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EURL: Aperta la call dei laboratori di riferimento UE per la salute pubblica

La Commissione europea ha aperto una nuova call for applications riguardante la designazione dei Laboratori di riferimento dell’UE (EURL) nel settore della salute pubblica, con un focus specifico per il 2025 sui virus respiratori.

La nascita degli EURL e il loro sviluppo

L’iniziativa si inserisce nel quadro del Regolamento (UE) 2022/2371 sulle minacce sanitarie transfrontaliere, che fornisce la base della giurisprudenza per ciò che concerne l’istituzione di EURL in sanità pubblica.

Questi laboratori forniscono supporto tecnico ai laboratori di riferimento nazionali, per promuovere pratiche condivise e l’allineamento volontario tra Stati membri in materia di diagnostica, metodi di test e utilizzo di strumenti comuni per la sorveglianza, la notifica e la segnalazione delle malattie.

Dopo due precedenti call avviate nel 2023 e 2024, la Commissione ha ora aperto la terza call, sulla base dei pareri scientifici pubblicati dall’ECDC nel marzo 2025, tra cui il documento Rapid advice on the designation of future European Reference Laboratories for public health.

Il bando è aperto fino al 17 settembre 2025 (ore 12:00 CEST).

 

Per il testo della call, si prega di consultare il seguente LINK.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

 

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Raccomandazione ECDC sulla diffusione del virus Mpox

In una nuova valutazione del rischio, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha affermato che è altamente probabile che l’UE registri più casi importati di Mpox causati dal virus del clade I attualmente in circolazione in Africa. Tuttavia, la probabilità di una trasmissione sostenuta in Europa è molto bassa, a condizione che i casi importati vengano diagnosticati rapidamente e che alcune misure di controllo vengano implementate.

La valutazione del rischio sulla diffusione del virus Mpox

Il direttore regionale dell’OMS per l’Africa, il dott. Matshidiso Moeti, ha affermato: “Sono già in corso sforzi significativi in ​​stretta collaborazione con comunità e governi, con i nostri team nazionali che lavorano in prima linea per aiutare a rafforzare le misure per frenare l’mpox. Con la crescente diffusione del virus, stiamo intensificando ulteriormente le nostre attività attraverso un’azione internazionale coordinata per supportare i paesi nel porre fine alle epidemie”.

Causato da un Orthopoxvirus, il mpox è stato rilevato per la prima volta negli esseri umani nel 1970, nella Repubblica Democratica del Congo. La malattia è considerata endemica nei paesi dell’Africa centrale e occidentale.

Nel luglio 2022, l’epidemia multinazionale di mpox è stata dichiarata PHEIC (emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale) poiché si è diffusa rapidamente in una serie di paesi in cui il virus non era mai stato visto prima. Tale PHEIC è stata dichiarata conclusa nel maggio 2023 dopo che si era verificato un calo sostenuto dei casi globali.

L’ECDC raccomanda che le autorità sanitarie pubbliche nell’UE/SEE mantengano alti livelli di pianificazione della preparazione e di attività di sensibilizzazione per consentire una rapida individuazione e risposta di eventuali ulteriori casi di MPXV clade I che potrebbero raggiungere l’Europa. Garantire una sorveglianza efficace, test di laboratorio, indagini epidemiologiche e capacità di tracciamento dei contatti sarà fondamentale per rilevare i casi di MPXV clade I nel continente e attivare qualsiasi risposta.

I due vaccini attualmente in uso contro l’mpox sono raccomandati dal Gruppo consultivo strategico di esperti in materia di immunizzazione dell’OMS e sono inoltre approvati dalle autorità di regolamentazione nazionali elencate dall’OMS, nonché da singoli paesi tra cui la Nigeria e la Repubblica Democratica del Congo.

Il Direttore generale ha avviato il processo di Emergency Use Listing per i vaccini mpox, che accelererà l’accesso ai vaccini per i paesi a basso reddito che non hanno ancora rilasciato la propria approvazione normativa nazionale. Emergency Use Listing consente inoltre ai partner, tra cui Gavi e UNICEF, di procurarsi i vaccini per la distribuzione.

L’OMS sta collaborando con i paesi e i produttori di vaccini per potenziali donazioni di vaccini e si sta coordinando con i partner attraverso la rete provvisoria di contromisure mediche per facilitare un accesso equo a vaccini, terapie, diagnosi e altri strumenti.

 

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