Cerca
Categorie
Altro

Regioni e città al lavoro per rafforzare lo spazio amministrativo europeo

Il contributo fondamentale delle regioni e delle città alla creazione di uno spazio amministrativo comune europeo è stato uno dei principali temi all’ordine del giorno della riunione della commissione per la politica economica (ECON) del Comitato Europeo delle Regioni, che si è tenuto il 15 maggio.

Durante l’incontro, i membri della commissione ECON hanno adottato all’unanimità un draft opinion (parere preliminare) che sottolinea il ruolo cruciale delle regioni e delle città nella creazione di un vero spazio amministrativo europeo, auspicando un maggiore impegno per il decentramento e finanziamenti adeguati che permettano la reale esecuzione dei doveri amministrativi.

Il relatore Tom Jungen ha sottolineato la necessità di fornire competenze e infrastrutture digitali aggiornate, nonché sessioni di formazione mirate per le persone con capacità digitali limitate realizzando così anche un percorso sociale inclusivo. Uno degli obiettivi è infatti rendere disponibile online il 100% dei principali servizi pubblici entro il 2030, garantendo che nessuno sia lasciato indietro.

Gli altri temi al centro dell’agenda per uno spazio amministrativo europeo

Revisione intermedia del piano europeo per la ripresa post-pandemia

Un altro tema all’ordine del giorno ha riguardato i rischi causati dal mancato coinvolgimento delle regioni e delle città nell’attuazione del piano per la ripresa e la resilienza (RRF). Il Comitato europeo delle regioni (CdR) ha presentato alla Commissione Europea i risultati di una consultazione condotta tra le associazioni regionali e locali, che mostra una percezione diffusa di squilibrio nell’assegnazione territoriale dei fondi del piano di Ripresa e Resilienza.

Secondo l’iter legislativo, il draft opinion dovrebbe ricevere un primo via libera durante la riunione della commissione ECON del 4 luglio p.v., prima dell’adozione definitiva nella sessione plenaria del CdR dell’8 e 9 ottobre 2024.

Intelligenza artificiale nel settore pubblico

L’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) sul settore pubblico è stato un altro punto cruciale discusso dai membri della commissione ECON. L’IA può migliorare l’efficienza e la produttività, ma è fondamentale promuovere la trasparenza, l’innovazione e la collaborazione per un’adozione sicura ed efficace.

Regioni europee a prova d’urto

La resilienza economica delle regioni dell’UE, in particolare rispetto agli shock economici derivanti dalla guerra russo-ucraina, è stata un’altra questione importante affrontata durante la riunione. I membri della commissione hanno sottolineato la necessità di un quadro più completo per salvaguardare il mercato unico durante le crisi e di conferire maggiori poteri alle autorità locali e regionali.

Il draft opinion, attualmente in fase di preparazione da parte del relatore Ilpo Heltimoinen (FI/ECR), dovrebbe essere adottato dalla commissione ECON nella riunione del 4 luglio p.v., con l’adozione finale prevista per l’8 e il 9 ottobre 2024.

 

Per maggiori informazioni sullo spazio amministrativo europeo si prega di consultare il seguente LINK.

 

Categorie
Altro

9ª Relazione sulla Coesione: ridurre i divari nelle regioni e negli Stati dell’UE

La Commissione ha appena reso pubblica la sua 9ª Relazione sulla Coesione, che evidenzia il successo della politica nell’abbattere le disparità economiche, sociali e territoriali all’interno dell’Unione Europea (UE).

Questo documento mette in luce i significativi progressi compiuti nel ridurre i divari tra gli Stati membri e le regioni, consolidando nel contempo il mercato unico europeo e promuovendo gli investimenti nell’ambito del capitale umano e dello sviluppo sostenibile.

LA RELAZIONE sulla coesione

La relazione, pubblicata ogni tre anni, offre una valutazione esaustiva della situazione attuale della coesione economica, sociale e territoriale all’interno dell’UE, evidenziando i progressi compiuti e le lezioni apprese. Inoltre, pone l’accento sul ruolo centrale dell’UE nel promuovere lo sviluppo regionale.

