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Meeting annuale sulla Piattaforma Europea per le Politiche Sanitarie 19 aprile

Il meeting annuale sulla Piattaforma Europea per le Politiche Sanitarie avverrà in forma ibrida (online e in presenza) e si terrà in inglese.

La sessione mattutina (9.30-12.30 CEST) sarà dedicata alla presentazione delle Dichiarazioni congiunte da parte dei leader delle reti tematiche, seguita da una tavola rotonda per condividere le lezioni apprese e i possibili miglioramenti per i prossimi cicli.

Le organizzazioni interessate presenteranno le loro dichiarazioni congiunte in quattro aree diverse: antidiscriminazione ed equità sanitaria; HIV, tubercolosi, epatite virale e infezioni sessualmente trasmissibili; salute mentale in tutte le politiche e navigazione delle disuguaglianze sanitarie nell’UE attraverso l’intelligenza artificiale.

La sessione pomeridiana (13.30-16.30 CEST) sarà dedicata ai primi risultati dello studio di valutazione della Piattaforma Europea per le Politiche Sanitarie. Il contraente incaricato dello studio presenterà il processo seguito e i risultati principali, dopodiché si terrà una sessione di break-out in cui i partecipanti in loco e online potranno fornire contributi e scambiare idee.

Per maggiori informazioni sulla Piattaforma Europea per le Politiche Sanitarie si prega di consultare il seguente LINK.

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NAT: I leader invitano la Commissione a creare un quadro di valutazione della vulnerabilità

L’incontro NAT

Durante il diciassettesimo incontro NAT, i leader locali e regionali hanno sostenuto che l’Unione europea non dovrebbe solo reagire alle crisi, ma anche essere in grado di anticiparle, definendo i criteri di vulnerabilità a livello territoriale e integrandoli nel processo decisionale della stessa UE. Nel corso dell’incontro si è discusso anche dell’etichettatura dei prodotti alimentari e delle bevande alcoliche, con una forte presa di posizione da parte della delegazione italiana del CdR contro iniziative di singoli stati che possono avere un impatto in particolare sull’esportazione e il consumo di vino.

Il progetto di parere sul rafforzamento della resilienza dell’Unione e dei suoi territori, adottato all’unanimità durante la riunione, si basa sulla constatazione che le crisi si moltiplicano e si susseguono o si sovrappongono. Pertanto, la resilienza non dovrebbe concentrarsi solo sui disastri e sulla risposta alle catastrofi, ma anche sull’identificazione delle vulnerabilità, in particolare quelle sociali.

Il parere invita quindi la Commissione europea a creare un quadro di valutazione delle vulnerabilità territoriali che consenta agli enti locali e regionali d’identificare le sfide che devono affrontare e rendere le loro comunità più resilienti. La riduzione di queste vulnerabilità potrebbe essere integrata come asse prioritario nella futura politica di coesione e le regioni più vulnerabili potrebbero ricevere finanziamenti aggiuntivi, sul modello del Fondo per la transizione giusta.

I membri della commissione NAT hanno inoltre adottato un progetto di parere sul quadro legislativo per i sistemi alimentari sostenibili, una delle iniziative principali della strategia europea “Farm to Fork” che la Commissione europea prevede di presentare entro la fine del 2023. La nuova normativa getterà le basi per un approccio più coerente per collegare meglio molti settori che hanno implicazioni per l’alimentazione, affrontando gli aspetti ambientali, sociali ed economici della sostenibilità.

Il dibattito e il voto hanno permesso di affrontare anche la questione dell’etichettatura degli alimenti, comprese le avvertenze sanitarie sui prodotti alcolici che potrebbero essere introdotte in Irlanda nei prossimi mesi.

I membri hanno concordato – approvando un emendamento sul tema – che sistemi di etichettatura obbligatoria o volontaria, anche sperimentali, di prodotti alimentari e di bevande alcoliche, adottati a livello nazionale e senza un coordinamento a livello europeo, possono provocare effetti distorsivi e negativi all’interno del mercato unico, che sarebbero particolarmente penalizzanti per i produttori medio-piccoli.

I prossimi passi

Il parere sul quadro legislativo per i sistemi alimentari sostenibili, di cui è relatrice la vice-presidente del Parlamento fiammingo Joke Schauvliege(BE/EPP), sarà votato alla plenaria del CdR del 24 maggio 2023.

I membri della commissione NAT hanno anche nominato l’assessore all’agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo (IT/Renew Europe) relatore del parere sulla gestione del rischio per rafforzare la sostenibilità dell’agricoltura europea.

