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La Commissione ha raggiunto un accordo con BioNTech-Pfizer per la fornitura di vaccini COVID-19

L’ultimo accordo tra la Commissione europea, che agisce con e per conto degli Stati membri dell’UE attraverso l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA), e gli sviluppatori del vaccino BioNTech-Pfizer, ha l’obiettivo di rispondere meglio alle priorità degli Stati membri sull’evoluzione del fabbisogno di vaccini COVID-19.

La modifica del contratto di fornitura di vaccini esistente tiene conto del miglioramento della situazione epidemiologica, pur continuando a garantire l’accesso all’ultima versione disponibile del vaccino nel caso in cui in futuro dovessero comparire varianti COVID-19 preoccupanti.

I dettagli del’accordo sui vaccini Covid:

L’accordo annunciato lo scorso mese ha garantito i seguenti adattamenti al contratto esistente:

– una riduzione della quantità di dosi acquistate dagli Stati membri nell’ambito del contratto. A seguito del pagamento di una cauzione, le dosi originariamente contrattate saranno convertite in ordini facoltativi;
– un’estensione del periodo di tempo in cui gli Stati membri potranno ricevere i vaccini – fino a 4 anni da giugno 2023;
– la possibilità di continuare ad avere accesso a dosi aggiuntive fino al volume originariamente contrattato fino alla fine del contratto per soddisfare le esigenze, nel caso in cui i casi aumentino e la situazione epidemiologica si deteriori;
– la possibilità di continuare ad accedere a vaccini adattati a nuove varianti non appena autorizzati dalle autorità di regolamentazione.

La modifica è stata raggiunta a seguito di negoziati tra gli sviluppatori del vaccino, gli Stati membri e la Commissione per allinearsi meglio alle strategie vaccinali e all’evoluzione delle esigenze di salute pubblica negli Stati membri.

Per maggiori informazioni sull’accordo accordo per la fornitura di vaccini COVID-19 prega di consultare il seguente LINK.

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ComPAct: invito a presentare proposte per rafforzare lo spazio amministrativo europeo

Mentre continua a riprendersi da molteplici shock, a partire dalla pandemia di COVID-19 fino all’invasione russa dell’Ucraina e alla crisi energetica che ne è scaturita, l’Europa deve anche prepararsi all’era digitale, affrontare la crisi climatica e le sfide ambientali, ottenere economie resilienti e sostenibili e società eque, promuovere la democrazia e svolgere un ruolo più incisivo nel mondo.

La Commissione continua a essere pienamente impegnata a sostenere l’Europa nell’affrontare tutte queste sfide, ma per attuare un’agenda politica tanto ambiziosa occorrono anche amministrazioni nazionali resilienti che sappiano tradurre le politiche dell’UE in azioni adeguate ed efficaci a tutti i livelli di governo in tutti gli Stati membri.

A tale fine, la normativa ComPAct, ossia la comunicazione sul rafforzamento dello spazio amministrativo europeo, è un nuovo spazio stabilito dalla Commissione Europea per aiutare le pubbliche amministrazioni degli Stati membri ad affrontare meglio le sfide attuali e future.

L’obiettivo di ComPAct è consentire una maggiore collaborazione graduale e strutturata tra le pubbliche amministrazioni, in un quadro condiviso tra tutte le componenti nazionali dello spazio amministrativo europeo per sostenere lo sforzo senza precedenti necessario per stimolare la crescita, garantire la stabilità e conseguire gli obiettivi delle transizioni verde e digitale.

ComPAct: l’invito a presentare idee per rafforzare lo spazio amministrativo europeo

In questo contesto, la Commissione ha pubblicato un invito a esprimere i propri commenti entro il 12 luglio 2023 sulle riforme amministrative necessarie a garantire lo sviluppo armonioso dell’Unione dopo le recenti crisi.

Con questo invito, la Commissione sta esplorando nuove azioni per approfondire la cooperazione amministrativa tra gli Stati membri e migliorare lo Spazio amministrativo europeo. La prossima comunicazione ComPAct si baserà su valori comuni e sulle sfide che le amministrazioni pubbliche pensano sia necessario affrontare per fornire i migliori servizi possibili ai cittadini e alle imprese.

Per migliorare lo Spazio amministrativo europeo, la Commissione sta attualmente studiando modi per:

  • Dotare le amministrazioni pubbliche di strumenti e approcci per l’aggiornamento e la riqualificazione del personale.
  • Facilitare lo scambio di funzionari pubblici e promuovere la cooperazione amministrativa, con particolare attenzione ai livelli regionale e locale.
  • Sostenere le amministrazioni pubbliche nell’attuazione della legislazione esistente e futura legata al Decennio digitale e all’implementazione dell’intelligenza artificiale.

Poiché gli Stati membri si trovano ad affrontare problemi simili nell’adattare le loro amministrazioni pubbliche alle nuove sfide, la Commissione si trova in una posizione unica per aggregare e condividere le esperienze e le conoscenze nazionali e per collaborare con gli Stati membri per aiutarli a migliorare la qualità delle loro politiche e dei loro servizi, beneficiando dell’efficienza di scala e dell’apprendimento accelerato.

