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La commissaria Kyriakides è intervenuta al G7 in Giappone sull’architettura della Salute globale

L’architettura sanitaria a livello globale: questo il fulcro dell’intervento tenuto dalla Commissaria dell’Unione Europea Stella Kyriakides in occasione del G7 tenutosi in Giappone, a Nagasaki.

Proporre un’architettura sanitaria globale:

Il discorso della Commissaria Kyriakides ha posto l’attenzione sul lavoro intrapreso sul tema, sulla necessità di una strategia che permetta al sud del mondo di potersi sviluppare in questo senso, delle priorità dell’Unione Europea esportabili a livello globale.

Occorre una strategia che possa delineare nei prossimi 18 mesi l’architettura sanitaria a livello globale, a partire dai rafforzamenti multilaterali con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, al rafforzamento della comunicazione e di regole globali sulle pandemie che possano essere vincolanti e complementari al regolamento sanitario internazionale.

Con questo approccio inclusivo e convergente, l’Europa si propone di essere protagonista di un discorso inclusivo che possa colmare le peggiori lacune sanitarie e garantire lo sviluppo anche in tante aree del mondo dove la sanità non è ancora un diritto garantito e fondamentale.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

 

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invecchiamento sano e attivo

Il progetto IDEAHL e l’Iniziativa Centro Europea organizzano il 5 e il 12 giugno 2 co-creation workshop

Nell’ambito del progetto Improving Digital Empowerment for Active Healthy Living (IDEAHL), l’Iniziativa Centro Europea (Central European Initiative) organizza il 5 e il 12 giugno alle 10:00 2 workshop online di co-creazione con i responsabili politici per fornire idee, esperienze e buone pratiche sull’alfabetizzazione sanitaria digitale (DHL – Digital Health Literacy) e contribuire alla costruzione della strategia IDEAHL.

Grazie al coinvolgimento di politici, rappresentanti di autorità nazionali e regionali e di altre organizzazioni di tutta Europa, i workshop forniranno informazioni preziose sulle barriere e le sfide incontrate nello sviluppo e nell’attuazione di politiche e iniziative che promuovono la DHL, nonché sui potenziali interventi per promuovere la DHL in relazione alla promozione della salute, alla prevenzione delle malattie, al trattamento e all’autocura.

Il risultato finale di queste attività IDEAHL dovrebbe aiutare i cittadini dell’UE a utilizzare gli strumenti digitali per svolgere un ruolo più attivo nella gestione della propria salute e del proprio benessere, favorendo l’innovazione dei modelli di assistenza incentrati sulla persona.

Per maggiori informazioni sull’evento consultare i documenti allegati.

E’ possibile registrarsi cliccando su seguente LINK

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cure integrate digital health

Aperte 4 nuove call in modalità “two-stage” nell’ambito dei bandi Horizon Europe Health

Horizon Europe Health: quattro nuovi inviti

Sono aperte le candidature per i quattro nuovi inviti a presentare proposte in due fasi di Horizon Europe Health nell’ambito della destinazione 3:

Destinazione 3: “Affrontare le malattie e ridurre il carico di malattia”

HORIZON-HLTH-2024-DISEASE-03-08-two-stage – Bando che riguarda la ricerca comparativa sull’efficacia degli interventi sanitari in aree ad alto bisogno di salute pubblica.

HORIZON-HLTH-2024-DISEASE-03-11-two-stage – Bando che riguarda la preparazione e risposta alla pandemia, attraverso studi su piattaforme adattive per la preparazione a future circostanze pandemiche.

HORIZON-HLTH-2024-DISEASE-03-13-two-stage – Bando che riguarda la convalida di biomarcatori derivati ​​dai fluidi per la previsione e la prevenzione dei disturbi cerebrali.

HORIZON-HLTH-2024-DISEASE-03-14-two-stage – Bando che intende affrontare il carico elevato per i pazienti in condizioni mediche poco studiate e approfondite.

SCADENZE DEI BANDI:

La scadenza della prima fase per tutte le call è il 19 settembre 2023, alle 17:00, ora di Bruxelles.