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REGIO Peer2Peer: piattaforma tematica e scambi di buone pratiche

REGIO Peer2Peer è l’iniziativa che consente al personale delle autorità di programma e di altri enti pubblici coinvolti nella gestione e attuazione dei programmi FESR, FC e JTF di incontrarsi e scambiare conoscenze e buone pratiche sia a livello bilaterale che multilaterale.

L’iniziativa permette di organizzare scambi a breve termine con uno o più pari di altri paesi dell’UE per soddisfare esigenze di apprendimento specifiche e inoltre mette a disposizione una piattaforma per sviluppare un dialogo a lungo termine con colleghi di diversi paesi dell’UE su argomenti di interesse comune per consentire un’analisi approfondita e la co-creazione.

L’iniziativa si compone quindi di 2 pilastri:

  • TAIEX-REGIO Peer2Peer: si concentra sullo scambio di conoscenze esistenti in tempo utile e su richiesta
  • Comunità di Regio Peer2Peer: facilitano discussioni più approfondite e mirano a costruire nuove conoscenze e sviluppare nuovi approcci e strumenti.

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HELPDESK Fondi UE per i servizi sociali

E’ attivo il progetto Helpdesk informatico, finanziato dall’UE tramite il Fondo sociale europeo Plus FSE+, che fornirà ai prestatori di servizi sociali e le autorità di gestione di tutti gli Stati membri dell’UE sostegno e consulenza su misura su come accedere e utilizzare i fondi dell’UE. 

Lanciato dall’Associazione europea dei fornitori di servizi per le persone con disabilità (EASPD) e da 15 organizzazioni partner, il sito web sarà il punto centrale per tutte le informazioni raccolte e gli strumenti prodotti per aiutare i servizi sociali, come l’assistenza sanitaria, l’alloggio, l’assistenza all’occupazione e i prestatori di assistenza all’infanzia — nonché le autorità di gestione locali e regionali — ad accedere ai fondi dell’UE.

Obiettivi del progetto Helpdesk

  • Promuovere lo sviluppo di capacità e la sensibilizzazione su FSE+, FESR e React EU (e altri fondi UE pertinenti) su come tali fondi possano sostenere meglio interventi efficaci nei servizi sociali

  • Facilitare e semplificare l’uso e l’accesso ai fondi UE per i servizi sociali

  • Facilitare lo scambio e la cooperazione tra le Autorità di gestione, i servizi sociali e la Commissione europea (CE) per garantire che le priorità di finanziamento si basino su una valutazione dei bisogni sociali e siano mirate a interventi di servizio sociale efficaci e basati su dati concreti

Come risultato del crescente bisogno di assistenza e supporto che caratterizza il tempo presente, la domanda di servizi sociali di qualità è in costante aumento. Nonostante il loro ruolo cruciale, è ampiamente riconosciuto che, al giorno d’oggi, i servizi sociali si trovano ad affrontare sfide importanti, come il sottofinanziamento cronico, la carenza di personale e le difficoltà nella transizione verso forme di servizi basati sulla comunità e incentrati sulla persona.

I fondi dell’UE, in particolare il FSE+ e il FESR, possono creare opportunità fondamentali per superare questi ostacoli. Tuttavia, troppo spesso i servizi sociali faticano a beneficiare di questi fondi per tre motivi principali:  carenza di conoscenza e consapevolezza dei fondi UE;  complessità delle procedure di accesso e utilizzo dei fondi UE; mancanza di capacità di massimizzare l’impatto di questi fondi nel settore dei servizi sociali. Inoltre, le autorità di gestione spesso incontrano difficoltà nell’utilizzare i fondi europei per finanziare progetti di inclusione sociale di alta qualità.

Il progetto Helpdesk quindi mira ad affrontare e risolvere questi problemi e a offrire soluzioni concrete sia ai fornitori di servizi sociali che alle autorità.

Per maggiori informazioni sull’helpdesk si prega di consultare il seguente LINK.

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Nuova startup biomedica pugliese nata grazie ai Fondi di Coesione

BionIT Labs è una startup innovativa pugliese che è nata ed è stata sostenuta nelle varie fasi del suo percorso di crescita dai Fondi di Coesione, divenendo un esempio virtuoso di impatto sul territorio. BionIT Labs ha realizzato una mano bionica completamente adattiva, unendo una consolidata conoscenza scientifica e tecnologica a forti sensibilità valoriali. L’obiettivo dell’azienda medtech è sviluppare dispositivi medici per migliorare concretamente la qualità della vita delle persone con disabilità, al fine di creare un mondo in cui l’accesso ad ogni opportunità sia più equo.

