Il nuovo report eHealth Indicator Study illustra i progressi compiuti dai Paesi europei verso l’obiettivo del 100% di cittadini con accesso alle proprie cartelle cliniche elettroniche entro il 2030, definito nel quadro del Digital Decade Policy Programme. Alla fine del 2024, il punteggio composito di maturità eHealth per l’UE-27 ha raggiunto in media l’83%, con un incremento di quattro punti rispetto al 2023. Tra i Paesi che hanno fatto registrare i balzi più consistenti si distinguono la Repubblica Ceca (+26 punti), la Romania (+17), l’Irlanda (+14) e la Bulgaria (+10).
Aree di progresso e sfide aperte
Tutti gli Stati membri dispongono ora di un servizio di accesso, ma solo Irlanda, Italia, Spagna e Svezia lo hanno esteso su base regionale. L’uso di schemi di identificazione elettronica conformi al Regolamento EUDI è salito al 78% dei Paesi membri, con 23 Paesi in cui almeno l’80% della popolazione è tecnicamente in grado di accedere ai propri dati sanitari online. Tuttavia, restano aree critiche: mentre l’accesso a dati essenziali come identificazione e prescrizioni elettroniche è ormai diffuso, la disponibilità di immagini mediche e informazioni su dispositivi e impianti rimane limitata. Inoltre, la connessione dei fornitori privati è ancora distante dai livelli di quelli pubblici.
Un obiettivo strategico per l’European Health Data Space
Il traguardo del pieno accesso digitale rientra tra le priorità strategiche della Digital Decade e si allinea con i requisiti obbligatori previsti dal Regolamento sullo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS). Il monitoraggio, basato su 12 sotto-indicatori, fotografa annualmente la disponibilità e la qualità dell’accesso tecnico alle cartelle cliniche elettroniche, elemento chiave per la trasformazione digitale dei sistemi sanitari europei.
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