La scadenza della seconda fase è l’11 aprile 2024, alle 17:00, ora di Bruxelles.

Per maggiori informazioni sulle call Horizon Europe Health prega di consultare il seguente LINK.

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digital health lotta contro il cancro

eCAN, la Joint Action che rafforza l’eHealth per prevenire e curare il cancro

In tutta Europa ricevere una diagnosi tempestiva del cancro e sopravvivere alla malattia differisce notevolmente a causa delle disuguaglianze nelle politiche di prevenzione, nell’accesso a diagnosi, e nelle cure all’avanguardia. La proiezione è che il numero di casi di cancro diagnosticati potrebbe aumentare di un quarto entro il 2035.

Pertanto, l’uso della telemedicina nell’assistenza sanitaria diventa di fondamentale importanza, in quanto potrebbe fornire assistenza alle persone e ai pazienti che vivono in zone remote e rurali durante le emergenze transfrontaliere e le crisi sanitarie. Infatti, lo scambio di migliori pratiche sull’uso di strumenti digitali, quali ad esempio le consultazioni online e lo scambio di dati clinici in tempo reale, possono diventare anche un’occasione unica per massimizzare le potenziali sinergie e mettere in comune conoscenze scientifiche, dati e potenza di calcolo al fine di sviluppare soluzioni innovative e personalizzate per la cura e la prevenzione del cancro.

Inoltre, l’utilizzo della telemedicina e del teleconsulto diventerà in futuro un metodo, oltre che per modificare le attuali proiezioni sui casi di cancro diagnosticati, una soluzione per monitorare e prevenire anche le situazioni epidemiche, come per esempio il COVID-19.

Le caratteristiche di eCan:

In tale contesto, la Joint Action eCAN – “Strengthening eHealth, integrating telemedicine and remote monitoring in health and care systems for cancer prevention and care” (Rafforzamento della sanità elettronica, compresa la telemedicina e il monitoraggio remoto dei sistemi sanitari per la prevenzione e la cura del cancro), esplora il ruolo della telemedicina e del monitoraggio all’interno di due studi clinici incentrati sulla tele-riabilitazione e sul supporto tele-psicologico in 10 paesi europei. Nel dettaglio, mira a portare i benefici della sanità elettronica a tutti i cittadini e ai pazienti negli Stati membri dell’UE, concentrandosi su prevenzione e cura del cancro. Infatti, il programma, si inserisce nell’azione A5, relativa al miglioramento della qualità della vita dei pazienti.

Il progetto si compone di 35 partners provenienti da 16 differenti Stati membri ed è a guida belga, per un totale di 4 milioni di euro di investimento all’interno del programma EU4Health.

I PREM di eCan devono essere monitorati da sistemi di monitoraggio telematico dedicati, e una piattaforma sicura servirà da dashboard per il supporto decisionale abilitando future applicazioni dell’Intelligenza Artificiale.

I risultati attesi dalla JA sono:

  1. facilitare lo sviluppo di soluzioni modulari/interoperabili basate su infrastrutture regionali/nazionali,
  2. informare i servizi di telemedicina con una forte attenzione agli utenti (pazienti e operatori sanitari).

Le lezioni apprese dall’implementazione dell’intervento informeranno l’apprendimento reciproco e lo scambio di conoscenze per una migliore resilienza e preparazione del sistema sanitario.

 

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comunicazione in salute Salute mentale

L’italiano Andrea Fiorillo eletto nuovo presidente dell’Associazione Psichiatrica Europea

Il prof. Andrea Fiorillo, è stato nominato come nuovo presidente della European Psychiatric Association (EPA).

Il mandato del presidente ha durata di due anni, periodo di tempo durante in quale il prof. Fiorillo articolerà il suo programma.

