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Aperte le iscrizioni per la Summer School del ProMIS, Mondello (Palermo) 4-6 luglio 2023

Il Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS organizza dal 4 al 6 luglio la Summer School dal titolo “Le Azioni Congiunte nella Programmazione Europea: strumento chiave per prioritizzare i bisogni, creare capacity building e massimizzare implementazioni e impatti nei sistemi salute regionali”.

L’evento si svolgerà a Mondello (Palermo) ed è dedicato alle Regioni/PPAA italiane e altri stakeholder significativi dei sistemi sanitari regionali.

Il programma prevede attività plenarie trasmesse in live sul canale YouTube del ProMIS e sessioni parallele dedicate ai soli partecipanti in presenza, senza la possibilità di registrazione.

La scadenza per l’iscrizione è il 31 maggio 2023.

Per accedere alla documentazione correlata, che verrà pubblicata/aggiornata man mano, si prega di consultare la pagina evento presso il seguente LINK.

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Al via i nuovi bandi del programma LIFE: aperte le call 2023

Bandi del programma LIFE aperti

Progetti di azione standard (“SAPs”): natura e biodiversità – 148,4 milioni di euro
Progetti di azione standard (“SAPs”): economia circolare e qualità della vita – 81 milioni di euro
Progetti di azione standard (“SAPs”): mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici – 66,35 milioni di euro
Progetti Integrati Strategici (“SIPs”): clima e ambiente – 83 milioni di euro
Sovvenzioni operative per specifiche entità senza scopo di lucro che hanno firmato un Accordo quadro di partenariato – 14 milioni di euro
Replica dell’assistenza tecnica – 6,5 milioni di euro
Progetti per la realizzazione di priorità legislative e politiche ad hoc (PLP) – 15 milioni di euro.

Bandi del programma LIFE in uscita

2 maggio: Preparazione dell’assistenza tecnica per i SIP e gli SNAP
11 maggio: Progetti di transizione verso l’energia pulita

Ulteriori informazioni

Sul portale della Commissione europea dedicato alle opportunità di finanziamento e alle gare d’appalto sono disponibili informazioni sugli inviti a presentare proposte LIFE 2023 e istruzioni per la presentazione della domanda.

Maggiori informazioni sui tipi di progetti finanziati, sulle date di presentazione delle domande e sulle modalità di candidatura sono disponibili nella pagina dedicata agli inviti a presentare proposte LIFE 2023.

Inoltre, il 25 e 26 aprile, il CINEA ha tenuto le sue giornate informative annuali sull’UE per guidare i potenziali candidati attraverso il processo di candidatura. Le registrazioni di queste sessioni saranno disponibili per gli interessati sul sito web del CINEA poco dopo. Una sessione informativa virtuale dedicata alle specificità dei bandi per la transizione energetica pulita si terrà il 1° giugno 2023.

Per maggiori informazioni sui bandi del programma LIFE 2023 si prega di consultare il seguente LINK.

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cure integrate lotta contro il cancro workforce

PNRR: Pubblicato il secondo bando sulla ricerca biomedica

Il bando è relativo all’investimento 2.1 “Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del SSN” – Componente 2 “Innovazione ricerca e digitalizzazione del SSN” nell’ambito della Missione 6 Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Le tematiche e i relativi fondi sono stati così ripartititi:

  • tumori rari: 50 milioni di euro per rafforzare la capacità di risposta dei centri di eccellenza presenti in Italia e modelli innovativi che migliorino la qualità complessiva della presa in carico;

  • malattie rare: oltre 3 milioni di euro (derivati dalla quota di finanziamento non assegnato con il precedente avviso) per rafforzare la capacità di risposta dei centri di eccellenza presenti in Italia e modelli innovativi che migliorino la qualità complessiva della presa in carico;

  • malattie croniche non trasmissibili, ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio assistenziali: oltre 30 milioni di euro per progetti di ricerca su fattori di rischio e prevenzione o eziopatogenesi e meccanismi di malattia; e oltre 160 milioni di euro per progetti di ricerca su innovazione in ambito diagnostico e terapeutico;

  • proof of concept: oltre 65 milioni di euro per progetti che mirano a colmare il gap tra ricerca e industria, che si crea nell’intervallo tra la fase della scoperta e quella della messa a punto.

Il bando è rivolto alle Regioni/PP.AA., all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, all’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, all’Istituto Superiore di Sanità, agli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e agli Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs), oltre che alle aziende ospedaliere, alle università, agli enti di ricerca pubblici e ai soggetti privati no profit.

