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La longevità futura: progettare un approccio sinergico per invecchiamento, sostenibilità ed equità in salute

La rivista “The Lancet Health Longevity” ha pubblicato un rapporto dal titolo “La longevità futura: progettare un approccio sinergico per invecchiamento, sostenibilità ed equità in salute”.

Il rapporto evidenza che durante la 26a conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) del 2021, i paesi si sono impegnati a proteggere la popolazione e la salute del pianeta attraverso una leadership sostenibile per sistemi sanitari resilienti al clima. Sebbene i co-benefici per la salute delle azioni sui cambiamenti climatici siano ben evidenziati, compresi gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), in pratica le politiche su clima, sostenibilità e salute sono disconnesse e le considerazioni sull’equità rimangono teoriche. L’invecchiamento della popolazione è un crogiolo in cui salute, sostenibilità ed equità interagiscono e dove l’allineamento delle agende è fondamentale.

Si evidenzia che agire sui fattori protettivi e di rischio nel corso della vita ottimizza la salute in tutte le fasi della vita ed è associato a un invecchiamento sano. Alcuni di questi sono una buona progettazione degli interni e dell’ambiente, così come le comunità connesse, i quali portano a un invecchiamento di successo e a società più coese.

Tuttavia – sottolinea il report – l’esposizione ai fattori che influenzano la salute con l’età è estremamente diseguale a livello globale, all’interno e tra le comunità, rafforzando le disuguaglianze sociali e strutturali.6Questa disparità porta a una minore aspettativa di vita con una qualità della vita e della salute più scadente per coloro che vivono in condizioni di svantaggio. Gli esempi abbondano e i risultati peggiori dovuti alla scarsa qualità dell’aria o all’elevata assunzione di alcol si concentrano nei gruppi socioeconomici inferiori.

È possibile consultare il report tra i “documenti allegati”.

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Workshop online “Digital transition in the health sector: the role of regions” – 12.10.2022

ITA

ProMIS e ISS organizzano il il 12 ottobre 2022 – dalle 16:30 alle 18:00 – il workshop online “Digital transition in the health sector: the role of regions”, nell’ambito della Settimana europea delle regioni e delle città. In questa sessione interattiva, si attingerà ai risultati di esperienze/progetti locali, si raccoglieranno opinioni e si scambieranno conoscenze con l’obiettivo di ispirarsi a vicenda e di creare un punto di partenza per la cooperazione futura e per strategie e pianificazioni regionali innovative, promuovendo soluzioni e politiche digitali in ambito sanitario

Per maggiori informazioni e per iscriversi all’evento cliccare sotto su “ulteriori dettagli”.

 


ENG

ProMIS – Mattone Internazionale Salute Programme and the Italian National Institute of Health (ISS) organise October 12th at 4:30 pm the online workshop Digital transition in the health sector: the role of regions”, in the framework of the European Week of Regions and Cities.  In this interactive session the workshop draws on the results of local experiences/projects and elicit opinions and exchange knowledge aiming at inspiring each other and creating a starting point for future cooperation and innovative regional planning and strategies, fostering digital solutions in health and policies.

For more information clicck on the following LINK

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Webinar “I determinanti commerciali della salute: misurare ciò che serve per promuovere le corrette azioni” – 6 settembre 2022

L’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità organizza il 6 settembre 2022, dalle 15:30 alle 17:15 (CEST) il webinar “I determinanti commerciali della salute: misurare ciò che serve per promuovere le corrette azioni” e presenterà le sfide e lo stato dell’arte della scienza empirica dei determinanti commerciali.

Ma cosa si tratta? I determinanti commerciali della salute (Commercial Determinants of Health – CdoHsono le condizioni, le azioni e le omissioni del mondo delle imprese che influiscono sulla salute. I determinanti commerciali sorgono nel contesto della fornitura di beni o servizi a pagamento e comprendono le attività commerciali e l’ambiente in cui si svolge il commercio, e possono avere un impatto positivo o negativo sulla salute.

Il webinar presenterà le sfide e lo stato dell’arte della scienza empirica dei CDoH, concentrandosi su come le comunità sanitarie, i governi e le imprese possono affrontare la misurazione della CDoH. Verranno inoltre presentati gli approcci per riorientare gli indicatori finanziari verso la salute, il benessere e l’equità. Una delle priorità chiave identificate dall’OMS è la necessità di aumentare la consapevolezza e la comprensione dei determinanti commerciali della salute, del loro impatto e dell’azione efficace dei responsabili politici per affrontarli.

