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EUP OHAMR: bando 2026 per nuove terapie contro la resistenza antimicrobica

La European Partnership on One Health Antimicrobial Resistance (EUP OHAMR) ha lanciato la prima call congiunta transnazionale per il 2026 intitolata “Treatments and adherence to treatment protocols”.

EUP OHAMR è l’iniziativa strategica finanziata da Horizon Europe per contrastare la crescente minaccia della resistenza antimicrobica (AMR) attraverso un approccio integrato One Health, che considera la salute umana, animale e ambientale in maniera interconnessa.

Il bando è stato aperto il 18 novembre 2025 e la scadenza per la presentazione delle pre-proposte è il 2 febbraio 2026.

Il budget stimato supera i 31 milioni di euro e vede la partecipazione di 37 organizzazioni finanziatrici provenienti da 28 Paesi.

Per l’Italia, gli enti finanziatori coinvolti sono la Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica (FRRB), con un impegno finanziario di € 1.500.000 e il Ministero della Salute (MOH-IT), con un impegno finanziario di € 1.000.000.

L’obiettivo del bando è migliorare i tassi di successo dei trattamenti destinati a pazienti, animali e piante affetti da infezioni batteriche o fungine, promuovendo nuove opzioni terapeutiche oppure rafforzando protocolli di trattamento esistenti con un minore rischio di comparsa della resistenza.

Bando EUP OHAMR 2026 – ambiti tematici e modalità di partecipazione

Il bando è articolato su tre principali filoni tematici:

  • Identificazione e sviluppo di nuove terapie combinatorie (antimicrobici esistenti o innovativi + trattamenti ausiliari) per estendere l’efficacia dei farmaci e contrastare la resistenza antimicrobica.

  • Strumenti e metodi per migliorare l’aderenza ai protocolli terapeutici nell’ambito umano, animale e vegetale, includendo approcci digitali e comportamentali.

  • Valutazione dell’impatto dell’uso di antimicrobici in veterinaria e agricoltura sul rischio di trasmissione della resistenza verso l’uomo e l’ambiente, con l’obiettivo di informare politiche restrittive per alcuni farmaci.

La partecipazione è riservata a progetti transnazionali: i consorzi devono includere partner di almeno tre Paesi diversi (tra cui almeno due Stati UE o associati).

Tutti i partner devono rispettare sia le regole del bando EUP OHAMR che le regole nazionali/regionali del proprio ente di finanziamento.

Il 26 novembre 2025 (14:00 CET) è previsto un webinar informativo online in lingua inglese per candidati; è possibile registrarsi al webinar tramite il seguente LINK.

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comunicazione in salute Salute Globale

Settimana mondiale di sensibilizzazione sulla resistenza antimicrobica 2025

Dal 18 al 24 novembre 2025 prende il via la Settimana mondiale di sensibilizzazione sulla resistenza antimicrobica, un’iniziativa globale promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per richiamare l’attenzione su uno dei fenomeni più critici per la salute pubblica mondiale. La resistenza antimicrobica si verifica quando batteri, virus, funghi o parassiti sviluppano la capacità di resistere ai trattamenti con antimicrobici, come antibiotici e antivirali, rendendo inefficaci le cure e aumentando il rischio di diffusione delle infezioni.

Agire insieme contro la resistenza antimicrobica

Il tema scelto per il 2025, “Act Now: Protect Our Present, Secure Our Future”, invita governi, istituzioni sanitarie, professionisti e cittadini ad agire immediatamente per contrastare la resistenza antimicrobica. In linea con l’approccio “One Health”, riconosciuto a livello internazionale come strategia integrata tra salute umana, animale e ambientale, la campagna evidenzia l’importanza di azioni coordinate per un uso responsabile dei farmaci antimicrobici.

