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Reindirizzamento dei fondi di coesione: Il PE approva la riforma

Il Parlamento europeo ha approvato la riforma che consente il reindirizzamento dei fondi di coesione, in particolare FESR, FSE+ e Fondo di Coesione, verso settori strategici che rispondono alle nuove priorità dell’Unione. La modifica, adottata con 440 voti favorevoli, 168 contrari e 16 astensioni, introduce una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse, consentendo agli Stati membri e alle regioni di indirizzare i finanziamenti in modo più mirato.

Reindirizzamento DEI fondi di coesione: nuove priorità per l’UE

Il reindirizzamento dei fondi di coesione consentirà investimenti in capacità industriali di difesa, infrastrutture per la mobilità militare e resilienza idrica, rispondendo così alle necessità emerse in un contesto geopolitico complesso. Accanto a questi ambiti, vengono incluse anche politiche abitative per garantire alloggi accessibili e interventi a favore della decarbonizzazione e delle infrastrutture energetiche, settori centrali per il raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici europei.

Particolare attenzione è dedicata agli investimenti a duplice uso, ovvero progetti che possono essere destinati sia a finalità civili che militari. Questa scelta risponde all’esigenza di rafforzare la capacità di risposta dell’Unione a sfide emergenti, senza tralasciare lo sviluppo socio-economico delle comunità locali.

Il Parlamento ha inoltre evidenziato come il reindirizzamento dei fondi di coesione sarà uno strumento importante anche per sostenere la preparazione civile e la cybersecurity, settori cruciali per la resilienza complessiva dell’Unione. Le regioni di confine con Russia, Bielorussia e Ucraina riceveranno un sostegno specifico, con la possibilità di beneficiare di tassi di cofinanziamento più elevati e di prefinanziamenti aggiuntivi, a conferma della volontà europea di rafforzare la coesione e la sicurezza dei territori più esposti.

Le nuove regole sul reindirizzamento dei fondi di coesione mantengono infine il principio di condizionalità legato allo stato di diritto, a garanzia che l’utilizzo dei finanziamenti europei resti coerente con i valori fondamentali e con il rispetto delle norme comuni. La riforma si pone dunque come un tassello essenziale per rendere i fondi di coesione strumenti non solo di sviluppo regionale, ma anche di stabilità, resilienza e sicurezza a livello europeo.

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Esiti Seminario RegHub 2024

La Rete degli Hub Regionali – RegHub – ha organizzato a Bruxelles, lo scorso 17 ottobre, il suo seminario annuale.

Il Seminario RegHub 2024

Durante la mattina, gli hub hanno preso parte alla 9ª e ultima riunione plenaria della piattaforma Fit For Future della Commissione Europea. In questa occasione, sono stati adottati i pareri della piattaforma riguardo alla valutazione del Fondo Sociale Europeo (FSE+), con Anne Karjalainen (PSE/FI) come relatrice, e alla valutazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, del Just Transition Fund e del Fondo di Coesione, con Mark Speich (PPE/DE) come relatore, sui quali gli hub hanno fornito il loro contributo.

Nel pomeriggio, il seminario è proseguito con una discussione sul miglioramento della regolamentazione e della competitività nel prossimo mandato dell’UE, seguita da un dibattito di gruppo sui circuiti di feedback efficaci per offrire un’esperienza utente a livello locale e regionale delle politiche dell’UE. È seguita una panoramica approfondita delle consultazioni in corso e passate, prima di concludere con una sessione dettagliata sulla possibile collaborazione con la DG GROW per la valutazione e la revisione delle normative dell’UE in materia di appalti pubblici.

Infine, l’evento di networking è stato ospitato dall’Ufficio di collegamento della Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige a Bruxelles, al quale hanno partecipato gli hub nel corso della serata.

 

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