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REGIOSTARS Awards 2025: aperte le candidature

La Commissione Europea ha ufficialmente aperto le candidature per l’edizione 2025 dei RegioStars Awards, il prestigioso riconoscimento che celebra i progetti finanziati dall’Unione Europea che si distinguono per eccellenza, innovazione e impatto nello sviluppo regionale.

Questo concorso, rivolto a iniziative sostenute dai fondi della politica di coesione, mira a mettere in evidenza buone pratiche e a ispirare nuove idee per una crescita sostenibile e inclusiva.

REGIOSTARS Awards 2025

Le categorie del premio coprono diversi ambiti strategici, tra cui: 

  • Categoria 1: UN’EUROPA COMPETITIVA E INTELLIGENTE
  • Categoria 2: UN’EUROPA VERDE
  • Categoria 3: UN’EUROPA CONNESSA
  • Categoria 4: UN’EUROPA SOCIALE E INCLUSIVA
  • Categoria 5: UN’EUROPA PIÙ VICINA AI CITTADINI

Possono candidarsi progetti già finanziati dai programmi della politica di coesione, con l’opportunità di ottenere un riconoscimento a livello europeo e di accrescere la visibilità del proprio operato.

I vincitori saranno annunciati nel corso della Settimana europea delle regioni e delle città, evento chiave per la cooperazione e lo scambio di esperienze tra le amministrazioni locali e regionali dell’UE.

Le candidature sono aperte fino al 20 maggio 2025. Per partecipare, i responsabili dei progetti possono presentare la propria domanda online attraverso il form ufficiale della Commissione Europea.

 

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Interreg Europe: “Europe, Let’s Cooperate!” 2025

Il 19-20 marzo 2025 si terrà l’evento “Europe, Let’s Cooperate!” organizzato nell’ambito del programma Interreg Europe. Questo importante appuntamento rappresenta un’opportunità unica per i rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, esperti di sviluppo regionale e stakeholder di tutta Europa per confrontarsi e scoprire le nuove opportunità di cooperazione interregionale.

evento “Europe, Let’s Cooperate!”

Durante l’evento, che si svolgerà a Cracovia, in Polonia, verrà offerta una panoramica dettagliata sui risultati ottenuti dai progetti Interreg Europe e sulle nuove prospettive per il futuro del programma. Sarà anche un momento cruciale per lo scambio di esperienze e idee, favorendo l’incontro tra organizzazioni pubbliche e private interessate a sviluppare soluzioni innovative e sostenibili per affrontare le sfide comuni.

L’iniziativa si inserisce in un contesto di rinnovato impegno per rafforzare la cooperazione tra le regioni europee, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi strategici dell’Unione Europea, come la transizione verde e digitale.

Gli organizzatori invitano tutti gli interessati a monitorare il sito ufficiale di Interreg Europe per ulteriori aggiornamenti sull’evento, incluse le modalità di registrazione e il programma dettagliato.

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Politica di Coesione: Accordo UE su Bridge4EU, il nuovo strumento per le regioni transfrontaliere

Il 16 dicembre 2024, i co-legislatori dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo su un nuovo strumento, “Bridge4EU”, progettato per promuovere lo sviluppo delle regioni transfrontaliere. Questo accordo segna un’importante svolta per la politica di coesione dell’UE, offrendo un supporto concreto a regioni che affrontano sfide uniche legate alla loro posizione geografica.

Il nuovo strumento “Bridge4EU”

“Bridge4EU” mira a rimuovere ostacoli burocratici, migliorare la cooperazione tra gli Stati membri confinanti e favorire investimenti mirati a potenziare la crescita economica e la coesione sociale nelle aree transfrontaliere. Il nuovo strumento contribuirà anche a rafforzare la resilienza di queste regioni, consentendo loro di affrontare sfide globali come la transizione verde e digitale.

Con l’approvazione di questo strumento, l’UE riafferma il proprio impegno per la solidarietà e la cooperazione interregionale, elementi fondamentali per costruire un’Europa più unita e inclusiva.

Il comunicato che approfondisce i dettagli sull’accordo e sulle caratteristiche di “Bridge4EU” descrive le principali aree di intervento dello strumento, come il miglioramento delle infrastrutture transfrontaliere, il sostegno a progetti di sviluppo economico congiunti e la promozione della cooperazione istituzionale tra regioni confinanti. Inoltre, vengono evidenziati gli obiettivi strategici di “Bridge4EU” per il periodo post-2024, tra cui l’accelerazione della transizione ecologica e digitale e il rafforzamento della coesione sociale nelle aree di confine.

