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11 novembre 2025: Cinque anni di European Health Union

L’11 novembre 2025 ricorre il quinto anniversario della European Health Union, l’iniziativa avviata dalla Commissione europea nel 2020 per rafforzare la capacità dell’Unione di prevenire, individuare e affrontare in modo coordinato le crisi sanitarie.
La proposta nacque nel contesto della pandemia di COVID-19, con l’obiettivo di costruire un quadro europeo più solido di preparazione e risposta alle minacce sanitarie transfrontaliere.

La European Health Union come pilastro della cooperazione sanitaria europea

La European Health Union costituisce il quadro politico e operativo attraverso cui l’Unione Europea promuove una cooperazione più stretta in materia di salute pubblica, coordinando la disponibilità di risorse sanitarie, migliorando la pianificazione congiunta tra Stati membri e garantendo una risposta tempestiva alle emergenze sanitarie su scala europea.

All’interno della European Health Union, un ruolo fondamentale è svolto da tre attori chiave:

  • ECDC, Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha potenziato le sue funzioni di analisi del rischio e monitoraggio, migliorando la condivisione dei dati tra gli Stati membri.
  • EMA, l’Agenzia europea per i medicinali, ha ampliato le competenze relative alla supervisione della produzione e distribuzione dei medicinali e alla gestione delle forniture in situazioni di crisi.
  • HERA, l’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie, opera come punto strategico per assicurare che l’Unione sia preparata ad affrontare future minacce, coordinando la disponibilità e la produzione di contromisure mediche e sviluppando capacità di risposta rapida.

Questi organismi rafforzano la capacità dell’Unione di proteggere la salute pubblica e di coordinare le azioni tra gli Stati membri in caso di crisi.

A cinque anni dal suo avvio, la European Health Union ha consolidato la cooperazione sanitaria tra gli Stati membri, migliorando la capacità collettiva dell’Unione di reagire in modo rapido e coordinato alle crisi sanitarie. Le azioni intraprese hanno rafforzato la sorveglianza epidemiologica, la condivisione dei dati e la gestione delle risorse critiche, gettando le basi per un approccio europeo più coerente e duraturo in materia di salute pubblica.

Questo anniversario rappresenta dunque un momento di bilancio e di prospettiva. La European Health Union ha contribuito a consolidare la sicurezza sanitaria collettiva dell’Unione europea e pone le basi per un approccio duraturo, coordinato e resiliente alla salute pubblica.

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Consiglio UE: approvate le conclusioni sul futuro dell’Unione Europea della Salute

Il 21 giugno 2024 il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato le conclusioni intitolate “Il futuro dell’Unione europea della salute: un’Europa che cura, prepara e protegge”, in cui ha definito le aree chiave di interesse per la politica sanitaria dell’UE e ha incoraggiato la Commissione entrante a mantenere la salute come priorità.

le conclusioni del Consiglio

Gli Stati membri riconoscono il lavoro già svolto per migliorare il coordinamento delle politiche sanitarie a livello dell’UE, evidenziano le sfide che il sistema sanitario dell’UE deve ancora affrontare e definiscono le principali aree di interesse per il rafforzamento dell’Unione europea della salute.

Nelle sue conclusioni, il Consiglio rileva che il sistema sanitario dell’UE deve affrontare sfide significative. Tra queste, la carenza di personale sanitario, che gli Stati membri e la Commissione sono incoraggiati ad affrontare attraverso investimenti, strumenti digitali, condivisione delle conoscenze, cooperazione a livello europeo e quadri normativi adeguati.

Un’altra sfida fondamentale è il miglioramento della sicurezza dell’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici. Il Consiglio invita gli Stati membri e la Commissione a continuare a lavorare per mitigare le carenze di farmaci critici, anche attraverso la Critical Medicines Alliance, e invita la Commissione a considerare la possibilità di proporre una legge sui farmaci critici, che fornirebbe un quadro giuridico per affrontare le vulnerabilità della catena di approvvigionamento.

Il Consiglio rileva che occorre affrontare le esigenze prioritarie nel settore dell’assistenza sanitaria.  L’istituzione di una banca dati indipendente può aiutare a identificare i bisogni insoddisfatti dei pazienti e della società in materia di salute. Come passo successivo, si potrebbe prendere in considerazione l’istituzione di un meccanismo volontario, guidato dagli Stati membri, per la valutazione e la definizione delle priorità di tali bisogni e il coordinamento a livello UE del sostegno pubblico per affrontare i bisogni insoddisfatti più urgenti in materia di salute.

Il Consiglio invita inoltre gli Stati membri e la Commissione a rafforzare l’azione nelle aree prioritarie migliorando gli strumenti di attuazione dell’UE, tra cui EU4Health, e sviluppandone di nuovi, come un polo di investimento sanitario dell’UE.

Le conclusioni del Consiglio indicano anche le aree in cui è necessario intraprendere ulteriori azioni. Tra queste è prioritaria la prevenzione delle malattie non trasmissibili, responsabili di quasi il 90% di tutti i decessi nell’UE. Il Consiglio invita gli Stati membri e la Commissione a promuovere stili di vita e ambienti sani, anche adottando le proposte legislative annunciate nell’ambito del piano europeo per la lotta contro il cancro e rafforzando il lavoro sull’iniziativa “Più sani insieme”.

Allo stesso modo, l’azione nel settore della preparazione e delle malattie trasmissibili dovrebbe includere il mantenimento delle minacce sanitarie transfrontaliere in cima all’agenda dell’UE, il rafforzamento della lotta contro la disinformazione e il miglioramento della sicurezza dell’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici pertinenti.

 

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