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Politica di Coesione UE: nuove priorità per affrontare le sfide attuali

I deputati della commissione per lo sviluppo regionale (Regional Development Committee) hanno approvato la proposta della Commissione di adattare le priorità della politica di coesione dell’UE nel periodo 2021-2027, introducendo al contempo alcune modifiche mirate per garantire il mantenimento dei principi fondamentali della politica di coesione.

Nuove priorità per la politica di coesione

Gli eurodeputati hanno appoggiato la proposta di introdurre nuovi obiettivi ai fondi di coesione, ossia le capacità industriali di difesa e la mobilità militare, la resilienza idrica, gli alloggi a prezzi accessibili, la decarbonizzazione e le infrastrutture energetiche. Hanno inoltre concordato di convogliare parte dei fondi verso la competitività dell’UE, in particolare verso la Piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa (Strategic Technologies for Europe Platform, STEP), e di fornire un sostegno supplementare alle regioni dell’UE confinanti con Russia, Bielorussia e Ucraina.

In questa politica di coesione gli eurodeputati, nei loro emendamenti, vogliono dare priorità alle infrastrutture a duplice uso (adatte all’uso civile e militare) quando finanziano l’industria della difesa e la mobilità militare. Per quanto riguarda la gestione dell’acqua, vogliono ampliare la portata del sostegno per includere la gestione integrata dell’acqua (ad esempio, irrigazione e desalinizzazione). I deputati vogliono anche rendere la sostenibilità degli alloggi una priorità e consentire che i fondi siano destinati alla protezione delle infrastrutture energetiche critiche e delle infrastrutture di preparazione civile.

Per garantire che la politica di coesione si concentri sulla riduzione delle disuguaglianze interregionali, i deputati vogliono aggiornare le regole in modo che le grandi aziende possano accedere ai nuovi finanziamenti per la difesa e la decarbonizzazione solo nelle regioni meno sviluppate e in transizione. Hanno inoltre modificato una disposizione che consentirebbe alle grandi aziende di beneficiare del sostegno, specificando che ciò può avvenire solo se le aziende si impegnano a garantire l’occupazione locale. I deputati hanno aggiunto una misura che garantisce il consenso delle autorità locali e regionali per il trasferimento di fondi per lo sviluppo territoriale già pianificati ad altri scopi.

I deputati sottolineano che le nuove flessibilità non possono essere applicate ai fondi di coesione congelati in base al regolamento sulla condizionalità dell’UE per violazioni dei valori dell’UE o dello Stato di diritto.

 

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Il Parlamento Europeo difende i diritti delle donne contro le regressioni globali

Gli eurodeputati sollecitano l’UE a rafforzare il suo ruolo nella tutela dei diritti delle donne a fronte di un’ondata globale di regressioni.

Con una risoluzione approvata il 12 dicembre, il Parlamento Europeo richiama l’attenzione sulle crescenti minacce ai diritti delle donne, invitando l’Unione a diventare un esempio di protezione e promozione dell’uguaglianza di genere.

Difendere i diritti delle donne è una priorità europea

La risoluzione evidenzia come alcune conquiste ottenute nei decenni passati, come l’accesso all’aborto, alla contraccezione e la partecipazione delle donne alla vita pubblica, siano ora sotto attacco in diverse parti del mondo. Gli eurodeputati chiedono azioni concrete per combattere queste regressioni, come il rafforzamento delle politiche di parità di genere e il monitoraggio delle violazioni dei diritti umani legate al genere.

Inoltre, il Parlamento invita a destinare risorse adeguate ai programmi che promuovono l’uguaglianza e chiede agli Stati membri di rispettare e applicare la legislazione europea in materia di diritti delle donne.

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