Le priorità del mandato del prof. Fiorillo alla EPA:

Al centro dell’agenda del suo mandato vi è la necessità di migliorare la formazione degli psichiatri, lo sviluppo di attività di ricerca coordinate a livello internazionale, la promozione della salute mentale dei cittadini e il miglioramento dell’assistenza psichiatrica. Nello specifico, il programma si propone di:

1. Migliorare l’immagine della psichiatria nella medicina e nella società

2. Aumentare le conoscenze e le abilità degli psichiatri europei, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, nella gestione dei disturbi mentali

3. Supportare le società nazionali europee nel miglioramento dell’assistenza psichiatrica, la formazione e la ricerca

4. Promuovere la collaborazione tra le società nazionali di psichiatria per uniformare gli standard assistenziali e le attività scientifiche a livello europeo

5. Favorire la formazione dei giovani psichiatri europei

6. Coordinare attività di ricerca internazionali

7. Rafforzare la collaborazione con altre organizzazioni scientifiche internazionali che si occupano di salute mentale e salute pubblica

8. Migliorare la comunicazione con le associazioni di utenti e familiari a livello nazionale e internazionale

9. Costruire un programma a lungo termine per il miglioramento della salute mentale a livello europeo

10. Potenziare la rete dei servizi di salute mentale anche mediante la digital mental health

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RescEU: più di 106 milioni di Euro per il primo ospedale da campo paneuropeo

Le catastrofi, siano esse naturali o provocate dall’uomo, si sono susseguite negli ultimi decenni con sempre maggiore frequenza ed intensità. Per ovviare a questa necessità, la Commissione Europea sta intervenendo nell’ambito del programma rescEU, che consiste nell’implementazione e nel miglioramento del meccanismo di Protezione Civile a livello paneuropeo (che comprende paesi della regione europea e non strettamente dell’UE-27, quali ad esempio la Turchia) totalmente finanziato dall’Unione.

Nello specifico, la Commissione sta stanziando 106,2 milioni di euro per Italia, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Romania e Turchia per sviluppare la nuova capacità rescEU EMT, ossia i team di emergenza medica degli ospedali da campo.

Gli ospedali da campo sono strutture di cura temporanea tristemente noti, poiché vengono allestiti in caso di necessità quali disastri naturali o emergenze sanitarie che coinvolgano grandi quantità di cittadini. Storicamente, gli ospedali da campo nascono nella medicina di guerra dall’esigenza conclamata di poter disporre di cure mediche altamente avanzate in strutture adeguate, in prossimità dei luoghi di intervento.

Dove si iscrive l’investimento attuale all’interno di rescEU?

Dei tre elementi principali di cui si compone a grandi linee un ospedale da campo, ossia di un’équipe medica, una squadra logistica e attrezzature mediche sofisticate facilmente trasportabili sui luoghi di intervento, l’investimento di specie messo in atto dalla commissione coinvolge i team di emergenza sanitaria (EMT).

L’iniziativa istituirà tre squadre mediche di emergenza EMT di tipo 2, che includeranno servizi chirurgici e diagnostici. In aggiunta, ben 17 équipe di assistenza specializzate offriranno la loro esperienza e conoscenza in molte delle attività da campo: la terapia intensiva, il trattamento degli infortuni fisici (ad esempio le ustioni) e mentali, logistica avanzata e gestione del trasporto dei pazienti verso soluzioni rapide e sicure, supporto mater-infantile, riabilitazione, trattamento ortopedico, laboratorio, telecomunicazioni e fornitura di ossigeno.

L’operatività di rescEU sarà effettiva a partire dal 2024 e consentirà di poter rispondere ad un’ampia gamma di scenari catastrofici ed emergenziali. Le squadre sopra menzionate affiancheranno le 15 équipe di emergenza già offerte dagli Stati membri e partecipanti al pool europeo di Protezione Civile.

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12 Maggio: giornata Mondiale della Fibromialgia

La fibromialgia, definita in modo più specifico come la sindrome fibromialgica, è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di astenia (affaticamento), che coinvolge ogni anno circa 2 milioni di Italiani. Ogni anno, l’associazione AISF Odv, – Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica, organizza per l’occasione delle campagne di sensibilizzazione che possano informare i cittadini ed aiutare a far sentire i pazienti meno invisibili.