Per registrarsi all’evento cliccare sotto su “ulteriori dettagli”.

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Piano d’azione regionale per la salute digitale nella Regione europea dell’OMS (2023-2030)

L’Ufficio europeo dell’OMS ha pubblicato la bozza del Piano d’azione regionale per la salute digitale nella Regione europea dell’OMS (2023-2030), con l’obiettivo di sostenere i Paesi a sfruttare e scalare la trasformazione digitale per una salute migliore, e ad allineare le decisioni di investimento nelle tecnologie digitali con le esigenze del proprio sistema sanitario, nel pieno rispetto dei valori di equità, solidarietà e diritti umani.

Il piano d’azione regionale per la salute digitale individua quattro priorità strategiche:

  1. Definizione di norme, sviluppo di linee guida basate su dati concreti e formulazione di orientamenti per supportare il processo decisionale in materia di salute digitale
  2. Rafforzare le capacità dei Paesi al fine di governare meglio la trasformazione digitale nel settore sanitario e far progredire l’alfabetizzazione sanitaria digitale
  3. Costruire reti e promuovere il dialogo e lo scambio di conoscenze per facilitare l’interazione tra i partner, gli stakeholders e il pubblico in generale per orientare l’agenda dell’innovazione nella sanità digitale
  4. Condurre una mappatura e un’analisi del panorama al fine di identificare soluzioni incentrate sul paziente e che possano essere scalate a livello nazionale o regionale per contribuire a trasformare la sanità pubblica e i sistemi sanitari nell’era digitale

Il piano d’azione regionale è sostenuto da cinque principi guida:

  • Porre l’individuo al centro di un’assistenza affidabile erogata digitalmente
  • Comprendere le sfide del sistema sanitario, compresi i bisogni e le tendenze della salute, e riconoscere le esigenze e le aspettative dei cittadini e degli operatori sanitari
  • Riconoscere la necessità di prendere decisioni politiche basate su dati, evidenze e lezioni apprese, consentendo al contempo l’apprendimento continuo, l’adattamento e l’innovazione
  • Sfruttare la trasformazione digitale per re-immaginare il futuro dei sistemi sanitari
  • Riconoscere che l’istituzionalizzazione della sanità digitale richiede un impegno a lungo termine e un approccio assistenziale integrato

Il piano d’azione regionale specifica, per ogni priorità strategica, le aree di interesse regionale che dovrebbero portare a un impatto tangibile a livello nazionale, attraverso azioni quali il rafforzamento delle capacità, lo scambio di conoscenze e lo sviluppo di analisi predittive per una salute migliore.

Per ulteriori informazioni cliccare sotto su “ulteriori dettagli”.

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L’equità nella salute, una priorità fondamentale delle strategie di sviluppo regionale per l’OMS Europea

L’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha condotto una serie di interviste con i punti focali della Rete delle Regioni per la Salute (Regions for Health Networks – RHN) di tre paesi Bulgaria, Svezia e Belgio, per capire meglio come la loro regione sta affrontando le disuguaglianze sanitarie e come l’OMS/Europa può sostenerli nel raggiungimento dei loro obiettivi strategici per la salute.

Dal 1993 la rete RHN aiuta le regioni ad accelerare il miglioramento della salute della popolazione e trovare soluzioni eque che non lascino indietro nessuno.

Lo studio indica che il raggiungimento dell’equità nella salute è fondamentale per migliorare la salute ed è essenziale per lo sviluppo sostenibile.

La regione delle Fiandre (Belgio) ha sottolineato quanto sia importante per migliorare la salute delle persone guardare ai determinanti sociali. Per questo motivo, ha attuato l’obiettivo pluriennale secondo cui ‘ogni cittadino delle Fiandre sarà più sano entro il 2025’, concentrandosi sulle malattie, sul modo in cui le persone vivono e sull’ambiente circostante.

