trasformative è pressante.

Tutte le regioni che si impegnano per un mondo più sostenibile, resiliente e inclusivo e che cercano di migliorare le proprie politiche SDG locali possono ora presentare domanda per partecipare al progetto “2030CATALYSTS: Implementation of the SDGs in the regions – from monitoring to action”. L’invito a presentare candidature è stato lanciato dal Centro comune di ricerca della Commissione europea (Joint Research Centre-JRC), dal Comitato Europeo delle Regioni (CdR) e sostenuto dal Parlamento europeo.

Gli obiettivi di 2030CATALYSTS

2030CATALYSTS mira a dotare tutte le regioni delle conoscenze e degli strumenti necessari per implementare gli SDG attraverso strategie basate sul luogo, localizzate in ogni contesto regionale. Così facendo, il progetto consentirà alle regioni di perfezionare il loro approccio al monitoraggio e al raggiungimento degli SDG intrecciandoli nei loro tessuti sociali unici.

Un massimo di 20 regioni avranno l’opportunità di partecipare a 2030CATALYSTS, impegnandosi attivamente nelle attività, come fornire set di dati, report e altre risorse pertinenti per il monitoraggio e l’implementazione degli SDG, nonché approfondimenti regionali sui loro progressi stessi. I candidati selezionati apriranno la strada a un ecosistema di collaborazione, in cui ogni regione contribuisce e trae vantaggio dalla conoscenza collettiva e dalle strategie basate sui dati.

Il progetto è sviluppato dal Centro comune di ricerca della Commissione europea e sostenuto dal Parlamento europeo.

Sarà possibile inviare la propria manifestazione di interesse per partecipare al progetto entro il 31 ottobre 2024.

Per maggiori informazioni, si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro comunicazione in salute

RESCUE il progetto UE a guida italiana per rigenerare il cuore dopo l’infarto

Il progetto internazionale ‘Rescue’ (Bridging the gap between cardiac regeneration and revascularization), finanziato dall’Unione europea con 1,5 milioni di euro e coordinato dall’Italia con l’università degli Studi di Trieste, in collaborazione con il Centro cardiologico Monzino Irccs di Milano ha l’obiettivo di rigenerare il cuore dopo un infarto.

La rigenerazione avviene stimolando la formazione di nuovo tessuto e nuovi vasi sanguigni attraverso un farmaco ‘2 in 1’ a base di RNA, così da restituire piena funzionalità al cuore. Al progetto lavorano esperti di rigenerazione cardiaca e angiogenesi di Italia, Spagna, Olanda, Slovacchia e Turchia.

Il progetto rescue

Con il progetto Rescue si mira a colmare la lacuna tra rigenerazione cardiaca e rivascolarizzazione sviluppando un nuovo farmaco biologico che contenga due principi attivi, e in particolare due molecole di RNA, in grado di rigenerare il cuore e simultaneamente di promuovere la vascolarizzazione del tessuto rigenerato.

Gli scienziati hanno già identificato alcune molecole candidate, che si sono rivelate capaci di promuovere da un lato la proliferazione delle cellule del muscolo cardiaco e dall’altro la formazione di nuovi vasi sanguigni, sia piccoli capillari che arterie più grosse. Nei prossimi 3 anni i ricercatori sperimenteranno diverse combinazioni, fino a identificare il mix più efficace.

L’università di Trieste è l’unico ateneo italiano alla guida di uno dei 17 progetti selezionati dal bando Cardinnov. Coordinerà lo studio in collaborazione con il Monzino e in particolare con il gruppo di Giulio Pompilio, direttore scientifico dell’Irccs e delegato italiano ‘alternate’ presso il Comitato per le terapie avanzate (Cat) dell’Agenzia europea del farmaco Ema. Partecipano alla ‘missione Rescue’ il Centro nazionale per la ricerca cardiovascolare (Cnic) di Madrid, l’università di Utrecht, l’università Lokman Hekim di Ankara, l’Accademia slovacca delle scienze e l’associazione pazienti Pln Foundation, incaricata di educare e sensibilizzare pazienti e caregiver sulle nuove terapie a RNA.

Il progetto è promosso dalla partnership UE Era4Health, che sostiene la collaborazione tra diversi enti di ricerca europei e internazionali in aree prioritarie nel settore della salute, favorendo lo sviluppo di innovazioni terapeutiche. Del finanziamento di 1,5 milioni, oltre 600mila euro sono destinati all’Italia attraverso il ministero dell’Università e della Ricerca e il ministero della Salute.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.