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Salute e clima: nasce ENCHE “European Network on Climate & Health Education”

In occasione del World Health Summit 2024, venticinque atenei a livello europeo assieme alle aziende farmaceutiche partecipanti alla Sustainable Markets Initiative Health Systems Task Force hanno lanciato l’European Network on Climate & Health Education (ENCHE). La nuova Rete UE sarà presieduta dall’Università di Glasgow e diventerà un polo regionale del Global Consortium on Climate and Health Education (GCCHE) della Columbia University Mailman School of Public Health (USA), che metterà a disposizione competenze e consulenza, oltre a promuovere la collaborazione transatlantica sulla formazione verso il clima e la salute.

ENCHE la nuova Rete UE per affrontare la correlazione tra i cambiamenti climatici e la salute

Come spiega la European Environment Agency (EEA), il cambiamento del clima sta già colpendo il continente europeo. Le temperature in Europa saranno sempre più elevate, come testimoniato già dall’estate 2024, la più calda mai registrata. L’aumento delle temperature ha diversi impatti sulla salute delle persone, tra cui un incremento nelle malattie respiratorie e cardiopolmonari. In aggiunta, fino al 5% delle emissioni globali proviene proprio dal settore sanitario. La rete ENCHE nasce proprio per formare i nuovi medici affinché conoscano le interconnessioni tra clima, salute e sostenibilità, e sappiano rispondere a queste sfide.

Il nuovo network mira pertanto a rivoluzionare l’istruzione medica promuovendo sistemi sanitari sostenibili, incentrati sul paziente e a zero emissioni nette. Per fare ciò ENCHE creerà una piattaforma per i membri delle facoltà per condividere le best practices, sviluppare programmi di studio e mettere in contatto i leader nell’istruzione sul clima e sulla salute per ispirare e informare gli studenti in modo efficace.

La Rete coinvolgerà circa 10.000 aspiranti medici entro tre anni ed integrerà contenuti sulla sostenibilità in tre programmi nazionali in Europa, attraverso strumenti di disseminazioni quali webinar, hub online e collaborazioni. Lo scopo è posizionare i futuri professionisti sanitari come leader nella mitigazione degli impatti climatici sulla salute e nella fornitura di cure eque e sostenibili.

 

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OMS: la sfida di 100 settimane, un’azione per la lotta contro le malattie non trasmissibili

Ancora in atto la “Sfida delle 100 settimane” lanciata dall’OMS/Europa per accelerare l’azione sostenuta dagli Sustainable Development Goals – SDG (Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile) relativi alle malattie non trasmissibili – NCD. L’iniziativa è stata lanciata nell’ottobre 2023 in occasione della 73a sessione del Comitato Regionale per l’Europa dell’OMS ad Astana, in Kazakistan, per agevolare l’attuazione di politiche e programmi con il potenziale per salvare il maggior numero di vite umane.

La sfida riconosce sia l’urgenza di un’azione immediata sia la necessità di un cambiamento di paradigma che ponga le NCD al primo posto nell’agenda politica e sanitaria delle generazioni future. Pertanto, la SNI (Special Initiative on NCDs and innovation) adotta un approccio a doppio binario, promuovendo un progresso accelerato verso gli impegni relativi agli SDG per il 2030 (RACE to the Finish) e sostenendo allo stesso tempo i cambiamenti generazionali necessari per affrontare le NCD nell’ambito della permacrisis (Vision 2050) e ottenere una regione europea più sana e sostenibile. L’impegno della SNI è quello di sostenere gli Stati membri a raggiungere una popolazione più sana colmando il divario nelle NCD, tra cui cancro, malattie cardiovascolari (CVD), malattie respiratorie croniche e diabete, che persistono all’interno dei Paesi e in tutta la Regione.

La sfida segna anche il conto alla rovescia di 100 settimane al 4° incontro di alto livello dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili nel 2025.

IL RUOLO DELL’OMS NELLA SFIDA DELLE 100 SETTIMANE

In queste 100 settimane, l’OMS/Europa supporta gli Stati membri nell’identificare e dare priorità alle azioni che mostreranno un impatto positivo sulla salute e sull’economia nel breve-medio termine (2-7 anni). Inoltre, l’OMS sosterrà i paesi affinché si concentrino su investimenti strategici per garantire cambiamenti generazionali fondamentali, a lungo termine, per rendere l’Europa più resiliente alle NCD. Tutto questo grazie anche ad un kit di strumenti sviluppato dal SNI che supporta i decisori politici nella determinazione e attuazione delle politiche e dei programmi in grado di fornire risultati più rapidi e di maggiore impatto. Il toolkit include pacchetti nazionali su misura con opzioni politiche, dati e prove rilevanti per il paese.

 

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RespiCast: il nuovo hub europeo di previsione delle malattie respiratorie

Lanciato alla fine del 2023, RespiCast, il nuovo hub europeo di previsione delle malattie respiratorie, funge da piattaforma per le previsioni in tempo reale dell’attività e del carico delle malattie respiratorie. L’obiettivo di RespiCast è quello di fornire ai responsabili delle decisioni, agli organismi di sanità pubblica e al pubblico informazioni affidabili e tempestive sulla traiettoria epidemiologica a breve termine delle malattie respiratorie in Europa.

Questo hub è un’iniziativa di collaborazione sviluppata dall’ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) con il sostegno della Fondazione ISI e del Centre for Mathematical Modelling of Infectious Diseases (CMMID) della London School of Hygiene & Tropical Medicine.

Dopo la creazione da parte dell’ECDC dell’European Covid-19 Forecast Hub e dell’European Covid-19 Scenario Hub, RespiCast segna un significativo avanzamento nelle capacità di previsione delle malattie respiratorie, in quanto questa volta, verranno compresi negli indicatori anche l’influenza-like-illness (ILI), l’infezione respiratoria acuta (ARI) e gli indicatori COVID-19.

Questo hub innovativo, inoltre, riunisce competenze globali per affrontare le complessità delle dinamiche delle malattie respiratorie. Infatti, i team di tutto il mondo sono invitati a contribuire attivamente alle previsioni settimanali, che riguardano vari indicatori di malattie respiratorie nei paesi dell’UE/SEE. Questi modelli sfruttano un’ampia gamma di approcci di modellazione delle malattie infettive, utilizzando tecniche all’avanguardia. Per fare ciò, RespiCast armonizza le previsioni individuali di diversi modelli per produrre previsioni d’insieme. Questo approccio d’insieme si è dimostrato efficace nel migliorare le prestazioni di previsione, soprattutto nel panorama complesso e dinamico delle malattie infettive.

RespiCast non si limita a fornire previsioni, ma crea anche una piattaforma di incontro per tutti i modellisti che vogliono entrare in contatto con colleghi di tutta Europa e non solo. Questo approccio inclusivo coltiva un ambiente collaborativo, favorendo lo scambio di progressi nella previsione e nella modellazione delle malattie respiratorie.

 

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