 

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BANDO: Sostegno a misure di informazione sulla politica di coesione UE

Lo scorso Ottobre la Commissione europea ha pubblicato il bando 2024 per “Misure informative sulla politica di coesione dell’UE” (IMREG-2024-INFOME) con scadenza il 7 gennaio 2025.

La nuova call per Misure di informazione sulla politica di coesione dell’UE

L’obiettivo della call è sostenere progetti che diffondano informazioni sulla politica di coesione. I progetti devono rivolgersi al pubblico generale per sensibilizzare sui risultati della politica di coesione e agli stakeholder per alimentare il dibattito sul suo impatto e sul futuro dell’Europa.

Il bando mira pertanto a promuovere la diffusione di contenuti chiari e obiettivi che evidenzino il ruolo della politica di coesione nel raggiungimento delle priorità politiche dell’UE, quali: la transizione verde, le tecnologie strategiche e lo sviluppo regionale. Le attività finanziabili includono la produzione di materiali stampati, multimediali e audiovisivi, eventi media e attività di outreach sui social media. La sovvenzione copre fino all’80% dei costi.

Una delle azioni previste è il coinvolgimento dei portatori di interesse (comprese le autorità nazionali, regionali e locali, i beneficiari, le imprese, il mondo accademico) per comunicare ulteriormente l’impatto della politica di coesione sulle loro regioni e alimentare la discussione sul futuro della politica di coesione e, più in generale, sul futuro dell’Europa.

La call IMREG-2024-INFOME è quindi aperta a entità legali (sia pubbliche che private) stabilite nei Paesi membri dell’UE. Tuttavia, non possono partecipare le autorità responsabili dell’implementazione della politica di coesione, come definito dall’articolo 71 del regolamento CPR 2021/1060. Anche organizzazioni internazionali e alcune entità senza personalità giuridica (in determinate condizioni) possono partecipare. Le persone fisiche non sono ammesse, salvo eccezioni per lavoratori autonomi.

 

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Parlamento Europeo: Audizioni di conferma dei commissari europei designati

Dal 4 al 12 novembre si sono tenute le audizioni dei Commissari UE. Dopo che la Presidente eletta, Ursula von der Leyen, ha illustrato la squadra proposta per la Commissione europea 2024-2029, il Parlamento ha esaminato i singoli candidati per valutarne l’idoneità.

La commissione per lo sviluppo regionale ha interrogato Raffaele Fitto, candidato italiano a vicepresidente esecutivo della Commissione responsabile per la coesione e le riforme

Nelle sue osservazioni introduttive, R. Fitto ha dichiarato la sua intenzione di rispondere alle sfide demografiche e di offrire opportunità a tutti, in particolare ai giovani, affinché possano rimanere nelle loro regioni d’origine. Si è inoltre impegnato a utilizzare il cosiddetto “approccio basato sul territorio” per rispondere meglio alle esigenze locali e collaborare più strettamente con le loro autorità.

Per quanto riguarda il futuro della politica di coesione, R. Fitto afferma che deve essere semplificata e resa più flessibile, ricordando il portafoglio dedicato alla semplificazione a disposizione della Commissione. In risposta alle domande sugli sforzi volti a rafforzare le regioni rurali colpite dallo spopolamento e dalla fuga di cervelli, R. Fitto sottolinea l’importanza di garantire un’occupazione di alta qualità, la capacità amministrativa locale, le infrastrutture soprattutto digitali, e i servizi pubblici in ogni regione. Si è inoltre impegnato a sostenere lo sviluppo dei talenti, le opportunità di lavoro e l’attuazione del Fondo per una transizione giusta.

Infine, R. Fitto si è impegnato a rispettare lo Stato di diritto quale principio fondamentale dell’UE.

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Audizione del Commissario designato Olivér Várhelyi, candidato ungherese alla carica di commissario per la Salute e il benessere degli animali.

O. Várhelyi ha affermato che avrebbe lavorato per migliorare la salute dei cittadini basandosi sull’Unione sanitaria dell’UE, dando priorità alle misure di prevenzione sanitaria, assicurando la disponibilità dei trattamenti e dei medicinali necessari e garantendo che la ricerca clinica rimanga e cresca in Europa applicando l’approccio “One Health“.