Dagli anni ’90 la regione di Varna, situata nel nord-est della Bulgaria, è all’avanguardia nel migliorare la vita dei bambini con disabilità. Il Governo regionale ha inoltre delegato alla Rete diversi servizi per le persone con disabilità, tra cui l’assistenza diurna part-time, i servizi a domicilio e le visite. La Svezia ha incluso le azioni per affrontare le disuguaglianze in materia di salute nelle sue strategie di sviluppo per costruire società più giuste e più sane.

Infine, nella regione di Västra Götaland (Svezia), la riduzione delle disuguaglianze sanitarie è un obiettivo condiviso da molti settori, tra cui l’assistenza sanitaria, l’ambiente, la cultura, le relazioni esterne, lo sport e i diritti umani.

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Webinar sulla Joint Action JADECARE sulla trasformazione dell’erogazione dell’assistenza sanitaria in Europa. 15.09.2022

ProMIS, in collaborazione con Agenas, organizza il 15.09.2022 alle ore 10:30 il webinar sull’Azione congiunta (JA-Joint Action) europea JADECARE – Joint Action on Implementation of Digitally Enabled Integrated Person-Centered Careche ha l’obiettivo di rafforzare la capacità delle autorità sanitarie coinvolte al fine di affrontare con successo gli aspetti fondamentali legati alla trasformazione del sistema sanitario, in particolare la transizione digitale, l’assistenza integrata centrata sulla persona.

Per maggiori informazioni e iscrizioni sull’evento, cliccare sotto su “ulteriori dettagli”.

 

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Pubblicata la 4° newsletter del Progetto europeo Revert – taRgeted thErapy for adVanced colorEctal canceR paTients

ll progetto europeo Revert – taRgeted thErapy for adVanced colorEctal canceR paTients, coordinato dall’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma che vede la partecipazione di 13 partner da vari Stati Membri, e finanziato dal Programma europeo Horizon 2020, ha pubblicato la sua quarta newsletter. ProMIS, partner del progetto e responsabile delle attività di comunicazione e disseminazione, si è occupato di finalizzare questo documento.

Nella quarta newsletter di Revert sono stati pubblicati articoli e news sulle attività e i risultati del progetto e articoli specifici sul tema del cancro e dell’intelligenza artificiale.

Nella newsletter viene descritto che:

  • Il Consiglio di Europa ha pubblicato un nuovo report sull’impatto dell’intelligenza artificiale sulla relazione medico-paziente.
  • Il partner spagnolo UCAM ha sottomesso a un journal un articolo su uno strumento di machine learning da loro sviluppato.
  • La prof.ssa Jenny Persson dell’Umeå University (Svezia) e il suo team di ricerca hanno pubblicato con la prof.ssa Anette Gjörloff Wingren un paper relativo a un modello previsionale di intelligenza artificiale sul trattamento del cancro colorettale.
  • Il Parlamento Europeo ha pubblicato uno studio sull’Intelligenza Artificiale e i futuri impatti sul sistema dei servizi sanitari.

Per consultare la newsletter cliccare sotto su “ulteriori dettagli”.

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L’eHealth Network pubblica il documento “ePrescription & eIDAS integrated vision”

Uno degli strumenti per realizzare l’obiettivo di consentire alle persone di accedere, condividere e controllare i propri dati sanitari elettronici è l’uso del portafoglio di identità digitale dell’UE, che potrebbe diventare un elemento chiave non solo per l’accesso ma anche per la condivisione dei dati sanitari in modo controllato dai cittadini. A tal fine, la salute è definita come uno dei casi d’uso prioritari per l’EUDI Wallet. Le persone potranno decidere quando, con chi e per quale scopo condividere i propri dati sanitari.

Lo scopo del documento è quello di aiutare a raggiungere una comprensione comune dei requisiti eHealth per il Portafoglio EUDI, descrivendo così un caso d’uso concreto relativo alla salute che contribuisca allo sviluppo tecnico del Portafoglio in modo che possa fornire efficacemente e senza soluzione di continuità le sue funzionalità in tutti gli Stati membri. Il documento presenta un caso d’uso concreto e completo, rappresentativo e allo stesso tempo d’impatto per il cittadino. La prescrizione elettronica è stata scelta come primo caso d’uso da supportare attraverso le funzionalità di eIDAS, aprendo la strada ad altri casi d’uso da supportare e migliorare nel prossimo futuro.

