La European Research Executive Agency (REA) ha pubblicato “Disseminating and Exploiting results. A starter kit for EU-funded research and innovation projects”, una guida operativa pensata per sostenere i progetti di ricerca e innovazione nel valorizzare al massimo i risultati generati.
Lo starter kit chiarisce innanzitutto la distinzione tra dissemination, ovvero il trasferimento mirato dei risultati verso stakeholder potenzialmente in grado di utilizzarli, ed exploitation, cioè l’applicazione concreta dei risultati in nuovi prodotti, servizi, processi o politiche.
La valorizzazione dei risultati può tradursi in attività come la creazione di spin-off, accordi di licenza, forme di co-creazione o partenariati industriali, sempre con l’obiettivo di generare impatto economico e sociale.
Lo starter kit sottolinea che un’efficace strategia di Dissemination and Exploitation (D&E) deve partire fin dall’inizio del progetto, individuando i risultati chiave, i potenziali utenti finali e i canali più adatti per raggiungerli.
Il documento propone una serie di passaggi fondamentali: mappare gli stakeholder (scienziati, imprese, decisori politici, cittadini), adattare i messaggi ai diversi pubblici, promuovere l’open access – ovvero la pratica di fornire accesso online a informazioni scientifiche gratuite e riutilizzabili per l’utente – e garantire la qualità dei dati attraverso i principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable).
Viene inoltre ribadito l’obbligo, per i beneficiari di Horizon Europe, di disseminare e sfruttare i risultati ai sensi dell’Articolo 39 del regolamento.
STARTER KIT UE: STRUMENTI E BUONE PRATICHE PAER MASSIMIZZARE L’IMPATTO DEI PROGETTI
Lo starter kit UE raccoglie numerosi strumenti messi a disposizione dalla Commissione europea per accompagnare i progetti lungo tutto il percorso di valorizzazione. Tra questi, la Horizon Results Platform, che permette di registrare risultati e facilitare l’incontro con potenziali utenti; il servizio Booster, che offre supporto personalizzato per trasformare risultati in opportunità concrete; lo European IP Helpdesk, che fornisce assistenza gratuita sulla gestione della proprietà intellettuale.
Il documento approfondisce anche il concetto di Key Exploitable Results (KERs), ovvero risultati con un elevato potenziale di sfruttamento, invitando a valutarne il grado di innovazione, la reale utilità e il potenziale impatto.
Grande attenzione è dedicata al knowledge management, considerato essenziale per organizzare e rendere riutilizzabili i risultati oltre la durata del progetto. Le tre fasi chiave – gather, organise, apply – sono illustrate insieme agli strumenti per standardizzare metadati, archiviare dati e facilitare la condivisione responsabile dei contenuti.
Il documento presenta inoltre esempi reali, come ALUVIA Photonics, RECOPHARMA o EITHOS, che mostrano come la combinazione di disseminazione mirata, competenze adeguate e una chiara strategia di sfruttamento possa accelerare la transizione dei risultati dal laboratorio al mercato o alle politiche pubbliche.
Lo starter kit segnala, infine, le risorse dell’UE dedicate alla capacitazione degli attori R&I, tra cui i Codici di Pratica sulla gestione degli asset intangibili, sulla standardizzazione, sulla co-creazione industria-accademia e sul coinvolgimento dei cittadini.
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