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Rafforzare il ruolo degli organismi per la parità: adottate due direttive

Il Consiglio UE ha adottato formalmente due direttive tese a rafforzare il ruolo degli organismi per la parità in tutta l’Unione. Gli organismi per la parità sono stati istituiti al fine di promuovere e difende la parità di trattamento, combattere le discriminazioni e offrire assistenza indipendente alle vittime, conducendo sondaggi, pubblicando rapporti indipendenti e formulando raccomandazioni su questioni relative alla discriminazione.

Queste ultime, infatti, potranno contattare queste istituzioni ogni qualvolta subiscono discriminazioni, sia che esse siano basate sulla disabilità, sia che si basino su altri motivi, quali l’età, l’etnia, il genere o l’orientamento sessuale, a seconda della legge antidiscriminazione pertinente e del mandato accordato all’Organismo per la Parità nei rispettivi Paesi.

Le nuove “Direttive sugli standard per gli Organismi per la Parità”

Le nuove norme adottate miglioreranno l’efficacia di tali organismi e ne garantiranno l’indipendenza stabilendo requisiti minimi comuni attraverso una serie di ambiti chiave, tra cui:

  • competenze rafforzate per consentire agli organismi per la parità di combattere la discriminazione per motivi di religione o convinzioni personali, disabilità, età e orientamento sessuale nel settore dell’occupazione e la discriminazione fondata sul sesso nel settore della sicurezza sociale;
  • l’obbligo giuridico di indipendenza degli organismi per la parità da influenze esterne;
  • l’obbligo giuridico di dotare gli organismi per la parità di risorse umane, tecniche e finanziarie sufficienti;
  • l’obbligo per le istituzioni pubbliche di consultare gli organismi per la parità su questioni relative alla discriminazione e di conferire agli organismi per la parità il potere di condurre attività volte a prevenire le discriminazioni e promuovere la parità di trattamento, ad esempio promuovendo azioni positive e l’integrazione della parità;
  • maggiori poteri di svolgere indagini e ricorrere alla risoluzione delle controversie nei casi di discriminazione, in linea con il diritto e le prassi nazionali.

Le direttive saranno ora firmate ed entreranno in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per adeguare la legislazione nazionale alle disposizioni delle direttive.

 

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Parlamento UE: esiti dell’ultima sessione plenaria di Strasburgo

Nell’ambito dell’ultima sessione plenaria tenutasi a Strasburgo a fine aprile scorso, il Parlamento Europeo ha adottato le ultime direttive e risoluzioni in una intensa quattro giorni prima delle elezioni europee.

Nel dettaglio i deputati hanno approvato:

  • L’accordo interistituzionale sull’istituzione di uno Spazio Europeo dei Dati Sanitari – EHDS: che consentirà ai cittadini di avere accesso in tutta l’UE a una cartella clinica elettronica contenente prescrizioni, immagini e test di laboratorio; di anonimizzare i dati sanitari da condividere per la ricerca (ad esempio sulle malattie rare); di aumentare le tutele della privacy che regolano come e per quale scopo i dati sensibili sono condivisi. L’accordo ora deve essere formalmente approvato dal Consiglio. Una volta pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE, entrerà in vigore venti giorni dopo. Il regolamento si applicherà due anni dopo, con alcune eccezioni, tra cui l’uso primario e secondario delle categorie di dati, che si applicheranno quattro o sei anni dopo, a seconda della categoria.

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  • L’adozione di misure volte a migliorare la disponibilità della diagnostica in vitro (IVD) per i pazienti e gli operatori sanitari: Queste misure includono la concessione di più tempo alle aziende per la transizione alle nuove norme UE sugli IVD, l’introduzione di un nuovo obbligo per i produttori di informare le autorità nazionali e il settore sanitario in caso di interruzione della fornitura di determinati dispositivi medici e la possibilità di un’introduzione graduale della Banca Dati Europea dei Dispositivi Medici – Eudamed. Il regolamento di modifica ora deve essere formalmente approvato dal Consiglio. Entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

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  • La nuova normativa sulle sostanze di origine umana (SoHO): La nuova legislazione consiste in un unico regolamento, ugualmente applicabile in tutti gli Stati membri, che migliorerà l’armonizzazione, semplificherà gli scambi transfrontalieri e l’accesso a SoHO garantendo un livello uniforme di protezione in tutta l’UE. Pertanto, questo regolamento costituisce una revisione completa della legislazione esistente per garantire la sicurezza e la qualità del sangue, dei tessuti e delle cellule (BTC), estendendo tali norme anche al latte materno. Il nuovo regolamento combina misure che si applicano alle autorità di regolamentazione, agli enti SoHO e agli istituti che preparano SoHO, nonché agli ospedali e alle cliniche in cui le SoHO vengono utilizzati per curare i pazienti. Il nuovo regolamento propone anche la creazione di una piattaforma SoHO dell’UE per facilitare lo scambio di dati e l’amministrazione nel settore. Il nuovo regolamento sarà ora adottato dal Consiglio entro la primavera e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e sarà applicabile entro la metà del 2027.

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  • La nuova direttiva sulla carta UE di disabilità e sulla tessera europea di parcheggio per le persone con disabilità, che istituisce: condizioni preferenziali per le persone con disabilità in tutta l’UE, come l’accesso prioritario e l’accesso ai parcheggi riservati; una Carta europea di disabilità da rilasciare e rinnovare gratuitamente; la trasportabilità dei diritti anche per coloro che si trasferiscono temporaneamente in un altro paese dell’UE per studiare. Il testo concordato dovrà ora essere adottato formalmente anche dal Consiglio prima della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e dell’entrata in vigore.

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