Le domande possono essere presentate a partire dal 27 aprile fino al prossimo 23 maggio 2023.  

Il bando prevede inoltre delle scadenze intermedie: 11 maggio, accreditamento ricercatori e 16 maggio, presentazione Letter of Intent (LOI).

La proposta progettuale dovrà essere trasmessa esclusivamente tramite piattaforma informatica (Workflow della Ricerca – WFR), accessibile tramite l’identità SPID del soggetto proponente al seguente LINK.

Per maggiori informazioni sul secondo bando sulla ricerca biomedica si prega di consultare il seguente LINK.

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Eventi di formazione Horizon Europe 10-11 maggio 2023

Formazione Horizon Europe 10 maggio: HNN3.0 – Finding Partners for Horizon Europe Health Projects (Trovare partner per progetti Horizon Europe Health)

L’evento di formazione Horizon Europe organizzato da Health-NCP-Net 3.0 (HNN3.0) in collaborazione con Cluster 2 NCPs (national contact points) e Net4Society avrà luogo online dalle 14:00 alle 16:00 del 10 maggio 2023. Si tratta di una formazione dedicata ai bandi Horizon Europe Cluster 1 HEALTH 2024 mirata in primis a partecipanti dei “Paesi in Allargamento” (widening countries), ovvero i paesi con bassi tassi di partecipazione a progetti FP7 e H2020 (lista nella quale non figura l’Italia), ma l’evento online è comunque aperto a tutti. La scadenza per la registrazione è l’8 maggio.

Per maggiori informazioni sull’evento di formazione Horizon Europe del 10 maggio si prega di consultare il seguente LINK.

Per accedere all’agenda dell’evento si prega di consultare il seguente LINK.

Formazione Horizon Europe 11 maggio: Lump Sum Funding in Horizon Europe: How does it work? How to write a proposal? (Finanziamenti forfettari in Horizon Europe: come funzionano? Come scrivere una proposta?)

L’evento di formazione Horizon Europe organizzato dalla Commissione Europea avrà luogo dalle 10:00 alle 12:00 dell’11 maggio 2023. Nella prima metà dell’evento verranno presentate delle indicazioni generali, seguite da esempi di esperienza pratica colla gestione dei finanziamenti forfettari da parte della tavola rotonda di ospiti. Nella seconda metà dell’evento il pubblico potrà partecipare ad una sessione di domande e risposte in merito ai finanziamenti. I partecipanti online potranno seguire l’evento tramite il livestream su Youtube ed interagire con la sessione di domande e risposte tramite Slido usando il codice evento #LUMPSUM.

Per maggiori informazioni sull’evento di formazione Horizon Europe dell’11 maggio si prega di consultare il seguente LINK.

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Avvio di un partenariato su vasta scala per le competenze per l’assistenza a lungo termine

Ci sono più di 100.000 fornitori di assistenza a lungo termine (LTCP) in tutta Europa, che impiegano più di 6,3 milioni di lavoratori nell’UE (nel 2019); circa il 3,2% della forza lavoro totale dell’UE, di cui una grande maggioranza è costituita da donne. Il settore dell’assistenza a lungo termine (LTC) ha anche un enorme potenziale di creazione di posti di lavoro, in gran parte a causa dell’invecchiamento della popolazione, del cambiamento delle aspettative da parte dello Stato sociale in termini di copertura di protezione sociale per i rischi legati all’assistenza a lungo termine, ma anche all’evoluzione dei modelli familiari. Si prevede che entro il 2050 saranno necessari oltre 1,6 milioni di lavoratori LTC entro il 2050 per mantenere l’attuale copertura.

Per far fronte alla carenza di manodopera, è essenziale che il settore dell’assistenza a lungo termine mantenga e attragga i lavoratori, anche migliorando le competenze e la formazione. Per questo motivo è stato avviato un partenariato su vasta scala per le competenze per l’assistenza a lungo termine con l’obiettivo di contribuire alla formazione di almeno il 60% della forza lavoro nel settore dell’assistenza a lungo termine (3,8 milioni di lavoratori) ogni anno fino al 2030.

Il Partenariato per le competenze si concentrerà in particolare su due competenze ritenute più urgenti:

  1. Competenze digitali, per dotare i professionisti LTC delle capacità necessarie per sfruttare al meglio la transizione digitale;

  2. Competenze incentrate sulla persona e competenze trasversali, per dotare i professionisti LTC di competenze necessarie per applicare un supporto di alta qualità a coloro che si rivolgono ai servizi LTC.

