La Commissione europea ha pubblicato nuove versioni delle bozze dei Work Programme 2026–2027 di Horizon Europe per i Cluster 5 (“Clima, Energia e Mobilità”) e Cluster 6 (“Alimentazione, Bioeconomia, Risorse naturali, Agricoltura e Ambiente”).
Riduzione dei finanziamenti per la ricerca collaborativa
I documenti confermano un calo delle risorse dedicate ai grandi progetti collaborativi (cioè progetti di ricerca che coinvolgono consorzi internazionali di università, centri di ricerca, imprese e istituzioni pubbliche, con l’obiettivo di unire competenze complementari per affrontare sfide comuni).
Per il Cluster 5, i fondi previsti scendono di circa un terzo: da 1,759 miliardi a 1,218 miliardi di euro nel 2026 e da 1,296 miliardi a 862 milioni nel 2027. Tuttavia, una parte significativa delle risorse è stata semplicemente riallocata, in particolare verso le Missions di Horizon Europe (circa 500 milioni di euro) e verso i progetti dimostrativi di tecnologie a basse emissioni (150 milioni di euro).
Il Cluster 6 registra una riduzione analoga: da circa 900 milioni a poco più di 600 milioni di euro annui. Anche in questo caso la variazione è dovuta soprattutto allo spostamento di fondi verso le Missions e il New European Bauhaus (l’iniziativa della Commissione che integra sostenibilità, estetica e inclusione per ripensare gli spazi di vita e lavoro in chiave innovativa e verde).
Razionalizzazione e riduzione dei bandi
Il numero dei grandi bandi passa da 18 a 16, con l’assorbimento di diversi topic all’interno di call già esistenti. L’obiettivo è rendere la struttura più snella e coerente, favorendo al contempo sinergie tra aree tematiche.
Prospettive e impatti sulla salute
Le bozze restano al momento provvisorie: la versione definitiva dei Work Programme sarà adottata entro la fine del 2025. Le scelte di bilancio, sebbene riguardino principalmente clima, energia, mobilità e agricoltura, avranno effetti indiretti anche sulla salute: dalla riduzione degli impatti ambientali allo sviluppo di sistemi alimentari più resilienti, fino alle connessioni nell’ambito del One Health con le Mission “Climate” e “Soil Health and Food”.
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