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lotta contro il cancro

Commissione UE: report sulle percezioni ed esperienze dei cittadini UE in merito al cancro

La Missione Cancro dell’UE si pone l’obiettivo di migliorare la vita di più di 3 milioni di persone entro il 2030 attraverso la prevenzione, la cura e l’assistenza alle persone colpite dal cancro e alle loro famiglie, al fine di vivere più a lungo e meglio.

Per analizzare la percezione dei cittadini in ambito cancro, la Commissione Europea ha pubblicato il report “Prevenzione, diagnosi precoce e screening del cancro: Percezioni ed esperienze dei cittadini dell’UE” contenente gli esiti di alcuni focus groups formati dai cittadini di sei Paesi dell’UE: Bulgaria, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Lituania e Malta, organizzati per supportare l’implementazione della Cancer Mission. Le tematiche dei focus group sono state: la consapevolezza del cancro, la prevenzione, la diagnosi precoce e lo screening.

ANALISI DEI RISULTATI OTTENUTI

L’analisi dei risultati ottenuti dai vari focus group hanno evidenziato una percezione negativa della malattia. Di fatto, la paura di una diagnosi di cancro e il tabù associato ad alcuni tipi di cancro potrebbero impedire alle persone di contattare un medico per procedere con eventuali approfondimenti.

Nel dettaglio si è analizzata:

  • La percezione a riguardo della prevenzione: I partecipanti hanno indicato che i professionisti sanitari sono una fonte fondamentale di informazioni. Hanno inoltre sottolineato l’importanza dell’educazione ai rischi del cancro e alla prevenzione nell’ambito dei programmi scolastici e l’importanza di informazioni accessibili e affidabili. Le campagne dovrebbero esprimere speranza e concentrarsi sulle azioni di prevenzione.
  • Le percezioni relative alla diagnosi precoce e allo screening: I partecipanti erano in gran parte consapevoli dell’importanza di controllare e monitorare il proprio corpo. Inoltre, la maggior parte dei partecipanti era anche a conoscenza dei programmi di screening per individuare il cancro in fase precoce. I motivi per cui non partecipano ai programmi di screening includono la vergogna di parlare di irregolarità e la paura di ricevere una diagnosi di cancro. Un’altra barriera viene rappresentata dalla distanza dai centri di screening per le persone che vivono in aree remote. A questo, si potrebbe porre rimedio offrendo delle strutture di screening mobili e/o di includendo lo screening attraverso i medici di medicina generale e del lavoro.

I partecipanti ai focus group hanno anche sottolineato la necessità di migliorare l’informativa dei programmi di screening per garantire un aumento dei tassi di partecipazione. A questa necessità possono essere di supporto gli stessi professionisti sanitari, i quali svolgono un ruolo importante nell’informazione ai cittadini in merito ai programmi di screening e possono promuovere discussioni aperte per ridurre la vergogna e la paura. Tuttavia, i governi e i policy makers sono stati considerati la principale fonte di informazione, ad esempio attraverso campagne (social media).

Raccomandazioni generali

I risultati dello studio, sebbene basati su focus group con un numero limitato di cittadini europei, sottolineano l’importanza di migliorare l’informazione e la comunicazione sulla prevenzione del cancro e sulla diagnosi precoce e lo screening per i cittadini europei.

Sono necessarie azioni maggiori e migliori per affrontare le barriere e sostenere i cittadini nella prevenzione del cancro, attraverso lo sviluppo di iniziative che tengano conto dei diversi livelli di motivazione della popolazione e dell’ampia gamma di aspetti che potrebbero ostacolare le misure di prevenzione e diagnosi precoce.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.