Questa partnership per le competenze contribuirà a garantire che il settore dell’assistenza a lungo termine possa migliorare ed estendere il suo impatto sociale, aumentare l’attrattiva del settore e affrontare la carenza di personale, oltre che aumentare anche l’impatto economico del settore. Avrà inoltre un impatto sull’uguaglianza di genere in Europa migliorando l’accesso a un’assistenza di qualità per le donne che si avvalgono di questo tipo di assistenza. Migliorerà inoltre le competenze di una forza lavoro prevalentemente femminile, con un possibile impatto sui salari, condizioni di lavoro e percorsi di carriera, contribuendo così ad attrarre più uomini nel settore.

Il partenariato su vasta scala per le competenze nel settore dell’assistenza a lungo termine è stato istituito grazie alla collaborazione tra prestatori di servizi di assistenza a lungo termine, parti sociali ed erogatori di istruzione e formazione, con il sostegno della Commissione europea.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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digital health

Dichiarazione di Bucarest: sostegno per gli operatori sanitari in Europa e Asia centrale

Il contesto

Il 22 marzo 2023 a Bucarest i rappresentanti di 50 dei 53 Stati membri della Regione europea dell’OMS si sono uniti agli operatori sanitari, ai loro sindacati e associazioni, insieme ad accademici ed esperti, per adottare la Dichiarazione di Bucarest che sollecita l’azione politica e l’impegno a proteggere, sostenere e investire negli operatori sanitari e assistenziali in tutta Europa e in Asia centrale.

La Dichiarazione di Bucarest vuole far fronte alla crisi che il personale sanitario sta affrontando in Europa. Hans Henri P. Kluge, Direttore regionale dell’OMS per l’Europa ha evidenziato come “la pandemia COVID-19 abbia rivelato la fragilità dei sistemi sanitari e l’importanza di un personale sanitario solido e resistente”.

Nell’ultimo anno, in Europa (dalla Francia all’Irlanda, dalla Germania al Regno Unito) si è registrato un numero crescente di scioperi tra gli operatori sanitari, che citano condizioni di lavoro difficili e risorse insufficienti. Un rapporto regionale pubblicato dall’OMS/Europa nel settembre del 2022 metteva in guardia in merito allo stress dei sistemi sanitari dell’Europa e dell’Asia centrale, caratterizzati da una popolazione e un’altrettanta forza lavoro sanitaria in fase di rapido invecchiamento, un aumento delle malattie croniche e gli effetti della pandemia COVID-19, nonché a difficoltà legate alla mobilità per attrarre e trattenere i giovani nelle professioni sanitarie e assistenziali.

I sistemi sanitari nazionali faticano a tenere il passo con la crescente domanda di assistenza sanitaria, esacerbata dai servizi arretrati causati dalla pandemia COVID-19, dalle crescenti aspettative dei pazienti e dai rischi per la salute posti dal cambiamento climatico e dalle emergenze (la pandemia COVID-19 ha causato stress, burnout e violenza nei confronti degli operatori sanitari che hanno abbandonato il proprio posto di lavoro, aumento dei problemi di salute mentale etc.).

La Dichiarazione di Bucarest

La Dichiarazione di Bucarest si propone come obiettivo una richiesta di azione politica e la necessità di collaborazione tra tutti gli stakeholder interessati per:

  • migliorare l’assunzione e il mantenimento del personale sanitario e assistenziale
  • migliorare i meccanismi di approvvigionamento del personale sanitario
  • ottimizzare le prestazioni del personale sanitario e assistenziale
  • pianificare meglio il personale sanitario e assistenziale
  • aumentare gli investimenti pubblici per la formazione, lo sviluppo e la protezione della forza lavoro.

Vengono richiesti maggiori investimenti pubblici per la formazione, lo sviluppo e la tutela della forza lavoro:

    • stanziando risorse sufficienti per l’istruzione e l’impiego di un numero adeguato di operatori sanitari e assistenziali;
    • ottimizzando l’uso degli investimenti pubblici attraverso politiche che promuovano le prestazioni e la qualità dell’assistenza, compreso l’uso di soluzioni ecologiche;
    • delineare un’efficiente divisione dei ruoli e sostenere team multiprofessionali integrati per la salute e la cura;
    • migliorare le competenze digitali del personale sanitario e assistenziale;
    • definire modalità di lavoro più flessibili;
    • migliorare le condizioni di lavoro e sviluppare altre politiche per attrarre e trattenere il personale sanitario e assistenziale.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Per scaricare il testo della Dichiarazione di Bucarest si prega di consultare la sezione Documenti presso il seguente LINK.