In particolare, il documento:

  • Determina i requisiti di business
  • Propone uno schema dell’approccio architetturale alla possibile soluzione;
  • Identifica gli attori dell’ecosistema wallet;
  • Definisce un percorso concreto dell’utente per il caso d’uso ePrescription;
  • Identifica i requisiti funzionali chiave per il portafoglio sulla base del percorso dell’utente.

L’accesso e il controllo dei cittadini sui propri dati sanitari sono attualmente limitati, nonostante sia riconosciuto come un diritto dell’UE.

Secondo la Bussola digitale 2030 della Commissione, entro il 2030 tutti i cittadini dovrebbero avere accesso alle proprie cartelle cliniche elettroniche e l’80% dei cittadini dovrebbe utilizzare una soluzione di identificazione elettronica. Come importante passo concreto verso il raggiungimento di questo obiettivo, il 3 maggio 2022 la Commissione europea ha adottato la proposta di regolamento sullo Spazio europeo dei dati sanitari.

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Studio sulla open data directive, data governance e data act

La Commissione Europea ha pubblicato “Study on the Open Data Directive, Data Governance and Data Act and their possible impact on research”, che analizza i fattori principali che impattano in maniera rilevante rispetto a una prospettiva data-user, tra cui il bisogno di più ampi diritti di accesso alle fonti di dati sia di origine pubblica che privata, così come di dati posseduti da grandi compagnie tecnologiche.

Questi aspetti rappresentano elementi cruciali per la ricerca accademica in molte discipline. Tra le altre sfide e bisogni che riguardano il livello utente vengono riportati:

  • un forte senso di proprietà rispetto ai dati di ricerca ed il valore della fiducia nella condivisione dei dati stessi;
  • la mancanza di un chiaro e specifico quadro normativo per l’apertura e condivisione delle basi di dati, in particolare in quei Paesi i cui livelli di governo regionale hanno differenti politiche e regolamenti open-data;
  • la mancanza di standard comuni riguardo strutture, format, linguaggi, sicurezza, ecc.
  • la mancanza di conoscenza da parte del mondo della ricerca delle specifiche regole e condizioni con cui condividere dati sensibili;
  • la difficoltà nella scelta di appropriate licenze rispetto alle fonti di dati, in particolare quali licenze si applicano quando dataset multipli sono combinati.

Inoltre, l’open data directive creata per un particolare obiettivo pubblico dovrebbe essere ri-finalizzata per varie attività anche in altre aree, primariamente al di fuori del settore pubblico. Tuttavia, per la ricerca scientifica questa distinzione non ha particolare senso. Ciò suggerisce che rimarrà una sfida collocare i dati di ricerca nel sistema generale di riuso.

Altre preoccupazioni che vengono riportati nel report riguardano i diritti di proprietà intellettuale, o la mancanza di chiarezza sulle modalità di rilascio e condivisione dei dati di ricerca.

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La Commissione accoglie l’adozione da parte del Parlamento europeo del nuovo regolamento dell’UE per i servizi digitali

Il pacchetto sui servizi digitali stabilisce una prima normativa completa per le piattaforme online da cui tutti dipendiamo nella nostra vita quotidiana. Queste nuove regole saranno applicabili in tutta l’UE e creeranno uno spazio digitale più sicuro e aperto, fondato sul rispetto dei diritti fondamentali.

L’adozione del pacchetto sui servizi digitali in prima lettura da parte del Parlamento europeo fa seguito all’accordo politico raggiunto dai co-legislatori sulla legge sui mercati digitali il 24 marzo e sulla legge sui servizi digitali il 23 aprile di quest’anno. Le nuove regole saranno applicate dalla Commissione per le maggiori piattaforme online attive nell’UE. La Commissione sta prendendo tutte le misure necessarie per essere pronta ad assumere questo ruolo al momento dell’entrata in vigore delle norme.

Dopo l’adozione del pacchetto sui servizi digitali in prima lettura da parte del Parlamento europeo, entrambi i testi devono ora essere formalmente adottati dal Consiglio dell’Unione europea. Dopo la firma, la legge sui servizi digitali e la legge sui mercati digitali saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale. Entrambi gli atti entreranno in vigore 20 giorni dopo la loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, nell’autunno di quest’anno.

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