L’idea del team di startupper salentini ha potuto prendere vita grazie alle opportunità di finanziamento POR PIN – Pugliesi Innovativi e TecnoNidi di Regione Puglia.

Dal 2018, quando ha cominciato il suo percorso tra le giovani idee imprenditoriali selezione da PIN, il progetto della protesi bionica Adam’s Hand®, progettata e realizzata da BionIT Labs, ha fatto molta strada: ha vinto tra gli altri lo “SME instrument phase I”, Brevetti + e per due volte Tecnonidi, chiudendo, infine, a ottobre 2021 un seed round di investimento di 3.5M euro con CDP venture Capital ed Equiter attraverso il fondo RIF.

Nel 2022, visti i risultati raggiunti in termini di crescita del team, sviluppo prodotto, tutela della proprietà intellettuale e demo commerciali realizzate in tutta Europa, Adam’s Hand® è stata lanciata sul mercato europeo attraverso il primo distributore ufficiale, Uniprox, che si occuperà della distribuzione del dispositivo nell’area DACH (Paesi europei che compongono l’area linguistica tedesca).

Per comprendere la reale influenza di un dispositivo come Adam’s Hand, è importante conoscere le storie delle persone a cui sta davvero cambiando la vita, come Michele, nato con agenesia dell’arto superiore destro. Pur non avendo mai utilizzato una protesi mioelettrica prima della scorsa estate, Michele è rimasto colpito dalla presentazione della protesi bionica e ha voluto testarne personalmente tutte le potenzialità.

La virtuosa storia di BionIT Labs mostra che l’impatto del sostegno all’innovazione tecnologica, offerto alle startup da Regione Puglia anche attraverso le opportunità di finanziamento dei fondi di coesione FESR ed FSE, si riflette in un vantaggio per tutta la comunità. In quest’ottica l’azienda non acquisisce risorse solo per migliorano il proprio posizionamento sul mercato internazionale, ma soprattutto per migliorare la qualità di vita delle persone, un obiettivo che va ben oltre i confini in cui è nata.

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Video-corso sulla cooperazione territoriale europea CTE 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna ha organizzato un video- corso di 7 lezioni per conoscere le principali caratteristiche dei Programmi Interreg dell’attuale programmazione europea CTE 2021-2027. Il Programma del corso prevede:

  1. Modulo n.1: La cooperazione territoriale europea nella politica di coesione. Lezione di Lodovico Gherardi
  2. Modulo n.2: I progetti CTE nella programmazione 2021-2027. Lezione di Ivano Magazzù
  3. Modulo n.3.1: Interreg Euro-MED e Interreg Italia-Croazia. Lezione di Stefania Leoni
  4. Modulo n.3.2: Interreg Central Europe, Interreg Europe, Espon 2030, Urbact IV. Lezione di Lorenzo Buratti
  5. Modulo n.3.3: Interreg Adrion. Lezione di Barbara Di Piazza
  6. Modulo n.4: Complementarietà fra CTE e mainstream. Lezione di Raffaella Gentile
  7. Modulo n.5: Le strategie macroregionali Eusair e Eusalp, l’iniziativa Westmed. Lezione di Stefania Leoni

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Altro

Nuovo AGA – Annotated Grant Agreement

Il nuovo AGA — Annotated Grant Agreement riflette la nuova struttura del MGA che è stato introdotto dalla CE per i programmi di nuova generazione per il periodo 2021-2027. Inoltre, poiché oramai, la maggior parte dei programmi utilizza gli strumenti eGrants della Commissione Europea (EU Funding & Tenders Portal), le annotazioni si riferiscono prevalentemente ai grant gestiti attraverso questo strumento.

Sono state apportate modifiche preliminari a tutte le sezioni.

Nello specifico sono state apportate, rispetto alla versione precedente, modifiche significative agli articoli 1-12; 20. Questi articoli sono ora stabilizzati (ad eccezione del punto 6.2.D.X Altre categorie specifiche di costi). Eventuali ulteriori modifiche a questa bozza saranno specificatamente elencate nelle versioni successive.

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Altro

Evento di Brokerage Horizon Europe Salute & SSH

HNN 3.0 è una rete di punti di contatto nazionali (NCP) nell’area della “Salute” che ha l’obiettivo di facilitare la cooperazione transnazionale tra i diversi NCP nel settore salute del Cluster 1 di Horizon Europe per supportare coloro interessati a finanziamenti nell’ambito della ricerca.