La resistenza antimicrobica rappresenta oggi una delle principali minacce globali, con gravi ripercussioni sulla sicurezza sanitaria, sull’economia e sui sistemi di cura. L’uso improprio o eccessivo di antibiotici, sia in ambito clinico che veterinario, contribuisce in modo determinante all’aumento di microrganismi resistenti. È pertanto fondamentale promuovere pratiche corrette di prescrizione, evitare l’automedicazione e migliorare la consapevolezza collettiva sull’importanza di preservare l’efficacia dei trattamenti antimicrobici.

In Italia, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) aderisce alla campagna internazionale con iniziative di informazione rivolte ai cittadini e ai professionisti sanitari, nell’ambito del Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025.

Per favorire la partecipazione e la diffusione delle informazioni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità mette a disposizione toolkit di comunicazione dedicati alla campagna di quest’anno, con materiali scaricabili, linee guida e risorse per enti, operatori sanitari e cittadini.

La Settimana mondiale di sensibilizzazione sulla resistenza antimicrobica rappresenta un’occasione per rafforzare la collaborazione tra istituzioni, comunità scientifica e cittadini, favorendo un impegno comune per la tutela della salute globale.

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Salute Globale Altro

Nuovo Partenariato Europeo One Health AMR sulla resistenza antimicrobica

La Commissione Europea ha ufficialmente lanciato il Partenariato Europeo One Health AMR (Antimicrobial Resistance), un’iniziativa ambiziosa da 253 milioni di euro destinata a contrastare una delle più gravi minacce sanitarie globali: la resistenza antimicrobica (AMR).

Co-finanziato dal programma Horizon Europe con 75 milioni di euro, il partenariato One Health AMR avrà una durata di dieci anni e promuoverà la collaborazione tra settori e Paesi per sviluppare soluzioni innovative volte a ridurre l’uso di antimicrobici e prevenire la diffusione di resistenze.

Secondo le stime, l’AMR causa ogni anno oltre 35.000 decessi nell’Unione Europea e 1,27 milioni a livello mondiale (dati 2019), con proiezioni che arrivano fino a 10 milioni di morti l’anno entro il 2050. La resistenza antimicrobica, causata da un uso improprio di antibiotici e da carenze nei sistemi di controllo delle infezioni, mette a rischio la medicina moderna e rappresenta una sfida crescente per i sistemi sanitari e le economie globali.

“L’Europa è pronta a guidare la lotta globale contro la resistenza antimicrobica. Questo Partenariato incarna il nostro impegno a innovare e a proteggere le basi della medicina moderna”, ha dichiarato Ekaterina Zaharieva, Commissaria europea per Startups, Ricerca e Innovazione.

L’Italia nel partenariato One Health AMR

Coordinato dal Consiglio della Ricerca Svedese (Swedish Research Council), il Partenariato One Health AMR riunisce 53 organizzazioni di 30 Paesi e si fonda su un approccio One Health, che riconosce l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale.

Tra le azioni previste figurano bandi transnazionali congiunti per progetti di ricerca e innovazione, il rafforzamento delle capacità di ricerca nei Paesi partecipanti, la valorizzazione dei dati disponibili e il supporto all’attuazione di politiche più efficaci.

A rappresentare l’Italia nel Partenariato sono:

L’iniziativa si basa sui risultati della Joint Programming Initiative on Antimicrobial Resistance (JPIAMR), che dal 2011 ha investito oltre 180 milioni di euro, e risponde agli obiettivi della Raccomandazione del Consiglio del 2023 sull’AMR e del Piano d’Azione Europeo One Health del 2017.

One Health AMR contribuirà anche alla Strategia europea per le Scienze della Vita (Strategy for European Life Sciences), promuovendo lo sviluppo e l’adozione di strumenti innovativi per affrontare l’AMR e consolidando la posizione dell’UE come leader mondiale nel settore entro il 2030.

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Salute Globale

OHAMR: avviata ufficialmente la Partnership sulla resistenza antimicrobica

Dopo 14 anni il programma Joint Programming Initiative on Antimicrobial Resistance (JPIAMR) si è ufficialmente concluso il 31 maggio 2025. A raccoglierne il testimone è la nuova Partnership europea su One Health e Resistenza Antimicrobica (EUP OHAMR), attiva da giugno 2025.