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Agenzia dell’UE per le questioni relative agli stupefacenti: un mandato più forte

La Commissione ha proposto di rafforzare il mandato dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, trasformandolo in Agenzia dell’Unione europea per le questioni relative agli stupefacenti, nel gennaio 2022. La proposta si basava sui risultati della valutazione della Commissione dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, pubblicata nel maggio 2019.

Sulla base di tale valutazione, la Strategia dell’UE in materia di stupefacenti per il periodo 2021-2025 – approvata dal Consiglio nel dicembre 2020 – ha invitato la Commissione a proporre una revisione del mandato dell’Agenzia per garantire che essa svolgesse un ruolo più incisivo nell’affrontare le sfide attuali e future legate al fenomeno della droga.

La nuova Agenzia per le questioni relative agli stupefacenti si basa dunque sui risultati ottenuti dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze.

I numeri degli stupefacenti in Europa:

Le sostanze stupefacenti illecite rappresentano un complesso problema di sicurezza e di salute che colpisce milioni di persone nell’UE e nel mondo. La Relazione europea sugli stupefacenti 2022 stima che oltre 83 milioni di adulti nell’UE (ovvero il 29% della popolazione adulta) abbiano fatto uso di stupefacenti illeciti almeno una volta nella vita.

Nel 2020, si stima che circa 5 800 decessi per overdose nell’UE siano dovuti a sostanze illecite, la maggior parte dei quali a combinazioni di oppioidi illeciti, altre droghe illecite, farmaci e alcol (una pratica nota anche come tossicità da poli-farmaci). Allo stesso tempo, vi è ancora un’elevata disponibilità di sostanze, in particolare di cocaina, nonché un numero crescente di sostanze diverse, spesso di elevata potenza o purezza. Questi sviluppi richiedono un’azione efficace a livello dell’UE.

Con questo mandato rafforzato, l’Agenzia europea per gli stupefacenti svolgerà un nuovo ruolo, tra cui:

  • Emettere allarmi nel caso in cui sostanze particolarmente pericolose diventino disponibili sul mercato;
  • Sviluppare valutazioni delle minacce sugli stupefacenti illeciti che hanno un impatto negativo sulla salute, la sicurezza e l’incolumità pubblica;
  • Monitorare e affrontare il consumo simultaneo di diversi stupefacenti;
  • Creare una rete di laboratori forensi e tossicologici, che riunisca i laboratori nazionali, per migliorare lo scambio di informazioni sui nuovi sviluppi e sostenere la formazione di esperti forensi in materia di droga;
  • Sviluppare e promuovere interventi basati su prove di efficacia, buone pratiche e attività di sensibilizzazione e assistenza agli Stati membri;
  • Fornire ricerca e supporto su questioni legate alla salute, come i mercati della droga e l’approvvigionamento di droga;
  • Un ruolo internazionale più forte con una cooperazione rafforzata con i partner principali, come l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, l’Organo internazionale di controllo degli stupefacenti, nonché con agenzie e organismi regionali, nazionali e di altro tipo nei paesi produttori e di transito della droga;
  • una rete potenziata di punti di contatto nazionali, incaricati di fornire all’Agenzia i dati pertinenti.

Il regolamento deve ora essere formalmente adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Le Conclusioni del Consiglio europeo per rafforzare la competitività dell’UE

Il 23 marzo 2023 si è riunito il Consiglio europeo dove i leader dell’UE hanno discusso diversi temi tra cui: gli ultimi sviluppi relativi alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e il continuo sostegno dell’UE all’Ucraina (con la partecipazione in videoconferenza del Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky), la competitività dell’Unione, del mercato unico e dell’economia, dell’energia, delle relazioni esterne ed altri argomenti, tra cui le migrazioni.

In occasione del suo 30° anniversario, i leader dell’UE hanno sottolineato i vantaggi del mercato unico e hanno sostenuto una rinnovata attenzione all’applicazione delle norme e all’eliminazione degli ostacoli alle attività transfrontaliere. Un mercato unico ben funzionante rimane fondamentale per il successo della transizione verde e digitale, per la nostra crescita futura e per la coesione economica, sociale e territoriale.

