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La Commissione Europea propone il Bilancio UE per il 2024

La Commissione Europea ha recentemente proposto, in data 7 di giugno, il bilancio annuale dell’Unione che ammonta a 189,3 miliardi di € in impegni previsti per il 2024. A questa imponente somma occorre aggiungere i 113 miliardi € di sovvenzioni relative al NextGeneration EU, programma complementare dedicato alla ripresa post-pandemica verso un futuro sostenibile che protegga e crei posti di lavoro.

Le sei grandi sfide definite dalla presidente Von der Leyen sono: il Green Deal europeo, un’Europa digitale, un’economia che funzioni per tutti, la promozione dello stile di vita europeo, un’Europa che sia forte nel mondo e una nuova spinta verso la democrazia, che si lega nel contesto geopolitico attuale alla vicenda Ucraina.

Tra le principali voci di spesa, Bruxelles propone di assegnare 53,8 miliardi di euro per la politica agricola comune, 47,9 miliardi per la coesione, 15,8 miliardi per sostenere i partner e gli interessi in politica estera, 2,4 miliardi di euro per ambiente e clima, 1,7 miliardi per la migrazione, 2,2 miliardi per la protezione delle frontiere, e 1,6 miliardi di euro per la difesa.

Il tema della salute nel bilancio del 2024 della Commissione:

Il programma NextGenerationEU fornisce i mezzi supplementari e complementari necessari per poter rispondere in modo deciso ed efficace alle urgenti sfide causate dal quadro post-pandemico. I fondi di investimento servono a dare una spinta all’attuazione delle riforme contenute nei programmi di ripresa e resilienza.

Oltre ai piani degli stati membri, nel bilancio l’UE intende portare avanti il discorso della resilienza per il futuro anche attraverso dei meccanismi diretti a livello comunitario, come il programma RescEU che rafforza il meccanismo di protezione civile nell’UE per altri 230 milioni di € e 754 milioni per programmare l’EU4Health, che garantirà una risposta globale alle sfide sanitarie.

I prossimi passaggi istituzionali per l’approvazione del bilancio 2024:

Dopo l’adozione da parte del collegio, la Commissione europea presenta il progetto di bilancio dell’UE per il 2024 al Parlamento europeo e al Consiglio, che adottano congiuntamente la decisione finale. Il Consiglio adotta di norma il suo parere sul bilancio entro la fine di luglio e il Parlamento europeo annuncia la sua posizione ufficiale in autunno.

Successivamente, viene convocato un comitato di conciliazione specifico, di solito verso la fine dell’autunno, per conciliare le posizioni del Parlamento e del Consiglio. Deve concordare entro 21 giorni un bilancio comune, che entrambe le istituzioni dovrebbero successivamente approvare. Quest’anno, il periodo va dal 24 ottobre al 13 novembre.

Nelle prossime settimane la Commissione intende presentare al Parlamento europeo e al Consiglio una revisione intermedia del bilancio a lungo termine.

Revisione del bilancio a lungo termine e prospettive di flessibilità:

Negli ultimi anni, le risorse dell’Unione Europea sono state determinanti per consentire di rispondere alle sfide, dalla ripresa post-pandemia al sostegno all’Ucraina a seguito all’aggressione della Russia e agli investimenti nell’autonomia strategica dell’UE. Ciò ha messo però a dura prova il bilancio dell’UE e ha portato al massimo le flessibilità dello stesso.

Nel 2020, quando fu concordato il bilancio a lungo termine dell’UE, la Commissione si impegnò a intraprendere e presentarne una revisione in relazione alla sua esecuzione e alle disponibilità rimanenti, nel contesto delle numerose sfide aggiuntive che lo stesso ha dovuto affrontare dal 2020 e delle prospettive future.

L’esito di tale analisi sarà presentato la prossima settimana, nello specifico il 20 giugno 2023. Le eventuali implicazioni per il bilancio 2024 possono successivamente essere prese in considerazione nell’ambito della procedura di bilancio.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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RescEU: più di 106 milioni di Euro per il primo ospedale da campo paneuropeo

Le catastrofi, siano esse naturali o provocate dall’uomo, si sono susseguite negli ultimi decenni con sempre maggiore frequenza ed intensità. Per ovviare a questa necessità, la Commissione Europea sta intervenendo nell’ambito del programma rescEU, che consiste nell’implementazione e nel miglioramento del meccanismo di Protezione Civile a livello paneuropeo (che comprende paesi della regione europea e non strettamente dell’UE-27, quali ad esempio la Turchia) totalmente finanziato dall’Unione.

Nello specifico, la Commissione sta stanziando 106,2 milioni di euro per Italia, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Romania e Turchia per sviluppare la nuova capacità rescEU EMT, ossia i team di emergenza medica degli ospedali da campo.

Gli ospedali da campo sono strutture di cura temporanea tristemente noti, poiché vengono allestiti in caso di necessità quali disastri naturali o emergenze sanitarie che coinvolgano grandi quantità di cittadini. Storicamente, gli ospedali da campo nascono nella medicina di guerra dall’esigenza conclamata di poter disporre di cure mediche altamente avanzate in strutture adeguate, in prossimità dei luoghi di intervento.

Dove si iscrive l’investimento attuale all’interno di rescEU?

Dei tre elementi principali di cui si compone a grandi linee un ospedale da campo, ossia di un’équipe medica, una squadra logistica e attrezzature mediche sofisticate facilmente trasportabili sui luoghi di intervento, l’investimento di specie messo in atto dalla commissione coinvolge i team di emergenza sanitaria (EMT).

L’iniziativa istituirà tre squadre mediche di emergenza EMT di tipo 2, che includeranno servizi chirurgici e diagnostici. In aggiunta, ben 17 équipe di assistenza specializzate offriranno la loro esperienza e conoscenza in molte delle attività da campo: la terapia intensiva, il trattamento degli infortuni fisici (ad esempio le ustioni) e mentali, logistica avanzata e gestione del trasporto dei pazienti verso soluzioni rapide e sicure, supporto mater-infantile, riabilitazione, trattamento ortopedico, laboratorio, telecomunicazioni e fornitura di ossigeno.

L’operatività di rescEU sarà effettiva a partire dal 2024 e consentirà di poter rispondere ad un’ampia gamma di scenari catastrofici ed emergenziali. Le squadre sopra menzionate affiancheranno le 15 équipe di emergenza già offerte dagli Stati membri e partecipanti al pool europeo di Protezione Civile.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.