Basandosi su una vasta gamma di indicatori, come la prosperità, l’occupazione, i livelli di istruzione e la governance, questo rapporto fornisce una panoramica dettagliata dell’evoluzione della coesione e analizza le tendenze emergenti e le sfide attuali che influenzano le regioni dell’UE. A tal proposito, un esempio riportato nella 9ª Relazione sottolinea l’importanza del sostegno finanziario fornito dalla politica di coesione nel periodo 2014-2020, che ha contribuito alla creazione di oltre 4,4 milioni di imprese e alla generazione di 370.000 posti di lavoro.

Utilizzando questi dati e analisi, il documento della Commissione mira a fornire una guida per le politiche e gli investimenti futuri dell’UE, al fine di agevolare una crescita sostenibile e bilanciata a lungo termine in tutte le regioni europee.

le reazioni del Comitato delle Regioni

Durante il 10° Vertice europeo delle Regioni e delle Città, il CoR, insieme ai partner fondatori della coalizione europea #CohesionAlliance, ha lanciato un appello congiunto alle istituzioni europee e ai governi nazionali per mantenere la Politica di Coesione come pilastro principale del modello di sviluppo dell’UE nel prossimo decennio. L’appello stabilisce i principi su cui dovrebbe basarsi la futura politica regionale dell’UE al fine di rimanere un pilastro fondamentale del modello di sviluppo dell’UE e la politica di investimento a lungo termine, decentralizzata, del futuro bilancio dell’UE.

A tal proposito, nel novembre 2023, il CoR ha adottato all’unanimità un’opinione sul futuro della Politica di Coesione dopo il 2027, quando il periodo di programmazione attuale sarà terminato. Il Presidente del Comitato europeo delle regioni, Vasco Alves Cordeiro (PT/PES), ed il Presidente della COTER, Emil Boc, sono i co-relatori del testo che raccoglie le principali richieste delle regioni e delle città su come rendere più flessibile, robusta e per tutti i territori la politica regionale dell’UE nel prossimo decennio.

Il Presidente del CoR ha dichiarato: “Affrontiamolo: la Politica di Coesione come la conosciamo è a rischio e questo non è il momento di restare fermi. Il 9° rapporto sulla coesione conferma i risultati inequivocabili della Politica di Coesione nel sostenere tutte le regioni di fronte alle sfide con cui i cittadini europei si trovano ad affrontare. Fornisce un caso inequivocabile sulla necessità di una Politica di Coesione più forte in futuro basata sui suoi principi di partenariato e governance multilevel. Mobilitiamoci e uniamoci attorno a una nuova Politica di Coesione che continui a sostenere tutte le regioni.”

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

 

Categorie
workforce

Il Meccanismo Transfrontaliero Europeo

Il Comitato delle Regioni (CoR), durante la sessione plenaria del 10 ottobre scorso, ha chiesto alla Commissione Europea di presentare una nuova proposta relativa al Meccanismo Transfrontaliero Europeo – ECBM.

Il Meccanismo è uno strumento che avrebbe il potenziale per migliorare la vita dei cittadini, dei lavoratori e delle industrie nei paesi di confine. L’attuale proposta, sostenuta sia dal CdR che dal Parlamento europeo, risale al 2018 ed era inclusa nel pacchetto regolamentare per la politica di coesione 2021-2027. Ad oggi risulta ancora bloccata da alcuni Stati membri.

IL CONTESTO POLITICO

Il Meccanismo prevede la possibilità di applicare, in un determinato Stato membro e in relazione a una regione transfrontaliera attorno ad una frontiera terrestre, “le disposizioni giuridiche di uno Stato membro limitrofo nei casi in cui l’applicazione delle disposizioni del primo Stato membro costituirebbe un ostacolo giuridico all’attuazione di un progetto congiunto”. Questo sarebbe il nocciolo della questione e per il quale un certo numero di Stati membri ha mostrato notevoli riserve, sospendendo le discussioni. Ciononostante, il Parlamento e il CdR ribadiscono il grande valore di questo regolamento per le regioni frontaliere e chiedono che ne venga proposto uno nuovo, o che venga modificato, in maniera tale da poter rispondere ad alcune delle preoccupazioni ed esigenze degli Stati membri.

Il CoR, nello specifico, chiede di intensificare gli sforzi, eliminare gli ostacoli amministrativi, coinvolgere i leader locali e semplificare i regolamenti europei. Infatti, studi effettuati della Commissione europea dimostrano che una notevole perdita del potenziale di crescita nelle regioni frontaliere dell’UE è la diretta conseguenza di ostacoli giuridici e amministrativi. Ciò, oltre a creare notevoli oneri, rallenta notevolmente le attività transfrontaliere.