La nuova Partnership EUP OHAMR

L’European Partnership on One Health Antimicrobial Resistance (EUP OHAMR) è la nuova iniziativa strategica finanziata da Horizon Europe per contrastare la crescente minaccia della resistenza antimicrobica (AMR) attraverso un approccio integrato One Health, che considera la salute umana, animale e ambientale in maniera interconnessa.

La partnership riunisce 53 organizzazioni da oltre 30 Paesi, con il coordinamento dello Swedish Research Council e un budget complessivo stimato in circa 340 milioni di euro su un orizzonte decennale. L’obiettivo è quello di rafforzare le capacità di ricerca, innovazione e governance europee per ridurre l’impatto dell’AMR su salute pubblica, sistemi sanitari e sostenibilità globale.

Le attività della nuova partnership includono:

  • bandi competitivi transnazionali per progetti di ricerca e innovazione;
  • iniziative di capacity building e policy alignment tra Stati membri;
  • sviluppo di strumenti diagnostici e terapeutici innovativi;
  • rafforzamento della sorveglianza, della prevenzione e della consapevolezza sull’uso prudente degli antimicrobici.

Il primo bando europeo della partnership è atteso per novembre 2025, con focus su trattamenti innovativi e a basso costo. La strategia si fonda sulla nuova Strategic Research and Innovation Agenda (SRIA) pubblicata da JPIAMR, che definisce le priorità di intervento su patogeni batterici, virali, fungini e parassitari, tenendo conto della loro diffusione in ambienti umani, animali e naturali.

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EU4Health: tre nuovi bandi per la salute

L’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale (HaDEA) ha pubblicato tre nuovi bandi nell’ambito del programma EU4Health, con l’obiettivo di migliorare la resilienza dei sistemi sanitari, accelerare lo sviluppo di soluzioni diagnostiche avanzate e potenziare la produzione di vaccini innovativi.

Supporto legale per l’armonizzazione normativa

Il primo bando (HADEA/2025/OP/0012) prevede la stipula di contratti quadro per servizi di supporto legale destinati alla valutazione della conformità delle normative nazionali con il diritto dell’UE nei settori della salute pubblica e della sicurezza alimentare. Questo strumento sarà fondamentale per facilitare l’adeguamento legislativo nei Paesi candidati all’adesione all’UE, contribuendo all’allineamento con l’acquis comunitario.

  • Budget stimato: €5,67 milioni
  • Finalità: rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari e migliorare l’efficienza delle risorse.
  • Deadline: 12.05.2025
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Dispositivo diagnostico rapido per la resistenza antimicrobica

Il secondo bando (HADEA/2025/CPN/0006) riguarda lo sviluppo di un dispositivo medico diagnostico rapido per testare la resistenza antimicrobica (AMR). L’obiettivo è ottenere risultati in meno di un’ora dalla raccolta del campione, con possibilità di identificare anche i patogeni. Il dispositivo dovrà mirare a identificare almeno uno dei batteri della lista prioritaria dell’OMS 2024 o alcuni funghi patogeni.

  • Budget stimato: €12,86 milioni
  • Finalità: accelerare lo sviluppo di tecnologie di diagnosi avanzate per combattere la resistenza antimicrobica.
  • Deadline: 12.05.2025
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Sviluppo di vaccini innovativi per l’influenza

Il terzo bando (HADEA/2025/CPN/0008) prevede la stipula di contratti quadro multipli per accelerare lo sviluppo e l’accesso ai vaccini influenzali di nuova generazione. L’obiettivo è incentivare la produzione attraverso piattaforme scalabili e supportare nuove modalità di somministrazione (orale, nasale, microneedle patches), garantendo una protezione efficace contro i virus influenzali pandemici.

  • Budget stimato: €147,95 milioni
  • Finalità: migliorare la preparazione dell’UE alle emergenze sanitarie e rafforzare l’accesso a contromisure mediche innovative.
  • Deadline: 19.05.2025
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ECDC: lanciata la Community Lighthouse

L’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) ha lanciato una nuova Community of Practice per la prevenzione e il comportamento nei confronti delle malattie infettive, denominata “Lighthouse”.

