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Salute mentale

ISS: Studio sull’impatto dell’attività fisica sulla salute mentale dei giovani

Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità – ISS e dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, pubblicato il 12 giugno scorso sull’International Journal of Social Psychiatry, conferma i benefici dell’attività fisica strutturata sul benessere psicologico dei giovani.

Lo studio, intitolato“Impact of structured physical activity on youth’s mental health: A review of umbrella reviews”, ha raccolto e analizzato i risultati di 13 umbrella review, che a loro volta includevano 91 revisioni sistematiche e meta-analisi condotte tra il 2011 e il 2023.

Si tratta quindi di una “sintesi di sintesi”, che offre un quadro complessivo aggiornato sull’efficacia dell’attività fisica nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi mentali in età evolutiva.

DALL’ANALISI DEI DATI ALLE RACCOMANDAZIONI PRATICHE: Focus su depressione, ansia, autostima e funzionamento sociale

I dati raccolti evidenziano come l’attività fisica, se adeguatamente promossa nei contesti educativi, clinici e comunitari, possa rappresentare una risorsa concreta e accessibile per la salute mentale giovanile.

L’esercizio fisico è infatti associato a effetti positivi soprattutto sui sintomi depressivi, ma anche su ansia, impulsività, autostima, funzionamento sociale e ideazione suicidaria nei giovani tra i 3 e i 25 anni. Le forme di attività fisica esaminate includono esercizio aerobico, sport di squadra, danza e yoga, con risultati più significativi per l’esercizio aerobico e lo sport.

I risultati suggeriscono che l’attività fisica strutturata, praticata regolarmente, con intensità moderata o elevata, può pertanto essere utilizzata come intervento preventivo e terapeutico per diverse problematiche psichiche in età evolutiva. Tuttavia, gli autori raccomandano cautela nell’interpretazione dei risultati, a causa della variabilità metodologica tra gli studi e della qualità non sempre elevata delle evidenze disponibili.

La ricerca sottolinea infine l’urgenza di tradurre queste evidenze in politiche e interventi concreti, coinvolgendo scuole, famiglie, operatori sanitari e contesti sportivi, per promuovere uno stile di vita attivo tra i giovani e combattere la sedentarietà, ancora troppo diffusa, specialmente tra le ragazze.

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Consultazione pubblica di Erasmus+: Valutazione intermedia e finale

La Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica nell’ambito del processo di valutazione del programma Erasmus+.

La consultazione aiuterà la Commissione a raccogliere le opinioni dei cittadini e delle organizzazioni su Erasmus+, sulla realizzazione e sui risultati delle novità introdotte nella programmazione 2021- 2027.

Erasmus+ è il programma dell’UE a sostegno dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport in Europa che promuove le opportunità di studio, formazione e lavoro all’estero per i tanti giovani ed adulti: studenti, apprendisti, discenti adulti, giovani che partecipano all’apprendimento informale, personale docente o animatori socioeducativi.

Nello specifico, la Commissione è tenuta a effettuare una valutazione intermedia del programma 2021-2027 e una valutazione finale del programma 2014-2020 entro il 31 dicembre 2024.

Chi sono i destinatari della consultazione su Erasmus+

I destinatari di questa iniziativa sono le autorità nazionali dei paesi associati al programma, le agenzie nazionali responsabili dell’attuazione del programma oltre ad altre autorità ed organizzazioni pubbliche e private impegnate nei settori dell’istruzione superiore, istruzione scolastica, istruzione degli adulti, istruzione e formazione professionale, gioventù e sport, le organizzazioni non governative e la società civile ma anche i singoli individui che attualmente partecipano o che hanno partecipato al programma.

Sarà possibile partecipare, entro l’8 dicembre 2023, alla consultazione online ed esprimere il proprio parere attraverso un questionario realizzato in tutte le lingue ufficiali dell’UE.

 

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