Per quanto concerne i medicinali critici, il Commissario designato ha sottolineato il suo impegno a contribuire a concludere il lavoro sulla riforma farmaceutica dell’UE e a completarlo con un nuovo Critical Medicines Act. A tal proposito verrà proposto un nuovo European Biotech Act, come abilitatore dell’innovazione, e lancerà una revisione della legislazione UE sui dispositivi medici e delle norme contro l’uso del tabacco.

In merito alla lotta contro il cancro e le malattie cardiovascolari, O. Várhelyi ha sottolineato l’importanza di implementare il piano UE per combattere il cancro e ha promesso un’iniziativa simile per affrontare le malattie cardiovascolari. Inoltre porrà attenzione su vari problemi sanitari urgenti, tra cui i problemi di salute mentale tra i giovani e la lotta alla resistenza antimicrobica. Garantirà inoltre la corretta applicazione del quadro legislativo esistente, in particolare lo spazio europeo dei dati sanitari e le norme sulle minacce sanitarie transfrontaliere.

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Le commissioni per lo sviluppo, i diritti delle donne, le libertà civili e l’ambiente hanno interrogato Hadja Lahbib, candidata per il portafoglio Preparazione, gestione delle crisi e uguaglianza.

H. Lahbib ha risposto a domande riguardanti il ​​potenziamento, la preparazione e gestione delle crisi future tramite meccanismi come l’UCPM e RescEU, la garanzia di risorse adeguate nell’attuale e nel prossimo QFP e la fornitura di un equo sostegno finanziario alle regioni colpite da calamità. In merito alla tematica dell’uguaglianza la Commissaria designata ha annunciato che, in occasione della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo 2025, presenterà una Roadmap per i diritti delle donne che fungerà da bussola per la futura strategia per l’uguaglianza di genere a partire dall’anno prossimo. Ha anche promesso misure mirate per una rinnovata strategia di uguaglianza LGBTIQ+ post-2025, tra cui incentivi, il divieto di terapie di conversione e una nuova strategia antirazzismo.

Infine, H. Lahbib spingerà per un approccio integrato a livello di Commissione per supportare i paesi fragili che attraversano crisi umanitarie, in particolare attraverso un’applicazione più coerente del triplice nesso umanitario-pace-sviluppo.

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Prossime tappe

Il presidente della commissione e i coordinatori dei gruppi politici si riuniranno dopo l’audizione per valutare le prestazioni e le qualifiche del commissario designato. Sulla base delle raccomandazioni delle commissioni, la Conferenza dei presidenti (la Presidente del PE Metsola e i presidenti dei gruppi politici) effettuerà la valutazione finale e dichiarerà chiuse le audizioni il 21 novembre. Una volta che la Conferenza dei presidenti avrà dichiarato chiuse tutte le audizioni, le lettere di valutazione saranno pubblicate.

A seguito delle audizioni di conferma, il Parlamento voterà in plenaria per approvare o respingere l’intera Commissione europea.

L’elezione da parte dei deputati al Parlamento europeo dell’intero collegio dei commissari (a maggioranza dei voti espressi, per appello nominale) è attualmente prevista durante la sessione plenaria del 25-28 novembre a Strasburgo.

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Conferenza WIRE: Settimana delle Innovative Regions UE 2024

La conferenza “Week of Innovative Regions in Europe” (WIRE), il principale forum politico europeo dedicato all’innovazione e allo sviluppo regionale, si terrà dal 13 al 14 novembre 2024 a Budapest.

La conferenza WIRE

La conferenza riunirà attori chiave degli ecosistemi di innovazione ed educazione per migliorare la competitività delle regioni UE.

Nel corso della due giorni, i relatori valuteranno l’efficacia di questi strumenti, presenteranno pratiche di successo e metteranno in evidenza le sinergie tra i programmi di finanziamento europei e regionali.

Le discussioni contribuiranno ad analizzare lo stato attuale, identificare le sfide e condividere le migliori pratiche per la competitività europea, esplorando varie iniziative, concetti e strumenti quali la strategia di Specializzazione intelligente (S3), lo strumento Investimenti d’innovazione interregionale, il pilota sulle Partnership per l’innovazione regionale e le Valli dell’innovazione regionale.

Per registrarsi all’evento si prega di cliccare sopra al seguente LINK.

