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Efpia: nuove proposte per mitigare le carenze di medicinali

L’European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA) ha pubblicato un documento strategico “Medicine shortages: EFPIA proposal for action“per affrontare il problema della carenza di farmaci in Europa. Il rapporto analizza le principali cause del fenomeno e propone una serie di azioni per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, proteggendo la salute pubblica e la continuità terapeutica per i pazienti.

LE PROPOSTE DI EFPIA PER LA GESTIONE DELLE CARENZE

Secondo l’EFPIA, le carenze di farmaci sono causate da fattori complessi come interruzioni nella catena di fornitura, aumento della domanda, regolamentazioni frammentate e dipendenza da materie prime prodotte fuori dall’UE. Per contrastare queste problematiche, il documento propone soluzioni concrete tra cui:

  • Pianificazione strategica e gestione del rischio: migliorare la previsione della domanda e la gestione delle scorte per ridurre il rischio di carenze.
  • Diversificazione della produzione: incentivare la produzione di principi attivi e medicinali essenziali all’interno dell’Europa per ridurre la dipendenza da fornitori extra-UE.
  • Miglioramento della trasparenza e del coordinamento: rafforzare la collaborazione tra aziende farmaceutiche, autorità regolatorie e governi per rispondere rapidamente alle criticità di approvvigionamento.
  • Armonizzazione delle normative: uniformare i requisiti normativi nei diversi Stati membri per facilitare la distribuzione dei farmaci e ridurre i ritardi burocratici.

EFPIA sottolinea che affrontare la carenza di medicinali richiede un approccio coordinato tra industria, istituzioni e autorità sanitarie, per garantire ai cittadini europei un accesso equo e tempestivo ai trattamenti di cui hanno bisogno.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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HERA: aperte le iscrizioni per formare l’Alleanza sui farmaci critici

L’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) dell’UE ha lanciato ieri (16 gennaio) l’invito per entrare a far parte dell’Alleanza sui farmaci critici che ha lo scopo di affrontare potenziali carenze di farmaci, rendendo più concreta l’Unione europea della Salute.

L’idea si basa sull’elenco stilato a inizio dicembre dall’esecutivo comunitario, e preparato dalla Commissione Europea, l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e i responsabili delle agenzie per i medicinali degli Stati membri.

Esso contiene i 200 principi attivi usati per i farmaci a uso umano e considerati ‘critici’ dall’UE. L’EMA si prenderà l’onere di garantire l’approvvigionamento a livello comunitario di quei farmaci che presentano il rischio più elevato di carenza e il maggiore impatto sui sistemi sanitari e sui pazienti (l’elenco verrà aggiornato di anno in anno).

Inoltre, la “Critical Medicines Alliance” dovrà sviluppare delle raccomandazioni su come affrontare le carenze di farmaci di lunga durata fornendo consulenza alla Commissione, agli Stati membri e agli altri decisori dell’UE.

La speranza è che questa attività lanciata dall’UE non si fermi ai farmaci “di largo consumo”, ma che si occupi anche in maniera olistica di nuove tecnologie e delle nuove malattie.

Chi può aderire all’Alleanza

La futura Alleanza avrà una durata di 5 anni e inizierà il suo lavoro nella prossima primavera, pubblicando le prime raccomandazioni sulle azioni da intraprendere per migliorare la fornitura di farmaci essenziali entro l’autunno.

Potranno parteciparvi aziende, organizzazioni, Stati membri, autorità locali e regionali e le loro agenzie, parti sociali, società civile, operatori sanitari, pazienti, consumatori e altri gruppi di interesse, organi e agenzie dell’UE.

Sarà possibile presentare domanda tramite il seguente BANDO aperto fino al 16 febbraio 2024.

 

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