Le azioni previste dal ComPAct sosterranno la convergenza delle pratiche amministrative per raggiungere un’elevata qualità delle politiche e dei servizi, mantenendo le specificità nazionali e cercando soluzioni che tengano conto delle differenti esigenze dei contesti territoriali in cui le politiche devono essere attuate.

Una significativa partecipazione italiana nel ComPAct consentirà, in questo senso, di rendere evidenti le istanze di riforma più cruciali per il nostro Paese e di valorizzare i percorsi in atto per migliorare l’efficienza e l’efficacia nell’attuazione del PNRR e delle politiche di coesione.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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EU4HEALTH Stakeholders’ Conference – tre iniziative in evidenza

EU4HEALTH Stakeholders’ Conference

La Stakeholders’ Conference del 9 giugno 2023 ha offerto l’opportunità di riflettere sulle priorità in materia di salute, sugli orientamenti strategici e sui futuri programmi di lavoro.

I relatori e i partecipanti della Stakeholders’ Conference hanno coinvolto una serie di parti interessate, tra cui organizzazioni che rappresentano i pazienti, la società civile e altre parti attive nel campo della salute pubblica e delle questioni sociali; professionisti della salute e fornitori di assistenza sanitaria; ricercatori, università e reti di esperti; imprese e loro associazioni; autorità degli Stati membri.

Tra i progetti precedentemente completati e in corso, tre iniziative di interesse esaminate durante la Stakeholders’ Conference sono evidenziate di seguito:

  • Il rapporto dell’OCSE sull’integrazione delle cure per prevenire e gestire le malattie croniche.
  • La Guida dell’OCSE sulle buone pratiche nella sanità pubblica
  • Il rapporto OCSE su Alimentazione sana e stili di vita attivi

Integrare l’assistenza per prevenire e gestire le malattie croniche (2023)

La frammentazione dell’assistenza sanitaria è un problema fondamentale per le persone con bisogni complessi. Le persone con esigenze sanitarie complesse, come i pazienti affetti da patologie croniche, necessitano di cure da parte di diversi fornitori in più contesti sanitari. Senza un’adeguata integrazione delle cure, i pazienti possono cercare di soddisfare i loro bisogni disattesi (unmet needs) utilizzando un numero eccessivo di servizi, in modo non coordinato. Questo non solo peggiora la loro esperienza, ma è anche pericoloso e costoso: secondo le stime, la frammentazione delle cure aumenta i costi di oltre 4.000 euro per paziente.

I Paesi stanno sperimentando modelli di assistenza integrata in risposta al crescente numero di persone con bisogni sanitari complessi che rischiano di ricevere cure frammentate. Tali modelli di assistenza forniscono cure continue, coordinate e di alta qualità per tutta la vita della persona.

Questo rapporto esamina 13 modelli di assistenza integrata implementati nei Paesi dell’OCSE e dell’UE-27 utilizzando un quadro di valutazione delle prestazioni convalidato. I casi di studio selezionati coprono un’ampia gamma di modelli di assistenza integrata che vanno da piccoli progetti pilota che operano a livello cittadino a programmi nazionali che coprono intere popolazioni.

I risultati chiave e le raccomandazioni politiche delineate in questo rapporto aiuteranno i Paesi a fornire assistenza integrata ai pazienti con esigenze sanitarie complesse. I risultati e le raccomandazioni riguardano le dimensioni chiave dell’assistenza integrata, ovvero la governance, il finanziamento, la forza lavoro, gli strumenti digitali e i sistemi informativi sanitari. Inoltre, il rapporto tratta il monitoraggio e la valutazione, l’uguaglianza in materia di salute, l’aumento di scala e la trasferibilità.

Per maggiori informazioni sul rapporto sull’integrazione dell’assistenza nella gestione delle malattie croniche evidenziato nella Stakeholders’ Conference si prega di consultare il seguente LINK.

Guida alle migliori pratiche in materia di salute pubblica (2022)

I Paesi si trovano ad affrontare una serie di sfide per la salute pubblica causate dai cambiamenti nei comportamenti di vita, negli ambienti, nei modelli di malattia e nella struttura della popolazione. Tra queste, risultano rilevanti l’aumento dei tassi di malattie non trasmissibili e di disturbi mentali, l’inquinamento atmosferico e la diffusione di malattie infettive emergenti come la resistenza agli antimicrobici.

Molte di queste tendenze sono peggiorate durante la pandemia COVID-19, in particolare le malattie mentali e l’inattività fisica a seguito di misure volte a ridurre il contatto tra le persone. Ad esempio, la prevalenza di ansia e depressione è più che raddoppiata durante la pandemia nei Paesi OCSE con dati disponibili.

Questa guida dell’OCSE aiuta i decisori politici ad affrontare le maggiori sfide della salute pubblica, delineando il processo di selezione, attuazione e valutazione degli interventi di salute pubblica. Tali interventi possono includere azioni di promozione della salute fornite dall’assistenza primaria e da altri operatori sanitari, programmi di alfabetizzazione sanitaria e politiche di trasformazione dell’ambiente in cui le persone vivono. Le esperienze reali dei Paesi membri compaiono in tutto il documento a sostegno dei quadri teorici su cui si basa la guida.