Per quanto riguarda il tema della competitività l’Unione dei mercati dei capitali (UMC) è l’iniziativa dell’UE volta a creare un vero e proprio mercato unico dei capitali in tutta l’Unione, con l’obiettivo di far fluire gli investimenti e i risparmi in tutti gli Stati membri a beneficio dei cittadini, delle imprese e degli investitori. L’Unione dei mercati dei capitali è essenziale per la crescita economica e la competitività dell’UE, oltre che per l’attuazione delle politiche chiave dell’UE. Attraverso un unico mercato dei capitali dell’UE ben funzionante è infatti possibile garantire i fondi necessari per alimentare la ripresa post-pandemica, la transizione verde e digitale e l’autonomia strategica dell’UE.

Con l’obiettivo di rafforzare la competitività a lungo termine dell’UE, il Consiglio europeo ha chiesto di portare avanti i lavori su:

  • rafforzare la resilienza e la produttività dell’UE

  • semplificare le norme e le procedure e ridurre gli oneri amministrativi

  • consentire un accesso più agevole ai capitali e agli investimenti privati (in particolare per le piccole e medie imprese) e garantire un sostegno mirato nei settori strategici

  • ridurre le dipendenze strategiche dell’UE

  • incoraggiare l’innovazione e aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo

  • rafforzare la digitalizzazione dell’economia, il valore dei dati e garantire che l’UE rimanga all’avanguardia nelle tecnologie nuove ed emergenti

  • investire nelle competenze del futuro

  • promuovere la transizione verso un’economia più circolare

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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Il semestre europeo: integrare salute, equità e benessere in tutta l’UE – tavola rotonda

Semestre europeo – il contesto

Mentre l’Europa affronta le conseguenze della pandemia, la crisi climatica in corso, i conflitti globali, i grandi cambiamenti demografici e la rivoluzione tecnologica, il benessere delle nostre società è minacciato. A livello europeo, il semestre europeo è un processo macroeconomico chiave che può essere utilizzato per aiutare gli Stati membri a mitigare queste crisi attraverso investimenti e riforme, promuovendo al contempo salute, equità e benessere.

EuroHealthNet ha analizzato il processo del Semestre europeo dal punto di vista dell’equità e del benessere della salute sin dal suo inizio, nel 2011, determinando se i suoi risultati abbiano portato a società più eque, resilienti e “migliori”, e come.

L’approccio adottato da EuroHealthNet comprende l’analisi di come il processo del Semestre europeo possa contribuire a riforme in altri settori chiave importanti per la salute e il benessere, come l’edilizia abitativa, lo sviluppo e la cura della prima infanzia, l’inclusione sociale attraverso lo sviluppo di competenze e l’alfabetizzazione, la transizione digitale e l’adattamento al clima, nonché la sostenibilità del sistema alimentare. L’obiettivo è esplorare come il semestre europeo possa contribuire alla realizzazione di economie del benessere, orientandosi verso modelli economici che apportino benefici alle persone e al pianeta, garantendo al contempo dignità ed equità.

La tavola rotonda

EuroHealthNet ha incoraggiato e continua a incoraggiare gli esperti e i professionisti nazionali della salute pubblica a impegnarsi maggiormente nel processo del Semestre per incentivare i governi a investire in misure che migliorino la salute (equità) e gli obiettivi sociali/sostenibili.

La tavola rotonda del 26 aprile (10:00 – 11:55) ha l’obiettivo di scambiare prospettive sul potenziale di rafforzamento della salute, dell’equità e del benessere nel Semestre europeo.

Ospitato dall’eurodeputato István Ujhelyi, l’evento prevede la partecipazione di responsabili politici, esperti nazionali e stakeholder dell’UE (sia online che di persona). L’obiettivo è stimolare una discussione dinamica tra i partecipanti. L’incontro sarà aperto da una breve presentazione dei risultati dell’ultima pubblicazione EuroHealthNet. Questo servirà a preparare la scena per la discussione tra i partecipanti, che saranno invitati a fornire un feedback breve e mirato (3 minuti) per reagire sia alla presentazione che agli interventi degli altri.

All’incontro saranno invitati esperti pubblici nazionali (sanità, affari sociali, ecc.) del partenariato di EuroHealthNet, funzionari della Commissione europea, Rappresentanze permanenti e altri importanti stakeholder dell’UE.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Per iscriversi all’evento si prega di consultare il seguente LINK.

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RCI: quanto è competitiva la vostra regione?

Il 27 marzo la Commissione ha pubblicato l’Indice di competitività regionale (RCI), una versione completamente rivista di uno strumento ormai consolidato che misura diverse dimensioni della competitività per tutte le regioni dell’UE.