Etimologicamente, il termine fibromialgia definisce il dolore nei muscoli o in tutte le strutture connettivali fibrose, come legamenti e tendini. Viene definita come sindrome e non come comune dolore quando presenta delle specifiche sintomatologie, nonché esistono indizi clinici correlati che colpiscono al contempo il paziente, come ad esempio attraverso la vista.

Quali sono i sintomi principali della fibromialgia e chi colpisce?

I sintomi che caratterizzano la sindrome fibromialgica comprendono disturbi gravi del sonno, fatica cronica, dolore muscolo-scheletrico diffuso, alterazioni neurocognitive, nonché molti altri sintomi quali la cefalea o la sindrome del colon irritabile. Questa condizione si verifica prevalentemente nel sesso femminile e può manifestarsi a qualunque età, sebbene l’andamento cronico prevede ci siano sintomatologie più o meno ricorrenti e con differente grado di intensità, il che rende complessa la diagnosi dei pazienti.

Come si tratta la fibromialgia?

Una volta diagnosticata, questa patologia essendo cronica richiede un trattamento continuo che possa arginare i sintomi ed efficientare la strategia terapeutica. Proprio per questo motivo e per quelli elencati precedentemente relativi all’unicità del grado di intensità della manifestazione della patologia che ogni paziente può manifestare, la terapia occorre sia personalizzata e multidisciplinare, perché deve tenere in considerazione innanzitutto uno stile di vita sano e tanto allenamento fisico, nonché una terapia che sia, ma non soltanto, farmacologica, per poi definire il supporto psicologico necessario.

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8 Maggio: giornata Mondiale della talassemia

L’8 maggio è la giornata internazionale dedicata alla talassemia, una patologia genetica che compromette la capacità dei globuli rossi di trasportare l’ossigeno all’interno del sangue. Si iscrive per casistiche all’interno del vasto gruppo delle malattie rare, sebbene in Italia e più in generale in tutta l’area del Mediterraneo sia relativamente molto diffusa. Per l’appunto, la Beta-Talassemia viene generalmente definita come anemia mediterranea.

Si parla di anemia poiché è l’effetto principale di questa patologia, che se non curata per tempo può portare a forme gravi. In passato, i pazienti gravi raramente raggiungevano la maggiore età, oggigiorno le trasfusioni e le terapie integrative di ferro (ferrochelanti) allungano notevolmente l’aspettativa di vita, in attesa che l’implementazione di nuovi progressi terapeutici permettano in futuro di circoscrivere in modo più strutturale gli effetti storici della patologia.

Quali sono le forme di Talassemia?

In questa malattia la produzione di emoglobina, la proteina che trasmette il trasporto dell’ossigeno nel sangue è compromessa da un difetto genetico ereditario, che non ossigena i tessuti in misura pari alla gravità di tale malattia.

Le due forme di talassemia si differenziano a seconda di quale unità proteica dell’emoglobina risulta difettosa. La Beta-Talassemia è quella precedentemente menzionata, diffusa nel Mediterraneo e responsabile della compromissione dei geni della catena beta dell’emoglobina. La seconda forma è l’Alfa-Talassemia, anche qui dipendente dal mal funzionamento della catena alfa. È diffusa soprattutto in Medio Oriente, in Africa e nel Sud Est asiatico. A seconda della gravità della patologia, i nascituri spesse volte non sopravvivono alla nascita a causa dei gravissimi sintomi che la malattia contiene.

In ambedue i casi però, si può essere portatori sani di talassemia, qualora intaccasse solo uno dei geni della catena alfa o beta, e questo ha portato alla diffusione della malattia in modo esponenziale. Si stima che per 7 mila persone affette da forme gravi di talassemia, le persone con soltanto un gene mal funzionante portatrici sane della forma beta si aggiri intorno ai 3 milioni di unità, mentre invece i numeri mondiali dell’Alfa-Talassemia sono di gran lunga superiori, giacché le aree di diffusione sono alcune fra quelle più densamente popolate nel pianeta. Si stima che il 5% della popolazione mondiale sia portatore sano del gene alfa, pari a circa 400 milioni di persone.