La community conta già quasi 400 membri da 29 paesi europei registrati e mira a mettere in contatto professionisti di autorità sanitarie pubbliche, università e istituti di ricerca, nonché organizzazioni della società civile e basate sulla comunità, che utilizzano scienze sociali e comportamentali, indipendentemente dalla loro posizione geografica nell’UE/SEE.

Obiettivi e funzioni dell’ECDC Lighthouse

ECDC Lighthouse consentirà ai professionisti della sanità pubblica e ad altri stakeholder di connettersi, imparare e collaborare per affrontare le sfide nella prevenzione delle malattie infettive da una prospettiva sociale e comportamentale. Ciò include sforzi potenziati per prevenire la resistenza agli antibiotici, le malattie prevenibili con vaccino e le malattie coperte dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Un sondaggio condotto dall’ECDC nel 2021 ha rivelato lacune significative nella capacità di ricerca sociale e comportamentale e disparità geografica nella ricerca comportamentale in tutta l’UE. Inoltre, lo studio ha evidenziato una maggiore dipendenza dalla ricerca quantitativa piuttosto che dalla ricerca comportamentale qualitativa. Infine, il sondaggio ha anche rivelato una scarsa consapevolezza del potenziale valore aggiunto della ricerca sociale e comportamentale nello sviluppo di politiche, programmi e comunicazioni sulla salute pubblica e ha identificato una mancanza di strutture per supportarne l’attuazione.

ECDC Lighthouse mira pertanto a colmare le lacune di conoscenza, supportare la traduzione della ricerca in pratica e consolidare le risposte di salute pubblica dell’UE/SEE attraverso l’integrazione delle scienze sociali e comportamentali nella politica e nella pratica. Basandosi sull’esperienza dell’ECDC in epidemiologia e microbiologia, Lighthouse integrerà le scienze sociali e comportamentali come prospettiva critica nella prevenzione e nella risposta alle malattie infettive.

La Community fornirà inoltre un ambiente virtuale collaborativo in cui i professionisti che lavorano nella prevenzione delle malattie infettive nei paesi UE/SEE potranno interagire con i colleghi, condividere esperienze e accedere alle risorse. Le funzionalità della piattaforma includono sessioni di formazione online, webinar, discussioni condotte da esperti e opportunità di apprendimento peer-to-peer progettate per sviluppare competenze e guidare l’innovazione.

L’obiettivo dell’ECDC è costruire una rete dinamica e interdisciplinare che dia potere ai suoi membri e rafforzi la resilienza collettiva dell’UE alle minacce delle malattie infettive. Attraverso partnership con le autorità sanitarie pubbliche nazionali, le agenzie dell’UE e le organizzazioni sanitarie internazionali, l’ECDC mira a posizionare la comunità faro dell’ECDC come parte essenziale della sua visione per un’Europa più sicura e preparata.

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JPIAMR: annunciati i progetti vincitori della call di contrasto alla resistenza antibatterica

13 progetti che coinvolgono 64 partner di 15 Paesi diversi sono stati raccomandati per il finanziamento nell’ambito del 17° bando transnazionale JPIAMR. Il bando rientra nell’ambito della rete ERA-NET JPIAMR-ACTION e l’importo totale dei finanziamenti è di 17,2 milioni di euro.

I temi del bando transnazionale JPIAMR

I progetti mirano a migliorare, confrontare e valutare l’efficacia, l’economicità e l’adozione degli interventi esistenti contro le infezioni batteriche o fungine e/o a progettare nuovi interventi concentrandosi sui due temi del bando:

  • Progettare nuovi o migliorati interventi per prevenire, mitigare e/o trattare le infezioni fungine, che sono resistenti ai trattamenti e/o sono a rischio di sviluppare resistenza.
  • Migliorare e/o confrontare e/o valutare strategie, tecnologie, trattamenti, metodi, protocolli o raccolta dati basati su interventi esistenti, con l’obiettivo di prevenire o ridurre l’emergere o la diffusione della resistenza antibatterica o antimicotica o di trattare/curare le infezioni causate da batteri/funghi resistenti e raccomandare nuove politiche.