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Pubblicato l’Indice di Progresso Sociale Regionale 2024

L’Unione Europea ha recentemente lanciato l’Indice di Progresso Sociale Regionale 2024, uno strumento innovativo che valuta il benessere sociale delle regioni europee oltre il tradizionale indicatore del PIL.

l’Indice di Progresso Sociale Regionale 2024

Questo indice analizza vari fattori chiave, come la salute, l’istruzione, la qualità della vita e l’inclusione sociale, al fine di fornire una panoramica più completa delle condizioni di vita nelle diverse regioni dell’UE. L’obiettivo principale dell’indice è quello di identificare le disparità regionali e supportare i responsabili politici nell’elaborazione di strategie più mirate ed efficaci per uno sviluppo regionale equo e sostenibile.

L’Indice di Progresso Sociale Regionale offre una misurazione multidimensionale del progresso, mettendo in evidenza non solo le performance economiche, ma anche aspetti fondamentali come l’accesso ai servizi pubblici, la sostenibilità ambientale e la coesione sociale. Questo approccio integrato aiuta a comprendere meglio le sfide che le regioni devono affrontare e a sviluppare politiche che promuovano un progresso sociale inclusivo.

Il lancio dell’indice ha ricevuto un forte sostegno da parte dei rappresentanti regionali e locali dell’UE, che lo considerano uno strumento cruciale per monitorare i progressi e garantire che nessuna regione venga lasciata indietro. L’indice consente anche di fare confronti tra le regioni, evidenziando le migliori pratiche e le aree in cui è necessario un maggiore intervento.

L’Indice di Progresso Sociale Regionale 2024 rappresenta un passo avanti significativo per l’UE nella promozione di un progresso equo e sostenibile, basato non solo sulla crescita economica, ma anche sul benessere sociale delle sue regioni.

 

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Commissione UE: Proposta la bozza di bilancio UE 2025

La Commissione ha proposto un bilancio annuale dell’UE di 199,7 miliardi di euro per il 2025. Il bilancio sarà integrato da una stima di 72 miliardi di euro di esborsi nell’ambito di NextGenerationEU. Questa consistente dotazione finanziaria sosterrà l’UE nel soddisfare le sue priorità politiche, integrando al contempo i cambiamenti concordati nella revisione intermedia del Quadro finanziario pluriennale (QFP) nel febbraio 2024.

Il bilancio UE 2025

La bozza di bilancio 2025 indirizza i fondi dove possono fare la differenza maggiore, in cooperazione e in linea con le esigenze degli Stati membri dell’UE e dei partner UE in tutto il mondo per rendere l’Europa più resiliente e adatta al futuro a vantaggio dei cittadini e delle aziende. Ciò sarà fatto promuovendo le transizioni verdi e digitali, creando posti di lavoro e rafforzando al contempo l’autonomia strategica e il ruolo globale dell’Europa. Inoltre, il bilancio consentirà il supporto alle tecnologie critiche chiave attraverso la piattaforma Strategic Technologies for Europe (STEP).

Gli importi del bilancio verranno stanziati per le diverse priorità come segue:

