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Evento OMS: Reinventare un’economia per società resilienti e più sane

Il 9 aprile u.s., l’Ufficio Europeo per gli Investimenti per la Salute e lo Sviluppo dell’OMS (Ufficio di Venezia dell’OMS) ha convocato ministri, sindaci e decisori italiani e internazionali, nonché leader chiave nei settori dell’economia, della salute, del benessere e dello sviluppo sostenibile, per un dibattito volto ad immaginare un’economia per società resilienti e più sane che non lascino indietro nessuno.

L’evento si è tenuto a Venezia in collaborazione con il paese ospitante, l’Italia, ed è stato guidato dal direttore regionale dell’OMS/Europa, dottor Hans Henri P. Kluge, insieme al capo dell’ufficio di Venezia, Christine Brown; e ha avuto l’obbiettivo di riflettere sull’importanza di porre al centro del Future Summit delle Nazioni Unite le azioni a favore di società resilienti e sane.

L’EVENTO DELL’OMS

Attraverso l’iniziativa europea dell’economia del benessere dell’OMS, l’Ufficio di Venezia dell’OMS sta aprendo la strada alla costruzione di nuove alleanze tra i settori finanziario, economico e sanitario per trovare un terreno comune su nuovi investimenti, strategie e approcci per affrontare la salute mentale e l’inclusione dei giovani. persone, invecchiamento, sviluppo squilibrato e parità di genere.

L’evento “Reinventare un’economia per società resilienti e più sane che non lascino indietro nessuno”, pertanto, ha dimostrato come sia possibile immaginare l’economia e il terreno comune per l’azione a favore della salute pubblica, indicando le seguenti linee programmatiche:

  • creare nuove partnership tra settori e stakeholder che tradizionalmente non hanno collaborato, come i settori sanitario, finanziario ed economico, per implementare soluzioni trasformative che affrontino importanti sfide in materia di salute e sviluppo, tra cui società che invecchiano, salute mentale dei giovani, uguaglianza di genere, sistemi pubblici resilienti e divari urbano-rurali;
  • avere l’OMS/Europa che aiuta i governi a sfruttare nuovi investimenti, strategie e approcci, tra cui il bilancio di genere e gli investimenti a impatto sociale, per finanziare la transizione verso economie del benessere, massimizzando al tempo stesso i benefici collaterali per molteplici settori;
  • consentire ai soggetti pubblici e privati di trasformare le loro pratiche per creare società ad alto livello di fiducia, coese ed eque e gettare le basi per la stabilità fiscale, popolazioni sane e una società resiliente;
  • facilitare lo scambio di innovazioni e conoscenze da città e regioni sane per consentire ai governi di accelerare il progresso nazionale.

Le soluzioni discusse durante il dibattito informeranno gli Stati membri, i partner e l’OMS nell’attuazione pratica degli impegni volti ad accelerare l’equità sanitaria e lo sviluppo sostenibile nella regione europea dell’OMS.

IL CONTESTO POLITICO

Negli ultimi 20 anni, l’Ufficio di Venezia dell’OMS ha generato prove e strumenti decisionali per consentire ai paesi di investire nella salute, nell’equità sanitaria e in società più sane, fondamentali per comunità coese e sicure e per consentire alle persone di vivere con dignità e prosperare. L’Ufficio di Venezia dell’OMS sostiene l’attuazione degli impegni assunti nelle strategie sanitarie europee e globali dell’OMS, come il 13° Programma Generale di Lavoro e il Programma Europeo di Lavoro 2020-2025, nonché nelle risoluzioni dell’Unione Europea (UE) e delle Nazioni Unite.

Basandosi su questo lavoro, e in risposta alle crescenti disuguaglianze sanitarie, sociali ed economiche nella regione europea, nel 2013 l’OMS/Europa ha pubblicato la storica “Revisione dei determinanti sociali e del divario sanitario nella regione europea dell’OMS”. A ciò ha fatto seguito da vicino l’iniziativa dell’OMS European Health Equity Status Report (HESRi), che ha fornito a tutti i paesi della regione, nonché alle agenzie dell’UE e delle Nazioni Unite, politiche senza precedenti e strumenti di supporto interattivo per colmare i divari sanitari (ad esempio set di dati sulla sanità europea e italiana).