I progetti scelti sono i seguenti:

  • INTRODUCE: Questo progetto mira a sviluppare una tabella di marcia per l’introduzione di nuovi antibiotici dopo la loro approvazione normativa, per coordinare i processi a livello internazionale e fornire indicazioni per il monitoraggio dell’uso e dello l’aumento della resistenza.
  • SHIELD: Questo progetto esplora il potenziale della trained immunity (TI) per migliorare la difesa dell’ospite contro le infezioni fungine, offrendo una soluzione per combattere la resistenza antimicrobica.
  • PHAGES-AntiPERS: Questo consorzio è composto da un team multidisciplinare di clinici, microbiologi e bioinformatici, focalizzato sull’uso di approcci terapeutici innovativi che consentono di superare lo sviluppo di cellule persistenti nelle infezioni croniche e associate a biofilm trattate con fagi litici e antibiotici
  • RAFT: Questo progetto perseguirà un’esplorazione sistematica, uno sviluppo e una comprensione dei metalloantimicotici. Partendo da 3 classi di composti metallici precedentemente identificate, applicheranno la sintesi combinatoria, l’automazione e l’apprendimento automatico per preparare circa 4000 nuovi complessi metallici e ne studieranno le proprietà biologiche.
  • BIORESIST: Questo progetto confronterà i dati whole-genome sequencing (WGS) raccolti, l’uso e l’atteggiamento nei confronti di antimicrobici e biocidi nei paesi europei e in un paese a basso e medio reddito in Africa.
  • COMBAT-AMR: Questo progetto mira a sviluppare una serie di attrezzi standardizzati per gli approcci sperimentali e computazionali connessi, adattati alla progettazione preclinica di trattamenti antibiotici combinati, per poter affrontare gli attuali ostacoli nella progettazione e valutazione di combinazioni antibatteriche, ottimizzate per il trattamento di patogeni associati alla resistenza antimicrobica e per prevenire l’emergenza della resistenza antimicrobica.
  • PHASEK: Questo progetto mira a generare informazioni fondamentali su come combinare in modo ottimale fagi e antimicrobici utilizzando diversi modelli di infezione: in silico, in vitro, colture cellulari ex vivo, modelli organoidi derivati da pazienti e modelli animali murini.
  • FunHitDisco: In questo progetto saranno impiegate due tecnologie innovative di screening ad alto rendimento, lo screening degli elicitori e l’mRNA display, per scoprire composti antifungini.
  • FuGACI: In questo progetto saranno combinati i dataset di genomica globale esistenti provenienti da contesti clinici e di acque reflue, con nuovi dati di genoma e metagenoma provenienti da ospedali in Italia, Paesi Bassi e Australia e dati di acque reflue dal Regno Unito. Saranno poi analizzate le dinamiche di trasmissione e la co-occorrenza interspecie implementando e ottimizzando analisi bioinformatiche all’avanguardia sviluppate originariamente dai partner del progetto per patogeni batterici.
  • PURIFY AMR: Questo progetto propone di valutare in modo completo il potenziale terapeutico di TMP-SMX/purine o 5-FU/purine da soli e in combinazione con ß-lattamici contro MRSA e altri patogeni responsabili di infezioni delle ferite, infezioni correlate ai dispositivi, osteomielite, endocardite e infezioni polmonari in persone affette da fibrosi cistica. Questi dati serviranno a scoprire i loro meccanismi d’azione sottostanti e collegheranno questi meccanismi alla resistenza agli antibiotici.
  • AVOGADRO: Il consorzio si propone di generare glicopeptidi modificati in modo univoco, dotati di un’attività antibatterica più ampia e potenziata contro i ceppi resistenti, attraverso un processo ripetitivo.
  • NanoHeal: Lo scopo di questo progetto è di sviluppare e convalidare nanomateriali antimicrobici sicuri, efficaci e mirati, che possono essere somministrati sulle ferite e favoriranno la guarigione, oltre a garantirne la sterilizzazione. Le tecnologie saranno incorporate in medicazioni a base di gel, che potranno uccidere e respingere i microbi durante la guarigione.
  • Candi-NET: I risultati di questo progetto consentiranno la classificazione dei pazienti negli studi clinici sulla candidemia, nonché la convalida dei biomarcatori della risposta al trattamento del patogeno e dell’ospite e l’emergere della resistenza del patogeno come nuovi endpoint degli studi clinici.

