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Vaccini: gli sforzi coordinati di OMS e UE per l’immunizzazione dei bambini in Europa

Ogni anno oltre 500.000 bambini nella Regione Europea dell’OMS non ricevono una o più vaccinazioni raccomandate. La recente recrudescenza di morbillo e pertosse mostra chiaramente il costo potenziale di non riuscire a raggiungere tutti i bambini con le vaccinazioni di routine.

Queste lacune nella copertura vaccinale sono diffuse in quasi tutti i Paesi europei, ma le cause alla base di questo problema sono tanto culturali quanto di contesto: disinformazione, sfiducia nei vaccini, barriere strutturali o una limitata capacità degli operatori sanitari di rispondere alle preoccupazioni delle famiglie e promuovere l’immunizzazione.

Un approccio dell’OMS guidato dai dati e dai territori

Per affrontare tali sfide, l’OMS Europa sostiene i Paesi attraverso un approccio graduale che combini analisi dei dati, ascolto delle comunità e interventi mirati a livello locale. L’obiettivo è garantire un accesso equo alla protezione offerta dai vaccini, soprattutto per i bambini, rafforzando la sicurezza sanitaria sia individuale che collettiva. L’analisi mostra che questo approccio possa funzionare e mitigare i rischi di una mancata copertura vaccinale nella regione europea.

Esempio: Azerbaigian

In Azerbaigian, nel 2023, è stata adottata una strategia basata sulla triangolazione dei dati – copertura vaccinale, sorveglianza delle malattie e conoscenze locali – per identificare le aree più esposte. Attraverso ricerche comportamentali, si sono rilevate preoccupazioni comuni tra genitori e operatori sanitari, legate alla sicurezza dei vaccini e alla mancanza di informazioni chiare.

Per ovviare a questa questione le autorità sanitarie, in collaborazione con OMS e UNICEF, hanno organizzato eventi comunitari informativi e vaccinali. In queste occasioni, 176 bambini precedentemente non vaccinati o parzialmente vaccinati hanno ricevuto le dosi mancanti. Nei mesi successivi, le cliniche locali hanno registrato un calo medio del 24% nei rifiuti vaccinali. Il lavoro prosegue nel 2024–2025 con formazioni specifiche per il personale sanitario e il continuo coinvolgimento delle comunità locali.

 

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24-30 aprile 2025: Settimana mondiale dell’immunizzazione

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) celebra dal 24 al 30 aprile la Settimana mondiale dell’immunizzazione(World Immunization Week ) 2025, con lo slogan “Immunization for All is Humanly Possible”.

L’iniziativa vuole sensibilizzare sull’importanza delle vaccinazioni per la salute pubblica, promuovendo l’accesso equo a livello globale.

Vaccinazione al centro della prevenzione globale

Ogni anno, i vaccini salvano milioni di vite. Dal 1974 a oggi, si stima che abbiano evitato oltre 154 milioni di decessi, riducendo la mortalità infantile del 40%. Il solo vaccino contro il morbillo è responsabile del 60% di questi risultati. Oggi, grazie al progresso scientifico, esistono vaccini efficaci anche contro malaria, HPV, colera, dengue, meningite, RSV, Ebola e mpox, con un impatto che va oltre la sola infanzia, coinvolgendo persone di tutte le età.

Poiché il 2025 rappresenta il punto intermedio dell’Agenda sull’immunizzazione 2030, la Settimana mondiale dell’immunizzazione esaminerà non solo in che modo l’immunizzazione contribuisca a migliorare la vita oggi, ma anche cosa potrà realizzare nei decenni a venire, a mano a mano che un numero maggiore di bambini riceverà immunizzazioni essenziali e verranno sviluppati vaccini sempre più innovativi per coprire una gamma più ampia di malattie e fasce d’età. 

Pertanto, l’obiettivo della settimana è rafforzare la cooperazione tra Paesi e istituzioni per garantire che ogni bambino abbia accesso a queste tecnologie salvavita, superando le disuguaglianze esistenti in termini di copertura vaccinale.

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OMS: nuovo strumento per monitorare l’Agenda Europea per l’Immunizzazione 2030

L’OMS/Europa ha lanciato una nuova piattaforma dati online, sviluppata con il supporto dell’Unione Europea, per aiutare a monitorare e visualizzare i progressi a livello regionale e nazionale nel perseguimento degli obiettivi e delle priorità strategiche dell’Agenda europea per l’immunizzazione 2030 (EIA2030).

La nuova piattaforma dell’immunizzazione

I progressi vengono misurati in base a 23 indicatori in una serie di aree, dalla copertura vaccinale alla sorveglianza delle malattie e alle funzioni del programma di vaccinazione. Questi indicatori sono stabiliti nel quadro di attuazione EIA2030 e negli allegati tecnici come il compendio degli indicatori, che definisce le tappe da raggiungere entro il 2026 e gli obiettivi per il 2030 come concordato dagli Stati membri della regione europea dell’OMS.

Tra gli obiettivi chiave:

  • eliminazione del morbillo e della rosolia in tutti i 53 Stati membri;
  • il 60% degli Stati membri raggiunge gli obiettivi di copertura per 4 vaccini chiave nel calendario nazionale di immunizzazione;
  • una riduzione del 50% nella percentuale di paesi in cui è stata riscontrata l’esistenza di popolazioni sotto-immunizzate a livello subnazionale (rispetto al 2019).

Riunendo e visualizzando i dati comunicati annualmente all’OMS dagli Stati membri, il dashboard aiuterà a monitorare i progressi e a garantire la responsabilità per l’attuazione dell’EIA2030 da parte degli Stati membri, delle agenzie partner, degli istituti nazionali e regionali di sanità pubblica e delle organizzazioni della società civile. Fornirà inoltre un approccio sistematico all’identificazione delle lacune nella qualità dei dati, aprendo la strada a sistemi di dati più solidi e a un uso più efficace dei dati per l’azione.

 

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