Per maggiori informazioni sulla guida alle migliori pratiche in salute pubblica evidenziato nella Stakeholders’ Conference si prega di consultare il seguente LINK.

Alimentazione sana e stili di vita attivi (2022)

Il sovrappeso e l’obesità hanno un impatto significativo sulla salute e sull’economia e i Paesi hanno risposto agli alti tassi di sovrappeso con piani d’azione nazionali, che sono alla base di diverse politiche ed interventi.

Questo rapporto esamina una selezione di interventi ad alta priorità per la prevenzione del sovrappeso attuati nei Paesi dell’OCSE e dell’UE-27: sono stati selezionati per l’analisi dodici interventi, tra cui schemi di etichettatura alimentare, programmi di consulenza sugli stili di vita, programmi a livello di comunità e di scuola, nonché applicazioni mHealth. Ogni intervento è stato esaminato sulla base di una serie di criteri comuni: in particolare, una valutazione dell’intervento rispetto a diversi criteri di buone pratiche, tra cui l’efficacia, l’efficienza e l’equità, e in secondo luogo una valutazione per determinare la trasferibilità dell’intervento.

I Paesi possono attuare cinque raccomandazioni politiche principali per migliorare la loro risposta agli alti tassi di sovrappeso: creare pacchetti politici completi; concentrarsi sui bisogni dei gruppi svantaggiati; incrementare la partecipazione ai programmi di riduzione del peso; trasferire adeguatamente le risorse e aumentare gli sforzi; fornire incentivi che rafforzino la ricerca basata sulle evidenze. Queste sono le aree su cui si concentra il rapporto.

Per maggiori informazioni sul rapporto Alimentazione Sana evidenziato nella Stakeholders’ Conference si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni sulla Stakeholders’ Conference si prega di consultare il seguente LINK.

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Partenariato per la sanità digitale tra Commissione Europea e OMS

La Commissione europea e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) hanno annunciato lo scorso 5 giugno l’avvio di un importante partenariato per la sanità digitale.

L’OMS adotterà il sistema di certificazione COVID-19 digitale dell’Unione europea (UE) nel giugno 2023, per creare un sistema globale che faciliterà la mobilità a livello mondiale e proteggerà la popolazione dalle minacce sanitarie attuali e future.

Il quadro in cui si inserisce il partenariato:

Questa iniziativa fa parte della strategia globale dell’UE per la salute e della strategia globale degli Stati membri dell’OMS per la sanità digitale. Il partenariato rafforza la cooperazione strategica sulla salute globale tra l’UE e l’OMS, consolidando un solido sistema multilaterale.

Il partenariato prevede una stretta collaborazione nello sviluppo, nella gestione e nell’implementazione del sistema dell’OMS, sfruttando l’ampia competenza tecnica della Commissione europea. Il primo passo sarà garantire il corretto funzionamento dei certificati digitali dell’UE attualmente in uso.

Il sistema globale dell’OMS si baserà sul lavoro svolto dall’UE con il suo certificato COVID digitale – EU Digital COVID-19 Certificate or EU DCC-. L’UE ha sviluppato certificati interoperabili che facilitano la libera circolazione all’interno dell’Unione. Questi certificati, basati su tecnologie e standard open source, sono diventati la soluzione più utilizzata a livello mondiale e possono essere collegati ai certificati emessi da paesi terzi conformi alle specifiche dell’UE.

Questo partenariato digitale a lungo termine mira a garantire una migliore salute a livello globale. La Commissione europea e l’OMS collaboreranno per sviluppare il sistema dell’OMS a livello tecnico e ampliare le soluzioni digitali per includere, ad esempio, la digitalizzazione del certificato internazionale di vaccinazione o profilassi. L’obiettivo è garantire una migliore salute a tutte le persone nel mondo.

Per consultare la pagina ufficiale ed esprimere l’eventuale interesse a partecipare si prega di consultare il seguente LINK

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9 giugno 2023 – EU4Health Stakeholders’ Conference

L’evento si concentrerà su importanti priorità sanitarie e offrirà l’opportunità di riflettere su priorità, orientamenti strategici e programmi di lavoro futuri.

Il programma dell’evento prevede sessioni su cinque temi:
1. Migliorare e promuovere la salute
2. Proteggere le persone
3. Migliorare l’accesso ai medicinali e ai dispositivi medici
4. Preparare i sistemi sanitari all’era digitale
5. Esplorare le sinergie e le complementarietà

La Conferenza sarà anche l’occasione per ascoltare la prima analisi dei risultati della consultazione mirata agli stakeholders EU4Health.

Tra i relatori e i partecipanti figurano diverse parti interessate, tra cui organizzazioni che rappresentano i pazienti, la società civile e altre parti attive nel campo della salute pubblica e delle questioni sociali; professionisti della salute e fornitori di servizi sanitari; ricercatori, università e reti di esperti; imprese e loro associazioni; autorità degli Stati membri.

Per maggiori informazioni sulla conferenza stakeholders si prega di consultare il seguente LINK.