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cure integrate

Migliorare i servizi sociali per ridurre le disuguaglianze regionali

I membri del SEDEC hanno discusso e adottato un parere di Declan McDonnell (IE/EA), membro del Galway City Council, su Affrontare le disuguaglianze territoriali migliorando l’accesso ai servizi sociali.

Il parere sottolinea il ruolo fondamentale delle autorità locali nel garantire un accesso equo ai servizi sociali, nonostante sfide come infrastrutture insufficienti, mancanza di professionisti qualificati e vincoli finanziari, soprattutto nelle aree remote.

Affrontare le disuguaglianze territoriali migliorando l’accesso ai servizi sociali

Con questo documento i leader locali sollecitano una strategia di sviluppo regionale integrata che promuova l’inclusione sociale, alloggi a prezzi accessibili, trasporti pubblici migliori e competenze digitali per affrontare queste sfide.

Inoltre, sottolineano la necessità dell’aumentare gli investimenti nelle regioni più povere e remote e includere misure che garantiscano la partecipazione delle comunità vulnerabili all’accesso ai servizi essenziali. La digitalizzazione e la modernizzazione dei servizi e l’uso efficiente dei fondi UE sono fondamentali per gli sforzi volti a ridurre efficacemente la povertà e l’esclusione sociale in tutta l’Unione.

Un altro tema dibattuto dai leader riguarda la crisi dei senzatetto nell’UE. Al centro della discussione il progetto EPOCH Practice, lanciato ufficialmente nel gennaio 2024. Il progetto rappresenta l’ultimo sviluppo degli sforzi derivanti dalla Dichiarazione di Lisbona, che ha creato la Piattaforma europea per la lotta ai senzatetto e di cui il CdR è firmatario, con il Comitato delle regioni (CoR) come partner strategico. Il dibattito ha sottolineato la necessità di approcci innovativi nelle politiche abitative e di inclusione sociale, evidenziando il ruolo cruciale dello scambio di buone pratiche per affrontare le cause strutturali di questo fenomeno.

In ultimo, sono stati discussi anche il nuovo piano di lavoro dell’UE per lo sport 2024-2027 e l’iniziativa SHARE 2.0, che mira a contribuire all’attuazione del piano di lavoro dell’UE e delle sue aree prioritarie: integrità e valori nello sport, dimensione socioeconomica dello sport e ruolo dello sport nella promozione dell’attività fisica. A tal proposito, si ribadisce la necessità di incoraggiare l’attività fisica, tenendo presente che solo un europeo su quattro pratica regolarmente uno sport.

La bozza del parere del SEDEC verrà discussa nella 163ª sessione plenaria del 20-21 novembre 2024.

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digital health

STEP: aperta nuova consultazione per migliorare l’accesso ai fondi UE

La Piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa (STEP) è stata istituita dall’UE per sostenere l’industria europea e incentivare gli investimenti nelle tecnologie critiche in Europa.

STEP si concentra su progetti in fase di sviluppo e produzione in tre settori rilevanti per la transizione verde e digitale:

  • tecnologie digitali e innovazione tecnologica profonda;
  • tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse;
  • biotecnologie.

Un altro ruolo essenziale di STEP è quello di fornire consulenza sui modi migliori per richiedere i finanziamenti dell’UE e sulle possibilità di combinare il sostegno finanziario. Il contributo dei partecipanti alla consultazione può aiutare a capire le esigenze dei promotori di progetti che cercano finanziamenti europei, soprattutto attraverso i programmi che contribuiscono a STEP.

 

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Altro

Stanziati 14 milioni per migliorare le condizioni di accoglienza a Lampedusa

La Commissione continua a sostenere l’Italia nella gestione della migrazione. A fronte dell’aumento del numero di arrivi via mare registrati in Italia nel 2023 e della particolare frequenza delle situazioni di sovraffollamento presso il punto di crisi di Lampedusa, la Commissione fornirà un sostegno finanziario supplementare di emergenza pari a oltre 14 milioni di € per migliorare le condizioni di accoglienza dei migranti sbarcati nell’isola.

Il sostegno finanziario della Commissione verrà assegnato all’Organizzazione internazionale per le migrazioni – OIM, che opererà in stretto coordinamento con le autorità italiane e con l’Agenzia dell’Unione Europea per l’asilo.

Sarà data priorità ai migranti vulnerabili, in particolare ai minori non accompagnati, alle donne incinte, alle donne sole con bambini piccoli e alle persone con disabilità. Laddove necessario si provvederà a coprire le esigenze di base dei beneficiari, quali il vestiario, il cibo e l’assistenza sanitaria di base, nonché a fornire alloggi temporanei.

 

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