  • 53,8 miliardi di euro per la politica agricola comune e 0,9 miliardi di euro per il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, per gli agricoltori e i pescatori europei, ma anche per rafforzare la resilienza dei settori agroalimentare e della pesca e per fornire il margine necessario per la gestione delle crisi.
  • 49,2 miliardi di euro per lo sviluppo regionale e la coesione a sostegno della coesione economica, sociale e territoriale, nonché delle infrastrutture a sostegno della transizione verde e dei progetti prioritari dell’Unione.
  • 16,3 miliardi di euro per sostenere i partner UE e gli interessi correlati nel mondo, di cui, tra gli altri, 10,9 miliardi di euro nell’ambito dello Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale — Europa globale (NDICI — Europa globale), 2,2 miliardi di euro per lo Strumento di assistenza preadesione (IPA III) e 0,5 miliardi di euro per il Fondo di crescita per i Balcani occidentali, nonché 1,9 miliardi di euro per gli Aiuti umanitari (HUMA).
  • Saranno disponibili ulteriori 4,3 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni nell’ambito dello strumento per l’Ucraina, cui si aggiungeranno 10,9 miliardi di euro sotto forma di prestiti.
  • 13,5 miliardi di euro per la ricerca e l’innovazione, di cui principalmente 12,7 miliardi di euro per Horizon Europe, il programma di ricerca di punta dell’Unione. Il progetto di bilancio include anche il finanziamento dell’European Chips Act nell’ambito di Horizon Europe e tramite ridistribuzione da altri programmi.
  • 4,6 miliardi di euro per investimenti strategici europei, di cui 2,8 miliardi di euro per il meccanismo per collegare l’Europa per migliorare le infrastrutture transfrontaliere; 1,1 miliardi di euro per il programma Europa digitale per dare forma al futuro digitale dell’Unione; e 378 milioni di euro per InvestEU per le priorità chiave (ricerca e innovazione, doppia transizione verde e digitale, settore sanitario e tecnologie strategiche).
  • 2,1 miliardi di euro di spesa dedicata allo spazio, principalmente per il Programma spaziale europeo, che riunirà l’azione dell’Unione in questo settore strategico.
  • 11,8 miliardi di euro per resilienza e valori, di cui, tra gli altri, 5,2 miliardi di euro per i crescenti costi di prestito per NGEU, 4 miliardi di euro per Erasmus+ per creare opportunità di istruzione e mobilità per le persone, 352 milioni di euro per sostenere artisti e creatori in tutta Europa e 235 milioni di euro per promuovere giustizia, diritti e valori.
  • 2,4 miliardi di euro per l’ambiente e l’azione per il clima, di cui principalmente 771 milioni di euro per il programma LIFE a sostegno della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici e 1,5 miliardi di euro per il Fondo per una transizione giusta per garantire che la transizione verde funzioni per tutti.
  • 2,7 miliardi di euro per la protezione delle frontiere, di cui principalmente 1,4 miliardi di euro per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere (IBMF) e 997 milioni di euro (contributo totale dell’UE) per l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex).
  • 2,1 miliardi di euro per la spesa legata alla migrazione all’interno dell’UE , di cui principalmente 1,9 miliardi di euro per sostenere migranti e richiedenti asilo, in linea con i valori e le priorità UE.
  • 1,8 miliardi di euro per affrontare le sfide della difesa, di cui principalmente 1,4 miliardi di euro per sostenere lo sviluppo delle capacità e la ricerca nell’ambito del Fondo europeo per la difesa (FES) e 244,5 milioni di euro per sostenere la mobilità militare.
  • 977 milioni di euro per garantire il funzionamento del mercato unico, di cui 613 milioni di euro per il programma per il mercato unico e 205 milioni di euro per lavori in materia di lotta contro le frodi, fiscalità e dogane.
  • 583 milioni di euro per EU4Health per garantire una risposta sanitaria completa alle esigenze delle persone, nonché 203 milioni di euro per il meccanismo di protezione civile dell’Unione (rescEU) per poter dispiegare rapidamente assistenza operativa in caso di crisi.
  • 784 milioni di euro per la sicurezza, di cui 334 milioni di euro destinati al Fondo per la sicurezza interna (ISF), che combatterà il terrorismo, la radicalizzazione, la criminalità organizzata e la criminalità informatica.
  • 196 milioni di euro per connessioni satellitari sicure nell’ambito del nuovo programma dell’Unione per la connettività sicura.

Il progetto di bilancio per il 2025 fa parte del bilancio a lungo termine dell’Unione adottato alla fine del  2020 e modificato nel febbraio 2024, compresi i successivi adeguamenti tecnici, e mira a trasformare le sue priorità in risultati annuali concreti.

Il bilancio annuale per il 2025 dovrà essere formalmente adottato dall’Autorità di bilancio entro la fine dell’anno.

 

Per visualizzare la pagina dedicata alle Q&A relative al Bilancio UE 2025, si prega di consultare il seguente LINK.

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Aperte le candidature per il 17° concorso REGIOSTARS Awards

C’è tempo fino al 31 maggio 2024 per partecipare alla 17° edizione di REGIOSTARS Awards, il concorso dell’UE che, dal 2008, ogni anno premia i progetti più innovativi di sviluppo regionale.

REGIOSTARS è organizzato dalla DG REGIO Politica Regionale e Urbana della Commissione europea e nel corso degli anni è diventato il marchio di eccellenza per i progetti finanziati dai fondi della politica UE di coesione che dimostrano l’impatto e l’inclusività dello sviluppo regionale. Proponendo soluzioni alle sfide comuni e cogliendo le maggiori opportunità, i progetti REGIOSTARS hanno ispirato le regioni a realizzare una politica regionale dell’UE sempre più incisiva.