HNN3.0 sta organizzando un evento di intermediazione a Parigi, dedicato ai bandi Horizon Europe Cluster 1 SALUTE 2024, in cui è di grande importanza il coinvolgimento di partner con competenze specifiche nelle SCIENZE SOCIALI E UMANE (SSH).

Diversi topic nel Cluster 1 (principalmente nell’area Salute ma anche del programma di lavoro del Cluster 2), richiedono l’effettivo contributo delle discipline SSH e il coinvolgimento di esperti SSH e istituzioni, così come specifiche competenze SSH rilevanti ai fini dell’impatto sociale delle relative attività di ricerca.

Questo evento di brokerage per la costituzione di partenariati internazionali darà a queste due comunità della ricerca la possibilità di incontrarsi e le aiuterà a costruire eventuali partenariati per i prossimi bandi previsti per il 2024. L’evento prevede sessioni di pitching e incontri bilaterali per consentire ai partecipanti di condividere le proprie idee e interessi.

L’evento è gratuito e sarà limitato a 150 partecipanti. Avrà luogo il 5 Giugno 2023 ed è obbligatoria l’iscrizione entro il 30 aprile.

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Aperta la Call “Pathways to synergies” Horizon Europe: Allargare la partecipazione e diffondere l’eccellenza

Il contesto Horizon Europe

Nell’ambito di Horizon Europe, la Commissione europea finanzia progetti per rafforzare la ricerca e l’innovazione in Europa. Il sottoprogramma ‘Widening participation and spreading excellence’ (Ampliare la partecipazione e diffondere l’eccellenza) contribuisce a costruire la capacità di ricerca e innovazione dei Paesi in ritardo in termini di prestazioni di R&I, in linea con gli obiettivi politici dello Spazio europeo della ricerca.

Le sinergie tra Horizon Europe e i programmi della politica di coesione, principalmente il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), ma anche INTERREG e il Fondo per la resilienza e la ripresa (RRF), sono fondamentali per far sì che i Paesi recuperino il loro ritardo nella R&I e per ridurre il divario nell’innovazione in Europa. Sebbene tali sinergie siano già state affrontate nelle azioni di Teaming e di Excellence Hubs, questi strumenti non colgono l’intera gamma di sinergie possibili e devono essere integrati da uno schema dedicato.

La Comunicazione della Commissione sulle “Sinergie tra Horizon Europe e i programmi FESR”, del novembre 2022, presenta le nuove opportunità per realizzare sinergie operative tra Horizon Europe e il FESR, anche per quanto riguarda i Seal of Excellence, i trasferimenti, i finanziamenti cumulativi, i finanziamenti combinati (partenariati cofinanziati e istituzionalizzati), il teaming e le sinergie upstream/downstream.

L’obiettivo è di rafforzare l’impatto di entrambe le politiche creando complementarità tra le stesse, soprattutto nelle regioni meno sviluppate e periferiche.

Promuovere un approccio integrato e rafforzare le sinergie tra questi strumenti chiave dell’UE (e i rispettivi pilastri e obiettivi strategici) può aprire nuove prospettive vantaggiose per tutti gli stakeholder. Si può ad esempio promuovere uno sviluppo economico regionale sostenibile e intelligente, migliorando al contempo l’ecosistema dell’innovazione dell’UE nel suo complesso e rafforzandone la capacità di affrontare le principali sfide sociali e di sviluppare le catene del valore strategiche più importanti.

L’Azioni di coordinamento e supporto (CSA) “Pathways to synergies”, con un budget indicativo di 20 milioni di €, offre l’opportunità di incentivare la realizzazione concreta di sinergie sequenziali particolarmente promettenti in due percorsi diversi, sostenendo la modalità di sinergia a monte (a) o la modalità di sinergia a valle (b), dove la prima si concentra sullo sviluppo delle risorse umane e sull’internazionalizzazione e la seconda sulla valorizzazione e l’upscaling dei risultati della ricerca verso soluzioni commercializzabili.

L’obiettivo di questa azione è quello di fornire un sostegno agli sforzi aggiuntivi necessari per creare le interfacce tra due diversi sistemi di finanziamento, dove si verificano ancora grossi ostacoli a causa della mancata corrispondenza tra approccio regionale ed europeo, tra consorzio e singolo beneficiario e tra priorità tematiche di Horizon e specializzazione intelligente nazionale/regionale. I consorzi devono decidere a livello di proposta quale dei due percorsi sopra menzionati è applicabile alle loro esigenze. Questo influenzerà anche la composizione del consorzio candidato e la scelta delle attività finanziate.

