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Bilancio UE 2026: il Parlamento propone focus su competitività, preparazione e difesa

Il Parlamento europeo ha adottato la propria posizione sul bilancio dell’Unione europea per il 2026, fissando gli stanziamenti a 193,9 miliardi di euro in impegni e 192,6 miliardi in pagamenti. La proposta, approvata con 384 voti a favore, 202 contrari e 58 astensioni, prevede 597,8 milioni di euro in più rispetto alla stima iniziale della Commissione, per rafforzare i programmi chiave dell’UE.

I deputati chiedono un bilancio che stimoli la competitività europea e protegga i cittadini in un contesto globale caratterizzato da instabilità geopolitica, crisi umanitarie e cambiamenti climatici.

Più fondi nel bilancio per ricerca, salute e formazione

Tra le misure approvate, il Parlamento propone di incrementare di 60 milioni di euro i finanziamenti per Horizon Europe e di 5 milioni di euro quelli per il programma EU4Health, destinato a sostenere la preparazione sanitaria e il rafforzamento dei sistemi sanitari nazionali.
Anche Erasmus+ riceverà ulteriori 5 milioni di euro per promuovere istruzione e mobilità dei giovani.

I deputati ribadiscono che l’aumento dei costi di rimborso legati al piano NextGenerationEU non deve ridurre le risorse per programmi strategici come EU4Health o Erasmus+, ritenuti essenziali per la salute pubblica, la coesione sociale e la crescita sostenibile.

Investimenti per sicurezza e resilienza

Il Parlamento propone inoltre di rafforzare il Meccanismo di protezione civile con 30 milioni di euro aggiuntivi, per migliorare la risposta europea a emergenze e disastri naturali, sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico.

Ulteriori risorse vengono destinate a mobilità militare, sicurezza alimentare e giovani agricoltori, a sostegno della stabilità interna e della capacità di risposta rapida dell’Unione.

Prossimi passi

Dopo il voto in plenaria, si apre ora una fase di negoziati con il Consiglio dell’UE, che ha adottato la propria posizione a settembre. L’obiettivo è raggiungere un accordo definitivo sul bilancio 2026 entro la fine dell’anno, per garantire la piena operatività dei programmi europei a partire da gennaio.

 

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