 

I REGIOSTARS Awards 2024

Quest’anno i candidati possono scegliere tra cinque aree tematiche, corrispondenti agli Obiettivi di Policy della Politica di Coesione:

  1. Un’Europa competitiva e intelligente – Promuovere la competitività, l’innovazione e la resilienza economica;
  2. Un’Europa verde – La transizione verde come fattore di sviluppo regionale;
  3. Un’Europa connessa – Migliorare la mobilità e la connettività tra le regioni;
  4. Un’Europa sociale e inclusiva – Realizzare un’Europa più inclusiva sfruttando i talenti regionali;
  5. Un’Europa più vicina ai cittadini – Promuovere lo sviluppo sostenibile di tutti i tipi di territori.

È possibile presentare la propria candidatura fino al 31 Maggio 2024, data entro la quale il progetto candidato deve essere obbligatoriamente terminato.  

Una giuria indipendente di accademici selezionerà fino a 5 finalisti per categoria, che si sfideranno in una fase finale durante la Settimana europea delle regioni e delle città a Bruxelles, durante la quale avverrà anche la cerimonia di premiazione.

La cerimonia di premiazione si svolgerà il 9 ottobre 2024 a Bruxelles. I vincitori di ciascuna categoria e quello incoronato dal pubblico beneficeranno di una campagna di comunicazione locale (gestita in collaborazione con la DG REGIO della Commissione europea) volta alla promozione delle attività premiate nella regione.

 

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INTERREG EUROPE: Pubblicata la 3° call per presentare proposte

Il Programma INTERREG EUROPE ha pubblicato l’avviso di pre-informazione per rendere noto a tutti i soggetti interessati che, a partire dal 20 Marzo e fino alle ore 12:00 del 7 Giugno 2024, sarà possibile presentare proposte progettuali in risposta alla 3° call.

Organizzazioni eleggibili per la 3° call del Programma INTERREG EUROPE sono:

  • Autorità Pubbliche.
  • Enti di Diritto Pubblico.
  • Enti Privati No-profit (che però non possono assumere il ruolo di Lead Partner).
L’obiettivo del Programma INTERREG EUROPE

Attraverso la Politica di Coesione, l’Unione europea si adopera per ridurre le disparità sia nei livelli di sviluppo che nella qualità della vita delle regioni europee. Promuove azioni volte a rendere il territorio europeo più innovativo, più sostenibile e più inclusivo, migliorando così la qualità della vita degli abitanti. La maggior parte dei fondi destinati a ridurre queste disparità sono gestiti a livello regionale o nazionale, ma l’Unione Europea ritiene che lo sviluppo regionale possa essere migliorato anche attraverso la cooperazione transfrontaliera grazie ai Progetti INTERREG.

In questo contesto, il programma Interreg Europe sostiene lo scambio e il trasferimento di esperienze, approcci innovativi e lo sviluppo di capacità tra le autorità pubbliche e le altre organizzazioni interessate in tutta Europa, al fine di migliorare i loro strumenti di politica di sviluppo regionale, compresi i programmi nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti per l’occupazione e la crescita”.

Il Programma copre l’intero territorio Europeo, ed ora sono ammessi in qualità di Partner anche i soggetti provenienti da Albania, Bosnia Erzegovina, Moldova, Montenegro, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia, Svizzera e Ucraina. Partner provenienti da altri Paesi, possono partecipare ma senza ricevere fondi europei.

Il programma è strutturato su di un’unica priorità trasversale: l’obiettivo specifico Interreg “una migliore governance della cooperazione”. Ciò significa che i beneficiari possono cooperare su qualsiasi tema di rilevanza comune in linea con le loro esigenze regionali, purché rientri nell’ambito della politica di coesione, ed in particolare:

  1. Un’Europa più smart.
  2. Un’Europa più verde.
  3. Un’Europa più connessa.
  4. Un’Europa più sociale.
  5. Un’Europa più vicina ai cittadini.

Infine, in linea con l’obiettivo del programma, le autorità responsabili delle politiche sono il gruppo target principale di Interreg Europe. Queste organizzazioni possono essere autorità nazionali, regionali o locali, nonché altre organizzazioni responsabili dell’elaborazione e/o dell’attuazione delle politiche di sviluppo regionale.

Ogni “regione” coinvolta in un progetto deve identificare il principale strumento politico che intende migliorare attraverso la cooperazione, e deve essere garantito il coinvolgimento diretto delle autorità responsabili di questi strumenti. Infatti, il coinvolgimento dell’autorità responsabile della politica come partner è obbligatorio per almeno il 50% degli strumenti di policy indicati nel Progetto. Per i restanti strumenti di policy (se presenti), tali autorità devono essere coinvolte come “autorità politica associata”.

 

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