I risultati attesi

I risultati attesi sono i seguenti:

  • Migliori e più sistematiche sinergie tra Horizon Europe e Horizon 2020 e FESR, IPA (strumento di assistenza preadesione), RRF, INTERREG o strumenti di finanziamento simili attraverso l’internazionalizzazione, la valorizzazione e l’adozione di tecnologie

  • Rafforzamento della competitività degli attori della R&I nei Paesi in via di allargamento

  • Accelerazione del trasferimento di conoscenze e del ciclo dell’innovazione per i beneficiari del FESR e di Horizon 2020 e Horizon Europe

  • Rafforzamento della capacità di innovazione e della competitività delle regioni con minori risultati nel campo della R&I

Al fine di raggiungere i risultati attesi, la partecipazione come coordinatori al bando è limitata a soggetti giuridici con sede nei Paesi “Widening” (Bulgaria, Croazia, Cipro, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria e tutti i Paesi associati con caratteristiche equivalenti in termini di prestazioni di R&I e le Regioni ultraperiferiche), come definito nel regolamento di Horizon Europe.

Questa azione è aperta alla partecipazione del JRC che può contribuire, se pertinente, con competenze specifiche per lo sviluppo di strategie di R&I in base al settore di R&I scelto dal progetto, al trasferimento tecnologico e alla gestione dei diritti di proprietà intellettuale, nonché al collegamento con la strategia regionale di specializzazione intelligente.

Il bando chiuderà il 28 settembre p.v.

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Report sulle opzioni di architettura e infrastruttura a supporto dei servizi EHDS

Il nuovo report Towards the European Health Data Space (TEHDAS) esamina i requisiti tecnici descritti nella proposta della Commissione Europea sullo spazio europeo dei dati sanitati (EHDS). Il report contiene un’analisi iniziale su come sviluppare i requisiti tecnici necessari per garantire un elevato livello di protezione dei dati personali e per facilitare l’uso dei dati sanitari per scopi secondari, come la ricerca, l’elaborazione delle politiche e l’innovazione.

Vengono inoltre esaminati gli ambienti di elaborazione sicuri attualmente utilizzati in Europa. Sulla base di questa analisi, vengono esaminate proposte preliminari sulle funzionalità richieste degli ambienti di trattamento sicuri (articolo 50) in EHDS per garantire il trattamento sicuro dei dati delle persone. Il rapporto sottolinea come nei casi in cui sia necessaria ulteriore guidance si debbano utilizzare le linee guida esistenti, come gli standard ISO, invece di svilupparne di nuovi.

Il report esamina poi le diverse opzioni di implementazione di tre componenti essenziali dell’infrastruttura HealthData@EU:

– i sistemi informativi per la gestione dei cataloghi di metadati

– i sistemi informativi per la gestione delle richieste transfrontaliere di accesso ai dati

– ambienti di elaborazione sicuri

Il report segue un percorso utente aggiornato, che riguarda:

– Fase di data discovery

– Fase di richiesta di data permit

– fase di utilizzo dei dati

– fase di finalizzazione del progetto

Sebbene siano disponibili diverse opzioni architetturali per la distribuzione dei servizi, il modello principale considerato è un approccio distribuito ibrido.

Il nucleo della relazione esamina le diverse opzioni per l’implementazione dei servizi, che saranno ulteriormente sviluppate in linee guida.

Sono in fase di analisi possibili scenari per i vari servizi:

– servizi di pubblicazione di metadati

– servizi di ricerca dati

– servizi di analisi di fattibilità

– servizi di data permit request

– servizi di data permit grant

– interazione tra i servizi di data permit request e di data permit grant

– servizi di integrazione dati

– servizi per la convalida dei risultati da divulgare

– accesso ai dati per la riproducibilità nel contesto delle pubblicazioni scientifiche

– sistemi di node management

– servizi infrastrutturali di autenticazione e autorizzazione

– servizi di supporto e formazione

– servizi finanziari

Inoltre, il report tiene in grande considerazione i requisiti e le sfide relative agli ambienti di elaborazione sicuri. Molta attenzione è posta anche per i servizi a carattere trasversale.

Per maggiori informazioni è possibile accedere al report al seguente LINK.