 

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La lotta globale contro la resistenza antimicrobica: un’azione urgente e mirata

La resistenza antimicrobica (AMR) è una delle più gravi minacce alla salute globale, con milioni di decessi annuali e proiezioni allarmanti per il futuro. La comunità internazionale ha intensificato gli sforzi nel 2024 per affrontare questa crisi, con iniziative coordinate tra governi e organizzazioni sanitarie.

L’Unione Europea coordina i propri sforzi

Il 22 ottobre 2024, la Commissione Europea ha presentato un piano d’azione per contrastare l’AMR, che prevede un uso più attento degli antimicrobici, incentivi allo sviluppo di nuovi antibiotici e campagne di sensibilizzazione. L’UE ha evidenziato l’importanza di un approccio coordinato per ridurre l’uso eccessivo di antibiotici, promuovere la prevenzione delle infezioni e garantire una gestione più efficiente delle risorse sanitarie.

L’OMS e l’urgenza di un’azione globale

Durante la 78ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 19 settembre 2024, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un appello urgente per affrontare l’AMR, definendola una “piaga globale”. Il Direttore Generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha sottolineato la necessità di azioni concrete per evitare che i progressi nella lotta alle malattie infettive vengano vanificati.

Obiettivi globali per il 2030

Il 27 settembre 2024, in un vertice internazionale, i leader mondiali hanno fissato obiettivi chiave per il controllo dell’AMR entro il 2030. Tra questi, la riduzione del 30% dell’uso di antimicrobici in agricoltura e del 50% delle infezioni ospedaliere resistenti. Inoltre, si prevede che il 90% dei Paesi implementerà strategie nazionali per il contrasto alla resistenza antimicrobica.

Il ruolo dei vaccini

Il 10 ottobre 2024, l’OMS ha pubblicato un rapporto che evidenzia l’importanza dei vaccini nel ridurre la necessità di antibiotici. Il rapporto stima che l’uso di vaccini contro 24 patogeni potrebbe prevenire l’uso di miliardi di dosi di antibiotici ogni giorno, contribuendo a rallentare lo sviluppo della resistenza.

 

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Esiti G7 salute: opportunità cruciale per un’innovativa architettura sanitaria globale

Il ministro della Salute italiano, Orazio Schillaci, ha inaugurato i lavori del G7 Salute ad Ancona, tenutosi gli scorsi 10 e 11 ottobre, accogliendo i delegati dei membri del G7 (Giappone, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Canada e Unione Europea), insieme ai rappresentanti dei Paesi ospiti (Albania, Brasile, India, Arabia Saudita e Sudafrica) e delle principali organizzazioni internazionali, tra cui FAO, OMS e OCSE. Schillaci ha espresso fiducia nella capacità del gruppo di generare progressi significativi grazie alla collaborazione internazionale, che porterà un contributo prezioso in termini di esperienze, prospettive e idee.

I TEMI DEL G7 Salute ad Ancona

Durante i due giorni di incontri, i delegati si sono concentrati su temi per la sanità globale come la resistenza antimicrobica ed il cambiamento climatico, adottando l’approccio “One Health”. Sono stati discussi, inoltre, incentivi per la ricerca e lo sviluppo relativi alla resistenza antimicrobica, nonché la capacità di produzione farmaceutica in Africa, con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia e la resilienza dei sistemi sanitari locali. Un altro tema centrale è l’architettura sanitaria globale, con l’obiettivo di migliorare la risposta coordinata alle sfide sanitarie su scala mondiale.