La giornata di oggi è importante per sensibilizzare e far conoscere non solo gli effetti, ma anche i rimedi per questa patologia. Il trapianto di midollo eterogeneo ad esempio, disponibile da fratello compatibile o tramite biobanca, è una delle alternative che offre buone prospettive di guarigione. La ricerca in questo campo si sta muovendo per trovare una soluzione percorribile, sebbene non sia possibile implementarla al momento per tutti i pazienti.

 

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Nuovo studio HaDEA sulla resistenza agli antimicrobici

HaDEA ha pubblicato, nell’ambito del programma EU4Health, una relazione denominata: “Studio sull’introduzione sul mercato di contromisure mediche contro la resistenza antimicrobica”.

Come suggerisce il titolo, il documento HaDEA consiste in un’analisi approfondita del tema della resistenza agli antibiotici (AMR), fenomeno sempre più centrale nella sanità pubblica europea, che si stima coinvolga ben 33.000 decessi ogni anno a livello EU.

Dopo ave analizzato la portata del problema e le possibili implicazioni a livello comunitario, il rapporto si concentra sui ruoli e le responsabilità future dell’Unione Europea, per ciò che concerne il supporto allo sviluppo di contromisure mediche da inserire nel mercato.

 Metodo utilizzato nello studio HaDEA sulla AMR

115 stakeholder di HaDEA hanno contribuito attivamente a questo studio, attraverso la partecipazione a sondaggi ed interviste che garantiscono una solida base di dati primari sul tema, nonché una comprensione profonda delle principali esigenze ed aspettative del mercato sul tema.

Dal rapporto è emerso che le parti interessate ripongono notevoli aspettative in campo dal neonato Direttorato Generale HERA, l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie.

L’Autorità avrà un ruolo chiave per ciò che concerne l’approccio nell’affrontare questa sfida, in quanto si auspica si rendi protagonista di una serie di azione atte ad affrontare questa sfida, quali:

  •  la premiazione di nuovi antibiotici che hanno dimostrato la loro validità scientifica e la loro rilevanza per il mercato, così da creare degli incentivi;
  • il sostegno all’innovazione, la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici, come incentivi che spingano le compagnie farmaceutiche ad investire nei nuovi antibiotici;
  • garantire la condivisione delle migliori pratiche e il capacity building nei paesi dell’Unione Europea.

In questo tema, la HERA sarà fondamentale anche nel garantire l’accesso ai dati e la condivisione delle conoscenze, per accelerare il percorso della ricerca verso cure innovative.

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comunicazione in salute

“The Big Catch-Up” – campagna congiunta a livello globale di vaccinazione verso i minori

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, insieme ad UNICEF, Alleanza per i vaccini Gavi e la Fondazione Gates lanciano l’iniziativa denominata “The Big Catch-Up”.

Letteralmente tradotta come “il grande recupero”, The Big Catch-Up cerca di invertire il calo delle vaccinazioni infantili registrato in più di 100 paesi dalla pandemia in poi. Svariati fattori quali in primis il sovraccarico dei servizi sanitari, la chiusura delle cliniche e la carenza di personale sanitario, le interruzioni delle importazioni ed esportazioni di fiale, siringhe ed altri dispositivi medici, ma anche fattori climatici, geopolitici e sociali con l’esitazione nella somministrazione dei vaccini hanno prodotto effetti rilevanti su moltissimi sistemi sanitari già molto precari.

A chi si rivolge The Big Catch-Up:

Oltre 25 milioni di bambini non hanno ricevuto neppure una vaccinazione durante il 2021; il che ha evidentemente abbassato dalla pandemia in poi livelli essenziali di immunizzazione, portando a focolai di morbillo, difterite, poliomielite e febbre gialla.

The Big Catch-Up intende quindi concentrarsi in almeno 20 dei paesi in cui vivono tre quarti dei bambini che hanno perso le vaccinazioni nel 2021, come: Afghanistan, Angola, Brasile, Camerun, Ciad, Repubblica Democratica Popolare di Corea, RD del Congo, Etiopia, India, Indonesia, Nigeria, Pakistan, Filippine, Somalia, Madagascar, Messico, Mozambico, Myanmar, Tanzania, Vietnam.

 

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