L’RCI 2.0 mostra che esistono ancora grandi differenze tra le regioni dell’UE, ma anche che le regioni meno sviluppate stanno migliorando la loro competitività. L’indice mostra anche che le regioni di Utrecht, Zuid-Holland e la regione della capitale francese Île-de-France sono le più competitive dell’UE.

RCI – il contesto

Lanciato nel 2010 e pubblicato ogni tre anni, l’RCI consente alle regioni dell’UE di monitorare e valutare il loro sviluppo nel tempo e rispetto ad altre regioni. Si tratta di uno strumento importante che fornisce una prospettiva europea sulla competitività delle regioni sulla base di 68 indicatori.

L’edizione 2022 dell’RCI utilizza una metodologia completamente rivista e ricalcola le due edizioni precedenti. L’RCI 2.0 è composto da 3 sottoindici “Base”, “Efficienza” e “Innovazione” e da 11 pilastri sui diversi aspetti della competitività: “Istituzioni”, “Stabilità macroeconomica”, “Infrastrutture”, “Salute”, “Istruzione di base”, “Istruzione superiore, formazione e apprendimento permanente”, “Efficienza del mercato del lavoro”, “Dimensioni del mercato”, “Prontezza tecnologica”, “Sofisticatezza delle imprese” e “Innovazione”.

L’RCI 2.0 si basa sulle regioni statistiche NUTS 2 (Nomenclatura delle unità per le statistiche territoriali). Tutti gli indicatori sono precedenti alla guerra in Ucraina. Questa è la prima edizione dell’RCI senza il Regno Unito.

Le regioni meno sviluppate stanno recuperando terreno

Tra le edizioni 2016 e 2022 dell’indice, la competitività regionale è migliorata nelle regioni meno sviluppate, mentre i risultati delle regioni in transizione sono stati più eterogenei. Le regioni più sviluppate continuano a registrare i risultati migliori.

I valori più bassi, tuttavia, sono ancora concentrati nelle regioni meno sviluppate degli Stati membri orientali dell’UE.

Tutte le regioni degli Stati membri orientali dell’UE hanno migliorato le loro prestazioni tra le edizioni del 2016 e del 2019, mentre le prestazioni delle regioni meridionali dell’UE, che presentano anch’esse livelli di competitività relativamente bassi, sono state eterogenee. Tra le edizioni del 2019 e del 2022, la maggior parte delle regioni orientali dell’UE ha continuato a recuperare, in particolare per quanto riguarda gli stati baltici, Croazia, Ungheria, Polonia e Slovenia. Tuttavia, alcune parti di Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Bulgaria si sono allontanate ulteriormente dalla media UE.

Nell’UE meridionale, le regioni del Portogallo, della Spagna e la maggior parte della Grecia hanno migliorato le loro prestazioni (anche se queste ultime sono partite da livelli molto bassi), ma la maggior parte delle regioni dell’Italia e di Cipro si sono allontanate dalla media UE.

Le regioni capitali sono quasi sempre le più competitive, ma il divario è minore negli Stati membri più competitivi

Le regioni delle capitali sono le più competitive in tutti gli Stati membri tranne che in Germania, Italia e Paesi Bassi. Il divario con le altre regioni può essere ampio ed è particolarmente elevato in Francia, Romania e Slovacchia.

I Paesi più competitivi tendono ad avere un divario minore tra la loro regione capitale e le altre regioni. Ciò sottolinea che le politiche e gli investimenti pubblici dovrebbero promuovere la convergenza verso l’alto, aiutando le regioni meno competitive a migliorare le loro prestazioni e a recuperare il ritardo, garantendo al contempo che le regioni più competitive continuino a prosperare.

Le regioni più competitive hanno vantaggi significativi

Nelle regioni più competitive il PIL pro capite è più alto. In queste regioni, le donne godono di migliori condizioni, possono ottenere risultati migliori e un più giovani donne hanno un impiego o sono inserite in un percorso di istruzione o formazione (tassi NEET). Infine, le regioni più competitive sono particolarmente attraenti per i neolaureati, poiché è più facile trovarvi un lavoro.

L’importanza della politica di coesione per la competitività regionale dell’UE

I risultati dell’RCI 2.0 mostrano come le regioni dell’UE abbiano ancora bisogno del sostegno dell’Unione per migliorare la loro competitività e ridurre i divari tra di esse. La politica di coesione è la principale politica di investimento dell’UE per sostenere le regioni nella creazione di posti di lavoro, nella competitività delle imprese, nella crescita economica, nello sviluppo sostenibile e nel miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.