Infine, è stato evidenziato come l’intelligenza artificiale (IA) sarà un argomento chiave, soprattutto per le sue applicazioni in ambito sanitario, al fine di migliorare la gestione delle malattie e promuovere l’efficienza dei sistemi sanitari.

GLI ESITI DEL G7: L’IMPEGNO DEI GRANDI

Nel comunicato stampa finale della due giorni del G7, i ministri della salute dei paesi si sono assunti gli impegni prioritari alla base dell’accordo, quali:

  • Rafforzare l’architettura sanitaria globale e gli strumenti di prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie.
  • Promuovere l’invecchiamento sano e attivo attraverso prevenzione e innovazione lungo tutto l’arco della vita.
  • Implementare l’approccio ’One Health’, con particolare attenzione alla resistenza agli antibiotici e al cambiamento climatico.

Inoltre, i Paesi del G7 chiedono un sostegno continuo al Fondo pandemico, con l’obiettivo di raccogliere almeno 2 miliardi di dollari nei prossimi due anni e un cofinanziamento equivalente per il Piano strategico 2024-2029.

Daranno forte supporto all’alleanza vaccinale Gavi, con l’obiettivo di vaccinare 500 milioni di bambini entro il 2030 e salvare 8 milioni di vite. A tal proposito, Gavi nel giugno 2024, ha lanciato l’African Vaccine Manufacturing Accelerator (AVMA), uno strumento di finanziamento che metterà a disposizione fino a 1,2 miliardi di dollari in dieci anni per sostenere la crescita sostenibile della base manifatturiera africana.

Infine, promuoveranno l’uso di un’intelligenza artificiale etica e sicura nella sanità, con un focus sull’innovazione e la tutela della privacy, in linea con la strategia dell’OMS sulla salute digitale.

 

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UNGA79: Riunione di alto livello sulla resistenza antimicrobica

Martedì 10 settembre 2024 si aprirà a New York la 79a sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA 79). In questo contesto, il 26 settembre 2024, l’UNGA79 terrà una riunione di alto livello sulla resistenza antimicrobica – AMR, convocata dal Presidente dell’Assemblea generale stessa.

L’ultima riunione ad alto livello tenutasi dall’Assemblea Generale nel 2016 ha rappresentato una pietra miliare per l’intensificazione dell’azione politica, della ricerca e dei partenariati pubblico-privati ​​nella lotta alla resistenza antimicrobica.

La riunione di alto livello sulla resistenza antimicrobica – AMR

Le infezioni resistenti ai farmaci non conoscono confini, il che significa che nessun singolo paese può rispondere da solo all’AMR. Questo incontro, pertanto, è un’importante opportunità per i leader mondiali di affrontare collettivamente la minaccia incombente che la resistenza antimicrobica rappresenta per la salute globale, la sicurezza alimentare e il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile del 2030.

Il tema della riunione è “Investire nel presente e garantire il nostro futuro insieme: accelerare azioni multisettoriali globali, regionali e nazionali per affrontare la resistenza antimicrobica”. L’incontro sarà composto da un segmento di apertura, un segmento plenario per la discussione generale, due panel multi-stakeholder e un breve segmento di chiusura.

Inoltre, il 15 maggio 2024 si è tenuta un’udienza con vari stakeholder sull’AMR, come parte del processo preparatorio per l’High-level Meeting. L’udienza che fu supportata dall’OMS, dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, dall’Organizzazione mondiale per la salute animale (noti anche collettivamente come organizzazioni quadripartite) e da altri partner pertinenti ha rappresentato un momento chiave per il contributo dei diversi stakeholder in vista dei negoziati intergovernativi sulla dichiarazione politica.

Per maggiori informazioni sull’UNGA79 si prega i cliccare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni sull’incontro di alto livello sulla resistenza antimicrobica (AMR), si prega di cliccare il seguente LINK.