L’anno scorso, HESRi è stato aggiornato con “Trasformare il panorama sanitario ed equità sociale: promuovere una crescita socialmente giusta e inclusiva per migliorare la resilienza, la solidarietà e la pace”, che includeva piani di ripresa con valutazione dell’impatto e 5 modi per garantire che questi ricostruiscano società più sane e più resilienti.

Inoltre, in risposta alle diverse priorità sanitarie nei paesi, l’Ufficio di Venezia dell’OMS sta supportando 41 autorità regionali attraverso la rete delle regioni per la salute (Regions for Health Network – RHN) e 11 piccoli paesi attraverso l’iniziativa Piccoli paesi (Small Countries Initiatives – SCI) per garantire che le innovazioni tecnologiche e sociali consentano alle persone di vivere in modo sano nelle società prospere attraverso l’accesso equo a beni e servizi.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Osservatorio Europeo: “Un’Europa che cura, prepara, protegge”

Il nuovo numero della rivista EUROHEALTH dell’Osservatorio europeo sui sistemi e le politiche sanitarie “Un’Europa che cura, prepara, protegge: Rafforzare l’Unione Europea della Salute”, pubblicata lo scorso 16 gennaio, ha visto la collaborazione del team della presidenza belga della sanità allo scopo di selezionare una lista di priorità chiave per l’agenda della Commissione, mantenendo il focus sull’Unione sanitaria europea.

Queste priorità hanno anche lo scopo di fungere da guida per un’Europa che vuole costruire sistemi sanitari e società resilienti e sane, portando sotto al riflettore tematiche come:

  • Affrontare la crisi del personale sanitario
  • Garantire l’accesso all’assistenza a prezzi accessibili
  • Prevenire le malattie non trasmissibili
  • Promuovere l’innovazione orientata ai bisogni
  • Gestire le crisi sanitarie future
  • Garantire le risorse per i sistemi sanitari
  • Azioni congiunte UE 2.0

In particolare, per quanto riguarda la prevenzione primaria, la rivista ne dedica un’articolo che ricorda come questa sia una strategia efficace per mantenere e migliorare la salute della popolazione e raggiungere la resilienza di fronte alle crisi. Nel dettaglio l’articolo evidenzia i progressi delle iniziative volte alla prevenzione dei fattori di rischio delle malattie non trasmissibili (MNT) e dei più ampi determinanti della salute nell’ambito del Piano della Commissione europea per la lotta contro il cancro. Analizza, inoltre, come l’Unione europea possa utilizzare le sue leve politiche per rafforzare la prevenzione e affrontare le MNT.

Infine, vengono suggerite anche alcune potenziali azioni che la Commissione può compiere per raggiungere gli obiettivi previsti, come:

  • Mantenere le azioni previste e delineate nell’agenda politica e programmatica dell’Evidence-Based Clinical Practice – EBCP, con particolare enfasi sulle misure normative volte alla prevenzione primaria e alla promozione della salute, e alle politiche raccomandate come “best buy”.
  • Monitorare da vicino, con la collaborazione degli Stati membri, i progressi compiuti in questo settore per garantire che il livello di ambizione verso gli obiettivi stabiliti sia mantenuto.
  • Attuare un’azione legislativa per ridurre l’uso nocivo di tabacco e alcol, permettendo ai consumatori di fare scelte alimentari più sane e sostenibili, oltre a controllare il marketing digitale dei giochi pubblicitari e di cibi e bevande non salutari, attuando anche misure fiscali sulle bevande zuccherate e sugli alimenti ultra-processati.
  • Affrontare la natura intersettoriale delle azioni contro le MNT attraverso la nomina di un vicepresidente della Commissione europea per l’economia del benessere, oltre ad un commissario per la salute e l’alimentazione.
  • Mettere la salute e il benessere delle persone e del pianeta al centro dell’elaborazione delle politiche. Ciò faciliterebbe l’adozione di una nuova legislazione dell’UE nel settore della prevenzione delle MNT, attenuando gli impatti transfrontalieri.
  • Istituzione di una piattaforma di alto livello che si impegni a livello intersettoriale per facilitare la collaborazione tra Stati membri, organizzazioni internazionali ed organizzazioni della società civile mirando ad un dialogo aperto sulla prevenzione delle MNT.

Per maggiori informazioni, si prega di consultare il seguente LINK.