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Salute globale: la strategia UE per rafforzare i partenariati internazionali ed integrare il Global Gateway

La Commissione Europea ha presentato un aggiornamento sulla sua strategia per i partenariati internazionali attraverso la comunicazione “Costruire partenariati internazionali sostenibili come Team Europa”.

Negli ultimi cinque anni, l’UE ha ridefinito il suo approccio di cooperazione internazionale per una salute globale, passando da una dinamica donatore-beneficiario a partenariati basati sulla reciprocità, con l’obiettivo di rafforzare la resilienza interna ed esterna. La strategia è integrata nell’iniziativa Global Gateway, lanciata nel 2021, che punta a mobilitare investimenti pubblici e privati fino a 300 miliardi di euro entro il 2027.

Il modello team Europa, per una cooperazione sulla salute globale

Il modello Team Europa, nato durante la pandemia di COVID-19, è diventato uno strumento centrale nell’azione esterna dell’UE. Grazie a questo approccio, che coinvolge istituzioni europee, Stati membri e settore privato, l’UE ha mobilitato 179 miliardi di euro tra il 2021 e il 2023, portando avanti 225 progetti in tutto il mondo. Questi investimenti puntano a migliorare infrastrutture critiche nei settori della transizione energetica, digitale, salute e istruzione, rafforzando così la cooperazione globale.

La strategia Global Gateway si concentra su cinque aree principali: clima ed energia, transizione digitale, connettività dei trasporti, salute e istruzione. I progetti spaziano dall’installazione di impianti di energia rinnovabile in Namibia, al rafforzamento delle infrastrutture digitali nelle Filippine, fino all’accesso a vaccini e cure mediche in Africa. L’UE intende posizionarsi dunque come un partner globale per la sostenibilità e lo sviluppo inclusivo.

 

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158a Sessione Plenaria del Comitato Europeo delle Regioni – CdR

Il 29 e 30 novembre 2023 i membri del Comitato europeo delle Regioni – CdR, si sono riuniti a Bruxelles, presso l’Emiciclo (Parlamento europeo), per la 158a Sessione Plenaria, l’Assemblea che accoglie i rappresentanti regionali e locali dell’UE.

La plenaria ha avuto lo scopo di presentare le richieste di tutti i leader locali e regionali che mirano a rendere la politica regionale dell’UE più flessibile, solida e a favore di tutti i territori nel prossimo decennio. I governi dell’UE e la Commissione europea sono stati quindi esortati a riconoscere l’importanza fondamentale di questa politica per affrontare le disparità territoriali, promuovere la doppia transizione verde e digitale e difendere i valori democratici europei in tutti i territori dell’Unione.

Al centro dei lavori i temi di specifico rilievo per la partecipazione della dimensione regionale ai processi decisionali UE, tra cui la discussione e l’approvazione di numerosi pareri e risoluzioni su argomenti quali: riforma della politica di coesione, cooperazione transfrontaliera e territoriale, sviluppo rurale, coesione territoriale, pesca e affari marittimi, sport, accordo verde, agenda digitale.

In particolare, i​​​​​​​​​​​​​​​​​​​ punti salienti della sessione sono stati:​​

La plenaria si è conclusa con l’adozione all’unanimità del parere d’iniziativa “Relazione annuale sulla politica di concorrenza 2024”.

​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​Le Sessione Plenarie del CdR

Il CdR tiene fino a 6 sessioni plenarie ogni anno che diventano un’opportunità per i suoi membri di esprimere le proprie opinioni sulla legislazione dell’UE. Le sessioni hanno infatti lo scopo di:

  • Votare pareri, relazioni e delibere.
  • Adottare il programma politico del CdR all’inizio di ogni mandato.
  • Eleggere un Presidente, un Primo Vicepresidente e i restanti membri dell’Ufficio di Presidenza.
  • Istituire commissioni politiche all’interno dell’istituzione.
  • Approvare il progetto di stato di previsione delle spese e delle entrate del CdR.
  • Rivedere e concordare il regolamento interno del CdR.

Per conoscere i lavori e le attività della delegazione italiana al Comitato Europeo delle Regioni durante la 158ima sessione plenaria clicca QUI.

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