Inoltre, pur considerando le difficoltà degli Stati membri al riguardo, il CoR ha sottolineato la necessità di sfruttare appieno il mercato unico europeo istituendo punti di coordinamento transfrontalieri in tutti gli Stati membri e di essere adeguatamente coinvolto nella definizione e attuazione di nuove misure.

Per ulteriori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Comitato Europeo delle Regioni: 19° riunione della Commissione NAT

Il 19esimo incontro della Commissione NAT (Commissione per le risorse Naturali) evento periodico che si svolge all’interno del contesto del Comitato Europeo delle Regioni, è stato un evento importante all’interno del quadro politico, che ha permesso di affrontare diversi temi chiave ed adottare importanti provvedimenti.

Tra questi, l’obiettivo di rafforzare la sostenibilità dell’agricoltura europea, migliorare la resilienza del settore della pesca e dell’acquacoltura dell’UE, e definire il ruolo delle città nella promozione della salute.

I draft opinion- progetti di parere approvati durante la 19esima riunione del NAT:

Durante la riunione, i membri della commissione per le risorse naturali (NAT) hanno approvato un progetto di parere incentrato sulla gestione dei rischi e la regolamentazione del mercato con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità dell’agricoltura europea. Questo documento sottolinea l’importanza di adottare un nuovo approccio per affrontare situazioni di rischio catastrofico e per fornire supporto finanziario durante le crisi al fine di proteggere l’attività economica delle aziende agricole e delle zone rurali remote, nonché per garantire la resilienza economica degli agricoltori.

Il relatore del progetto di parere, Nicolas Caputo (IT/Renew), ha enfatizzato la necessità di creare un “ombrello protettivo” fornito dall’Unione Europea per le aziende agricole e le regioni, attraverso l’implementazione di nuovi strumenti e l’allocazione di risorse finanziarie adeguate. L’obiettivo è garantire la sopravvivenza economica delle aziende agricole e delle aree rurali periferiche, integrando le azioni e gli strumenti del settore privato con le politiche pubbliche. Questo approccio è fondamentale per assicurare il successo di iniziative come il Green Deal e la strategia Farm to Fork.

Il parere sarà sottoposto a votazione durante la sessione plenaria del Comitato delle Regioni (CdR) nel gennaio 2024.

Inoltre, i leader locali e regionali hanno adottato un progetto di parere sullo stato attuale della politica comune della pesca (PCP) con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità e la resilienza del settore della pesca e dell’acquacoltura dell’Unione Europea. Gli enti locali e regionali si sono impegnati a contribuire a rendere il settore della pesca più sostenibile, contrastando il cambiamento climatico e promuovendo un mercato globale equo. Il relatore del progetto, Jesús Gamallo Aller (ES/PPE), ha sottolineato l’importanza di mantenere la competitività e il benessere dei pescatori, oltre alla sostenibilità ambientale, al fine di garantire il successo del rinnovamento della PCP.

Infine, la commissione NAT ha discusso il ruolo cruciale dei governi locali e delle città nella promozione della salute pubblica e nella prevenzione. Un progetto di parere sulla promozione della salute nelle città è stato adottato, invitando il Parlamento europeo, gli Stati membri e i rappresentanti eletti a mantenere la salute come priorità principale e a sostenere l’approccio “salute in tutte le politiche”. Questo argomento sarà ulteriormente discusso con Stella Kyriakides, commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare, durante la riunione plenaria del CdR il 10 ottobre.

Il relatore del progetto, Adam Banaszak (PL/ECR), ha sottolineato l’importanza di includere considerazioni sulla salute nelle decisioni dei rappresentanti locali e regionali e di mantenerla come priorità nelle elezioni del 2024.

Entrambi i progetti di parere saranno votati nella plenaria del CdR il 29 e 30 novembre. Inoltre, durante la riunione, i membri della commissione NAT hanno eletto un nuovo secondo vicepresidente, Hardijs Vents (LV/Renew), e hanno discusso i progressi delle città e delle regioni verso un turismo più sostenibile e digitale, in seguito a un recente parere sugli affitti a breve termine.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

DOCUMENTI UTILI

SINTESI DELL’EVENTO